1
Codice penale svizzero del 21 dicembre 1937 (Stato 27 dicembre 2005) L'Assemblea federale della Confederazione Svizzera, visto l'articolo 64bis della Costituzione federale1, 2
visto il messaggio del Consiglio federale del 23 luglio 19183, decreta: Libro primo: Disposizioni generali Parte prima: Dei crimini e dei delitti Titolo primo: Dell'applicazione della legge penale
Art. 1
Nessuno può essere punito per un fatto a cui non sia dalla legge espressamente comminata una pena.
Art. 2
1 È giudicato secondo il presente Codice chiunque commette un crimine o un delitto dopo che il Codice è entrato in vigore.
2
Il presente Codice si applica anche ai crimini e ai delitti commessi prima della sua attuazione ma giudicati dopo, se esso è più favorevole all'imputato.
Art. 3
1. Il presente Codice si applica a chiunque commette un crimine o un
delitto nella Svizzera.
Se, per questo reato, il colpevole ha scontato all'estero totalmente o parzialmente una pena, il giudice svizzero la computerà in quella da pronunciare.
2. Lo straniero perseguito all'estero a richiesta dell'autorità svizzera non potrà più essere punito nella Svizzera per il medesimo atto: se è stato assolto con sentenza irrevocabile del tribunale estero; se la pena, inflittagli all'estero, è stata scontata o condonata oppure è prescritta. Se la pena non è stata scontata, essa sarà eseguita nella RU 54 799, 57 1408 e CS 3 187 1
[CS 1 3]. Questa disposizione corrisponde all'art. 123 della Cost. federale del 18 apr. 1999 (RS 101).
2 Nuovo testo giusta il n I 2 della LF dell'8 ott. 1999 concernente la soppressione delle assise federali, in vigore dal 1° mar. 2000 (RU 2000 505 511; FF 1999 6784).
3
FF 1918 II 1 311.0
1. Nessuna
pena senza
legge
2. Condizioni
di tempo
3. Condizioni
di luogo.
Crimini o delitti
commessi
nella Svizzera
Codice penale svizzero 2
311.0
Svizzera; se all'estero è stata scontata solo parzialmente, la residua parte sarà eseguita nella Svizzera.
Art. 4
4 1 Il presente Codice si applica a chiunque commette in territorio estero un crimine o un delitto contro lo Stato (art. 265, 266, 266bis, 267, 268, 270, 271, 275, 275bis, 275ter), si rende colpevole di spionaggio (art. 272 a 274) ovvero attenta alla sicurezza militare (art. 276 e 277).
2
Se, per questo reato, il colpevole ha scontato all'estero totalmente o parzialmente una pena, il giudice svizzero la computerà in quella da pronunciare.
Art. 5
1 Il presente Codice si applica, sempreché l'atto sia punibile anche nel luogo in cui è stato compiuto, a chiunque commette in territorio estero un crimine o un delitto contro uno svizzero, se si trova nella Svizzera e non è estradato all'estero o se, per questo reato, è estradato alla Confederazione. Si applica però la legge straniera se questa è più favorevole all'imputato.
2
Il colpevole non è più punito per il suo atto, se la pena inflittagli all'estero è stata scontata o condonata oppure è prescritta.
3
Se il colpevole non ha scontato all'estero la pena inflittagli, essa sarà eseguita nella Svizzera; se l'ha scontata solo parzialmente, la residua parte sarà eseguita nella Svizzera.
Art. 6
1. Il presente Codice si applica, sempreché l'atto sia punibile anche
nel luogo in cui è stato compiuto, ad ogni svizzero che commette in territorio estero un crimine o un delitto, per il quale l'estradizione è ammessa dal diritto svizzero, se l'imputato si trova nella Svizzera o se, per questo reato, è estradato alla Confederazione. Si applica però la legge straniera se è più favorevole all'imputato.
2. L'imputato non è più punito nella Svizzera: se è stato assolto all'estero dal reato con sentenza irrevocabile; se la pena inflittagli all'estero è stata scontata o condonata oppure è prescritta.
Se il colpevole ha scontato all'estero solo in parte la pena, questa parte gli sarà computata nella pena da pronunciare.
4
Nuovo testo giusta il n. I della LF del 5 ott. 1950, in vigore dal 5 gen. 1951 (RU 1951 1 16; FF 1949 613).
Crimini o delitti
commessi
all'estero
contro lo Stato
Crimini o delitti
commessi
all'estero contro
uno svizzero
Crimini o delitti
commessi
all'estero da
uno svizzero
Codice penale svizzero 3
311.0
bis 5 1. Il presente Codice si applica, sempreché l'atto sia punibile anche nel luogo in cui è stato compiuto, a chiunque commette in territorio estero un crimine o un delitto che la Confederazione si è impegnata a reprimere in virtù di un accordo internazionale, se l'imputato si trova nella Svizzera e non è estradato all'estero. Si applica però la legge straniera se è più favorevole all'imputato.
2. L'imputato non è più punito nella Svizzera: se nello Stato del luogo di commissione è stato assolto dal reato con sentenza irrevocabile; se la pena inflittagli all'estero è stata scontata o condonata oppure è prescritta.
Se il colpevole ha scontato all'estero solo in parte la pena, questa parte gli sarà computata nella pena da pronunciare.
Art. 7
1 Un crimine o un delitto si reputa commesso tanto nel luogo in cui l'agente lo compie quanto in quello in cui si verifica l'evento.
2
Il tentativo si reputa commesso tanto nel luogo in cui l'agente lo compie quanto in quello in cui, secondo la sua intenzione, avrebbe dovuto verificarsi l'evento.
Art. 8
Il presente Codice non è applicabile alle persone che devono essere
giudicate secondo il diritto penale militare.
Titolo secondo: Della punibilità
Art. 9
1 Si reputano crimini i reati cui è comminata la pena della reclusione.
2
Si reputano delitti i reati cui è comminata come pena più grave la detenzione.
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Introdotto dal n. I della LF del 17 dic. 1982, in vigore dal 1° lug. 1983 (RU 1983 543 544; FF 1982 II 1).
Altri crimini
o delitti
commessi
all'estero
Luogo del
crimine o
del delitto
4. Condizioni
personali
1. Crimini
e delitti
Codice penale svizzero 4
311.0
Art. 10
6 Non è punibile colui che, per malattia o debolezza di mente o per grave alterazione della coscienza, non era, nel momento del fatto, capace di valutare il carattere illecito dell'atto o, pur valutandolo, di agire secondo tale valutazione. Sono riservate le misure previste negli articoli 43 e 44.
Art. 11
7 Se la sanità mentale o la coscienza dell'imputato era, nel momento del fatto, soltanto turbata o se lo sviluppo mentale dell'imputato era incompleto, cosicché fosse scemata la sua capacità di valutare il carattere illecito dell'atto o, pur valutandolo, di agire secondo tale valutazione, il giudice può attenuare la pena secondo il suo libero apprezzamento (art. 66). Sono riservate le misure previste negli articoli 42 a 44 e 100bis.
Art. 12
Le disposizioni degli articoli 10 e 11 non sono applicabili quando
l'imputato stesso si è posto in istato di grave alterazione o di turbamento della coscienza al fine di commettere il reato.
Art. 13
8 1 L'autorità istruttoria o giudicante ordina l'esame dell'imputato qualora si trovi in dubbio circa la sua responsabilità ovvero qualora, per ordinare una misura di sicurezza, occorrano informazioni sul suo stato fisico o mentale.
2
I periti si pronunciano sulla responsabilità dell'imputato come anche quanto all'opportunità e alle modalità d'esecuzione di una misura di sicurezza a tenore degli articoli 42 a 44.
Art. 14
a 179 6
Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° lug. 1971 (RU 1971 777 808; FF 1965 I 474).
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Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° lug. 1971 (RU 1971 777 808; FF 1965 I 474).
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Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° lug. 1971 (RU 1971 777 808; FF 1965 I 474).
9
Abrogati dal n. I della LF del 18 mar. 1971 (RU 1971 777; FF 1965 I 474).
2. Responsabilità.
Persone
irresponsabili
Responsabilità
scemata
Eccezione
Dubbio sullo
stato mentale
dell'imputato
Codice penale svizzero 5
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Art. 18
1 Salvo che la legge disponga espressamente in altro modo, è punibile solo colui che ha agito con intenzione.
2
Commette con intenzione un crimine o un delitto chi lo compie consapevolmente e volontariamente.
3
Commette un crimine o un delitto per negligenza colui che, per un'imprevidenza colpevole, non ha scorto le conseguenze della sua azione e non ne ha tenuto conto. L'imprevidenza è colpevole se l'agente non ha usato le precauzioni alle quali era tenuto secondo le circostanze e le sue condizioni personali.
Art. 19
1 Chiunque ha agito per effetto di una supposizione erronea delle circostanze di fatto è giudicato secondo questa supposizione, se essa gli è favorevole.
2
Se il colpevole avesse potuto evitare l'errore usando le volute precauzioni è punibile per negligenza, qualora la legge reprima l'atto come reato di negligenza.
Art. 20
Se l'agente ha avuto ragioni sufficienti per credere che l'atto fosse
lecito, il giudice può attenuare la pena secondo il suo libero apprezzamento (art. 66) o prescindere da ogni pena.
Art. 21
1 Chiunque, avendo cominciato l'esecuzione di un crimine o di un
delitto, non compie tutti gli atti necessari alla consumazione di esso, può essere punito con pena attenuata (art. 65).
2 Il giudice può esentare da ogni pena, per il tentativo, l'agente che desista spontaneamente dal consumare un reato iniziato.
Art. 22
1 Chiunque compie senza risultato tutti gli atti necessari alla consumazione d'un crimine o di un delitto, può essere punito con pena attenuata (art. 65).
2
Il giudice può attenuare la pena, secondo il suo libero apprezzamento (art. 66), se l'agente ha spontaneamente impedito l'evento o contribuito ad impedirlo.
3. Colpevolezza.
Intenzione
e negligenza
Errore sui fatti
Errore di diritto
4. Tentativo.
Reato
tentato. Desistenza
Reato mancato.
Pentimento
attivo
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Art. 23
1 Il giudice può attenuare la pena secondo il suo libero apprezzamento (art. 66 se il mezzo usato dall'agente per commettere un crimine o un delitto o se l'oggetto contro il quale l'azione era diretta fosse di natura tale da escludere in modo assoluto la possibilità della consumazione del reato.
2
Se il colpevole ha agito per difetto d'intelligenza, il giudice può esentarlo da ogni pena.
Art. 24
1 Chiunque intenzionalmente determina altri a commettere un crimine o un delitto è punito, se il reato è stato commesso, con la pena applicabile all'autore.
2
Chiunque tenta di determinare altri a commettere un crimine incorre nella pena prevista per il tentativo di questo crimine.
Art. 25
Può essere attenuata la pena (art. 65) di chi ha aiutato intenzionalmente altri a commettere un crimine o un delitto.
Art. 26
Si tiene conto delle speciali relazioni, qualità o circostanze personali
che aggravano, attenuano od escludono la pena solo per l'autore, l'istigatore o il complice a cui si riferiscono.
Art. 27
10 1 Se un reato è commesso mediante pubblicazione in un mezzo di comunicazione sociale e consumato per effetto della pubblicazione, solo l'autore dell'opera è punito, fatte salve le disposizioni che seguono.
2
Qualora l'autore dell'opera non possa essere individuato o non possa essere tradotto davanti a un tribunale svizzero, è punito il redattore responsabile giusta l'articolo 322bis. In sua mancanza, è punita giusta il medesimo articolo la persona responsabile della pubblicazione.
3
Qualora la pubblicazione sia avvenuta all'insaputa o contro la volontà dell'autore dell'opera, è punito come autore del reato il redattore o, in sua mancanza, la persona responsabile della pubblicazione.
4
Non soggiace a pena il resoconto veritiero di deliberazioni pubbliche e di comunicazioni ufficiali di un'autorità.
10
Nuovo testo giusta il n. I della LF del 10 ott. 1997, in vigore dal 1° apr. 1998 (RU 1998 1 852 856; FF 1996 IV 449).
Reato
impossibile
5. Partecipazione.
Istigazione
Complicità
Circostanze
personali
6. Punibilità dei
mass media
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311.0
bis 11 1 Non possono essere inflitte pene né presi provvedimenti processuali coercitivi nei confronti di persone che si occupano professionalmente della pubblicazione di informazioni nella parte redazionale di un periodico nonché nei confronti dei loro ausiliari, se rifiutano di testimoniare sull'identità dell'autore dell'opera o su contenuto e fonti delle informazioni.
2
Il capoverso 1 non si applica se il giudice accerta che: a. la testimonianza è necessaria per preservare da un pericolo imminente la vita o l'integrità fisica di una persona, oppure b.12 senza testimonianza non è possibile far luce su un omicidio ai sensi degli articoli 111-113 o su un altro crimine punito con una pena minima di tre anni di reclusione, oppure su un reato ai sensi degli articoli 187, 189-191, 197 numero 3, 260ter, 260quinquies, 305bis, 305ter e 322ter-322septies del presente Codice, come pure ai sensi dell'articolo 19 numero 2 della legge del 3 ottobre 195113 sugli stupefacenti, o non è possibile catturare il colpevole di un simile reato.
Art. 28
1 Se un reato è punibile solo a querela di parte, chiunque ne è stato leso può chiedere che l'autore sia punito.
2
Se la persona lesa non ha l'esercizio dei diritti civili, il diritto di querela spetta al suo rappresentante legale. Se essa si trova sotto tutela, il diritto di querela spetta anche all'autorità tutoria.
3
Se la persona lesa ha compiuto gli anni diciotto ed è capace di discernimento, può essa pure presentare la querela.
4
Se la persona lesa muore senza aver presentato querela né avere espressamente rinunciato a presentarla, il diritto di querela passa ad ognuno dei suoi congiunti.
5
Se chi ha il diritto di querela vi ha espressamente rinunciato, la rinuncia è definitiva.
Art. 29
Il diritto di querela si estingue decorsi tre mesi dal giorno in cui
l'avente diritto ha conosciuto l'autore del reato.
11
Introdotto dal n. I della LF del 10 ott. 1997, in vigore dal 1° apr. 1998 (RU 1998 1 852 856; FF 1996 IV 449).
12 Nuovo testo giusta il n. I 1 della LF del 21 mar. 2003 (Finanziamento del terrorismo), in vigore dal 1° ott. 2003 (RU 2003 3043 3047; FF 2002 4815).
13 RS
812.121
Tutela delle fonti
7. Querela della
parte lesa.
Diritto di querela
Termine
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Art. 30
Quando un avente diritto presenti la querela contro uno dei compartecipi al reato, tutti i compartecipi dovranno essere perseguiti.
Art. 31
1 Ogni querelante può desistere dalla querela finché non sia stata pronunciata la sentenza del giudice di prima istanza.
2
Chi ha desistito dalla querela non può più riproporla.
3
La desistenza dalla querela contro uno degli imputati vale per tutti.
4
Essa non vale per un imputato che faccia opposizione.
Art. 32
Non costituisce reato l'atto che è imposto dalla legge o dal dovere
d'ufficio o professionale ovvero che la legge dichiara permesso o non punibile.
Art. 33
1 Ognuno ha il diritto di respingere in modo adeguato alle circostanze un'aggressione ingiusta o la minaccia ingiusta di un'aggressione imminente fatta a sé o ad altri.
2
Se chi respinge l'aggressione ha ecceduto i limiti della legittima difesa, il giudice attenua la pena secondo il suo libero apprezzamento (art. 66); se l'eccesso della legittima difesa può essere attribuito a scusabile eccitazione o a sbigottimento, l'imputato va esente da pena.
Art. 34
1. Il fatto commesso per preservare da un pericolo imminente e non
altrimenti evitabile, un bene proprio, in modo particolare la vita, l'integrità personale, la libertà, l'onore, il patrimonio, non è punibile se il pericolo non è imputabile all'agente stesso e se, nelle circostanze del caso, non si può ragionevolmente pretendere che egli rinunci al bene minacciato. Se il pericolo è imputabile all'agente stesso o se, nelle circostanze del caso, si può ragionevolmente pretendere da lui la rinuncia al bene minacciato, il giudice attenua la pena secondo il suo libero apprezzamento (art. 66).
2. Il fatto commesso per preservare da un pericolo imminente e non altrimenti evitabile, un bene altrui, in modo particolare la vita, l'integrità personale, la libertà, l'onore, il patrimonio, non è punibile. Se l'agente avesse potuto ritenere ragionevole la rinuncia al bene minacciato da parte della persona esposta al pericolo, il giudice attenua la pena secondo il suo libero apprezzamento (art. 66).
Indivisibilità
Desistenza
8. Atti leciti.
Legge, dovere
d'ufficio o
professionale
Legittima difesa
Stato di
necessità
Codice penale svizzero 9
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Titolo terzo: Delle pene, delle misure di sicurezza e di altre misure Capo primo: Delle singole pene e misure
Art. 35
14 La reclusione è la più grave delle pene privative della libertà personale. La sua durata minima è di un anno, la durata massima di venti.
La reclusione è perpetua se la legge lo dichiara espressamente.
Art. 36
15 La durata minima della detenzione è di tre giorni; la durata massima è di tre anni, salvo che la legge disponga espressamente in altro modo.
Art. 37
16 1. Le pene di reclusione e di detenzione devono essere eseguite in modo da esercitare sul condannato un'azione educativa e da preparare il suo ritorno alla vita libera. L'esecuzione deve anche favorire la riparazione del torto causato alla persona lesa.17 Il condannato è obbligato al lavoro. Per quanto ciò sia possibile, egli sarà occupato in un lavoro conforme alle sue attitudini e che lo metta in grado di guadagnarsi la vita dopo la liberazione.
2. Le pene di reclusione e di detenzione possono essere scontate nello stesso stabilimento. Quest'ultimo, riservate le disposizioni speciali della presente legge, deve essere separato dagli altri stabilimenti previsti nella legge. Il condannato che, durante gli ultimi cinque anni prima del reato commesso, non ha scontato né una pena di reclusione né una pena di detenzione superiori a tre mesi e non è mai stato collocato in uno stabilimento conformemente all'articolo 42 o 91 numero 2, è collocato in uno stabilimento per condannati primari. Può essere collocato in un altro stabilimento, qualora sussistano circostanze speciali come pericolo per la collettività, grave pericolo di evasione o di incitamento al reato.
L'autorità competente può collocare eccezionalmente un recidivo in uno stabilimento per condannati primari quando ciò sia opportuno e conforme allo scopo educativo della pena.
14
Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° lug. 1971 (RU 1971 777 808; FF 1965 I 474).
15
Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° lug. 1971 (RU 1971 777 808; FF 1965 I 474).
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Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° lug. 1971 (RU 1971 777 808; FF 1965 I 474).
17
Nuovo testo giusta il n. 1 dell'all. della LF del 4 ott. 1991 concernente l'aiuto alle vittime di reati, in vigore dal 1° gen. 1993 (RS 312.5).
1. Pene privative
della libertà
personale.
Reclusione
Detenzione
Esecuzione
delle pene
di reclusione
e di detenzione
Codice penale svizzero 10
311.0
3. Durante la prima fase dell'esecuzione, il condannato è tenuto in segregazione cellulare. La direzione dello stabilimento, tenuto conto dello stato di salute fisica o mentale del condannato, può prescindere da provvedimento siffatto. Essa può rimettere il condannato alla segregazione anche in un momento successivo, qualora ciò sia richiesto dal suo stato o dallo scopo dell'esecuzione. Il condannato che ha scontato almeno la metà della pena e, trattandosi di reclusione perpetua, almeno dieci anni e che ha tenuto buona condotta può essere trasferito in uno stabilimento o reparto di stabilimento dove sia concessa maggiore libertà come anche essere occupato fuori del penitenziario. Queste mitigazioni possono essere concesse anche ad altri condannati, se il loro stato lo esige.
I Cantoni determinano le condizioni e i limiti delle mitigazioni che possono essere consentite progressivamente al condannato.
bis 18 1. Se, per i suoi reati, il condannato deve scontare una pena di detenzione non superiore a tre mesi, le disposizioni sull'arresto sono applicabili. Per le pene da eseguire simultaneamente rimane riservato l'articolo 397bis capoverso 1 lettera a; lo stesso vale per le pene cumulative e le pene suppletive.
2. Se, per effetto del computo del carcere preventivo o per altri motivi, il condannato a una pena di detenzione di lunga durata deve soltanto scontare una pena residua non superiore a tre mesi, l'autorità d'esecuzione decide se dev'essere inviato in uno stabilimento per l'esecuzione delle pene di arresto.
I principi d'esecuzione dell'articolo 37 rimangono, di regola, applicabili per analogia.
3. Il condannato è in ogni caso obbligato al lavoro che gli è assegnato.
Art. 38
19
1. Quando un condannato alla reclusione o alla detenzione ha scontato i due terzi della pena e, trattandosi di detenzione, almeno tre mesi, l'autorità competente può liberarlo condizionalmente se la sua condotta durante l'esecuzione della pena non vi si oppone se si può presumere ch'egli terrà buona condotta in libertà. Quando un condannato alla reclusione perpetua ha scontato quindici anni della pena, l'autorità competente può liberarlo condizionalmente.
L'autorità competente esamina d'ufficio se il condannato può essere liberato condizionalmente. Essa chiede un rapporto alla direzione 18
Introdotto dal n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° lug. 1971 (RU 1971 777 808; FF 1965 I 474).
19
Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° lug. 1971 (RU 1971 777 808; FF 1965 I 474).
Esecuzione
di pene di
detenzione di
breve durata
Liberazione
condizionale
Codice penale svizzero 11
311.0
dello stabilimento. Ascolta il condannato se questi non ha presentato alcuna richiesta o se, in base a tale richiesta, le condizioni per una liberazione condizionale non sono ancora di per sé soddisfate.
2. L'autorità competente prescrive al liberato un periodo di prova e può durante lo stesso sottoporlo al patronato. Questo periodo non potrà essere inferiore a un anno né superiore a cinque. Quando si tratti di reclusione perpetua, il termine di prova sarà di cinque anni.
3. L'autorità competente può imporre al liberato, per il periodo di prova, norme di condotta, segnatamente circa l'attività professionale, il luogo di dimora, il controllo medico, la astensione dalle bevande alcoliche e la riparazione del danno.
4. Se, durante il periodo di prova, il liberato commette un reato per il quale è condannato senza sospensione condizionale a una pena privativa della libertà superiore a tre mesi, l'autorità competente ne ordina il ricollocamento nello stabilimento. Se il liberato è condannato a una pena più mite o a una pena con sospensione condizionale, l'autorità competente può prescindere dal ricollocamento.
Se il liberato, nonostante formale avvertimento dell'autorità competente, persiste a trasgredire una norma di condotta impostagli, se si sottrae ostinatamente al patronato o se, in qualsiasi altro modo, delude la fiducia in lui riposta, l'autorità competente ordina il ricollocamento. Nei casi di lieve gravità, essa può prescindere da provvedimento siffatto.
Il carcere sofferto durante la procedura di ricollocamento è computato nella pena residua che dev'essere ancora scontata.
Se prescinde dal ricollocamento, l'autorità competente può ammonire il liberato, imporgli nuove norme di condotta e prolungargli il periodo di prova di metà al massimo della durata stabilita inizialmente.
Se alla pena residua, divenuta esecutiva per effetto di una decisione di ricollocamento, si aggiunge l'esecuzione di una misura prevista nell'articolo 43, 44 o 100bis, l'esecuzione dev'essere sospesa. L'esecuzione della pena residua non può più essere ordinata dopo cinque anni dalla scadenza del periodo di prova.
5. Se il liberato ha tenuto buona condotta per il periodo di prova, la liberazione diventa definitiva.
Art. 39
20 21 1. La pena dell'arresto è la meno grave delle pene privative della libertà personale. La sua durata minima è di un giorno, la durata massima di tre mesi. Quando la legge commina alternativamente la detenzione o la multa, il giudice può pronunciare l'arresto invece della detenzione.
20
Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° lug. 1971 (RU 1971 777 808; FF 1965 I 474).
21
Vedi anche l'OCP2 del 6 dic. 1982 (RS 311.02).
Arresto
Codice penale svizzero 12
311.0
2. La pena dell'arresto è scontata in uno stabilimento speciale ma, in ogni caso, in locali che non servono all'esecuzione di altre pene privative della libertà personale o di misure.
3. Il condannato è obbligato al lavoro. Gli è permesso di procurarsi direttamente un lavoro adatto. Se non fa uso di questa facoltà, è tenuto a prestare il lavoro che gli è assegnato.
Se le circostanze lo giustificano, può essere occupato fuori dello stabilimento in un lavoro che gli sarà assegnato.
Art. 40
22 1 L'esecuzione di una pena privativa della libertà personale non può essere interrotta che per gravi motivi.
2
Se, durante l'esecuzione della pena, il condannato deve essere trasferito in una casa di salute o di custodia, il soggiorno nella stessa gli sarà computato. L'autorità competente può prescindere in tutto o in parte dal computo, se il trasferimento è divenuto necessario in seguito a malattia o per altre cause anteriori all'incarceramento. Il soggiorno non sarà computato né se il condannato ha fraudolentemente provocato il suo trasferimento né nella misura in cui ha fraudolentemente prolungato il suo soggiorno nella casa di salute o di custodia.
Art. 41
24 1. Il giudice può sospendere l'esecuzione di una condanna a una pena privativa della libertà non superiore a diciotto mesi o a una pena accessoria se la vita anteriore ed il carattere del condannato lasciano supporre che tale provvedimento lo tratterrà dal commettere nuovi crimini o delitti e se questi ha risarcito, per quanto si potesse pretendere da lui, il danno stabilito giudizialmente o mediante transazione. La sospensione non è ammissibile se, nei cinque anni precedenti il reato commesso, il condannato ha scontato una pena di reclusione o di detenzione superiore a tre mesi per un crimine o un delitto intenzionale. Le sentenze estere sono equiparate a quelle svizzere se non contraddicono ai principi del diritto svizzero.
Sospendendo l'esecuzione della pena, il giudice prescrive al condannato un periodo di prova da due a cinque anni. In caso di cumulo di pene, il giudice può limitare la sospensione condizionale a talune di esse.
22
Nuovo testo giusta il n. I della LF del 5 ott. 1950, in vigore dal 5 gen. 1951 (RU 1951 1 16; FF 1949 613).
23
Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° lug. 1971 (RU 1971 777 808; FF 1965 I 474).
24
Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° lug. 1971 (RU 1971 777 808; FF 1965 I 474).
Interruzione
dell'esecuzione23
Sospensione
condizionale
della pena
Codice penale svizzero 13
311.0
2. Il giudice può sottoporre il condannato al patronato. Può anche imporgli, per il periodo di prova, norme di condotta, segnatamente circa l'attività professionale, il luogo di dimora, il controllo medico, l'astensione dalle bevande alcoliche e la riparazione del danno entro un termine stabilito.
Le circostanze che giustificano o escludono la sospensione condizionale della pena come anche le norme di condotta imposte dal giudice devono essere menzionate nella sentenza. Il giudice può successivamente modificare le norme di condotta.
3. Se, durante il periodo di prova, il condannato commette un crimine o un delitto, se, nonostante formale avvertimento del giudice, persiste a trasgredire una norma di condotta impostagli, se si sottrae ostinatamente al patronato o se, in qualsiasi altro modo, delude la fiducia in lui riposta, il giudice ordina l'esecuzione della pena.
Se v'è motivo di credere che il condannato terrà buona condotta, il giudice, nei casi di lieve gravità, può, in luogo dell'esecuzione della pena e secondo le circostanze, ammonire il condannato, ordinare misure suppletive a tenore del numero 2 e prolungargli di metà al massimo il periodo di prova stabilito nella sentenza.
In caso di crimine o delitto durante il periodo di prova, il giudice competente decide parimente se la pena sospesa condizionalmente debba essere eseguita oppure sostituita con le misure previste per i casi di lieve gravità. Negli altri casi, è competente il giudice che ha ordinato la sospensione condizionale della pena.
Se ad una pena dichiarata esecutiva mediante revoca della sospensione condizionale viene ad aggiungersi l'esecuzione di una misura prevista nell'articolo 43, 44 o 100bis, l'esecuzione della pena dev'essere sospesa. L'esecuzione della pena sospesa non può più essere ordinata dopo cinque anni dalla scadenza del periodo di prova.
4. Se il condannato ha tenuto buona condotta per il periodo di prova e se le multe e le pene accessorie pronunciate senza la sospensione condizionale sono state eseguite, l'autorità competente del Cantone in cui è stato reso il giudizio ordina che la condanna sia cancellata nel casellario giudiziale.
Art. 42
25 26 1. Se il delinquente ha già commesso numerosi crimini o delitti intenzionali per i quali fu privato della libertà personale per un periodo complessivo di almeno due anni con pene di reclusione o di detenzione o con una misura d'educazione al lavoro o, in luogo dell'esecuzione di una pena privativa della libertà, fu già internato come delinquente abituale e commette, entro cinque anni dalla liberazione 25
Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° lug. 1971 (RU 1971 777 808; FF 1965 I 474).
26
Vedi anche l'OCP2 del 6 dic. 1982 (RS 311.02).
2. Misure di
sicurezza.
Internamento
dei delinquenti
abituali
Codice penale svizzero 14
311.0
definitiva, un nuovo crimine o delitto intenzionale che dimostra la sua tendenza al reato, il giudice, invece dell'esecuzione di una pena di reclusione o di detenzione, può ordinare l'internamento. Ove occorra, il giudice fa esaminare lo stato mentale dell'internando.
2. L'internamento è subìto in uno stabilimento aperto o chiuso, ma, in nessun caso, in uno stabilimento per condannati primari, né in uno stabilimento per l'esecuzione delle pene di arresto, in una casa d'educazione al lavoro o in un asilo per bevitori.
3. L'internato è obbligato al lavoro che gli è assegnato. Dopo un periodo uguale alla metà della pena, ma al minimo dopo due anni, l'internato che ha tenuto buona condotta può essere occupato fuori dello stabilimento. Questa mitigazione può essere eccezionalmente concessa ad altri condannati, se il loro stato lo esige.
4. L'internato rimane nello stabilimento almeno durante due terzi della pena ma in ogni caso tre anni. È tenuto conto del carcere preventivo computato dal giudice nella pena conformemente all'articolo 69.
Alla fine della durata minima, l'autorità competente ordina la liberazione condizionale per tre anni, se reputa che l'internamento non sia più necessario, e sottopone il liberato al patronato.
Nel caso di ricollocamento, la durata minima del nuovo internamento è, di regola, cinque anni.
5. Su proposta dell'autorità competente, il giudice può eccezionalmente porre fine all'internamento già prima della scadenza della durata minima di tre anni, se non vi è più motivo per esso e sono già trascorsi due terzi della durata della pena.
Art. 43
27 1. Se lo stato mentale della persona che, in relazione con questo suo stato, ha commesso un atto punito dalla legge con la reclusione o con la detenzione esige un trattamento medico o una cura speciale e se si deve presumere che in tal modo si potrà evitare o diminuire il rischio di nuovi reati, il giudice può ordinare il collocamento in una casa di salute o di custodia. Il giudice può ordinare un trattamento ambulatorio in quanto l'agente non sia pericoloso per altri.
Se, a causa del suo stato mentale, l'agente mette gravemente in pericolo la sicurezza pubblica, il giudice ne ordina l'internamento in quanto tale misura sia necessaria per prevenire un'ulteriore esposizione a pericolo di altre persone. L'internamento è eseguito in uno stabilimento appropriato.
Il giudice emana la sua decisione in base a una perizia sullo stato fisico e mentale e sulla necessità d'internamento, di trattamento o di cura.
27
Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° lug. 1971 (RU 1971 777 808; FF 1965 I 474).
Misure per
gli anormali
mentali
Codice penale svizzero 15
311.0
2. In caso d'internamento o di collocamento in una casa di salute o di custodia, il giudice sospende l'esecuzione di una eventuale pena privativa della libertà. In caso di trattamento ambulatorio, il giudice può sospendere l'esecuzione della pena per tener conto delle esigenze di questo. Egli può allora imporre al condannato determinate norme di condotta conformemente all'articolo 41 numero 2 e, se necessario, sottoporlo al patronato.
3. Quando il trattamento in uno stabilimento è interrotto senza esito positivo, il giudice decide se e in quale misura le pene sospese siano ancora da eseguire.
Se il trattamento ambulatorio risulta inefficace o pericoloso per altri, ma lo stato mentale dell'agente esige un trattamento medico o una cura particolare, il giudice ordina il collocamento in una casa di salute o di custodia. Se il trattamento in un tale stabilimento non è necessario, il giudice decide se e in quale misura le pene sospese siano ancora da eseguire. Invece dell'esecuzione delle pene, il giudice può ordinare un'altra misura di sicurezza, se le condizioni di quest'ultima sono adempiute.
4. L'autorità competente pone fine alla misura, quando la causa della stessa è cessata. Se la causa della misura non è completamente cessata, l'autorità competente può ordinare la liberazione a titolo di prova dallo stabilimento o dal trattamento. Essa può sottoporre il liberato al patronato. Il periodo di prova e il patronato sono revocati quando non sono più necessari. Prima della liberazione, l'autorità competente comunica la sua decisione al giudice.
5. Il giudice, udito il parere di un medico, decide se e in quale misura le pene sospese siano ancora da eseguire al momento della liberazione dallo stabilimento o dopo la fine del trattamento. Egli può segnatamente prescindere dall'esecuzione, se vi è motivo per temere che la stessa comprometta gravemente l'esito della misura.
La durata della privazione della libertà per esecuzione della misura in uno stabilimento dev'essere computata nella pena sospesa quando la misura venne ordinata.
Comunicando la sua decisione, l'autorità competente dichiara se considera l'esecuzione della pena come pregiudizievole per il liberato.
Art. 44
28 1. Se l'agente è alcolizzato e l'atto da lui commesso è in relazione con questa sua tendenza, il giudice, al fine di prevenire nuovi crimini o delitti, può ordinarne il collocamento in un asilo per alcolizzati o, se 28
Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° lug. 1971 (RU 1971 777 808; FF 1965 I 474).
Trattamento
degli alcolizzati
e dei tossicomani
Codice penale svizzero 16
311.0
necessario, in un'altra casa di cura. Il giudice può parimente ordinare un trattamento ambulatorio. L'articolo 43 numero 2 è applicabile per analogia. Ove occorra, il giudice chiede una perizia sullo stato fisico e mentale e sulla opportunità del trattamento.
2. L'asilo per alcolizzati deve essere separato dagli altri stabilimenti previsti nella legge.
3. Se il condannato è incurabile o se le condizioni per la liberazione condizionale non sono ancora date dopo due anni di soggiorno nell'asilo, il giudice, chiesto un rapporto alla direzione dello stabilimento, decide se e in quale misura le pene sospese siano ancora da eseguire. Invece dell'esecuzione della pena, il giudice può ordinare un'altra misura di sicurezza, se le condizioni di quest'ultima sono adempiute.
4. Se l'autorità competente considera guarito il condannato, essa ne decide la liberazione dall'asilo.
L'autorità competente può liberarlo condizionalmente per uno a tre anni e sottoporlo durante questo periodo al patronato.
Prima della liberazione, essa comunica la sua decisione al giudice.
5. Il giudice decide se e in quale misura le pene sospese siano ancora da eseguire al momento della liberazione dall'asilo o alla fine del trattamento. Comunicando la sua decisione, l'autorità competente si esprime in proposito. La durata della privazione della libertà per esecuzione della misura in un asilo dev'essere computata nella pena sospesa quando la misura venne ordinata.
6. Il presente articolo si applica per analogia ai tossicomani.
Se, nel corso d'esecuzione della pena, risulta che un condannato tossicomane ha bisogno di un trattamento, è atto ad essere curato e desidera esserlo, il giudice, a sua domanda, può collocarlo in uno stabilimento per tossicomani e sospendere l'esecuzione della pena.29
Art. 45
30 1. L'autorità competente esamina d'ufficio se e quando deve essere ordinata la liberazione condizionale o a titolo di prova. In riguardo alla liberazione condizionale o per prova da uno stabilimento a tenore dell'articolo 42 o 43, l'autorità competente deve prendere una decisione almeno una volta all'anno e, trattandosi dell'internamento conformemente all'articolo 42, la prima volta alla scadenza della durata minima legale.
29
Nuovo testo giusta il n. I della LF del 21 giu. 1991, in vigore dal 1° gen. 1992 (RU 1991 2512 2513; FF 1985 II 901).
30
Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° lug. 1971 (RU 1971 777 808; FF 1965 I 474).
Liberazione
condizionale
e a titolo di
prova
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311.0
Prima della decisione essa deve in ogni caso ascoltare il liberando o il suo rappresentante e chiedere un rapporto alla direzione dello stabilimento.
2. L'autorità competente può imporre al liberato, per il periodo di prova, norme di condotta, segnatamente circa l'attività professionale, il luogo di dimora, il controllo medico, l'astensione dalle bevande alcoliche e la riparazione del danno.
3. Se, durante il periodo di prova, il liberato commette un crimine o un delitto, per il quale è condannato senza sospensione condizionale a una pena privativa della libertà superiore a tre mesi, l'autorità competente propone al giudice l'esecuzione delle pene sospese oppure ordina il ripristino della misura.
Se il liberato è condannato a una pena più mite o con sospensione condizionale, l'autorità competente può astenersi dal proporre al giudice l'esecuzione delle pene sospese e prescindere dal ripristino della misura. Se il liberato, nonostante formale avvertimento dell'autorità competente, persiste a trasgredire una norma di condotta impostagli, se si sottrae ostinatamente al patronato o se, in qualsiasi altro modo, delude la fiducia in lui riposta, l'autorità competente propone al giudice l'esecuzione delle pene sospese oppure ordina il ripristino della misura.
Nei casi di lieve gravità, l'autorità competente può astenersi dal proporre l'esecuzione delle pene sospese e prescindere dal ripristino della misura. Se prescinde dal ripristino della misura, l'autorità competente può ammonire il liberato, imporgli nuove norme di condotta e prolungargli il periodo di prova di metà al massimo della durata stabilita inizialmente. L'autorità competente può parimente ordinare il ripristino della misura, se lo stato del liberato lo esige.
Nel caso di ripristino dell'esecuzione della misura prevista nell'articolo 44, la nuova durata massima è di due anni. Tuttavia, se la misura è ripristinata più volte, la sua durata complessiva non deve superare i sei anni. Il presente numero 3 è applicabile per analogia, se fu ordinato un trattamento ambulatorio con sospensione della pena conformemente all'articolo 43 o 44.
4. Se il liberato ha tenuto buona condotta per il periodo di prova, la liberazione diventa definitiva.
5. L'articolo 40 sull'interruzione della esecuzione è applicabile, in quanto lo permetta lo scopo della misura.
6. Se dalla condanna, dalla decisione di ripristino o dalla interruzione della misura sono trascorsi più di cinque anni, senza che sia stato possibile iniziare o continuare l'esecuzione, il giudice, qualora la misura non sia più necessaria, decide se e fino a qual punto le pene non scon
Codice penale svizzero 18
311.0
tate siano ancora da eseguire. Per l'internamento, il termine è di dieci anni; in caso di prescrizione della pena anche l'internamento non deve più essere eseguito.
Art. 46
31 1. In tutti gli stabilimenti uomini e donne saranno tenuti separati.
2. In ogni stabilimento si prenderanno i provvedimenti atti a soddisfare alle esigenze morali, culturali e fisiche dei detenuti e si appronteranno le attrezzature corrispondenti.
3. In una procedura giudiziaria o amministrativa, l'avvocato e l'assistente legale riconosciuto dal diritto cantonale hanno, nei limiti del regolamento interno, il diritto di liberamente visitare il condannato e corrispondere con lui nella misura in cui non vi si oppongano le leggi di procedura federali o cantonali. Nel caso di abuso, la direzione dello stabilimento può, d'intesa con l'autorità competente, negare tale diritto. La corrispondenza epistolare con le autorità di vigilanza è garantita.
Art. 47
32 1 Il patronato è inteso a ricondurre ad onestà di vita le persone che gli sono affidate assistendole e consigliandole, segnatamente procurando loro collocamento e lavoro.
2
Il patronato sorveglia con discrezione le persone che gli sono affidate, in modo da non compromettere il loro avvenire.
3
Il patronato deve vigilare affinché coloro che sono dediti alle bevande alcoliche o agli stupefacenti o che, per il loro stato mentale o fisico, sono predisposti a ricadute siano collocati in un ambiente favorevole e, se necessario, siano controllati da un medico.
Art. 48
1. Salvo che la legge disponga espressamente in altro modo, il massimo della multa è di quarantamila franchi.33 Se il delinquente ha agito per fine di lucro, il giudice non è vincolato da questo massimo.
2. Il giudice fissa l'importo della multa secondo la condizione del condannato, in modo che la perdita che questi subisce costituisca una pena corrispondente alla sua colpevolezza.
31
Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° lug. 1971 (RU 1971 777 808; FF 1965 I 474).
32
Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° lug. 1971 (RU 1971 777 808; FF 1965 I 474).
33
Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° lug. 1971 (RU 1971 777 808; FF 1965 I 474).
3. Disposizioni
comuni alle
pene privative
della libertà
personale e alle
misure di
sicurezza
Patronato
4. Multa.
Importo
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311.0
Per giudicare della condizione del condannato si deve specialmente considerarne il reddito ed il patrimonio, lo stato civile e gli oneri di famiglia, la professione ed il guadagno, l'età e la salute.
3. La multa si estingue con la morte del condannato.
Art. 49
1. L'autorità competente fissa al condannato un termine da uno a tre mesi per il pagamento della multa. Se il condannato non ha domicilio fisso nella Svizzera, deve essere obbligato a pagare immediatamente la multa od a prestare garanzie.
L'autorità competente può concedere al condannato di pagare la multa a rate, fissando l'importo e la scadenza di queste secondo la condizione del condannato stesso. Può anche concedere di riscattare la multa col lavoro libero, eseguito specialmente per lo Stato o per un Comune. In questi casi l'autorità competente può prorogare il termine concesso per il pagamento.
2. Non pagando il condannato la multa nel termine fissato o non riscattandola col lavoro, l'autorità competente ordina contro di lui l'esecuzione per debiti, se può sembrare provvedimento efficace.
3. La multa rimasta impagata o non riscattata col lavoro, sarà commutata dal giudice in arresto.
Il giudice può, nella sentenza stessa o con decisione posteriore, escludere la commutazione quando il condannato gli abbia fornita la prova che egli si trova, senza colpa propria, nell'impossibilità di pagare la multa. La procedura è gratuita se la commutazione è esclusa con decisione posteriore alla sentenza.
Nel caso di commutazione, un giorno di arresto sarà ragguagliato ad ogni trenta franchi di multa; la durata della pena d'arresto non potrà peraltro superare i tre mesi. Le disposizioni sulla sospensione condizionale della pena si applicano alla commutazione della multa in arresto.34 4.35 Se sono adempiute le condizioni previste dall'articolo 41 numero 1, il giudice può ordinare nella sentenza che l'iscrizione della condanna al pagamento di una multa sia cancellata nel casellario giudiziale, qualora il condannato, fino allo spirare del periodo di prova da uno a due anni da fissarsi dal giudice, non sia condannato per un reato commesso durante tale periodo e qualora la multa sia stata pagata, riscattata o condonata. L'articolo 41 numeri 2 e 3 è applicabile per analogia.
34
Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° lug. 1971 (RU 1971 777 808; FF 1965 I 474).
35
Introdotto dal n. I della LF del 5 ott. 1950 (RU 1951 1; FF 1949 613). Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° lug. 1971 (RU 1971 777 808; FF 1965 I 474).
Esazione
Codice penale svizzero 20
311.0
La cancellazione sarà ordinata d'ufficio dall'autorità competente del Cantone incaricato dell'esecuzione.36
Art. 50
1 Se il colpevole ha agito per fine di lucro, il giudice può infliggere, oltre la pena privativa della libertà personale, la multa.
2
Ove la legge commini alternativamente la pena privativa della libertà personale o la multa, il giudice può in ogni caso cumulare le due pene.
Art. 51
37 1. Se, per un crimine o un delitto, un membro di un'autorità o un funzionario si è dimostrato indegno di fiducia, il giudice lo dichiarerà incapace ad essere membro d'una autorità o funzionario per un periodo da due a dieci anni.
2. Se, per il reato commesso, il condannato alla reclusione o alla detenzione si è dimostrato indegno di fiducia, il giudice può escluderlo dall'eleggibilità a membro di un'autorità o a funzionario per un periodo da due a dieci anni.
Il delinquente abituale che fu collocato in una casa d'internamento in virtù dell'articolo 42 è ineleggibile per dieci anni.
3. L'incapacità ha effetto dal momento in cui la sentenza acquista forza di cosa giudicata.
La sua durata si conta dal giorno in cui la pena è stata scontata o condonata; in caso di liberazione condizionale, avendo il liberato tenuto buona condotta durante il periodo di prova, dal giorno della liberazione condizionale; in caso d'internamento, dal giorno della liberazione definitiva.
Art. 52
38
Art. 53
1 Il giudice può privare della potestà dei genitori, della tutela o della curatela chi fu condannato ad una pena privativa della libertà per un crimine o un delitto col quale furono violati i doveri di genitore, di tutore o di curatore e può inoltre dichiararlo incapace di esercitare la potestà dei genitori o di essere tutore o curatore.
36
Comma introdotto dal n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° gen. 1974 (RU 1971 777 808, 1973 1840; FF 1965 I 474).
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Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° lug. 1971 (RU 1971 777 808; FF 1965 I 474).
38
Abrogato dal n. I della LF del 18 mar. 1971 (RU 1971 777; FF 1965 I 474).
Cumulo con la
pena privativa
della libertà
5. Pene
accessorie. Incapacità ad esercitare una
carica o un
ufficio
Privazione
della potestà
dei genitori
e della tutela
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311.0
2
Negli altri casi in cui il giudice reputi che il condannato col suo reato si sia reso indegno d'esercitare la potestà dei genitori o di essere tutore o curatore, ne avvertirà l'autorità tutoria.
Art. 54
39 1 Se alcuno nell'esercizio, subordinato a un'autorizzazione ufficiale, di una professione, di un'industria o di un commercio ha commesso un crimine o un delitto, pel quale fu condannato ad una pena privativa della libertà superiore a tre mesi, e se si può temere un ulteriore abuso, il giudice può interdirgli l'esercizio della sua professione, della sua industria o del suo commercio per un tempo da sei mesi a cinque anni.
2
L'interdizione ha effetto dal momento in cui la sentenza acquista forza di cosa giudicata. L'autorità competente decide se e a quali condizioni il condannato liberato condizionalmente potrà esercitare a titolo di prova la sua professione, la sua industria o il suo commercio.
3
Qualora il condannato liberato condizionalmente abbia tenuto buona condotta per tutto il periodo di prova, la pena accessoria non è più eseguita se egli era stato autorizzato ad esercitare a titolo di prova la sua professione, la sua industria o il suo commercio. Se non era stato autorizzato a farlo, la durata dell'interdizione si conta dal giorno della sua liberazione condizionale.
4
Se il condannato non è stato liberato condizionalmente, oppure se liberato condizionalmente non ha tenuto buona condotta durante il periodo di prova, la durata dell'interdizione si conta dal giorno in cui la pena privativa della libertà, o la parte residua di essa, è stata scontata o condonata.
Art. 55
40 1 Il giudice può espellere dal territorio svizzero per un tempo da tre a quindici anni lo straniero che è stato condannato alla reclusione o alla detenzione. Nel caso di recidiva, l'espulsione può essere pronunciata a vita.
2
L'autorità competente decide se e a quali condizioni l'espulsione del condannato liberato condizionalmente debba essere sospesa a titolo di prova.
3
Se il condannato liberato condizionalmente ha tenuto buona condotta durante tutto il periodo di prova, l'espulsione che era stata sospesa non è più eseguita. Se l'esecuzione non era stata sospesa, la sua durata si conta dal giorno in cui il liberato condizionale ha lasciato la Svizzera.
39
Nuovo testo giusta il n. I della LF del 5 ott. 1950, in vigore dal 5 gen. 1951 (RU 1951 1 16; FF 1949 613).
40
Nuovo testo giusta il n. I della LF del 5 ott. 1950, in vigore dal 5 gen. 1951 (RU 1951 1 16; FF 1949 613).
Interdizione
dell'esercizio
di una
professione, di
un'industria o di
un commercio
Espulsione
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4
Se il condannato non è stato liberato condizionalmente, oppure se liberato condizionalmente non ha tenuto buona condotta durante tutto il periodo di prova, l'espulsione ha efficacia dal giorno in cui la pena privativa della libertà, o la parte residua di essa, è stata scontata o condonata.
Art. 56
1 Se un crimine o un delitto è da attribuirsi all'abuso di bevande alcooliche, il giudice, congiuntamente con la pena, può vietare al colpevole per un tempo da sei mesi a due anni di frequentare locali di osteria in cui sono somministrate bevande alcooliche. Secondo le circostanze, l'efficacia dell'interdizione potrà essere limitata ad un territorio determinato.
2
I Cantoni determineranno in qual modo i divieti debbano essere resi noti pubblicamente.
3
Il divieto ha effetto dal momento in cui la sentenza acquista forza di cosa giudicata. Se è stata pronunciata una pena privativa della libertà, la durata del divieto è computata dal giorno in cui la pena è stata scontata o condonata. Se il liberato condizionale ha, durante il periodo di prova, tenuto buona condotta, la durata del divieto è computata dal giorno della liberazione condizionale. Spirato il periodo di prova, il giudice può revocare il divieto di frequentare le osterie.
Art. 57
1. Se vi è ragione di temere che chi ha proferito la minaccia di commettere un crimine o un delitto lo compia effettivamente, o se chi è già stato condannato per un crimine o un delitto manifesta l'intenzione determinata di ripeterlo, il giudice, a richiesta della persona minacciata, può esigere da lui la promessa di non commetterlo e obbligarlo a prestare adeguata cauzione.
2. Rifiutandosi egli di promettere o non prestando per malvolere la cauzione entro il termine fissato, il giudice può costringervelo col carcere. Il carcere non può durare oltre due mesi e sarà scontato come la pena dell'arresto.
3. Se egli commette il reato nel termine di due anni dal giorno in cui prestò la cauzione, questa è devoluta allo Stato. In caso diverso è restituita.
Divieto di
frequentare
osterie
6. Altre misure.
Cauzione
preventiva
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Art. 58
41 1. Il giudice, indipendentemente dalla punibilità di una data persona, ordina la confisca degli oggetti che hanno servito o erano destinati a commettere un reato o che costituiscono il profitto di un reato se tali oggetti compromettono la sicurezza delle persone, la moralità o l'ordine pubblico.
2. Il giudice può ordinare che gli oggetti confiscati siano resi inservibili o distrutti.
Art. 59
42
1. Il giudice ordina la confisca dei valori patrimoniali che costituiscono il prodotto di un reato o erano destinati a determinare o a ricompensare l'autore di un reato, a meno che debbano essere restituiti alla persona lesa allo scopo di ristabilirne i diritti.
La confisca non può essere ordinata se un terzo ha acquisito i valori patrimoniali ignorando i fatti che l'avrebbero giustificata, nella misura in cui abbia fornito una controprestazione adeguata o se la confisca costituisce nei suoi confronti una misura eccessivamente severa. Il diritto di ordinare la confisca si prescrive in sette anni; se il perseguimento del reato soggiace a una prescrizione più lunga, questa si applica anche alla confisca.43 La confisca è pubblicata ufficialmente. Le pretese della persona lesa o di terzi si estinguono cinque anni dopo la pubblicazione ufficiale della confisca.
2. Se i valori patrimoniali soggiacenti alla confisca non sono più reperibili, il giudice ordina in favore dello Stato un risarcimento equivalente; nei confronti di un terzo, tuttavia, il risarcimento può essere ordinato soltanto se non sia escluso giusta il numero 1 capoverso 2.
Il giudice può prescindere, in tutto o in parte, dal risarcimento se risulta presumibilmente inesigibile o se impedisce seriamente il reinserimento sociale dell'interessato.
In vista dell'esecuzione di un risarcimento, il giudice inquirente può sottoporre a sequestro valori patrimoniali dell'interessato. Il sequestro non fonda alcuna pretesa privilegiata in favore dello Stato in occasione dell'esecuzione forzata.
3. Il giudice ordina la confisca di tutti i valori patrimoniali di cui un'organizzazione criminale ha facoltà di disporre. I valori appartenenti a una persona che abbia partecipato o sostenuto un'organizza41
Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1994, in vigore dal 1° ago 1994 (RU 1994 1614 1618; FF 1993 III 193).
42
Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1994, in vigore dal 1° ago 1994 (RU 1994 1614 1618; FF 1993 III 193).
43 Nuovo testo del comma giusta il n. I della LF del 22 mar. 2002 (Prescrizione dell'azione penale), in vigore dal 1° ott. 2002 (RU 2002 2986 2988; FF 2002 2416 1513).
Confisca a. Confisca di oggetti
pericolosi
b. Confisca
di valori
patrimoniali
Codice penale svizzero 24
311.0
zione criminale (art. 260ter) sono presunti sottoposti, fino a prova del contrario, alla facoltà di disporre dell'organizzazione.
4. Se l'importo dei valori patrimoniali soggiacenti a confisca non può essere determinato o può esserlo soltanto con spese sproporzionate, il giudice può procedere a una stima.
Art. 60
44 1 Se in seguito a un crimine o a un delitto una persona ha subìto un danno non coperto da nessuna assicurazione e se è prevedibile che l'agente non risarcirà il danno, il giudice assegna alla persona lesa, dietro sua richiesta, fino all'importo del risarcimento accertato giudizialmente o mediante transazione:45 a. la multa pagata dal condannato; b.46 gli oggetti e i valori patrimoniali confiscati o il ricavo della loro realizzazione, dedotte le spese; c.47 i risarcimenti; d. l'ammontare della cauzione preventiva.
2
Il giudice può ordinare tali assegnamenti soltanto se la persona lesa cede allo Stato la parte corrispondente del suo credito.
3
I Cantoni istituiscono una procedura semplice e rapida per i casi nei quali il giudice non possa ordinare tale misura già nell'ambito della sentenza penale.
Art. 61
1 Se l'interesse pubblico oppure l'interesse della persona lesa o quello dell'avente diritto di querela lo richiede, il giudice ordina che la sentenza di condanna sia resa pubblica a spese del condannato.
2
Se l'interesse pubblico o quello della persona assolta lo richiede, il giudice ordina che la sentenza di assoluzione sia resa pubblica a spese dello Stato o del denunciante.
3
La pubblicazione nell'interesse della persona lesa oppure nell'interesse dell'avente diritto di querela o di quello dell'accusato assolto non avviene che a loro richiesta.
4
Il giudice fissa le modalità della pubblicazione.
44
Nuovo testo giusta il n. 1 dell'all. della LF del 4 ott. 1991 concernente l'aiuto alle vittime di reati, in vigore dal 1° gen. 1993 (RS 312.5).
45
Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1994, in vigore dal 1° ago 1994 (RU 1994 1614 1618; FF 1993 III 193).
46
Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1994, in vigore dal 1° ago 1994 (RU 1994 1614 1618; FF 1993 III 193).
47
Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1994, in vigore dal 1° ago 1994 (RU 1994 1614 1618; FF 1993 III 193).
Assegnamenti
alla parte lesa
Pubblicazione
della sentenza
Codice penale svizzero 25
311.0
Art. 62
Le pene pronunciate e le misure di sicurezza sono iscritte nel casellario giudiziale (art. 359 a 364).
Capo secondo: Della commisurazione della pena
Art. 63
Il giudice commisura la pena alla colpa del reo, tenendo conto dei motivi a delinquere, della vita anteriore e delle condizioni personali di lui.
Art. 64
Il giudice può attenuare la pena: se il colpevole ha agito per motivi onorevoli, in istato di grave angustia, sotto l'impressione d'una grave minaccia, ad incitamento di persona a cui deve obbedienza o da cui dipende, se è stato indotto in grave tentazione dalla condotta della vittima, se ha reagito nell'impeto d'ira o d'intenso dolore, determinato da ingiusta provocazione od offesa, se ha dimostrato con fatti sincero pentimento, se specialmente ha risarcito il danno, per quanto si potesse pretendere da lui, se è trascorso un tempo relativamente lungo dal reato e se durante questo tempo il colpevole ha tenuto buona condotta, se il colpevole aveva compiuto gli anni diciotto ma non ancora i venti e non possedeva ancora la piena capacità di valutare il carattere illecito dell'atto.48
Art. 65
Se il giudice reputa che la pena debba essere attenuata, egli pronuncia: invece della reclusione perpetua, la reclusione per almeno dieci anni; invece della reclusione con una speciale durata minima, la reclusione; invece della reclusione, la detenzione da sei mesi a cinque anni; invece della detenzione con una speciale durata minima, la detenzione; invece della detenzione, l'arresto o la multa.
48
Ultimo comma introdotto dal n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° lug. 1971 (RU 1971 777 808; FF 1965 I 474).
Casellario
giudiziale
1. Regola
generale
2. Attenuazione
della pena Circostanze attenuanti
Effetti
dell'attenuazione
Codice penale svizzero 26
311.0
Art. 66
1 Se la legge prevede l'attenuazione della pena secondo il libero apprezzamento, il giudice non è vincolato né dalla specie né dal minimo della pena prevista per il crimine o il delitto.
2
Il giudice è però vincolato dalla durata legale minima di ciascuna specie di pena.
bis 49 1 Se l'agente è stato così duramente colpito dalle conseguenze dirette del suo atto che una pena risulterebbe inappropriata, l'autorità competente prescinde dal procedimento penale, dal rinvio a giudizio o dalla punizione.
2
Nelle stesse circostanze, la sospensione condizionale della pena o la liberazione condizionale non saranno revocate.
3
I Cantoni designano, quali autorità competenti, organi della giustizia penale.
ter 51 1 In caso di lesioni semplici (art. 123 n. 2 cpv. 3 e 4), vie di fatto reiterate (art. 126 cpv. 2 lett. b e c), minaccia (art. 180 cpv. 2) e coazione (art. 181), l'autorità penale competente può sospendere provvisoriamente il procedimento se: a. la vittima è il coniuge o il coniuge divorziato dell'autore e il divorzio è stato pronunciato da meno di un anno oppure la vittima è il partner convivente, eterosessuale o omosessuale, o l'ex partner dell'autore e la separazione è avvenuta da meno di un anno; e b. la vittima o, nel caso in cui essa non abbia l'esercizio dei diritti civili, il suo rappresentante legale lo richiede o acconsente alla domanda dell'autorità competente.
2
Il procedimento viene ripreso se la vittima o, nel caso in cui essa non abbia l'esercizio dei diritti civili, il suo rappresentante legale revoca il suo consenso, per scritto o verbalmente, entro sei mesi dalla sospensione provvisoria del procedimento.
3
Qualora il consenso non sia revocato, l'autorità penale competente emana la decisione definitiva di non luogo a procedere.
49
Introdotto dal n. I della LF del 23 giu. 1989, in vigore dal 1° gen. 1990 (RU 1989 2449 2456; FF 1985 II 901).
50 Nuovo testo giusta in n. I della LF del 3 ott. 2003 (Perseguimento dei reati commessi tra coniugi o tra partner), in vigore dal 1° apr. 2004 (RU 2004 1403 1406; FF 2003 1732 1761).
51 Introdotto dal n. I della LF del 3 ott. 2003 (Perseguimento dei reati commessi tra coniugi o tra partner), in vigore dal 1° apr. 2004 (RU 2004 1403 1406; FF 2003 1732 1761).
Attenuazione
libera
2a. Desistenza e impunità. Autore
colpito dalle
conseguenze
del suo atto50
Coniuge o
partner quale
vittima
Codice penale svizzero 27
311.0
4
Contro la decisione definitiva di non luogo a procedere presa in ultima istanza cantonale è ammissibile il ricorso per nullità alla Corte di cassazione del Tribunale federale. Sono legittimati a ricorrere l'imputato, l'accusatore pubblico e la vittima.
Art. 67
52 1. Se l'agente è condannato alla reclusione o alla detenzione e se nel momento del reato non erano ancora trascorsi cinque anni dal giorno in cui egli scontò in tutto od in parte un'altra pena di reclusione o di detenzione, il giudice aumenta la durata della pena, ma non può andar oltre al massimo della specie di pena. L'esecuzione di una misura di sicurezza in uno stabilimento a tenore dell'articolo 42, 43 o 44 oppure di una misura a tenore dell'articolo 100bis come anche il condono per effetto di grazia sono equiparati all'esecuzione della pena anteriore.
2. L'esecuzione all'estero di corrispondenti pene anteriori o misure è equiparata all'esecuzione in Svizzera, se la sentenza non contraddice ai principi del diritto svizzero.
Art. 68
1. Quando per uno o più atti un delinquente incorre in più pene privative della libertà personale, il giudice lo condanna alla pena prevista per il reato più grave aumentandola in misura adeguata. L'aumento non può tuttavia essere superiore alla metà della pena massima comminata. Il giudice è in ogni modo vincolato dal massimo legale della specie di pena.
Se il colpevole incorre in più multe, il giudice lo condanna alla multa che corrisponde alla colpevolezza.
Le pene accessorie, le misure di sicurezza e le altre misure possono essere pronunciate anche se esse siano previste per uno solo dei reati o in una sola delle disposizioni penali che concorrono.
2. Se il giudice deve giudicare di un reato punito con pena privativa della libertà personale, che il colpevole ha commesso prima di essere stato condannato ad una pena privativa della libertà personale per altro fatto, il giudice determina la pena in modo che il colpevole non sia punito più gravemente di quanto sarebbe stato se i diversi reati fossero stati compresi in un unico giudizio.
52
Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° lug. 1971 (RU 1971 777 808; FF 1965 I 474).
3. Aggravamento
della pena.
Recidiva
Concorso di
reati o di
disposizioni
penali
Codice penale svizzero 28
311.0
Art. 69
Il giudice computa nella pena privativa della libertà personale il carcere preventivo sofferto, in quanto il condannato non abbia provocato egli stesso, con la sua condotta dopo il reato, il carcere preventivo o il prolungamento di esso. Se la sentenza condanna o soltanto ad una multa, il giudice può tener conto in misura equa della durata del carcere preventivo.
Capo terzo: Della prescrizione
Art. 70
53 1 L'azione penale si prescrive: a. in trent'anni, se per il reato è comminata la reclusione perpetua;
b. in quindici anni, se per il reato è comminata la detenzione superiore a tre anni o la reclusione; c. in sette anni, se per il reato è comminata un'altra pena.
2
In caso di atti sessuali con fanciulli (art. 187) e minori dipendenti (art. 188), come pure di reati secondo gli articoli 111, 113, 122, 189191, 195 e 196 diretti contro persone minori di sedici anni, l'azione penale non si prescrive prima che la vittima abbia compiuto venticinque anni.
3
Se prima della scadenza del termine di prescrizione è stata pronunciata una sentenza di prima istanza, la prescrizione si estingue.
4
In caso di atti sessuali con fanciulli (art. 187) e minori dipendenti (art. 188), di reati secondo gli articoli 111-113, 122, 189-191, 195 e 196 diretti contro persone minori di sedici anni, la prescrizione dell'azione penale è retta dai capoversi 1-3 se il reato è stato commesso prima dell'entrata in vigore della modifica del 5 ottobre 200154 e il relativo termine di prescrizione non è ancora scaduto a tale data.
53 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 5 ott. 2001 (Prescrizione dell'azione penale in generale e in caso di reati sessuali commessi su fanciulli), in vigore dal 1° ott. 2002 (RU 2002 2993 2996; FF 2000 2609).
54 RU 2002 2993 4. Computo del
carcere
preventivo
1. Prescrizione
dell'azione
penale.
Termini
Codice penale svizzero 29
311.0
Art. 71
55 La prescrizione decorre: a. dal giorno in cui l'autore ha commesso il reato; b. se il reato è stato eseguito mediante atti successivi, dal giorno in cui è stato compiuto l'ultimo atto; c. se il reato è continuato per un certo tempo, dal giorno in cui è cessata la continuazione.
Art. 72
56
Art. 73
1. La pena si prescrive: in trent'anni, se si tratta della reclusione perpetua; in venticinque anni, se si tratta della reclusione per dieci anni o per un tempo maggiore; in vent'anni, se si tratta della reclusione da cinque a dieci anni; in quindici anni, se si tratta della reclusione per meno di cinque anni; in dieci anni, se si tratta della detenzione per più di un anno; in cinque anni, se si tratta di un'altra pena.
2. La prescrizione della pena principale importa prescrizione delle pene accessorie.
Art. 74
57 La prescrizione decorre dal giorno in cui la sentenza acquista forza di cosa giudicata e, in caso di sospensione condizionale della pena o di esecuzione di una misura di sicurezza, dal giorno in cui è stata ordinata l'esecuzione della pena.
Art. 75
58 1. La prescrizione di una pena privativa della libertà personale è sospesa durante l'esecuzione ininterrotta di questa pena o di un'altra pena privativa della libertà personale o di una misura di sicurezza eseguita immediatamente prima e, nel caso di liberazione condizionale, durante il tempo di prova.
55
Nuovo testo giusta il n. I della LF del 5 ott. 2001 (Prescrizione dell'azione penale in generale e in caso di reati sessuali commessi su fanciulli), in vigore dal 1° ott. 2002 (RU 2002 2993 2996; FF 2000 2609).
56
Abrogato dal n. I della LF del 5 ott. 2001 (Prescrizione dell'azione penale in generale e in caso di reati sessuali commessi su fanciulli) (RU 2002 2993; FF 2000 2609).
57
Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° lug. 1971 (RU 1971 777 808; FF 1965 I 474).
58
Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° lug. 1971 (RU 1971 777 808; FF 1965 I 474).
Decorrenza
2. Prescrizione
delle pene.
Termini
Decorrenza
Sospensione e
interruzione
Codice penale svizzero 30
311.0
2. La prescrizione è interrotta dall'esecuzione della pena e da qualunque atto diretto all'esecuzione stessa, compiuto dall'autorità che ne è incaricata.
In ogni caso d'interruzione comincia a decorrere una nuova prescrizione. Nondimeno, la pena è prescritta in tutti i casi quando sia superato della metà il termine ordinario della prescrizione.
bis 59 1 Sono imprescrittibili i crimini: 1. volti a sterminare od opprimere un gruppo di popolazione a cagione della sua nazionalità, della sua razza, della sua confessione o della sua appartenenza etnica, sociale o politica; 2. ritenuti gravi dalle convenzioni di Ginevra del 12 agosto 194960 e dagli altri accordi internazionali, ratificati dalla Svizzera, sulla protezione delle vittime della guerra, in quanto il reato risulti particolarmente grave a cagione del modo in cui è stato commesso; 3. che, come mezzi d'estorsione o coazione, mettono o minacciano di mettere in pericolo la vita e l'integrità corporale di persone, segnatamente con l'impiego di mezzi di distruzione di massa, lo scatenamento di una catastrofe o in connessione con una presa d'ostaggio.
2
Il giudice può attenuare liberamente la pena nel caso in cui l'azione penale fosse prescritta in applicazione degli articoli 70 e 71.61 59
Introdotto dall'art. 109 cpv. 2 lett. a della LF del 20 mar. 1981 sull'assistenza internazionale in materia penale, in vigore dal 1° gen. 1983 (RS 351.1). Questo art. è applicabile se l'azione penale o la pena non è ancora prescritta alla data del 1° gen. 1983.
60
RS 0.518.12, 0.518.23, 0.518.42, 0.518.51 61 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 22 mar. 2002 (Prescrizione dell'azione penale), in vigore dal 1° ott. 2002 (RU 2002 2986 2988; FF 2002 2416 1513).
3. Imprescrittibilità
Codice penale svizzero 31
311.0
Capo quarto: Della riabilitazione
Art. 76
62
Art. 77
63 Se il colpevole è stato dichiarato incapace ad essere membro di un'autorità o funzionario e se la sentenza è stata eseguita da almeno due anni, il giudice può, a richiesta di lui, dichiararlo di nuovo un ufficio eleggibile, qualora tale provvedimento appaia giustificato dalla condotta del richiedente e questi abbia risarcito il danno stabilito giudizialmente o mediante transazione.
Art. 78
Se il colpevole è stato dichiarato incapace di esercitare la potestà dei genitori oppure di essere tutore o curatore e se la sentenza è stata eseguita da almeno due anni, il giudice può, a richiesta di lui e udita l'autorità tutoria, far cessare questa incapacità qualora tale provvedimento appaia giustificato dalla condotta del richiedente e questi abbia, per quanto si possa pretendere da lui, risarcito il danno stabilito giudizialmente o mediante transazione.
Art. 79
Se al colpevole è stato interdetto l'esercizio di una professione, di un'industria o di un commercio e se la sentenza è stata eseguita da almeno due anni, il giudice può, a richiesta di lui, riammetterlo all'esercizio della professione, dell'industria o del commercio, qualora non sia da temere un ulteriore abuso, e qualora il richiedente abbia, per quanto si possa pretendere da lui, risarcito il danno stabilito giudizialmente o mediante transazione.
Art. 80
64 1. Il preposto al casellario giudiziale cancella d'ufficio la iscrizione, se dalla sentenza sono decorsi, in più della durata della pena privativa della libertà personale stabilita dal giudice: venti anni trattandosi della reclusione o dell'internamento secondo l'articolo 42; quindici anni trattandosi della detenzione, di una delle altre misure di sicurezza o della misura prevista nell'articolo 100bis; 62
Abrogato dal n. I della LF del 18 mar. 1971 (RU 1971 777; FF 1965 I 474).
63
Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° lug. 1971 (RU 1971 777 808; FF 1965 I 474).
64
Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° lug. 1971 (RU 1971 777 808; FF 1965 I 474).
Reintegrazione
nella capacità
ad esercitare
una carica o un
ufficio
Reintegrazione
nell'esercizio
della potestà
dei genitori o
della tutela
Revoca della
interdizione
di esercitare
una professione,
una industria o
un commercio
Cancellazione
dell'iscrizione
nel casellario
giudiziale
Codice penale svizzero 32
311.0
dieci anni trattandosi dell'arresto o delle pene di detenzione non superiori a tre mesi da eseguire secondo l'articolo 37bis numero 1.
Trattandosi della multa come pena principale, l'iscrizione è cancellata dieci anni dopo la sentenza.
2. Il giudice, a richiesta del condannato, può ordinare la cancellazione, qualora tale provvedimento appaia giustificato dalla condotta del richiedente, questi abbia, per quanto si potesse pretendere da lui, risarcito il danno stabilito giudizialmente o mediante transazione, la multa sia stata pagata, riscattata o condonata e la sentenza sia stata eseguita per ciò che riguarda le pene accessorie.
In tali casi, i termini per la cancellazione a contare dall'esecuzione della pena sono i seguenti: trattandosi della reclusione o dell'internamento, dieci anni; trattandosi della detenzione, di una delle altre misure di sicurezza o della misura prevista nell'articolo 100bis, cinque anni; trattandosi dell'arresto o delle pene di detenzione non superiori a tre mesi da eseguire secondo l'articolo 37bis numero 1, o della multa come pena principale, due anni.
La cancellazione può essere ordinata anche prima, qualora tale provvedimento appaia giustificato da una condotta particolarmente meritoria del condannato.
Il giudice competente ad ordinare la cancellazione della pena iscritta per ultima è autorizzato a ordinare anche la contemporanea cancellazione delle altre iscrizioni, se le condizioni sono adempiute.
Art. 81
65 1 All'esecuzione della pena è equiparato il condono per effetto di grazia; trattandosi della multa, anche l'esclusione della sua commutazione.66 2
Se il condannato liberato condizionalmente ha tenuto buona condotta, i termini per domandare la riabilitazione si contano dal giorno della liberazione condizionale. Se il condannato fu internato secondo l'articolo 42, la riabilitazione non può avvenire se non quando siano trascorsi almeno cinque anni dalla liberazione definitiva.67 3 Se il giudice respinge una domanda di riabilitazione, può ordinare che essa non debba essere ripresentata prima di un termine determinato; questo termine non può superare i due anni.
65
Nuovo testo giusta il n. I della LF del 5 ott. 1950, in vigore dal 5 gen. 1951 (RU 1951 1 16; FF 1949 613).
66
Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° lug. 1971 (RU 1971 777 808; FF 1965 I 474).
67
Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° lug. 1971 (RU 1971 777 808; FF 1965 I 474).
Disposizioni
comuni
Codice penale svizzero 33
311.0
Titolo quarto: Dei fanciulli e degli adolescenti68 Capo primo: Dei fanciulli
Art. 82
69 1 I fanciulli che non hanno compiuto gli anni sette non sono sottoposti al presente Codice.
2
Se un fanciullo che ha compiuto gli anni sette, ma non ancora i quindici, commette un atto punito dalla legge, si applicano le disposizioni seguenti.
Art. 83
70 L'autorità competente accerta i fatti. Nella misura in cui occorra per la decisione da prendere, essa compie indagini su la condotta, l'educazione, le condizioni di vita del fanciullo e richiede rapporti e perizie sullo stato fisico e mentale di lui. Essa può parimente ordinare che il fanciullo sia sottoposto ad osservazione per un certo tempo.
Art. 84
71 1 Se il fanciullo ha bisogno di misure educative speciali, segnatamente se è difficile, abbandonato od in grave pericolo, l'autorità giudicante ordina l'educazione vigilata, l'affidamento a una famiglia idonea o il collocamento in una casa di educazione.
2
Con l'educazione vigilata, si provvede affinché al fanciullo siano date le cure, l'educazione e l'istruzione adeguate.
Art. 85
72 1 Se lo stato del fanciullo esige un trattamento speciale, in modo particolare se il fanciullo è infermo o debole di mente, cieco, affetto da sordità o logopatia grave od epilettico oppure se il suo sviluppo mentale o morale è gravemente turbato o presenta un ritardo anormale, l'autorità giudicante ordina il trattamento necessario.
2
Questo trattamento può essere ordinato in ogni tempo anche congiuntamente con le misure previste nell'articolo 84.
68
Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° lug. 1971 (RU 1971 777 808; FF 1965 I 474).
69
Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° gen. 1974 (RU 1971 777 808, 1973 1840; FF 1965 I 474).
70
Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° gen. 1974 (RU 1971 777 808, 1973 1840; FF 1965 I 474).
71
Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° gen. 1974 (RU 1971 777 808, 1973 1840; FF 1965 I 474).
72
Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° gen. 1974 (RU 1971 777 808, 1973 1840; FF 1965 I 474).
Limiti d'età
Inchiesta
Misure
educative
Trattamento
speciale
Codice penale svizzero 34
311.0
Art. 86
73 1 L'autorità giudicante può sostituire un'altra misura a quella ordinata.
2
Dapprima si potrà ordinare che il fanciullo sia sottoposto ad osservazione per un certo tempo.
bis 74 1 In tutti i casi, l'autorità d'esecuzione vigila sull'educazione e sul trattamento speciale del fanciullo.
2
Quando il fanciullo ha compiuto gli anni quindici, le misure possono, su ordine dell'autorità d'esecuzione, essere eseguite conformemente agli articoli 91 a 94.
3
L'autorità d'esecuzione pone fine alle misure ordinate, quando il loro scopo è stato conseguito, ma al più tardi quando il fanciullo avrà compiuto i vent'anni. Nel caso di collocamento in un istituto, la direzione dello stesso deve essere sentita.
Art. 87
75 1 Se il fanciullo non ha bisogno di misure educative né di un trattamento speciale, l'autorità giudicante lo ammonisce o lo obbliga a prestare un lavoro o lo castiga con gli arresti scolastici da una a sei mezze giornate.
2
Nei casi poco gravi, l'autorità giudicante può prescindere anche da siffatte pene disciplinari e lasciare la cura di punire il fanciullo a chi esercita la potestà dei genitori.
Art. 88
76 L'autorità giudicante può prescindere da qualsiasi misura o pena disciplinare, se una misura adeguata è già stata presa o il fanciullo è già stato punito, se il fanciullo ha dimostrato con fatti sincero pentimento, segnatamente se, con propria prestazione, ha riparato il danno nella misura del possibile, ovvero se sono trascorsi tre mesi dal fatto.
73
Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° gen. 1974 (RU 1971 777 808, 1973 1840; FF 1965 I 474).
74
Introdotto dal n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° gen. 1974 (RU 1971 777 808, 1973 1840; FF 1965 I 474).
75
Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° gen. 1974 (RU 1971 777 808, 1973 1840; FF 1965 I 474).
76
Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° gen. 1974 (RU 1971 777 808, 1973 1840; FF 1965 I 474).
Modificazione
delle misure
Esecuzione
e fine delle
misure
Pene
disciplinari
Rinuncia
a qualsiasi
misura e pena
disciplinare
Codice penale svizzero 35
311.0
Capo secondo: Degli adolescenti
Art. 89
77 Se un adolescente che ha compiuto gli anni quindici, ma non ancora i diciotto, commette un atto punito dalla legge, si applicano le disposizioni seguenti.
Art. 90
78 L'autorità competente accerta i fatti. Nella misura in cui occorra per la decisione da prendere, essa compie indagini su la condotta, l'educazione, le condizioni di vita dell'adolescente e richiede rapporti e perizie sullo stato fisico e mentale di lui. Essa può parimente ordinare che l'adolescente sia sottoposto ad osservazione a per un certo tempo.
Art. 91
79 1. Se l'adolescente ha bisogno di misure educative speciali, segnatamente se è difficile, abbandonato od in grave pericolo, l'autorità giudicante ordina l'educazione vigilata, l'affidamento a una famiglia idonea o il collocamento in una casa di educazione.
La carcerazione fino a quattordici giorni o la multa può essere cumulata con l'educazione vigilata.
All'adolescente possono essere imposte, in ogni tempo, norme di condotta, segnatamente circa la formazione professionale, il luogo di dimora, l'astensione dalle bevande alcoliche e la riparazione del danno entro un certo termine.
Con l'educazione vigilata, si provvede affinché all'adolescente siano date le cure, l'educazione, l'istruzione e la formazione professionale adeguate e affinché egli lavori regolarmente e impieghi giudiziosamente il tempo libero e il guadagno.
2. Se l'adolescente è particolarmente pervertito o ha commesso un crimine o un delitto grave denotante che è particolarmente pericoloso o difficile, l'autorità giudicante ne ordinerà il collocamento in una casa d'educazione per almeno due anni.
77
Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° gen. 1974 (RU 1971 777 808, 1973 1840; FF 1965 I 474).
78
Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° gen. 1974 (RU 1971 777 808, 1973 1840; FF 1965 I 474).
79
Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° gen. 1974 (RU 1971 777 808, 1973 1840; FF 1965 I 474).
Limiti d'età
Inchiesta
Misure
educative
Codice penale svizzero 36
311.0
Art. 92
80 1 Se lo stato dell'adolescente esige un trattamento speciale, in modo particolare se è infermo o debole di mente, cieco, affetto da sordità o logopatia grave, epilettico, dedito al bere o agli stupefacenti, oppure se il suo sviluppo mentale o morale è gravemente turbato o presenta un ritardo anormale, l'autorità giudicante ordina il trattamento necessario.
2
Questo trattamento può essere ordinato in ogni tempo anche congiuntamente con le misure previste nell'articolo 91.
Art. 93
81 1 L'autorità giudicante può sostituire un'altra misura a quella ordinata.
2
Dapprima si potrà ordinare che l'adolescente sia sottoposto ad osservazione per un certo tempo.
bis 82 1 In tutti i casi, l'autorità d'esecuzione vigila sull'educazione e sul trattamento speciale dell'adolescente.
2
Quando un adolescente è stato in una casa di educazione, l'autorità d'esecuzione può ordinare la continuazione della misura in una casa d'educazione al lavoro, se egli ha compiuto i diciassette anni.
ter 83 1 Se l'adolescente collocato in una casa di educazione conformemente all'articolo 91 o in una casa di educazione al lavoro conformemente all'articolo 93bis si palesa straordinariamente difficile, l'autorità d'esecuzione, assunta all'occorrenza un perizia, può collocarlo in un centro terapeutico.
2
Se l'adolescente si palesa insopportabile in una casa di educazione e non vi è motivo di collocarlo in un centro terapeutico, l'autorità d'esecuzione può trasferirlo in una casa di rieducazione84. Un trasferimento temporaneo può avvenire anche per motivi disciplinari.
80
Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° gen. 1974 (RU 1971 777 808, 1973 1840; FF 1965 I 474).
81
Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° gen. 1974 (RU 1971 777 808, 1973 1840; FF 1965 I 474).
82
Introdotto dal n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° gen. 1974 (RU 1971 777 808, 1973 1840; FF 1965 I 474). Vedi anche il n. II della disp. fin. mod., alla fine del presente Codice.
83
Introdotto dal n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° gen. 1974 (RU 1971 777 808, 1973 1840; FF 1965 I 474). Vedi anche il n. II della disp. fin. mod., alla fine del presente Codice.
84
Sintanto tale casa non sia istituita, l'autorità d'esecuzione può trasferire l'adolescente in uno stabilimento previsto negli art. 37, 39 o 100bis del presente Codice (art. 7 dell'O (1) del 13 nov. 1973 sul CP - RS 311.01).
Trattamento
speciale
Modificazione
delle misure
Esecuzione e
trasferimento
in una casa di
educazione al
lavoro
Collocamento
in una casa di
educazione
per adolescenti
particolarmente
difficili
Codice penale svizzero 37
311.0
Art. 94
85 1. Se l'adolescente ha passato almeno un anno in uno o più stabilimenti a tenore dell'articolo 91 numero 1, 93bis capoverso 2 o 93ter, ma almeno due anni nel caso del collocamento conformemente all'articolo 91 numero 2 e se si deve riconoscere che lo scopo della misura è stato conseguito, l'autorità d'esecuzione, chiesto il parere della direzione dello stabilimento, può liberarlo condizionalmente. Essa stabilisce un periodo di prova da sei mesi a tre anni. Essa sottopone il liberato al patronato. Può imporgli norme di condotta conformemente all'articolo 91 numero 1 capoverso 3.
2. Se, durante il periodo di prova, l'adolescente, nonostante formale avvertimento dell'autorità competente, persiste a trasgredire una norma di condotta impostagli o abusa in altro modo della libertà, l'autorità d'esecuzione può ammonirlo, imporgli norme di condotta, ricollocarlo in uno stabilimento o proporre all'autorità giudicante di ordinare una nuova misura.
Ove occorra, l'autorità d'esecuzione può prolungare il periodo di prova sino a tre anni al massimo, ma non oltre i ventidue anni di età.
Se l'adolescente da liberare condizionalmente era stato collocato in una casa di educazione conformemente all'articolo 91 numero 2, il periodo di prova può essere prolungato sino a cinque anni, ma non oltre i venticinque anni di età.
3. Se il liberato ha tenuto buona condotta per il periodo di prova, la liberazione diventa definitiva. L'autorità d'esecuzione ordina la cancellazione dell'iscrizione nel casellario giudiziale.
4. L'autorità d'esecuzione pone fine alle altre misure previste nell'articolo 91 numero 1, quando il loro scopo è stato conseguito.
Se tale scopo non è stato conseguito appieno, l'autorità d'esecuzione può liberare condizionalmente l'adolescente o imporgli norme di condotta a tenore dell'articolo 91 numero 1 capoverso 3 e sottoporlo al patronato. Il numero 2 capoverso 1 è applicabile per analogia. Norme di condotta e patronato sono revocati quando non sono più necessari.
5. L'autorità d'esecuzione pone fine al collocamento in una casa di educazione conformemente all'articolo 91 numero 2 al più tardi quando l'interessato ha compiuto i venticinque anni, alle altre misure quando l'interessato ha compiuto i ventidue anni.
85
Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° gen. 1974 (RU 1971 777 808, 1973 1840; FF 1965 I 474).
Liberazione
condizionale
e fine della
altre misure
Codice penale svizzero 38
311.0
bis 86 Cessata che sia la causa della misura, l'autorità d'esecuzione ordina la liberazione da uno stabilimento a tenore dell'articolo 92. Se la causa della misura non è completamente cessata, l'autorità d'esecuzione può ordinare la liberazione a titolo di prova. L'articolo 94 numeri 1 a 3 è applicabile per analogia. L'autorità d'esecuzione può parimente ordinare il ricollocamento quando risulta che lo stato del liberato esige tale misura.
Art. 95
87 1. Se l'adolescente non ha bisogno di misure educative né di un trattamento speciale, l'autorità giudicante lo ammonisce, lo obbliga a prestare un lavoro o gl'infligge una multa o la carcerazione da un giorno ad un anno. La multa e la carcerazione possono essere cumulate. Se un adolescente, contro il quale è già stata ordinata una misura, commette un nuovo reato e la continuazione o la modificazione della misura non basta, egli può essere punito con la multa o con la carcerazione. Qualora egli si trovi in uno stabilimento, il direttore deve essere sentito. La multa e la carcerazione possono essere cumulate.
2. Se l'adolescente è punito con la multa, gli articoli 48 a 50 sono applicabili. Tuttavia, nel caso di commutazione, l'arresto è sostituito con la carcerazione.
3. La carcerazione è eseguita in un locale adatto agli adolescenti, mai in uno stabilimento di pena o d'internamento. La carcerazione superiore a un mese deve essere eseguita mediante trasferimento in una casa di educazione. Dopo i diciotto anni di età compiuti, la carcerazione può essere eseguita in un locale per gli arresti e, nel caso di carcerazione superiore a un mese, mediante trasferimento in una casa di educazione al lavoro.
L'adolescente sarà obbligato ad un lavoro adatto e sottoposto a un azione educativa. La carcerazione non potrà più essere scontata, se non è stata eseguita entro tre anni.
4. Quando i due terzi della carcerazione, ma almeno un mese, sono stati scontati, l'autorità d'esecuzione può, di sua iniziativa o su domanda, concedere la liberazione condizionale dopo aver sentito il parere del direttore dello stabilimento. L'autorità d'esecuzione prescrive un periodo di prova da sei mesi a tre anni. Essa sottopone il liberato al patronato. Può imporgli norme di condotta conformemente all'articolo 91 numero 1 capoverso 3.
86
Introdotto dal n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° gen. 1974 (RU 1971 777 808, 1973 1840; FF 1965 I 474).
87
Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° gen. 1974 (RU 1971 777 808, 1973 1840; FF 1965 I 474).
Fine del
trattamento
speciale
Punizione
Codice penale svizzero 39
311.0
5. Se, durante il periodo di prova, il liberato, nonostante formale avvertimento dell'autorità competente, persiste a trasgredire una norma di condotta impostagli o se, in qualsiasi altro modo, delude la fiducia in lui riposta, l'autorità d'esecuzione ordina il ricollocamento nello stabilimento. Nei casi di lieve gravità, essa può, invece di ordinare il ricollocamento, ammonire il liberato, imporgli nuove norme di condotta e prolungargli il periodo di prova di metà al massimo della durata stabilita inizialmente. Se il liberato ha tenuto buona condotta per il periodo di prova, la liberazione diventa definitiva. L'autorità d'esecuzione ordina la cancellazione dell'iscrizione nel casellario giudiziale.
Art. 96
88 1. L'autorità giudicante può sospendere la carcerazione e l'esecuzione della multa e prescrivere un periodo di prova da sei mesi a tre anni, se la condotta e il carattere dell'adolescente lasciano supporre che egli non commetterà altri reati, soprattutto se anteriormente egli non ne ha commessi o ha commesso soltanto reati di esigua gravità.
2. L'adolescente è sottoposto al patronato, salvo che particolari circostanze giustifichino un'eccezione. All'adolescente possono essere imposte norme di condotta conformemente all'articolo 91 numero 1 capoverso 3.
3. Se, durante il periodo di prova, l'adolescente, nonostante formale avvertimento dell'autorità competente, persiste a trasgredire una norma di condotta impostagli o se, in qualsiasi altro modo, delude la fiducia in lui riposta, l'autorità giudicante ordina l'esecuzione della pena.
Nei casi di lieve gravità, l'autorità giudicante può, invece di ordinare l'esecuzione della pena, ammonire l'adolescente, imporgli nuove norme di condotta e prolungargli il periodo di prova di metà al massimo della durata stabilita inizialmente.
4. Se l'adolescente ha tenuto buona condotta per il periodo di prova, l'autorità giudicante ordina la cancellazione della condanna nel casellario giudiziale.
Art. 97
89 1 Allorché non è possibile giudicare con certezza se l'adolescente ha bisogno di una delle misure previste o se dev'essergli inflitta una pena, l'autorità giudicante può rinviare la decisione. Essa prescrive un periodo di prova da sei mesi a tre anni e può imporgli norme di con88
Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° gen. 1974 (RU 1971 777 808, 1973 1840; FF 1965 I 474).
89
Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° gen. 1974 (RU 1971 777 808, 1973 1840; FF 1965 I 474).
Sospensione
condizionale
della pena
Rinvio della
decisione su
pene o misure
Codice penale svizzero 40
311.0
dotta conformemente all'articolo 91 numero 1 capoverso 3. L'ulteriore sviluppo dell'adolescente è vigilato.
2
Se l'adolescente non ha tenuto buona condotta durante il periodo di prova, l'autorità giudicante pronuncia le pene della carcerazione o della multa ovvero una delle misure previste.
3
Se, invece, la sua condotta è stata buona per il periodo di prova, l'autorità giudicante decide di prescindere da qualsiasi misura o pena.
Art. 98
90 L'autorità giudicante può prescindere da qualsiasi misura o pena, se una misura adeguata è già stata presa o l'adolescente è già stato punito, se l'adolescente ha dimostrato con fatti sincero pentimento, segnatamente se, con propria prestazione, ha riparato il danno nella misura del possibile, ovvero se è trascorso un anno dal fatto.
Art. 99
91 1. Il preposto al casellario giudiziale cancella d'ufficio la iscrizione se dalla sentenza sono decorsi cinque anni e, trattandosi di collocamento in una casa di educazione conformemente all'articolo 91 numero 2, dieci anni.
2. L'autorità giudicante può, a richiesta, ordinare la cancellazione già dopo due anni dall'esecuzione della sentenza, se la condotta del richiedente lo giustifica e se egli ha risarcito, per quanto si potesse pretendere da lui, il danno stabilito dalla autorità o mediante transazione. Se, quando prende fine la misura d'educazione, il richiedente ha compiuto gli anni venti, l'autorità giudicante può abbreviare il termine previsto per la cancellazione.
3. L'autorità giudicante può disporre nella sentenza che la stessa non sarà iscritta nel casellario giudiziale, se circostanze particolari lo giustificano e se l'agente ha compiuto soltanto un lieve reato.
4. L'autorità giudicante competente a ordinare la cancellazione dell'ultima sentenza iscritta è parimente autorizzata a ordinare la cancellazione simultanea delle altre iscrizioni, se le condizioni sono adempiute.
90
Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° gen. 1974 (RU 1971 777 808, 1973 1840; FF 1965 I 474).
91
Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° gen. 1974 (RU 1971 777 808, 1973 1840; FF 1965 I 474).
Rinuncia ad
ogni misura
o pena
Cancellazione
dell'iscrizione
nel casellario
giudiziale
Codice penale svizzero 41
311.0
Titolo quinto: Dei giovani adulti92
Art. 100
93 1 Se l'agente, nel momento in cui ha commesso il crimine o il delitto, aveva compiuto gli anni diciotto ma non ancora i venticinque, sono applicabili le disposizioni generali del presente Codice, riservati gli articoli 100bis e 100ter.
2
Ove occorra, il giudice indaga su la condotta, l'educazione e le condizioni di vita ed assume rapporti e perizie sullo stato fisico e mentale come anche sull'educabilità al lavoro dell'agente.
bis94 95 1. Se l'agente è seriamente turbato o minacciato nello sviluppo del suo carattere, abbandonato o dedito alla dissolutezza o all'ozio e l'atto da lui commesso è in relazione con questo suo stato, il giudice può ordinare, invece di una pena, il collocamento in una casa d'educazione al lavoro, se si deve presumere che con siffatta misura si potranno prevenire nuovi crimini o delitti.
2. La casa d'educazione al lavoro è separata dagli altri stabilimenti previsti nella legge.
3. Il collocato è istruito in un lavoro che tenga conto delle sue attitudini e che lo metta in grado di guadagnarsi la vita dopo la liberazione. Il suo carattere, la sua formazione intellettuale e fisica e le sue conoscenze professionali devono essere sviluppati nella misura del possibile. Il collocato può essere autorizzato a compiere la formazione professionale o a svolgere un'attività professionale fuori dello stabilimento.
4.96
Se il collocato trasgredisce ostinatamente la disciplina della casa o è restìo ai metodi educativi ivi applicati, l'autorità competente può far eseguire la misura in un penitenziario. Se cessa la causa del trasferimento, l'autorità competente deve ricollocarlo nella casa d'educazione al lavoro.
92
Titolo introdotto dal n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° lug. 1971 (RU 1971 777 808; FF 1965 I 474).
93
Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° lug. 1971 (RU 1971 777 808; FF 1965 I 474).
94
Introdotto dal n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° lug. 1971 (RU 1971 777 808; FF 1965 I 474).
95
Vedi anche l'OCP2 del 6 dic. 1982 (RS 311.02).
96
Valevole fino all'istituzione di uno stabilimento chiuso d'educazione al lavoro (n. III 2 disp. fin. mod. 18 mar. 1971, in fine al presente Codice).
Limiti d'età.
Indagini
Collocamento
in una casa
d'educazione
al lavoro
Codice penale svizzero 42
311.0
ter 97 1. Dopo una durata minima della misura di almeno un anno, l'autorità competente libera condizionalmente il collocato per un periodo di prova da uno a tre anni, se si deve presumere ch'egli sia atto e disposto al lavoro e che terrà buona condotta in libertà. Essa sottopone il liberato al patronato.
Se, durante il periodo di prova, il liberato commette un crimine o un delitto, se, nonostante formale avvertimento dell'autorità competente, persiste a trasgredire una norma di condotta impostagli, se si sottrae ostinatamente al patronato o se, in qualsiasi altro modo, delude la fiducia in lui riposta, l'autorità competente ordina il ricollocamento nella casa di educazione al lavoro. Nei casi di lieve gravità, essa può prescindere dal ricollocamento.
Se è condannato per il reato commesso, l'autorità competente può prescindere dal ricollocamento. Il ricollocamento dura due anni al massimo. La durata totale della misura non deve superare in alcun caso quattro anni e l'autorità competente vi pone fine al più tardi quando il collocato avrà compiuto i trent'anni. Se prescinde dal ricollocamento, l'autorità competente può ammonire il liberato, imporgli nuove norme di condotta e prolungargli il periodo di prova di metà al massimo della durata stabilita inizialmente.
2. Se, dopo tre anni di soggiorno nello stabilimento, le condizioni per la liberazione condizionale non sono ancora adempiute, l'autorità competente deve decidere se la misura sia da togliere o da continuare per un anno al massimo.
L'autorità competente pone fine alla misura al più tardi quando il collocato avrà compiuto i trent'anni.
3. Il giudice decide se e in quale misura le pene eventualmente sospese siano ancora da eseguire al momento della liberazione dall'esecuzione della misura o in caso di fine anticipata della stessa. Comunicando la sua decisione, l'autorità competente si esprime in proposito.
4. Qualora dalla sentenza, dalla decisione di ricollocamento o dall'interruzione della misura siano decorsi più di tre anni, senza che sia stato possibile iniziare o continuare la sua esecuzione, il giudice decide se la misura sia ancora necessaria. Egli può, anche successivamente, pronunciare una pena o ordinare un'altra misura, se le condizioni sono adempiute.
Il giudice decide analogamente se la misura deve essere tolta per un qualsiasi motivo già prima della scadenza di tre anni, senza che le condizioni per la liberazione condizionale siano adempiute.
5. L'articolo 45 numeri 1, 2, 4 e 5 è applicabile.
97
Introdotto dal n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° lug. 1971 (RU 1971 777 808; FF 1965 I 474).
Liberazione
condizionale
e fine della
misura
Codice penale svizzero 43
311.0
Titolo sesto: 98 Della responsabilità dell'impresa
quater 1 Se in un'impresa, nell'esercizio di attività commerciali conformi allo scopo imprenditoriale, è commesso un crimine o un delitto che, per carente organizzazione interna, non può essere ascritto a una persona fisica determinata, il crimine o il delitto è ascritto all'impresa. In questo caso l'impresa è punita con la multa fino a cinque milioni di franchi.
2
Se si tratta di un reato ai sensi degli articoli 260ter, 260quinquies, 305bis, 322ter, 322quinquies o 322septies, l'impresa è punita a prescindere dalla punibilità delle persone fisiche qualora le si possa rimproverare di non avere preso tutte le misure organizzative ragionevoli e indispensabili per impedire un simile reato.
3
Il giudice determina la multa in particolare in funzione della gravità del reato, della gravità delle lacune organizzative e del danno provocato, nonché della capacità economica dell'impresa.
4
Sono considerate imprese ai sensi del presente articolo: a. le persone giuridiche di diritto privato; b. le persone giuridiche di diritto pubblico, eccettuati gli enti territoriali;
c. le
società;
d. le ditte individuali.
quinquies 1 In caso di procedimento penale, l'impresa è rappresentata da una sola persona, autorizzata a rappresentarla illimitatamente in materia civile. Se l'impresa non designa il suo rappresentante entro un termine ragionevole, l'autorità istruttoria o il giudice decide quale delle persone autorizzate a rappresentarla in materia civile rappresenta l'impresa nel procedimento penale.
2
La persona che rappresenta l'impresa nel procedimento penale ha i medesimi diritti e obblighi di un imputato. Le altre persone di cui nel capoverso 1 non sono tenute a deporre.
3
L'impresa deve designare un altro rappresentante se per i medesimi fatti o per fatti connessi è avviata un'inchiesta penale nei confronti del rappresentante designato. Se del caso l'autorità istruttoria o il giudice designano per rappresentarla un'altra persona secondo il capoverso 1 oppure, in sua assenza, un terzo qualificato.
98 Introdotto dal n. I 1 della LF del 21 mar. 2003 (Finanziamento del terrorismo), in vigore dal 1° ott. 2003 (RU 2003 3043 3047; FF 2002 4815).
Punibilità
Procedura penale
Codice penale svizzero 44
311.0
Parte seconda: Delle contravvenzioni
Art. 101
Si reputano contravvenzioni i reati cui il presente Codice commina l'arresto o la multa o soltanto la multa.
Art. 102
Le disposizioni generali della parte prima del presente Codice si applicano anche alle contravvenzioni, con le modificazioni risultanti dagli articoli seguenti.
Art. 103
99 Le disposizioni concernenti l'internamento dei delinquenti abituali non sono applicabili.
Art. 104
1 Il tentativo e la complicità sono puniti soltanto nei casi espressamente previsti dalla legge.
2
Il collocamento in uno degli stabilimenti previsti negli articoli 43, 44 e 100bis, la privazione della potestà dei genitori o di un ufficio tutorio, l'interdizione dall'esercizio di una professione, di un'industria o di un commercio, l'espulsione e la pubblicazione della sentenza sono permessi soltanto nei casi espressamente previsti dalla legge.100
Art. 105
Nel caso di sospensione condizionale della pena, il periodo di prova è di un anno.
Art. 106
101 1. Salvo che la legge disponga espressamente in altro modo, il massimo della multa è di cinquemila franchi.
2. Se il delinquente ha agito per fine di lucro, il giudice non è vincolato da questo massimo.
3. Il periodo di prova per la cancellazione nel casellario giudiziale conformemente all'articolo 49 numero 4 è di un anno.
99
Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° lug. 1971 (RU 1971 777 808; FF 1965 I 474).
100 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° lug. 1971 (RU 1971 777 808; FF 1965 I 474).
101 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° lug. 1971 (RU 1971 777 808; FF 1965 I 474).
Contravvenzioni
Applicazione
delle
disposizioni
generali della
parte prima
Applicazione
esclusa
Applicazione
condizionale
Sospensione
condizionale
della pena
Multa
Codice penale svizzero 45
311.0
Art. 107
Nel caso di circostanze attenuanti, l'arresto è sostituito con la multa.
Art. 108
102 La recidiva è esclusa se al momento della contravvenzione è decorso almeno un anno dal giorno in cui il contravventore scontò una pena privativa della libertà personale o fu liberato da uno degli stabilimenti previsti negli articoli 42 a 44 e 100bis.
Art. 109
103 L'azione penale si prescrive in tre anni, la pena in due anni.
Spiegazione di termini legali
Art. 110
Per la terminologia di questo Codice valgono le disposizioni seguenti: 1. ...104 2. I
congiunti di una persona sono il suo coniuge, i suoi parenti in linea retta, i fratelli germani, consanguinei od uterini, i genitori adottivi e i figli adottivi.
3. I
membri della comunione domestica sono le persone conviventi nella medesima economia domestica.
4. Per
funzionari s'intendono i funzionari ed impiegati di una amministrazione pubblica e della giustizia. Sono considerati funzionari anche le persone che occupano provvisoriamente un ufficio od un impiego o che esercitano temporaneamente pubbliche funzioni.
4bis.105 Una disposizione che si basa sul concetto di cosa è applicabile anche agli animali.
5. Documenti sono tutti gli scritti destinati e atti a provare un fatto di portata giuridica ovvero tutti i segni destinati a provare
102 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° lug. 1971 (RU 1971 777 808; FF 1965 I 474).
103 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 22 mar. 2002 (Prescrizione dell'azione penale), in vigore dal 1° ott. 2002 (RU 2002 2986 2988; FF 2002 2416 1513).
104 Abrogato dal n. I del DAF del 21 giu. 1991 (RU 1992 1670; FF 1985 II 901).
105 Introdotto dal n. III della LF del 4 ott. 2002 (Articolo di principio sugli animali), in vigore dal 1° apr. 2003 (RU 2003 463 466; FF 2002 3734 5207).
Attenuazione
della pena
Recidiva
Prescrizione
Codice penale svizzero 46
311.0
un tale fatto. Le registrazioni su supporti di dati e di immagini sono equiparate a scritti, se servono allo stesso scopo.106 Documenti pubblici sono quelli emanati da un'autorità, da un funzionario nell'esercizio delle sue funzioni o da un pubblico ufficiale che agisca in tale qualità. Non sono considerati documenti pubblici gli atti scritti emanati in affari di diritto civile dall'amministrazione delle imprese di carattere economico e dei monopoli dello Stato o di altre corporazioni e istituti di diritto pubblico.
6. Il
giorno è contato in ragione di ventiquattr'ore consecutive. Il mese e l'anno sono computati secondo il calendario comune.
7. È
considerato
carcere preventivo ogni carcerazione ordinata nel corso del procedimento penale per i bisogni dell'istruzione o per motivo di sicurezza.
Libro secondo: Disposizioni speciali Titolo primo: Dei reati contro la vita e l'integrità della persona
Art. 111
Chiunque intenzionalmente uccide una persona è punito con la reclusione non inferiore a cinque anni, in quanto non ricorrano le condizioni previste negli articoli seguenti.
Art. 112
107 Se il colpevole ha agito con particolare mancanza di scrupoli, segnatamente con movente, scopo o modalità particolarmente perversi, la pena è della reclusione perpetua o della reclusione non inferiore a dieci anni.
Art. 113
108 Se il colpevole ha agito cedendo a una violenta commozione dell'animo scusabile per le circostanze o in stato di profonda prostrazione, la pena è della reclusione sino a dieci anni o della detenzione da uno a cinque anni.
106 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 17 giu. 1994, in vigore dal 1° gen. 1995 (RU 1994 2290 2308; FF 1991 II 797).
107 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 23 giu. 1989, in vigore dal 1° gen. 1990 (RU 1989 2449 2456; FF 1985 II 901).
108 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 23 giu. 1989, in vigore dal 1° gen. 1990 (RU 1989 2449 2456; FF 1985 II 901).
1. Omicidio.
Omicidio
intenzionale
Assassinio
Omicidio
passionale
Codice penale svizzero 47
311.0
Art. 114
109 Chiunque, per motivi onorevoli, segnatamente per pietà, cagiona la morte di una persona a sua seria e insistente richiesta, è punito con la detenzione.
Art. 115
Chiunque per motivi egoistici istiga alcuno al suicidio o gli presta aiuto è punito, se il suicidio è stato consumato o tentato, con la reclusione sino a cinque anni o con la detenzione.
Art. 116
110 La madre che, durante il parto o finché si trova sotto l'influenza del puerperio, uccide l'infante, è punita con la detenzione.
Art. 117
Chiunque per negligenza cagiona la morte di alcuno è punito con la detenzione o con la multa.
Art. 118
111 1 Chiunque interrompe una gravidanza con il consenso della gestante, istiga una gestante ad interrompere la gravidanza o le presta aiuto nel farlo, senza che le condizioni dell'articolo 119 siano adempiute, è punito con la reclusione sino a cinque anni o con la detenzione.
2
Chiunque interrompe una gravidanza senza il consenso della gestante è punito con la reclusione sino a dieci anni.
3
La gestante che interrompe la gravidanza da sola o con l'aiuto di un terzo o partecipa altrimenti a interromperla dopo la dodicesima settimana dall'inizio dell'ultima mestruazione, senza che le condizioni dell'articolo 119 capoverso 1 siano adempiute, è punita con la detenzione o con la multa.
4
Nei casi di cui ai capoversi 1 e 3, l'azione penale si prescrive in tre anni.112
109 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 23 giu. 1989, in vigore dal 1° gen. 1990 (RU 1989 2449 2456; FF 1985 II 901).
110 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 23 giu. 1989, in vigore dal 1° gen. 1990 (RU 1989 2449 2456; FF 1985 II 901).
111 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 23 mar. 2001 (Interruzione della gravidanza), in vigore dal 1° ott. 2002 (RU 2002 2989 2991; FF 1998 2381 4285).
112 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 22 mar. 2002 (Prescrizione dell'azione penale), in vigore dal 1° ott. 2002 (RU 2002 2986 2988; FF 2002 2416 1513).
Omicidio su
richiesta della
vittima
Istigazione e
aiuto al suicidio
Infanticidio
Omicidio
colposo
2. Interruzione
della gravidanza.
Interruzione
punibile della
gravidanza
Codice penale svizzero 48
311.0
Art. 119
113 1 L'interruzione della gravidanza non è punibile se, in base al giudizio di un medico, è necessaria per evitare alla gestante il pericolo di un grave danno fisico o di una grave angustia psichica. Il pericolo deve essere tanto più grave quanto più avanzata è la gravidanza.
2
L'interruzione della gravidanza non è nemmeno punibile se, su richiesta scritta della gestante che fa valere uno stato di angustia, è effettuata entro dodici settimane dall'inizio dell'ultima mestruazione da un medico abilitato ad esercitare la professione. Prima dell'intervento, il medico tiene personalmente un colloquio approfondito con la gestante e le fornisce tutte le informazioni utili.
3
Se la gestante è incapace di discernimento è necessario il consenso del suo rappresentante legale.
4
I Cantoni designano gli studi medici e gli ospedali che adempiono i requisiti necessari per praticare correttamente l'interruzione della gravidanza e per fornire una consulenza approfondita.
5
Qualsiasi interruzione della gravidanza dev'essere annunciata a fini statistici all'autorità sanitaria competente, nel rispetto tuttavia dell'anonimato della donna interessata e del segreto medico.
Art. 120
114 1 Il medico che interrompe una gravidanza in applicazione dell'articolo 119 capoverso 2 e che prima dell'intervento omette di:
a. chiedere alla gestante una richiesta scritta; b. tenere personalmente un colloquio approfondito con la gestante e di fornirle tutte le informazioni utili, informarla sui rischi medici dell'intervento e consegnarle, contro firma, un opuscolo contenente: 1. un elenco dei consultori messi a disposizione gratuita-
mente,
2. una lista delle associazioni e degli organismi suscettibili di fornire un aiuto morale o materiale, 3. informazioni sulle possibilità di adozione del nascituro; e c. assicurarsi personalmente che la gestante di meno di sedici anni si sia rivolta a un consultorio per minorenni, è punito con l'arresto o con la multa.
113 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 23 mar. 2001(Interruzione della gravidanza), in vigore dal 1° ott. 2002 (RU 2002 2989 2991; FF 1998 2381 4285).
114 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 23 mar. 2001(Interruzione della gravidanza), in vigore dal 1° ott. 2002 (RU 2002 2989 2991; FF 1998 2381 4285).
Interruzione non
punibile della
gravidanza
Contravvenzioni
commesse dal
medico
Codice penale svizzero 49
311.0
2
È punito con la medesima pena pure il medico che omette di annunciare all'autorità sanitaria competente l'interruzione della gravidanza, secondo l'articolo 119 capoverso 5.
Art. 121
115
Art. 122
116 Chiunque intenzionalmente ferisce una persona mettendone in pericolo la vita, chiunque intenzionalmente mutila il corpo, un organo o arto importante di una persona, o le produce la perdita dell'uso di un tale organo o arto, o le cagiona permanentemente incapacità al lavoro, infermità o malattia mentale, o le sfregia in modo grave e permanente il viso, chiunque intenzionalmente cagiona un altro grave danno al corpo od alla salute fisica o mentale di una persona, è punito con la reclusione sino a dieci anni o con la detenzione da sei mesi a cinque anni.
Art. 123
117 1. Chiunque intenzionalmente cagiona un danno in altro modo al corpo od alla salute di una persona, è punito, a querela di parte, con la detenzione. Nei casi poco gravi, il giudice può attenuare la pena secondo il suo libero apprezzamento (art. 66).
2. La pena è della detenzione e il colpevole è perseguito d'ufficio, se egli ha fatto uso di veleno, di un'arma o di un oggetto pericoloso, se egli ha agito contro una persona incapace di difendersi o contro una persona, segnatamente un fanciullo, della quale aveva la custodia o doveva aver cura, se egli è il coniuge della vittima e ha agito durante il matrimonio o nell'anno successivo al divorzio, se egli è il partner eterosessuale o omosessuale della vittima, a condizione che essi vivevano in comunione domestica per un tempo indeterminato e l'atto sia stato commesso durante questo tempo o nell'anno successivo alla separazione.118 115 Abrogato dal n. I della LF del 23 mar. 2001 (Interruzione della gravidanza) (RU 2002 2989; FF 1998 2381 4285).
116 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 23 giu. 1989, in vigore dal 1° gen. 1990 (RU 1989 2449 2456; FF 1985 II 901).
117 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 23 giu. 1989, in vigore dal 1° gen. 1990 (RU 1989 2449 2456; FF 1985 II 901).
118 Terzo e quarto comma introdotti dal n. I della LF del 3 ott. 2003 (Perseguimento dei reati commessi tra coniugi o tra partner), in vigore dal 1° apr. 2004 (RU 2004 1403 1406; FF 2003 1732 1761).
3. Lesioni
personali.
Lesioni gravi
Lesioni semplici
Codice penale svizzero 50
311.0
Art. 124
119
Art. 125
1 Chiunque per negligenza cagiona un danno al corpo o alla salute d'una persona è punito, a querela di parte, con la detenzione o con la multa.
2
Se la lesione è grave, il colpevole è perseguito d'ufficio.
Art. 126
1 Chiunque commette vie di fatto contro una persona, senza cagionarle un danno al corpo o alla salute, è punito, a querela di parte, con l'arresto o con la multa.
2
Il colpevole è perseguito d'ufficio se ha agito reiteratamente: a. contro una persona, segnatamente un fanciullo, della quale aveva la custodia o doveva aver cura; b. contro il proprio coniuge durante il matrimonio o nell'anno successivo al divorzio; o c. contro il proprio partner eterosessuale o omosessuale, a condizione che essi vivano in comunione domestica per un tempo indeterminato e l'atto sia stato commesso durante questo tempo o nell'anno successivo alla separazione.120
Art. 127
121 Chiunque espone a pericolo di morte od a grave imminente pericolo di perdita della salute una persona incapace di provvedere a se stessa e della quale egli ha la custodia o deve aver cura, ovvero l'abbandona in siffatto pericolo, è punito con la reclusione sino a cinque anni o con la detenzione.
119 Abrogato dal n. I della LF del 23 giu. 1989 (RU 1989 2449; FF 1985 II 901).
120 Introdotto dal n. I della LF del 23 giu. 1989 (RU 1989 2449; FF 1985 II 901). Nuovo testo giusta il n. I della LF del 3 ott. 2003 (Perseguimento dei reati commessi tra coniugi o tra partner), in vigore dal 1° apr. 2004 (RU 2004 1403 1406; FF 2003 1732 1761).
121 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 23 giu. 1989, in vigore dal 1° gen. 1990 (RU 1989 2449 2456; FF 1985 II 901).
Lesioni
colpose
Vie di fatto
4. Esposizione
a pericolo della
vita o salute
altrui.
Abbandono
Codice penale svizzero 51
311.0
Art. 128
122 Chiunque omette di prestare soccorso a una persona da lui ferita o in imminente pericolo di morte, ancorché, secondo le circostanze, lo si potesse da lui ragionevolmente esigere, chiunque impedisce ad un terzo di prestare soccorso o lo ostacola nell'adempimento di tale dovere, è punito con la detenzione o con la multa.
bis 123 Chiunque, cosciente della gratuità del suo atto, allarma senza motivo i servizi pubblici di sicurezza o di interesse generale, un servizio di salvataggio o di soccorso, in particolare la polizia, i pompieri o i servizi sanitari, è punito con la detenzione o con la multa.
Art. 129
124 Chiunque mette senza scrupoli in pericolo imminente la vita altrui, è punito con la reclusione sino a cinque anni o con la detenzione.
Art. 130
a 132125
Art. 133
126 1 Chiunque prende parte ad una rissa che ha per conseguenza la morte o la lesione di una persona, è punito con la detenzione o con la multa.
2
Non è punibile chi si limiti a respingere gli attacchi od a separare i contendenti.
Art. 134
127 Chiunque prende parte ad un'aggressione, a danno di una o più persone, che ha per conseguenza la morte o la lesione di un aggredito o di un terzo, è punito con la detenzione sino a cinque anni.
122 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 23 giu. 1989, in vigore dal 1° gen. 1990 (RU 1989 2449 2456; FF 1985 II 901).
123 Introdotto dal n. I della LF del 17 giu. 1994, in vigore dal 1° gen. 1995 (RU 1994 2290 2308; FF 1991 II 797).
124 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 23 giu. 1989, in vigore dal 1° gen. 1990 (RU 1989 2449 2456; FF 1985 II 901).
125 Abrogati dal n. I della LF del 23 giu. 1989 (RU 1989 2449; FF 1985 II 901).
126 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 23 giu. 1989, in vigore dal 1° gen. 1990 (RU 1989 2449 2456; FF 1985 II 901).
127 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 23 giu. 1989, in vigore dal 1° gen. 1990 (RU 1989 2449 2456; FF 1985 II 901).
Omissione di
soccorso
Falso allarme
Esposizione a
pericolo della
vita altrui
Rissa
Aggressione
Codice penale svizzero 52
311.0
Art. 135
128 1 Chiunque fabbrica, importa, tiene in deposito, mette in circolazione, propaganda, espone, offre, mostra, lascia o rende accessibili registrazioni sonore o visive, immagini o altri oggetti o rappresentazioni che, senza avere alcun valore culturale o scientifico degno di protezione, mostrano con insistenza atti di cruda violenza verso esseri umani o animali e pertanto offendono gravemente la dignità umana, è punito con la detenzione o con la multa.
1bis
Chiunque acquista, si procura per via elettronica o in altro modo o possiede oggetti o rappresentazioni secondo il capoverso 1 che mostrano atti di violenza verso esseri umani o animali, è punito con la detenzione sino a un anno o con la multa.129 2 Gli oggetti sono confiscati.
3
Se il colpevole ha agito per fine di lucro, la pena è della detenzione e della multa.
Art. 136
130 Chiunque somministra a una persona minore di sedici anni, o le mette a disposizione per il consumo, bevande alcoliche o altre sostanze in quantità pericolose per la salute, o stupefacenti a tenore della legge federale del 3 ottobre 1951131 sugli stupefacenti, è punito con la detenzione o con la multa.
Titolo secondo:132 Dei reati contro il patrimonio
Art. 137
1. Chiunque, per procacciare a sé o ad altri un indebito profitto, si
appropria una cosa mobile altrui, è punito con la detenzione o con la multa, in quanto non ricorrano le condizioni degli articoli 138-140.
2. Se il colpevole ha trovato la cosa o ne è entrato in possesso in modo indipendente dalla sua volontà, se egli ha agito senza fine di lucro o 128 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 23 giu. 1989, in vigore dal 1° gen. 1990 (RU 1989 2449 2456; FF 1985 II 901).
129 Introdotto dal n. I della LF del 5 ott. 2001(Reati contro l'integrità sessuale; divieto del possesso di pornografia dura), in vigore dal 1° apr. 2002 (RU 2002 408 409; FF 2000 2609). Rettificato dalla Commissione di redazione dell'AF (art. 58 cpv. 1 LParlRS 171.10).
130 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 23 giu. 1989, in vigore dal 1° gen. 1990 (RU 1989 2449 2456; FF 1985 II 901).
131 RS 812.121 132 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 17 giu. 1994, in vigore dal 1° gen. 1995 (RU 1994 2290 2308; FF 1991 II 797).
Rappresentazione di atti di
cruda violenza
Somministrazione a fanciulli
di sostanze
pericolose per
la salute
1. Reati contro
il patrimonio.
Appropriazione
semplice
Codice penale svizzero 53
311.0
se il reato è stato commesso a danno di un congiunto o di un membro della comunione domestica, è punito soltanto a querela di parte.
Art. 138
1. Chiunque, per procacciare a sé o ad altri un indebito profitto, si appropria una cosa mobile altrui che gli è stata affidata, chiunque indebitamente impiega a profitto proprio o di un terzo valori patrimoniali affidatigli, è punito con la reclusione sino a cinque anni o con la detenzione.
L'appropriazione indebita a danno di un congiunto o di un membro della comunione domestica è punita soltanto a querela di parte.
2. Il colpevole è punito con la reclusione sino a dieci anni o con la detenzione se ha commesso il fatto in qualità di membro di un'autorità, di funzionario, di tutore, di curatore, di gerente di patrimoni, o nell'esercizio di una professione, di un'industria o di un commercio, per il quale ha ottenuto l'autorizzazione da un'autorità.
Art. 139
1. Chiunque, per procacciare a sé o ad altri un indebito profitto, sottrae al fine di appropriarsene una cosa mobile altrui, è punito con la reclusione sino a cinque anni o con la detenzione.
2. Il colpevole è punito con la reclusione sino a dieci anni o con la detenzione non inferiore a tre mesi se fa mestiere del furto.
3. Il colpevole è punito con la reclusione fino a dieci anni o con la detenzione non inferiore a sei mesi se ha perpetrato il furto come associato ad una banda intesa a commettere furti o rapine, per commettere il furto si è munito di un'arma da fuoco o di un'altra arma pericolosa o, per il modo in cui ha perpetrato il furto, si dimostra comunque particolarmente pericoloso.
4. Il furto a danno di un congiunto o di un membro della comunione domestica è punito soltanto a querela di parte.
Art. 140
1. Chiunque commette un furto usando violenza contro una persona, minacciandola di un pericolo imminente alla vita o all'integrità corporale o rendendola incapace di opporre resistenza, è punito con la reclusione sino a dieci anni o con la detenzione non inferiore a sei mesi.
Appropriazione
indebita
Furto
Rapina
Codice penale svizzero 54
311.0
È punito con la stessa pena chiunque, sorpreso in flagrante reato di furto, commette uno degli atti di coazione menzionati nel comma 1 nell'intento di conservare la cosa rubata.
2. Il colpevole è punito con la reclusione o con la detenzione non inferiore ad un anno se, per commettere la rapina, si è munito di un'arma da fuoco o di un'altra arma pericolosa.
3. Il colpevole è punito con la reclusione non inferiore a due anni se ha eseguito la rapina come associato ad una banda intesa a commettere furti o rapine, o per il modo in cui ha perpetrato la rapina, si dimostra comunque particolarmente pericoloso.
4. La pena è della reclusione non inferiore a cinque anni se il colpevole ha esposto la vittima a pericolo di morte, le ha cagionato una lesione personale grave o l'ha trattata con crudeltà.
Art. 141
Chiunque, senza intenzione di appropriarsene, sottrae una cosa mobile al legittimo detentore causandogli un pregiudizio considerevole è punito, a querela di parte, con la detenzione o con la multa.
bis Chiunque impiega indebitamente, a profitto proprio o altrui, valori
patrimoniali venuti in suo possesso in modo indipendente dalla sua volontà è punito, a querela di parte, con la detenzione o con la multa.
Art. 142
1 Chiunque sottrae indebitamente energia ad un impianto per l'utilizzazione di forze naturali, in modo particolare ad un impianto elettrico, è punito, a querela di parte, con la detenzione o con la multa.
2
Se il colpevole ha agito per procacciare a sé o ad altri un indebito profitto, è punito con la reclusione sino a cinque anni o con la detenzione.
Art. 143
1 Chiunque, per procacciare a sé o ad altri un indebito profitto, procura, per sé o altri, dati a lui non destinati e specialmente protetti contro il suo accesso non autorizzato, registrati o trasmessi elettronicamente o secondo un modo simile, è punito con la reclusione sino a cinque anni o con la detenzione.
2
L'acquisizione illecita di dati a danno di un congiunto o di un membro della comunione domestica è punita soltanto a querela di parte.
Sottrazione di
una cosa mobile
Impiego illecito
di valori
patrimoniali
Sottrazione di
energia
Acquisizione
illecita di dati
Codice penale svizzero 55
311.0
bis Chiunque, senza fine di lucro, si introduce indebitamente, per mezzo
di un dispositivo di trasmissione dei dati, in un sistema altrui per l'elaborazione di dati specialmente protetto contro ogni suo accesso è punito, a querela di parte, con la detenzione o con la multa.
Art. 144
1 Chiunque deteriora, distrugge o rende inservibile una cosa altrui, o su cui grava un diritto d'uso o d'usufrutto a favore di altri, è punito, a querela di parte, con la detenzione o con la multa.
2
Se il colpevole ha perpetrato il danneggiamento in occasione di un pubblico assembramento, si procede d'ufficio.
3
Il giudice può pronunciare la reclusione sino a cinque anni se il colpevole ha cagionato un danno considerevole. Il perseguimento ha luogo d'ufficio.
bis 1. Chiunque, illecitamente, cancella, modifica o rende inservibili dati
registrati o trasmessi elettronicamente o secondo un modo simile è punito, a querela di parte, con la detenzione o con la multa.
Il giudice può pronunciare la reclusione sino a cinque anni se il colpevole ha causato un danno considerevole. Il perseguimento ha luogo d'ufficio.
2. Chiunque allestisce, importa, mette in circolazione, propaganda, offre o rende comunque accessibili programmi che sa o deve presumere destinati a scopi di cui al numero 1, o dà indicazioni per allestirli, è punito con la detenzione o con la multa. Se il colpevole ha agito per mestiere, può essere punito con la reclusione fino a cinque anni.
Art. 145
Il debitore che, nell'intenzione di nuocere al proprio creditore, gli sottrae una cosa su cui grava un diritto di pegno o di ritenzione, oppure ne dispone arbitrariamente, la deteriora, distrugge, svaluta o rende inservibile, è punito, a querela di parte, con la detenzione o con la multa.
Art. 146
1 Chiunque, per procacciare a sé o ad altri un indebito profitto, inganna con astuzia una persona affermando cose false o dissimulando cose vere, oppure ne conferma subdolamente l'errore inducendola in tal modo ad atti pregiudizievoli al patrimonio proprio o altrui, è punito con la reclusione sino a cinque anni o con la detenzione.
Accesso indebito
a un sistema per
l'elaborazione
di dati
Danneggiamento
Danneggiamento
di dati
Appropriazione e
sottrazione di
cose date in
pegno o soggette
a ritenzione
Truffa
Codice penale svizzero 56
311.0
2
La pena è della reclusione sino a dieci anni o della detenzione non inferiore a tre mesi se il colpevole fa mestiere della truffa.
3
La truffa a danno di un congiunto o di un membro della comunione domestica è punita soltanto a querela di parte.
Art. 147
1 Chiunque, per procacciare a sé o ad altri un indebito profitto, servendosi in modo abusivo, incompleto o indebito di dati, oppure di un analogo procedimento, influisce su un processo elettronico o simile di trattamento o di trasmissione di dati e provoca, per mezzo dei risultati erronei così ottenuti, un trasferimento di attivi a danno di altri o dissimula un trasferimento di attivi appena effettuato, è punito con la reclusione sino a cinque anni o con la detenzione.
2
La pena è della reclusione sino a dieci anni o della detenzione non inferiore a tre mesi se il colpevole fa mestiere di tali operazioni.
3
L'abuso di un impianto per l'elaborazione di dati a danno di un congiunto o di un membro della comunione domestica è punito soltanto a querela di parte.
Art. 148
1 Chiunque, insolvente o non disposto a saldare il dovuto, ottiene prestazioni di natura patrimoniale utilizzando una carta-chèque, una carta di credito o un analogo mezzo di pagamento, cagionando un danno al patrimonio dell'istituto d'emissione, è punito con la detenzione sino a cinque anni, se l'istituto d'emissione e l'impresa contraente hanno preso le misure che si potevano ragionevolmente esigere da loro per evitare l'abuso della carta.
2
La pena è della reclusione sino a dieci anni o della detenzione non inferiore a tre mesi se il colpevole fa mestiere di tali operazioni.
Art. 149
Chiunque si fa ospitare o servire cibi o bibite in un esercizio pubblico
alberghiero o di ristorazione o ottiene altre prestazioni e froda l'esercente della somma dovuta è punito, a querela di parte, con la detenzione o con la multa.
Art. 150
Chiunque, senza pagare, ottiene fraudolentemente una prestazione
sapendo che la stessa è data soltanto a pagamento, in modo particolare l'utilizzazione di un mezzo di trasporto pubblico, l'accesso ad una rappresentazione, ad un'esposizione o ad una manifestazione simile, Abuso di un
impianto per
l'elaborazione
di dati
Abuso di cartechèques o di
credito
Frode dello
scotto
Conseguimento
fraudolento di
una prestazione
Codice penale svizzero 57
311.0
il funzionamento di un impianto per l'elaborazione di dati o di un apparecchio automatico, è punito, a querela di parte, con la detenzione o con la multa.
bis 133 1 Chiunque fabbrica, importa, esporta, fa transitare, immette in commercio o installa apparecchiature, loro componenti o programmi per l'elaborazione di dati, destinati o atti a decodificare illecitamente programmi radiofonici o servizi di telecomunicazione in codice è punito, a querela di parte, con l'arresto o con la multa.
2
Il tentativo e la complicità sono punibili.
Art. 151
Chiunque, senza fine di lucro, inganna con astuzia una persona affermando cose false o dissimulando cose vere, oppure ne conferma subdolamente l'errore inducendola in tal modo ad atti pregiudizievoli al patrimonio proprio od altrui, è punito, a querela di parte, con la detenzione o con la multa.
Art. 152
Chiunque come fondatore, titolare, socio illimitatamente responsabile,
procuratore o membro dell'organo di gestione, del consiglio d'amministrazione o dell'ufficio di revisione, oppure liquidatore di una società commerciale, cooperativa o di un'altra azienda esercitata in forma commerciale, dà o fa dare, in comunicazioni al pubblico o in rapporti o proposte all'insieme dei soci o agli associati all'azienda, indicazioni false o incomplete di importanza considerevole, tali da determinare terzi ad atti di disposizione pregiudizievoli al proprio patrimonio, è punito con la detenzione o con la multa.
Art. 153
Chiunque induce l'autorità preposta al registro di commercio a iscrivere un fatto contrario al vero o omette di segnalarle un fatto che dovrebbe venir iscritto, è punito con la detenzione o con la multa.
133 Introdotto dal n. 2 dell'all. alla LF del 30 apr. 1997 sulle telecomunicazioni, in vigore dal 1° gen. 1998 (RS 784.10).
Fabbricazione e
immissione in
commercio di
dispositivi per
l'illecita decodificazione di
offerte in codice
Danno
patrimoniale
procurato
con astuzia
False indicazioni
su attività
commerciali
False
comunicazioni
alle autorità del
registro di
commercio
Codice penale svizzero 58
311.0
Art. 154
Art. 155
1. Chiunque, a scopo di frode nel commercio e nelle relazioni
d'affari, fabbrica merci il cui reale valore venale è inferiore a quanto fan pensare le apparenze, segnatamente perché contraffà o falsifica merci, importa, tiene in deposito o mette in circolazione tali merci, è punito con la detenzione o con la multa, eccetto che l'atto sia passibile di una pena più grave in virtù di un'altra disposizione.
2. Se il colpevole fa mestiere di tali operazioni, è punito con la detenzione, eccetto che l'atto sia passibile di una pena più grave in virtù di un'altra disposizione.
Art. 156
1. Chiunque, per procacciare a sé o ad altri un indebito profitto, usando violenza contro una persona o minacciandola di un grave danno, la induce ad atti pregiudizievoli al patrimonio proprio o altrui, è punito con la reclusione sino a cinque anni o con la detenzione.
2. Il colpevole è punito con la reclusione sino a dieci anni se fa mestiere dell'estorsione, o commette ripetutamente l'estorsione in danno della medesima persona.
3. Se il colpevole commette l'estorsione usando violenza contro una persona o minacciandola di un pericolo imminente alla vita o all'integrità corporale, la pena è quella comminata dall'articolo 140.
4. Se il colpevole minaccia di mettere in pericolo la vita o l'integrità corporale di molte persone o di causare gravi danni a cose di grande interesse pubblico, la pena è della reclusione.
Art. 157
1. Chiunque sfrutta lo stato di bisogno o di dipendenza, l'inesperienza
o la carente capacità di discernimento di una persona per farle dare o promettere a sé o ad altri, come corrispettivo di una prestazione, vantaggi pecuniari che sono in manifesta sproporzione economica con la propria prestazione, chiunque acquisisce un credito usurario e lo aliena o lo fa valere, è punito con la reclusione sino a cinque anni o con la detenzione.
2. Il colpevole è punito con la reclusione sino a dieci anni se fa mestiere dell'usura.
Contraffazione
di merci
Estorsione
Usura
Codice penale svizzero 59
311.0
Art. 158
1. Chiunque, obbligato per legge, mandato ufficiale o negozio giuridico ad amministrare il patrimonio altrui o a sorvegliarne la gestione, mancando al proprio dovere, lo danneggia o permette che ciò avvenga, è punito con la detenzione.
È punito con la stessa pena chi compie tali atti dopo aver assunto senza mandato la gestione del patrimonio altrui.
Il giudice può pronunciare la reclusione sino a cinque anni se il colpevole ha agito per procacciare a sé o ad altri un indebito profitto.
2. Chiunque, per procacciare a sé o ad altri un indebito profitto, abusa della qualità di rappresentante conferitagli dalla legge, da un mandato ufficiale o da un negozio giuridico e cagiona in tal modo un danno al patrimonio del rappresentato, è punito con la reclusione sino a cinque anni o con la detenzione.
3. L'amministrazione infedele a danno di un congiunto o di un membro della economia domestica è punita soltanto a querela di parte.
Art. 159
Il datore di lavoro che disattende l'obbligo di versare trattenute salariali quale pagamento di imposte, tasse, premi e contributi d'assicurazione, oppure di utilizzarle altrimenti a favore del lavoratore e cagiona in tal modo a quest'ultimo un danno patrimoniale, è punito con la detenzione o con la multa.
Art. 160
1. Chiunque acquista, riceve in dono o in pegno, occulta o aiuta ad
alienare una cosa che sa o deve presumere ottenuta da un terzo mediante un reato contro il patrimonio, è punito con la reclusione sino a cinque anni o con la detenzione.
Il ricettatore è punito con la pena comminata al reato preliminare, se questa è più mite.
Ove il reato preliminare sia perseguibile solo a querela di parte, la ricettazione è punibile solo se la querela è stata sporta.
2. Il colpevole è punito con la reclusione sino a dieci anni o con la detenzione non inferiore a tre mesi se fa mestiere della ricettazione.
Art. 161
1. Chiunque, in qualità di membro del consiglio d'amministrazione, della direzione, dell'organo di revisione o di mandatario di una società anonima o di una società che la domina o ne dipende, in qualità di membro di un'autorità o di funzionario, o in qualità di loro ausiliario, Amministrazione
infedele
Appropriazione
indebita di
trattenute
salariali
Ricettazione
Sfruttamento
della conoscenza
di fatti
confidenziali
Codice penale svizzero 60
311.0
ottiene per sé o per altri un vantaggio patrimoniale sfruttando la conoscenza di un fatto confidenziale che, se divulgato, eserciterà verosimilmente un influsso notevole sul corso di azioni, di altri titoli o effetti contabili corrispondenti della società o sul corso di opzioni su tali titoli negoziati in borsa o in preborsa in Svizzera, o portando tale fatto a conoscenza di un terzo, è punito con la detenzione o con la multa.
2. Chiunque, avendo avuto direttamente o indirettamente conoscenza di tale fatto da parte di una delle persone elencate nel numero 1, ottiene per sè o per altri un vantaggio patrimoniale sfruttando questa informazione, è punito con la detenzione fino a un anno o con la multa.
3. È considerato fatto a tenore dei numeri 1 e 2 un'imminente emissione di nuovi diritti di partecipazione, un raggruppamento di imprese o un'analoga fattispecie di simile portata.
4. Qualora sia previsto il raggruppamento di due società anonime, i numeri 1 a 3 si applicano alle due società.
5. I numeri 1 a 4 si applicano per analogia qualora lo sfruttamento della conoscenza di un fatto confidenziale concerna certificati di quota, altri titoli, effetti contabili o opzioni corrispondenti di una società cooperativa o di una società straniera.
bis 134 Chiunque, nell'intento di influenzare notevolmente il corso di un valore mobiliare trattato in una borsa svizzera e per procacciare a sé stesso o a terzi un indebito profitto diffonde in malafede informazioni che inducono in errore oppure effettua acquisti o vendite di siffatti valori mobiliari direttamente o indirettamente per conto della medesima persona o di persone unite a questo scopo, è punito con la detenzione o con la multa.
Art. 162
Chiunque rivela un segreto di fabbrica o commerciale, che aveva per legge o per contratto l'obbligo di custodire, chiunque trae profitto per sè o per altri da questa rivelazione, è punito, a querela di parte, con la detenzione o con la multa.
134 Introdotto dall'art. 46 della LF del 24 mar. 1995 sulle borse e il commercio di valori mobiliari, in vigore dal 1° feb. 1997 (RS 954.1).
Manipolazione
dei corsi
2. Violazione del
segreto di
fabbrica o
commerciale
Codice penale svizzero 61
311.0
Art. 163
1. Il debitore che, in danno dei suoi creditori, diminuisce fittiziamente il proprio attivo, in particolare distrae o occulta valori patrimoniali, simula debiti, riconosce debiti fittizi oppure incita un terzo a farli valere, è punito, se viene dichiarato il suo fallimento o se viene rilasciato contro di lui un attestato di carenza di beni, con la reclusione sino a cinque anni o con la detenzione.
2. Nelle stesse condizioni, è punito con la detenzione il terzo che compie tali atti in danno dei creditori.
Art. 164
1. Il debitore che, in danno dei suoi creditori, diminuisce il proprio
attivo in quanto deteriora, distrugge, svaluta o rende inservibili valori patrimoniali, aliena gratuitamente o contro una prestazione manifestamente inferiore valori patrimoniali, rifiuta senza validi motivi diritti che gli spettano o rinuncia gratuitamente a tali diritti, è punito, se viene dichiarato il suo fallimento o se viene rilasciato contro di lui un attestato di carenza di beni, con la reclusione sino a cinque anni o con la detenzione.
2. Nelle stesse condizioni, è punito con la detenzione il terzo che compie tali atti in danno dei creditori.
Art. 165
1. Il debitore che, in un modo non previsto nell'articolo 164, a causa di una cattiva gestione, in particolare a causa di un'insufficiente dotazione di capitale, spese sproporzionate, speculazioni avventate, crediti concessi o utilizzati con leggerezza, svendita di valori patrimoniali, grave negligenza nell'esercizio della sua professione o nell'amministrazione dei suoi beni, cagiona o aggrava il proprio eccessivo indebitamento, cagiona la propria insolvenza o aggrava la sua situazione conoscendo la propria insolvenza, è punito, se viene dichiarato il suo fallimento o se viene rilasciato contro di lui un attestato di carenza di beni, con la detenzione sino a cinque anni.
2. Il debitore escusso in via di pignoramento è perseguito penalmente soltanto a querela di un creditore che ha ottenuto contro di lui un attestato di carenza di beni.
3. Crimini o
delitti nel
fallimento e
nell'esecuzione
per debiti.
Bancarotta
fraudolenta e
frode nel
pignoramento
Diminuzione
dell'attivo in
danno dei
creditori
Cattiva gestione
Codice penale svizzero 62
311.0
La querela deve essere presentata entro tre mesi dal rilascio dell'attestato di carenza di beni.
Non ha diritto di querela il creditore che ha indotto il debitore a contrarre debiti alla leggera, a fare spese sproporzionate o speculazioni avventate, ovvero che l'ha sfruttato in modo usurario.
Art. 166
Il debitore che viola il dovere impostogli dalla legge di tenere regolarmente e conservare i libri di commercio e di allestire un bilancio in modo che non si possa rilevare il suo stato patrimoniale o non si possa rilevarlo interamente, è punito con la detenzione o con la multa, se viene dichiarato il suo fallimento o se contro di lui viene rilasciato un attestato di carenza di beni in seguito ad un pignoramento eseguito in conformità dell'articolo 43 della legge federale dell'11 aprile 1889135 sulla esecuzione e sul fallimento.
Art. 167
Il debitore che, conoscendo la propria insolvenza e al fine di favorire alcuni dei suoi creditori in danno degli altri, compie atti tendenti a tale scopo, in ispecie paga debiti non scaduti, estingue un debito scaduto con mezzi di pagamento diversi dagli usuali, garantisce un debito con mezzi propri senza essere obbligato, è punito con la detenzione, se viene dichiarato il suo fallimento o se contro di lui viene rilasciato un attestato di carenza di beni.
Art. 168
1 Chiunque concede o promette vantaggi particolari a un creditore o al suo rappresentante, per ottenerne il voto nell'adunanza dei creditori o nella delegazione dei creditori oppure l'adesione a un concordato giudiziale o il suo rigetto, è punito con la detenzione o con la multa.
2
Chiunque concede o promette vantaggi particolari all'amministratore del fallimento, a un membro dell'amministrazione, al commissario o al liquidatore per influenzarne le decisioni, è punito con la detenzione.
3
È punito con la stessa pena chi si è fatto accordare o promettere tali vantaggi.
Art. 169
Chiunque arbitrariamente dispone in danno dei creditori di valori
patrimoniali pignorati o sequestrati, compresi in un inventario della procedura di esecuzione in via di 135 RS 281.1
Omissione della
contabilità
Favori concessi
ad un creditore
Corruzione
nell'esecuzione
forzata
Distrazione di
valori
patrimoniali
sottoposti a
procedimento
giudiziale
Codice penale svizzero 63
311.0
pignoramento o in via di fallimento, ovvero della procedura di ritenzione, appartenenti al patrimonio ceduto mediante un concordato con abbandono dell'attivo, oppure deteriora, distrugge, svaluta o rende inservibili tali valori patrimoniali, è punito con la detenzione.
Art. 170
Il debitore che, allo scopo di ottenere una moratoria o l'omologazione di un concordato giudiziale, induce in errore sulla propria situazione patrimoniale i creditori, il commissario del concordato o l'autorità dei concordati, in modo particolare mediante contabilità inesatta o bilanci falsi, il terzo che compie tali atti a vantaggio del debitore, è punito con la detenzione.
Art. 171
1 Gli articoli 163 numero 1, 164 numero 1, 165 numero 1, 166 e 167 sono applicabili anche quando un concordato giudiziale è stato accettato ed omologato.
2
Se il debitore o il terzo ai sensi degli articoli 163 numero 2 e 164 numero 2 ha fornito particolari sforzi economici, facilitando in tal modo la conclusione del concordato, l'autorità competente può prescindere dal procedimento penale, dal rinvio a giudizio o dalla punizione.
bis 1 Quando il fallimento è revocato (art. 195 LEF136), l'autorità competente può prescindere dal procedimento penale, dal rinvio a giudizio o dalla punizione.
2
Nei casi di concordato giudiziale, il capoverso 1 si applica soltanto se il debitore o il terzo ai sensi degli articoli 163 numero 2 e 164 numero 2 ha fornito particolari sforzi economici, facilitando in tal modo la conclusione del concordato.
136 RS 281.1 Conseguimento
fraudolento di
un concordato
giudiziale
Concordato
giudiziale
Revoca del
fallimento
Codice penale svizzero 64
311.0
Art. 172
Chi ha agito in qualità di organo di una persona giuridica o di membro di un tale organo, di collaboratore di una persona giuridica o di una società nella quale esercita competenze decisionali indipendenti nel settore di attività assegnatogli, oppure di dirigente effettivo di una persona giuridica o di una società, senza esserne organo, membro di un organo o collaboratore, è punibile secondo le disposizioni del presente titolo, anche se le circostanze personali che hanno per effetto di fondare o aggravare la pena sono realizzate solo nei confronti della persona giuridica o della società in questione.
bis In tutti i casi in cui nel presente titolo è comminata esclusivamente
una pena privativa della libertà, il giudice può infliggere, oltre a questa, la multa.
ter 1. Se il reato concerne soltanto un elemento patrimoniale di poco
valore o un danno di lieve entità, il colpevole è punito, a querela di parte, con l'arresto o con la multa.
2. Il presente disposto non è applicabile al furto aggravato (art. 139 n. 2 e 3), alla rapina e all'estorsione.
Titolo terzo: Dei delitti contro l'onore e la sfera personale riservata137
Art. 173
138 1. Chiunque, comunicando con un terzo, incolpa o rende sospetta una persona di condotta disonorevole o di altri fatti che possano nuocere alla riputazione di lei, chiunque divulga una tale incolpazione o un tale sospetto, è punito, a querela di parte, con la detenzione sino a sei mesi o con la multa.
137 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 20 dic. 1968, in vigore dal 1° mag. 1969 (RU 1969 327 330; FF 1968 I 427).
138 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 5 ott. 1950, in vigore dal 5 gen. 1951 (RU 1951 1 16; FF 1949 613).
4. Disposizioni
generali.
Persone
giuridiche e
società
Cumulo di pena
privativa della
libertà e multa
Reati di poca
entità
1. Delitti contro
l'onore.
Diffamazione
Codice penale svizzero 65
311.0
2. Il colpevole non incorre in alcuna pena se prova di avere detto o divulgato cose vere oppure prova di avere avuto seri motivi di considerarle vere in buona fede.
3. Il colpevole non è ammesso a fare la prova della verità ed è punibile se le imputazioni sono state proferite o divulgate senza che siano giustificate dall'interesse pubblico o da altro motivo sufficiente, prevalentemente nell'intento di fare della maldicenza, in particolare quando si riferiscono alla vita privata o alla vita di famiglia.
4. Se il colpevole ritratta come non vero quanto ha detto, può essere punito con pena attenuata od andare esente da ogni pena.
5. Se il colpevole non ha fatto la prova della verità delle sue imputazioni o se le stesse erano contrarie alla verità o se il colpevole le ha ritrattate, il giudice ne dà atto nella sentenza o in altro documento.
Art. 174
1. Chiunque, comunicando con un terzo e sapendo di dire cosa non vera, incolpa o rende sospetta una persona di condotta disonorevole o di altri fatti che possano nuocere alla riputazione di lei, chiunque, sapendo di dire cosa non vera, divulga una tale incolpazione o un tale sospetto, è punito, a querela di parte, con la detenzione o con la multa.
2. Se il colpevole ha agito col proposito deliberato di rovinare la riputazione di una persona, la pena è della detenzione non inferiore ad un mese.
3. Se il colpevole ritratta davanti al giudice come non vero quanto egli ha detto, può essere punito con pena attenuata. Il giudice dà all'offeso atto della ritrattazione.
Art. 175
1 Quando la diffamazione o la calunnia sia diretta contro una persona defunta o dichiarata scomparsa, il diritto di querela spetta ai congiunti di questa persona.
2
Non sarà pronunciata pena, se al momento del fatto sono trascorsi più di trent'anni dalla morte o dalla dichiarazione di scomparsa.
Art. 176
Alla diffamazione e alla calunnia verbali sono parificate la diffamazione e la calunnia commesse mediante scritti, immagini, gesti o qualunque altro mezzo.
Calunnia
Diffamazione
e calunnia contro
un defunto o uno
scomparso
Disposizione
comune
Codice penale svizzero 66
311.0
Art. 177
1 Chiunque offende in altro modo con parole, scritti, immagini, gesti o vie di fatto l'onore di una persona, è punito, a querela di parte, con la detenzione fino a tre mesi o con la multa.
2
Se l'ingiuria è stata provocata direttamente dall'ingiuriato con un contegno sconveniente, il giudice può mandar esente da pena il colpevole.
3
Se all'ingiuria si è immediatamente risposto con ingiuria o con vie di fatto, il giudice può mandar esenti da pena le parti o una di esse.
Art. 178
1 Per i delitti contro l'onore, l'azione penale si prescrive in quattro anni.139 2
Per l'estinzione del diritto di querela vale l'articolo 29.
Art. 179
Chiunque, senza averne il diritto, apre uno scritto o un involto chiuso per prendere cognizione del suo contenuto, chiunque, avendo preso cognizione di fatti coll'apertura di uno scritto o di un involto chiuso a lui non destinato, li divulga o ne trae profitto, è punito, a querela di parte, con l'arresto o con la multa.
bis 141 Chiunque ascolta, con un apparecchio d'intercettazione, o registra, su un supporto del suono, una conversazione, estranea non pubblica senza l'assenso di tutti gl'interlocutori, chiunque sfrutta o comunica a un terzo un fatto, del quale egli sa o deve presumere d'essere venuto a conoscenza mediante un reato secondo il capoverso 1, chiunque conserva o rende accessibile a un terzo una registrazione, che sa o deve presumere eseguita mediante un reato secondo il capoverso 1, è punito, a querela di parte, con la detenzione o con la multa.
139 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 22 mar. 2002 (Prescrizione dell'azione penale), in vigore dal 1° ott. 2002 (RU 2002 2986 2988; FF 2002 2416 1513).
140 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 20 dic. 1968, in vigore dal 1° mag. 1969 (RU 1969 327 330; FF 1968 I 427).
141 Introdotto dal n. I della LF del 20 dic. 1968, in vigore dal 1° mag. 1969 (RU 1969 327 330; FF 1968 I 427).
Ingiuria
Prescrizione
2.140 Delitti
contro la sfera
personale
riservata.
Violazione di
segreti privati
Ascolto e
registrazione di
conversazioni
estranee
Codice penale svizzero 67
311.0
ter 142 Chiunque, senza l'assenso degli altri interlocutori, registra su un supporto del suono una conversazione non pubblica cui partecipi, chiunque conserva, sfrutta o rende accessibile a un terzo una registrazione che sa o deve presumere eseguita mediante un reato secondo il capoverso 1, è punito, a querela di parte, con la detenzione sino ad un anno o con la multa.
quater 143 Chiunque, con un apparecchio da presa, osserva o fissa su un supporto d'immagini un fatto rientrante nella sfera segreta oppure un fatto, non osservabile senz'altro da ognuno, rientrante nella sfera privata d'una persona, senza l'assenso di quest'ultima, chiunque sfrutta o comunica a un terzo un fatto, del quale egli sa o deve presumere d'essere venuto a conoscenza mediante un reato secondo il capoverso 1, chiunque conserva o rende accessibile a un terzo una presa d'immagini, che sa o deve presumere eseguita mediante un reato secondo il capoverso 1, è punito, a querela di parte, con la detenzione o con la multa.144
quinquies 145 1 Non è punibile né secondo l'articolo 179bis capoverso 1 né secondo l'articolo 179ter capoverso 1 chiunque, come interlocutore o abbonato al collegamento utilizzato: a. registra conversazioni telefoniche con servizi d'assistenza, di salvataggio o di sicurezza; b. registra, in ambito di relazioni commerciali, conversazioni telefoniche vertenti su ordinazioni, su mandati, su prenotazioni o su analoghe operazioni preliminari.
2
All'utilizzazione ulteriore delle registrazioni conformemente al capoverso 1 sono applicabili per analogia gli articoli 179bis capoversi 2 e 3 e 179ter capoverso 2.
142 Introdotto dal n. I della LF del 20 dic. 1968, in vigore dal 1° mag. 1969 (RU 1969 327 330; FF 1968 I 427).
143 Introdotto dal n. I della LF del 20 dic. 1968, in vigore dal 1° mag. 1969 (RU 1969 327 330; FF 1968 I 427).
144 Introdotto dal n. I della LF del 20 dic. 1968, in vigore dal 1° mag. 1969 (RU 1969 327 330; FF 1968 I 427).
145 Introdotto dal n. I della LF del 20 dic. 1968 (RU 1969 327; FF 1968 I 427). Nuovo testo giusta il n. I della LF del 3 ott. 2003, in vigore dal 1° mar. 2004 (RU 2004 823 824; FF 2001 2328 5225).
Registrazione
clandestina di
conversazioni
Violazione della
sfera segreta o
privata mediante
apparecchi
di presa
d'immagini
Registrazioni
non punibili
Codice penale svizzero 68
311.0
sexies 146 1. Chiunque fabbrica, importa, esporta, acquista, immagazzina, possiede, trasporta, consegna a un terzo, vende, noleggia, presta o, in qualsiasi altro modo, mette in circolazione apparecchi tecnici destinati specificatamente all'ascolto illecito o alla presa illecita di suoni od immagini, fornisce indicazioni per fabbricarli, oppure fa propaganda a loro favore, è punito con la detenzione o con la multa.
2. Il terzo, nel cui interesse l'agente ha operato, è passibile della stessa pena, qualora conoscesse l'infrazione e non abbia fatto tutto il possibile per impedirla.
Se il terzo è una persona giuridica, una società in nome collettivo o in accomandita o una ditta individuale, il capoverso 1 è applicabile a coloro che hanno agito o avrebbero dovuto agire per essa.
septies 147 Chiunque, per malizia o per celia, utilizza abusivamente un impianto
di telecomunicazione per inquietare o importunare un terzo è punito, a querela di parte, con l'arresto o con la multa.
octies 148 1 Chiunque, nell'esercizio di un esplicito potere legale, ordina o esegue la sorveglianza della corrispondenza postale e del traffico delle telecomunicazioni di una persona oppure impiega apparecchi tecnici di sorveglianza (art. 179bis segg.), non è punibile purché sia richiesta senza indugio l'approvazione del giudice competente.
2
Le condizioni della sorveglianza della corrispondenza postale e del traffico delle telecomunicazioni nonché la relativa procedura sono disciplinate dalla legge federale del 6 ottobre 2000149 sulla sorveglianza della corrispondenza postale e del traffico delle telecomunicazioni.
146 Introdotto dal n. I della LF del 20 dic. 1968, in vigore dal 1° mag. 1969 (RU 1969 327 330; FF 1968 I 427).
147 Introdotto dal n. I della LF del 20 dic. 1968 (RU 1969 327; FF 1968 I 427). Nuovo testo giusta il n. 2 dell'all. alla LF del 30 apr. 1997 sulle telecomunicazioni, in vigore dal 1° gen. 1998 (RS 784.10).
148 Introdotto dal n. VII della LF del 23 mar. 1979 sulla protezione della sfera segreta personale (RU 1979 1170; FF 1976 I 479, II 1545). Nuovo testo giusta il n.1 dell'all. alla LF del 6 ott. 2000 sulla sorveglianza della corrispondenza postale e del traffico delle telecomunicazioni, in vigore dal 1° gen. 2002 (RS 780.1).
149 RS
780.1
Messa in
circolazione e
propaganda di
apparecchi di
ascolto, di
registrazione del
suono e delle
immagini
Abuso di
impianti di
telecomunicazioni
Sorveglianza
ufficiale,
impunibilità
Codice penale svizzero 69
311.0
novies 150 Chiunque sottrae da una collezione dati personali degni di particolare protezione o profili della personalità non liberamente accessibili è punito, a querela di parte, con la detenzione o con la multa.
Titolo quarto: Del crimini o dei delitti contro la libertà personale
Art. 180
1 Chiunque, usando grave minaccia, incute spavento o timore a una persona, è punito, a querela di parte, con la detenzione o con la multa.
2
Il colpevole è perseguito d'ufficio se: a. è il coniuge della vittima e la minaccia è stata commessa durante il matrimonio o nell'anno successivo al divorzio; o b. è il partner eterosessuale o omosessuale della vittima, a condizione che essi vivevano in comunione domestica per un tempo indeterminato e la minaccia sia stata commessa durante questo tempo o nell'anno successivo alla separazione.151
Art. 181
Chiunque, usando violenza o minaccia di grave danno contro una persona, o intralciando in altro modo la libertà d'agire di lei, la costringe a fare, omettere o tollerare un atto, è punito con la detenzione o con la multa.
Art. 182
152
Art. 183
153 1. Chiunque indebitamente arresta o tiene sequestrata una persona o la priva in altro modo della libertà personale, chiunque rapisce una persona con violenza, inganno o minaccia, è punito con la reclusione sino a cinque anni o con la detenzione.
2. Parimenti è punito chiunque rapisce una persona incapace di discernimento, inetta a resistere o minore di sedici anni.
150 Introdotto dal n. 4 dell'all. della LF del 19 giu. 1993 sulla protezione dei dati, in vigore dal 1° lug. 1993 (RS 235.1).
151 Introdotto dal n. I della LF del 3 ott. 2003 (Perseguimento dei reati commessi tra coniugi o tra partner), in vigore dal 1° apr. 2004 (RU 2004 1403 1406; FF 2003 1732 1761).
152 Abrogato dal n. I della LF del 9 ott. 1981 (RU 1982 1530; FF 1980 I 1032).
153 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 9 ott. 1981, in vigore dal 1° ott. 1982 (RU 1982 1530 1534; FF 1980 I 1032).
Sottrazione di
dati personali
Minaccia
Coazione
Sequestro di
persona e
rapimento
Codice penale svizzero 70
311.0
Art. 184
154 Il sequestro di persona ed il rapimento sono puniti con la reclusione se il colpevole ha cercato di ottenere un riscatto, ha trattato la vittima con crudeltà, la privazione della libertà è durata più di dieci giorni o la salute della vittima è stata seriamente esposta a pericolo.
Art. 185
155 1. Chiunque sequestra o rapisce una persona o comunque se ne impadronisce per costringere un terzo a fare, omettere o tollerare un atto, chiunque per costringere un terzo, sfrutta una tal situazione creata da altri, è punito con la reclusione.
2. La pena è della reclusione non inferiore a tre anni se il colpevole ha minacciato di uccidere la vittima, di cagionarle una lesione personale grave o di trattarla con crudeltà.
3. In casi particolarmente gravi, segnatamente quando l'atto è diretto contro molte persone, il colpevole può essere punito con la reclusione perpetua.
4. Se il colpevole desiste dalla coazione o lascia libera la vittima, la pena può essere attenuata (art. 65).
5. È punibile anche chi commette il reato all'estero, se è arrestato in Svizzera e non è estradato. L'articolo 6 numero 2 è applicabile.
Art. 186
Chiunque, indebitamente e contro la volontà dell'avente diritto, s'introduce in una casa, in un'abitazione, in un locale chiuso di una casa, od in uno spiazzo, corte o giardino cintati e attigui ad una casa, od in un cantiere, oppure vi si trattiene contro l'ingiunzione d'uscirne fatta da chi ne ha diritto, è punito, a querela di parte, con la detenzione o con la multa.
154 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 9 ott. 1981, in vigore dal 1° ott. 1982 (RU 1982 1530 1534; FF 1980 I 1032).
155 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 9 ott. 1981, in vigore dal 1° ott. 1982 (RU 1982 1530 1534; FF 1980 I 1032).
Circostanze
aggravanti
Presa
d'ostaggio
Violazione
di domicilio
Codice penale svizzero 71
311.0
Titolo quinto:156 Dei reati contro l'integrità sessuale
Art. 187
1. Chiunque compie un atto sessuale con una persona minore di sedici anni, induce una tale persona ad un atto sessuale, coinvolge una tale persona in un atto sessuale, è punito con la reclusione sino a cinque anni o con la detenzione.
2. L'atto non è punibile se la differenza d'età tra le persone coinvolte non eccede i tre anni.
3. Se il colpevole, al momento dell'atto, non aveva ancora compiuto gli anni venti e sussistono circostanze particolari o se la vittima ha contratto matrimonio con lui, l'autorità competente può prescindere dal procedimento penale, dal rinvio a giudizio o dalla punizione.
4. La pena è della detenzione se il colpevole ha agito ritenendo erroneamente che la vittima avesse almeno sedici anni, benché usando la dovuta cautela gli fosse possibile evitare l'errore.
5. ...157 6. ...158
Art. 188
1. Chiunque, profittando di rapporti di educazione, di fiducia, di lavoro o comunque di dipendenza, compie un atto sessuale con un minorenne di età superiore ai sedici anni, chiunque induce una tale persona ad un atto sessuale, profittando della dipendenza in cui essa si trova, è punito con la detenzione.
2. Se la vittima ha contratto successivamente matrimonio con il colpevole, l'autorità competente può prescindere dal procedimento penale, dal rinvio a giudizio o dalla punizione.
156 Nuovo testo giusta il n. I del DAF del 21 giu. 1991, in vigore dal 1° ott. 1992 (RU 1992 1670 1677; FF 1985 II 901).
157 Abrogato dal n. I della LF del 21 mar. 1997 (RU 1997 1626; FF 1996 IV 1135 1139).
158 Introdotto dal n. I della LF del 21 mar. 1997 (RU 1997 1626; FF 1996 IV 1135 1139).
Abrogato dal n. I della LF del 5 ott. 2001 (Prescrizione dell'azione penale in generale e in caso di reati sessuali commessi su fanciulli) (RU 2002 2993; FF 2000 2609).
1. Esposizione a
pericolo dello
sviluppo di
minorenni.
Atti sessuali
con fanciulli
Atti sessuali
con persone
dipendenti
Codice penale svizzero 72
311.0
Art. 189
1 Chiunque costringe una persona a subire un atto analogo alla congiunzione carnale o un altro atto sessuale, segnatamente usando minaccia o violenza, esercitando pressioni psicologiche su di lei o rendendola inetta a resistere, è punito con la reclusione sino a dieci anni o con la detenzione.
2
...159
3
Se il colpevole ha agito con crudeltà, segnatamente se ha fatto uso di un'arma pericolosa o di un altro oggetto pericoloso, la pena è della reclusione non inferiore a tre anni.160
Art. 190
1 Chiunque costringe una persona di sesso femminile a subire la congiunzione carnale, segnatamente usando minaccia o violenza, esercitando pressioni psicologiche su di lei o rendendola inetta a resistere, è punito con la reclusione sino a dieci anni.
2
...161
3
Se il colpevole ha agito con crudeltà, segnatamente se ha fatto uso di un'arma pericolosa o di un altro oggetto pericoloso, la pena è della reclusione non inferiore a tre anni.162
Art. 191
Chiunque, conoscendone e sfruttandone lo stato, si congiunge carnalmente o compie un atto analogo alla congiunzione carnale o un altro atto sessuale con una persona incapace di discernimento od inetta a resistere, è punito con la reclusione sino a dieci anni o con la detenzione.
Art. 192
1 Chiunque, profittando di un rapporto di dipendenza, induce una persona ricoverata o collocata in uno stabilimento, detenuta, incarcerata o imputata, a commettere o a subire un atto sessuale, è punito con la detenzione.
159 Abrogato dal n. I della LF del 3 ott. 2003 (Perseguimento dei reati commessi tra coniugi o tra partner), con effetto dal 1° apr. 2004 (RU 2004 1403 1406; FF 2003 1732 1761).
160 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 3 ott. 2003 (Perseguimento dei reati commessi tra coniugi o tra partner), in vigore dal 1° apr. 2004 (RU 2004 1403 1406; FF 2003 1732 1761).
161 Abrogato dal n. I della LF del 3 ott. 2003 (Perseguimento dei reati commessi tra coniugi o tra partner), con effetto dal 1° apr. 2004 (RU 2004 1403 1406; FF 2003 1732 1761).
162 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 3 ott. 2003 (Perseguimento dei reati commessi tra coniugi o tra partner), in vigore dal 1° apr. 2004 (RU 2004 1403 1406; FF 2003 1732 1761).
2. Offese alla
libertà ed
all'onore
sessuali.
Coazione
sessuale
Violenza
carnale
Atti sessuali
con persone
incapaci di
discernimento
o inette
a resistere
Atti sessuali
con persone
ricoverate,
detenute od
imputate
Codice penale svizzero 73
311.0
2
Se la vittima ha contratto matrimonio con il colpevole, l'autorità competente può prescindere dal procedimento penale, dal rinvio a giudizio o dalla punizione.
Art. 193
1 Chiunque, sfruttandone lo stato di bisogno o profittando di rapporti di lavoro o comunque di dipendenza, determina una persona a compiere o a subire un atto sessuale, è punito con la detenzione.
2
Se la vittima ha contratto matrimonio con il colpevole, l'autorità competente può prescindere dal procedimento penale, dal rinvio a giudizio o dalla punizione.
Art. 194
1 Chiunque compie un atto esibizionistico è punito, a querela di parte, con la detenzione sino a sei mesi o con la multa.
2
Se il colpevole si sottopone a trattamento medico, il procedimento penale può essere sospeso. Esso sarà ripreso se il colpevole si sarà sottratto al trattamento.
Art. 195
Chiunque sospinge alla prostituzione un minorenne, chiunque, profittando di un rapporto di dipendenza o per trarne un vantaggio patrimoniale, sospinge altri alla prostituzione, chiunque lede la libertà d'azione di una persona dedita alla prostituzione sorvegliandola in questa sua attività o imponendole il luogo, il tempo, l'estensione od altre circostanze inerenti all'esercizio della prostituzione, chiunque mantiene una persona nella prostituzione, è punito con la reclusione sino a dieci anni o con la detenzione.
Art. 196
1 Chiunque, per favorire l'altrui libidine, esercita la tratta di esseri umani, è punito con la reclusione o con la detenzione non inferiore a sei mesi.
2
Chiunque compie atti preparatori per la tratta di esseri umani, è punito con la reclusione sino a cinque anni o con la detenzione.
3
In tutti i casi, il colpevole è inoltre punito con la multa.
Sfruttamento
dello stato di
bisogno
Esibizionismo
3. Sfruttamento
di atti sessuali.
Promovimento
della
prostituzione
Tratta di
esseri umani
Codice penale svizzero 74
311.0
Art. 197
1. Chiunque offre, mostra, lascia o rende accessibili a una persona minore di sedici anni, scritti, registrazioni sonore o visive, immagini o altri oggetti o rappresentazioni pornografici, o li diffonde per mezzo della radio o della televisione, è punito con la detenzione o con la multa.
2. Chiunque espone o mostra in pubblico oggetti o rappresentazioni a tenore del numero 1 o li offre ad una persona che non gliene ha fatto richiesta, è punito con la multa.
Chiunque, in occasione di mostre o di rappresentazioni in locali chiusi, attira previamente l'attenzione degli spettatori sul carattere pornografico di queste, è esente da pena.
3. Chiunque fabbrica, importa, tiene in deposito, mette in circolazione, propaganda, espone, offre, mostra, lascia o rende accessibili oggetti o rappresentazioni a tenore del numero 1, vertenti su atti sessuali con fanciulli, animali, escrementi umani o atti violenti, è punito con la detenzione o con la multa.
Gli oggetti sono confiscati.
3bis.163
Chiunque acquista, si procura per via elettronica o in altro modo o possiede oggetti o rappresentazioni a tenore del numero 1, vertenti su atti sessuali con fanciulli, animali o atti violenti, è punito con la detenzione sino a un anno o con la multa.
Gli oggetti sono confiscati.
4. Se il colpevole ha agito per fine di lucro, la pena è della detenzione e della multa.
5. Gli oggetti o rappresentazioni a tenore dei numeri 1-3 non sono considerati pornografici se hanno un valore culturale o scientifico degno di protezione.
Art. 198
Chiunque causa scandalo compiendo un atto sessuale in presenza di una persona che non se lo aspettava, chiunque, mediante vie di fatto o, impudentemente, mediante parole, molesta sessualmente una persona, è punito, a querela di parte, con l'arresto o con la multa.
163 Introdotto dal n. I della LF del 5 ott. 2001(Reati contro l'integrità sessuale; divieto del possesso di pornografia dura), in vigore dal 1° apr. 2002 (RU 2002 408 409; FF 2000 2609). Rettificato dalla Commissione di redazione dell'AF (art. 58 cpv. 1 LParlRS 171.10).
4. Pornografia
5. Contravvenzioni contro
l'integrità
sessuale.
Molestie sessuali
Codice penale svizzero 75
311.0
Art. 199
Chiunque infrange le prescrizioni cantonali su il luogo, il tempo o le modalità dell'esercizio della prostituzione, nonché contro molesti fenomeni concomitanti, è punito con l'arresto o con la multa.
Art. 200
Se un reato previsto nel presente titolo è stato commesso insieme da più persone, il giudice può aumentare la pena sino a una volta e mezzo quella comminata, ma senza andar oltre al massimo legale della specie di pena.
Art. 201
a 212164 Titolo sesto: Dei crimini o dei delitti contro la famiglia
Art. 213
165 1 Chiunque compie la congiunzione carnale con un proprio ascendente o discendente o con un fratello o sorella germano, consanguineo o uterino, è punito con la detenzione.
2
Il minorenne va esente da pena se è stato sedotto.
3
...166
Art. 214
167
Art. 215
168 Chiunque contrae matrimonio essendo già coniugato, chiunque contrae matrimonio con una persona coniugata, è punito con la detenzione.
164 Questi articoli (salvo l'art. 211) sono sostituiti dagli articoli 195 a 199 (cfr. commento nel n. 23 del messaggio - FF 1985 II 901). L'art. 211 è semplicemente stralciato.
165 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 23 giu. 1989, in vigore dal 1° gen. 1990 (RU 1989 2449 2456; FF 1985 II 901).
166 Abrogato dal n. I della LF del 5 ott. 2001 (Prescrizione dell'azione penale in generale e in caso di reati sessuali commessi su fanciulli) (RU 2002 2993; FF 2000 2609).
167 Abrogato dal n. I della LF del 23 giu. 1989 (RU 1989 2449; FF 1985 II 901).
168 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 23 giu. 1989, in vigore dal 1° gen. 1990 (RU 1989 2449 2456; FF 1985 II 901).
Esercizio illecito
della prostituzione
6. Reato
collettivo
Incesto
Bigamia
Codice penale svizzero 76
311.0
Art. 216
169
Art. 217
170 1 Chiunque non presta gli alimenti o i sussidi che gli sono imposti dal diritto di famiglia, benché abbia o possa avere i mezzi per farlo, è punito, a querela di parte, con la detenzione.
2
Il diritto di querela spetta anche alle autorità e ai servizi designati dai Cantoni. Va esercitato salvaguardando gli interessi della famiglia.
Art. 218
171
Art. 219
172 1 Chiunque viola o trascura il suo dovere d'assistenza o educazione verso un minorenne e in tal modo ne espone a pericolo lo sviluppo fisico o psichico, è punito con la detenzione.
2
Se il colpevole ha agito per negligenza, invece della detenzione può essere pronunciata la multa.
Art. 220
173 Chiunque sottrae o si rifiuta di restituire un minorenne alla persona che esercita l'autorità parentale o la tutela, è punito, a querela di parte, con la detenzione o con la multa.
Titolo settimo: Dei crimini o dei delitti di comune pericolo
Art. 221
1 Chiunque cagiona intenzionalmente un incendio, se dal fatto deriva danno alla cosa altrui o pericolo per la incolumità pubblica, è punito con la reclusione.
2
La pena è della reclusione non inferiore a tre anni se il colpevole mette scientemente in pericolo la vita o l'integrità delle persone.
169 Abrogato dal n. I della LF del 23 giu. 1989 (RU 1989 2449; FF 1985 II 901).
170 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 23 giu. 1989, in vigore dal 1° gen. 1990 (RU 1989 2449 2456; FF 1985 II 901).
171 Abrogato dal n. I della LF del 23 giu. 1989 (RU 1989 2449; FF 1985 II 901).
172 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 23 giu. 1989, in vigore dal 1° gen. 1990 (RU 1989 2449 2456; FF 1985 II 901).
173 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 23 giu. 1989, in vigore dal 1° gen. 1990 (RU 1989 2449 2456; FF 1985 II 901).
Trascuranza
degli obblighi di
mantenimento
Violazione
del dovere
d'assistenza o
educazione
Sottrazione
di minorenne
Incendio
intenzionale
Codice penale svizzero 77
311.0
3
Se dall'incendio è derivato soltanto un danno di lieve importanza, può essere pronunciata la detenzione.
Art. 222
1 Chiunque per negligenza cagiona un incendio, se dal fatto deriva danno alla cosa altrui o pericolo per la incolumità pubblica, è punito con la detenzione o con la multa.
2
La pena è della detenzione se il colpevole mette per negligenza in pericolo la vita o l'integrità delle persone.
Art. 223
1. Chiunque intenzionalmente cagiona esplosione di gas, benzina, petrolio o materie simili e mette con ciò scientemente in pericolo la vita o l'integrità delle persone o l'altrui proprietà, è punito con la reclusione. Se ne è derivato soltanto un danno di lieve importanza, può essere pronunciata la detenzione.
2. La pena è della detenzione o della multa se il colpevole ha agito per negligenza.
Art. 224
1 Chiunque, intenzionalmente e per fine delittuoso, mette in pericolo la vita o l'integrità delle persone o la proprietà altrui con materie esplosive o gas velenosi, è punito con la reclusione.
2
Se ne è derivato soltanto un danno di lieve importanza alla proprietà, può essere pronunciata la detenzione.
Art. 225
1 Chiunque, intenzionalmente ma senza fine delittuoso ovvero per negligenza, mette in pericolo con materie esplosive o gas velenosi la vita o l'integrità delle persone o la proprietà altrui è punito con la detenzione sino a cinque anni.
2
Nei casi poco gravi può essere pronunciata la multa.
Art. 226
1 Chiunque fabbrica materie esplosive o gas velenosi, sapendo o dovendo presumere che sono destinati ad uso delittuoso, è punito con la reclusione sino a dieci anni o con la detenzione non inferiore a sei mesi.
2
Chiunque si procura, consegna ad altri, riceve da altri, custodisce, nasconde o trasporta materie esplosive, gas velenosi o sostanze destiIncendio
colposo
Esplosione
Uso delittuoso
di materie
esplosive o
gas velenosi
Uso colposo
di materie
esplosive o
gas velenosi
Fabbricazione,
occultamento e
trasporto di
materie
esplosive o
gas velenosi
Codice penale svizzero 78
311.0
nate alla loro fabbricazione, è punito, se sa o deve presumere che sono destinati ad uso delittuoso, con la reclusione sino a cinque anni o con la detenzione non inferiore ad un mese.
3
Chiunque, sapendo o dovendo presumere che taluno si propone di fare uso delittuoso di materie esplosive o di gas velenosi, gli dà istruzioni per la loro fabbricazione, è punito con la reclusione sino a cinque anni o con la detenzione non inferiore ad un mese.
bis174 1 Chiunque intenzionalmente mette in pericolo la vita o la salute umana o la proprietà altrui di notevole valore con l'energia nucleare, sostanze radioattive o raggi ionizzanti è punito con la reclusione o con la detenzione, nonché con la multa fino a 500 000 franchi.
2
Se il colpevole ha agito per negligenza, la pena è della detenzione fino a cinque anni e della multa fino a 100 000 franchi.
ter175 1 Chiunque prende, conformemente a un piano, concrete disposizioni tecniche o organizzative per mettere in pericolo la vita o la salute umana o la proprietà altrui di notevole valore con l'energia nucleare, sostanze radioattive o raggi ionizzanti è punito con la reclusione fino a cinque anni o con la detenzione, nonché con la multa fino a 100 000 franchi.
2
Chiunque produce, si procura, consegna o procura ad altri, riprende da altri, custodisce o nasconde sostanze radioattive, impianti, dispositivi o oggetti che contengono sostanze radioattive o possono emettere raggi ionizzanti, benché sappia o debba presumere che essi sono destinati a un uso penalmente perseguibile, è punito con la reclusione fino a dieci anni o con la detenzione, nonché con la multa fino a 100 000 franchi.
3
Chiunque fornisce ad altri indicazioni per fabbricare siffatte sostanze, impianti, dispositivi o oggetti, benché sappia o debba presumere che essi sono destinati a un uso penalmente perseguibile, è punito con la reclusione fino a cinque anni o con la detenzione, nonché con la multa fino a 100 000 franchi.
174 Introdotto dal n. II 2 dell'all. alla LF del 21 mar. 2003 sull'energia nucleare, in vigore dal 1° feb. 2005 (RS 732.1).
175 Introdotto dal n. II 2 dell'all. alla LF del 21 mar. 2003 sull'energia nucleare, in vigore dal 1° feb. 2005 (RS 732.1).
Pericolo
dovuto
all'energia
nucleare, alla
radioattività
e a raggi
ionizzanti
Atti preparatori
punibili
Codice penale svizzero 79
311.0
Art. 227
1. Chiunque intenzionalmente cagiona un'inondazione o il crollo di una costruzione o un franamento e mette con ciò scientemente in pericolo la vita o l'integrità delle persone o la proprietà altrui, è punito con la reclusione.
Se ne è derivato soltanto un danno di lieve importanza, può essere pronunciata la detenzione.
2. La pena è della detenzione o della multa se il colpevole ha agito per negligenza.
Art. 228
1. Chiunque intenzionalmente distrugge o guasta impianti elettrici, opere idrauliche, in ispecie argini, dighe, traverse, chiuse, opere di premunizione contro fenomeni naturali, come frane o valanghe, e mette con ciò scientemente in pericolo la vita o l'integrità delle persone o la proprietà altrui, è punito con la reclusione.
Se ne è derivato soltanto un danno di lieve importanza, può essere pronunciata la detenzione.
2. La pena è della detenzione o della multa se il colpevole ha agito per negligenza.
Art. 229
1 Chiunque, dirigendo od eseguendo una costruzione o una demolizione, trascura intenzionalmente le regole riconosciute dell'arte e mette con ciò in pericolo la vita o l'integrità delle persone, è punito con la detenzione e con la multa.
2
Se il colpevole ha trascurato per negligenza le regole riconosciute dell'arte, la pena è della detenzione o della multa.
Art. 230
1. Chiunque intenzionalmente guasta, distrugge, rimuove, rende altrimenti inservibili o mette fuori uso apparecchi destinati a prevenire gli infortuni in una fabbrica o in un'altra azienda, ovvero gl'infortuni che possono esser cagionati da macchine, chiunque, contrariamente alle norme applicabili, omette di collocare tali apparecchi, e mette con ciò scientemente in pericolo la vita o l'integrità delle persone, è punito con la detenzione e con la multa.
2. La pena è della detenzione e della multa se il colpevole ha agito per negligenza.
Inondazione.
Franamento
Danneggiamento
d'impianti
elettrici, di opere idrauliche e di
opere di
premunizione
Violazione delle
regole dell'arte
edilizia
Rimozione od
omissione di
apparecchi
protettivi
Codice penale svizzero 80
311.0
Titolo ottavo: Dei crimini o dei delitti contro la salute pubblica
bis176 1 Chiunque, intenzionalmente, immette nell'ambiente organismi geneticamente modificati o patogeni, disturba il funzionamento di un impianto destinato al loro studio o alla loro conservazione o produzione o ne disturba il trasporto, è punito con la reclusione sino a dieci anni, se sa o deve sapere che con tali atti: a. mette in pericolo la vita o l'integrità delle persone; o b. mette in pericolo in modo grave la composizione naturale di biocenosi della fauna e della flora o i loro biotopi.
2
Se l'autore ha agito per negligenza, la pena è della detenzione.
Art. 231
1. Chiunque intenzionalmente propaga una malattia dell'uomo pericolosa e trasmissibile, è punito con la detenzione da un mese a cinque anni. Se il colpevole ha agito con animo abietto, la pena è della reclusione sino a cinque anni.
2. La pena è della detenzione o della multa se il colpevole ha agito per negligenza.
Art. 232
1. Chiunque intenzionalmente propaga una epizoozia fra gli animali domestici, è punito con la detenzione. Se il colpevole ha, con animo abietto, cagionato un grave danno, la pena è della reclusione fino a cinque anni.
2. La pena è della detenzione o della multa se il colpevole ha agito per negligenza.
Art. 233
1. Chiunque intenzionalmente propaga un parassita od un germe pericoloso per l'agricoltura o selvicoltura, è punito con la detenzione. Se il colpevole ha, con animo abietto, cagionato un grave danno, la pena è della reclusione sino a cinque anni.
2. La pena è della detenzione o della multa se il colpevole ha agito per negligenza.
176 Introdotto dal n. 1 dell'all. alla L del 21 mar. 2003 sull'ingegneria genetica, in vigore dal 1° gen. 2004 (RS 814.91).
Pericoli causati
da organismi
geneticamente
modificati o
patogeni
Propagazione
di malattie
dell'uomo
Propagazione
di epizoozie
Propagazione
di parassiti
pericolosi
Codice penale svizzero 81
311.0
Art. 234
1 Chiunque intenzionalmente inquina con materie nocive alla salute l'acqua potabile destinata alle persone o agli animali domestici, è punito con la reclusione sino a cinque anni o con la detenzione non inferiore ad un mese.
2
La pena è della detenzione o della multa se il colpevole ha agito per negligenza.
Art. 235
1. Chiunque intenzionalmente manipola o fabbrica foraggi naturali od artificiali destinati agli animali domestici in modo da metterne in pericolo la salute, è punito con la detenzione o con la multa.
Se il colpevole fa mestiere di tale manipolazione o fabbricazione, la pena è della detenzione non inferiore ad un mese e della multa. La sentenza di condanna è resa pubblica.
2. La pena è della multa se il colpevole ha agito per negligenza.
3. I prodotti sono confiscati. Essi possono essere resi innocui o distrutti.
Art. 236
1 Chiunque intenzionalmente importa, tiene in deposito, mette in vendita o in circolazione foraggi naturali od artificiali ch'egli sa essere nocivi alla salute degli animali, è punito con la detenzione o con la multa. La sentenza di condanna è resa pubblica.
2
La pena è della multa se il colpevole ha agito per negligenza.
3
I prodotti sono confiscati. Essi possono essere resi innocui o distrutti.
Titolo nono: Dei crimini o dei delitti contro le pubbliche comunicazioni
Art. 237
1. Chiunque intenzionalmente impedisce, perturba o pone in pericolo la circolazione pubblica, in modo particolare la circolazione sulle strade, sull'acqua o nell'aria e mette con ciò scientemente in pericolo la vita o l'integrità delle persone, è punito con la detenzione.
Se il colpevole mette scientemente in pericolo la vita o l'integrità di molte persone, può essere pronunciata la reclusione sino a dieci anni.
2. La pena è della detenzione o della multa se il colpevole ha agito per negligenza.
Inquinamento di
acque potabili
Fabbricazione di
foraggi nocivi
Commercio di
foraggi adulterati
Perturbamento
della circolazione pubblica
Codice penale svizzero 82
311.0
Art. 238
1 Chiunque intenzionalmente impedisce, perturba o pone in pericolo il servizio delle strade ferrate e mette con ciò scientemente in pericolo la vita o l'integrità delle persone o la proprietà altrui, in modo particolare chiunque cagiona il pericolo di un deviamento o di uno scontro di treni, è punito con la reclusione o con la detenzione.
2
La pena è della detenzione o della multa se il colpevole ha agito per negligenza e messo in grave pericolo la vita o l'integrità delle persone o la proprietà altrui.
Art. 239
1. Chiunque intenzionalmente impedisce, perturba o mette in pericolo l'esercizio di un'impresa pubblica di comunicazione, in modo particolare l'esercizio delle strade ferrate, delle poste, dei telegrafi o dei telefoni, chiunque intenzionalmente impedisce, perturba o mette in pericolo l'esercizio di uno stabilimento o di un impianto che fornisce al pubblico acqua, luce, forza o calore, è punito con la detenzione.
2. La pena è della detenzione o della multa se il colpevole ha agito per negligenza.
Titolo decimo: Della falsificazione delle monete, dei valori ufficiali di bollo, delle marche ufficiali, dei pesi e delle misure
Art. 240
1 Chiunque contraffà monete, cartamoneta o biglietti di banca al fine di metterli in circolazione come genuini, è punito con la reclusione.
2
Nei casi d'esigua gravità la pena è della detenzione.
3
Il colpevole è punibile anche quando ha commesso il reato all'estero, se è stato arrestato nella Svizzera e non è estradato all'estero e se l'atto è punito nello Stato in cui fu compiuto.
Art. 241
1 Chiunque altera monete, cartamoneta o biglietti di banca al fine di metterli in circolazione con l'apparenza di un valore superiore, è punito con la reclusione sino a cinque anni o con la detenzione non inferiore a sei mesi.
2
Nei casi di esigua gravità la pena è della detenzione.
Perturbamento
del servizio
ferroviario
Perturbamento
di pubblici
servizi
Contraffazione
di monete
Alterazione
di monete
Codice penale svizzero 83
311.0
Art. 242
1 Chiunque mette in circolazione come genuini o inalterati monete, cartamonete o biglietti di banca contraffatti od alterati, è punito con la reclusione sino a tre anni o con la detenzione.
2
Se il colpevole o il suo mandante o il suo rappresentante ha ricevuto le monete o i biglietti di banca come genuini o inalterati, la pena è della detenzione o della multa.
Art. 243
177 1 Chiunque, senza fine di falsificazione, riproduce o imita biglietti di banca in modo che possa esistere il pericolo di confusione da parte di persone o apparecchi con i biglietti di banca autentici, in particolare quando l'intero biglietto di banca, una sua faccia o la maggior parte di una faccia è riprodotta o imitata su un materiale e in un formato identici o simili a quelli dell'originale, chiunque, senza fine di falsificazione, fabbrica oggetti simili per conio, peso o dimensioni alle monete in corso, o che presentano valori nominali o singole particolarità di una coniatura ufficiale, in modo che possa esistere il pericolo di confusione da parte di persone o apparecchi con le monete in corso, chiunque, senza fine di falsificazione, riproduce o imita valori di bollo ufficiali in modo che possa esistere il pericolo di confusione con i valori di bollo ufficiali, chiunque importa, mette in vendita o in circolazione siffatti oggetti, è punito con la detenzione o la multa.
2
La pena è dell'arresto o della multa se il colpevole ha agito per negligenza.
Art. 244
1 Chiunque importa, acquista o tiene in deposito monete, cartamoneta o biglietti di banca contraffatti o alterati, al fine di metterli in circolazione come genuini o inalterati è punito con la detenzione.178 2 Chiunque ne importa, acquista o tiene in deposito in grande quantità, è punito con la reclusione sino a cinque anni.
177 Nuovo testo giusta il n. 3 dell'appendice della LF del 22 dic. 1999 sull'unità monetaria e i mezzi di pagamento, in vigore dal 1° mag. 2000 (RS 941.10).
178 Nuovo testo giusta il n. 3 dell'appendice della LF del 22 dic. 1999 sull'unità monetaria e i mezzi di pagamento, in vigore dal 1° mag. 2000 (RS 941.10).
Messa in
circolazione di
monete false
Imitazione di
biglietti di banca, monete o valori
di bollo ufficiali
senza fine di
falsificazione
Importazione,
acquisto e
deposito di
monete false
Codice penale svizzero 84
311.0
Art. 245
1. Chiunque, al fine di metterli in circolazione come genuini od inalterati, contraffà od altera valori di bollo ufficiali, in ispecie francobolli o marche da bollo o da tassa, chiunque a valori di bollo ufficiali annullati dà l'apparenza di bolli ancora validi per usarli come tali, è punito con la detenzione.
Il colpevole è punibile anche quando ha commesso il reato all'estero, se è arrestato nella Svizzera e non è estradato all'estero e se l'atto è punito nello Stato in cui fu compiuto.
2. Chiunque usa come genuini, inalterati o validi valori di bollo ufficiali contraffatti, alterati od annullati, è punito con la detenzione o con la multa.
Art. 246
Chiunque, al fine di usarne come genuine od inalterate, contraffà od altera marche ufficiali apposte dall'autorità ad un oggetto per constatare il risultato di un esame o la concessione di un permesso, quali per esempio i bolli di controllo dei lavori d'oro e d'argento, i bolli degli ispettori delle carni, le marche dell'Amministrazione delle dogane, chiunque usa come genuini od inalterati segni di detto genere contraffatti od alterati, è punito con la detenzione o con la multa.
Art. 247
Chiunque, al fine di farne uso indebito, fabbrica o si procura strumenti per la contraffazione o l'alterazione di monete, carta moneta, biglietti di banca o valori di bollo ufficiali, chiunque fa uso indebito di strumenti coi quali si fabbricano monete, carta moneta, biglietti di banca o valori di bollo ufficiali, è punito con la detenzione.
Art. 248
Chiunque, a scopo di frode nel commercio e nelle relazioni d'affari, appone una falsa bollatura a misure, pesi, bilance od altri strumenti di misura od altera la bollatura esistente, altera misure, pesi, bilance od altri strumenti di misura bollati, usa misure, pesi, bilance od altri strumenti di misura falsi od alterati, è punito con la reclusione sino a cinque anni o con la detenzione.
Falsificazione
di valori di
bollo ufficiali
Falsificazione
di marche
ufficiali
Strumenti per
la falsificazione
e uso illegittimo
di strumenti
Falsificazione
dei pesi e
delle misure
Codice penale svizzero 85
311.0
Art. 249
179 1 Le monete o la cartamoneta contraffatte o alterate, i biglietti di banca, i valori di bollo e le marche ufficiali, le misure, i pesi, le bilance o gli altri strumenti di misura contraffatti o alterati, come pure gli strumenti per la falsificazione, sono confiscati e resi inservibili o distrutti.
2
Sono inoltre confiscati e resi inservibili o distrutti i biglietti di banca, le monete o i valori di bollo ufficiali riprodotti che, imitati o fabbricati senza fine di falsificazione, comportano un pericolo di confusione.
Art. 250
Le disposizioni del presente titolo si applicano anche a monete, cartamonete, biglietti di banca e valori di bollo esteri.
Titolo undecimo: Della falsità in atti
Art. 251
180 1. Chiunque, al fine di nuocere al patrimonio o ad altri diritti di una persona o di procacciare a sé o ad altri un indebito profitto, forma un documento falso od altera un documento vero, oppure abusa dell'altrui firma autentica o dell'altrui segno a mano autentico per formare un documento suppositizio, oppure attesta o fa attestare in un documento, contrariamente alla verità, un fatto di importanza giuridica, o fa uso, a scopo d'inganno, di un tale documento, è punito con la reclusione sino a cinque anni o con la detenzione.
2. Nei casi di esigua gravità, può essere pronunciata la detenzione o la multa.
Art. 252
181 Chiunque, al fine di migliorare la situazione propria o altrui, contraffà od altera carte di legittimazione, certificati, attestati, fa uso, a scopo di inganno, di un atto di questa natura contraffatto od alterato da un terzo, abusa, a scopo di inganno, di uno scritto di questa natura, è punito con la detenzione o con la multa.
179 Nuovo testo giusta il n. 3 dell'appendice della LF del 22 dic. 1999 sull'unità monetaria e i mezzi di pagamento, in vigore dal 1° mag. 2000 (RS 941.10).
180 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 17 giu. 1994, in vigore dal 1° gen. 1995 (RU 1994 2290 2308; FF 1991 II 797).
181 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 17 giu. 1994, in vigore dal 1° gen. 1995 (RU 1994 2290 2308; FF 1991 II 797).
Confisca
Monete e bolli
di valore esteri
Falsità in
documenti
Falsità in
certificati
Codice penale svizzero 86
311.0
Art. 253
Chiunque, usando inganno, induce un funzionario o un pubblico ufficiale ad attestare in un documento pubblico, contrariamente alla verità, un fatto d'importanza giuridica, in ispecie ad autenticare una firma falsa od una copia non conforme all'originale, chiunque fa uso di un documento ottenuto in tal modo per ingannare altri sul fatto in esso attestato, è punito con la reclusione sino a cinque anni o con la detenzione.
Art. 254
1 Chiunque, al fine di nuocere al patrimonio o ad altri diritti di una persona o di procacciare a sé o ad un terzo un indebito profitto, deteriora, distrugge, sopprime o sottrae un documento del quale non ha il diritto di disporre da solo, è punito con la reclusione sino a cinque anni o con la detenzione.
2
La soppressione di documenti a pregiudizio di un congiunto o di un membro della comunione domestica è perseguita soltanto a querela di parte.
Art. 255
Gli articoli 251 a 254 si applicano anche ai documenti esteri.
Art. 256
Chiunque, al fine di nuocere al patrimonio o ad altri diritti di una persona o di procacciare a sé o ad altri un indebito profitto, sopprime, rimuove, rende irriconoscibile, altera o colloca falsamente un termine od altro segno di confine, è punito con la reclusione sino a tre anni o con la detenzione.
Art. 257
Chiunque sopprime, rimuove, rende irriconoscibile o colloca falsamente un segnale pubblico trigonometrico o limnimetrico, è punito con la detenzione o con la multa.
Conseguimento
fraudolento di
una falsa
attestazione
Soppressioni
di documento
Documenti
esteri
Rimozione
di termini
Soppressione di
segnali
trigonometrici e
limnimetrici
Codice penale svizzero 87
311.0
Titolo dodicesimo: Dei crimini o dei delitti contro la tranquillità pubblica
Art. 258
182 Chiunque diffonde lo spavento nella popolazione con la minaccia o con il falso annuncio di un pericolo per la vita, la salute o la proprietà, è punito con la reclusione sino a tre anni o con la detenzione.
Art. 259
183 1 Chiunque pubblicamente istiga a commettere un crimine, è punito con la reclusione sino a tre anni o con la detenzione.
2
Chiunque pubblicamente istiga a commettere un delitto implicante atti di violenza contro persone o cose, è punito con la detenzione o con la multa.
Art. 260
1 Chiunque partecipa ad un pubblico assembramento, nel quale sono commessi collettivamente atti di violenza contro persone o cose, è punito con la detenzione o con la multa.
2
Il compartecipe va esente da pena se, accettando l'intimazione fattagli dall'autorità, desiste dall'azione senza aver commesso violenze né istigato a commetterne.
bis 184 1 È punito con la reclusione sino a cinque anni o con la detenzione chiunque prende, conformemente a un piano, concrete disposizioni tecniche o organizzative la cui natura ed estensione mostrano ch'egli si accinge a commettere uno dei seguenti reati: Art. 111 Omicidio intenzionale Art. 112 Assassinio Art. 122 Lesioni gravi Art. 140 Rapina Art. 183 Sequestro di persona e rapimento Art. 185 Presa d'ostaggio Art. 221 Incendio intenzionale 182 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 17 giu. 1994, in vigore dal 1° gen. 1995 (RU 1994 2290 2308; FF 1991 II 797).
183 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 9 ott. 1981, in vigore dal 1° ott. 1982 (RU 1982 1530 1534; FF 1980 I 1032).
184 Introdotto dal n. I della LF del 9 ott. 1981, in vigore dal 1° ott. 1982 (RU 1982 1530 1534; FF 1980 I 1032).
Pubblica
intimidazione
Pubblica
istigazione a
un crimine o
alla violenza
Sommossa
Atti preparatori
punibili
Codice penale svizzero 88
311.0
Art. 264 Genocidio185 2 Chi spontaneamente desiste dal consumare un atto preparatorio iniziato è esente da pena.
3
È parimente punibile chi commette gli atti preparatori all'estero, se i reati così preparati dovessero essere commessi in Svizzera. L'articolo 3 numero 1 capoverso 2 è applicabile.
ter 186 1. Chiunque partecipa a un'organizzazione che tiene segreti la struttura e i suoi componenti e che ha lo scopo di commettere atti di violenza criminali o di arricchirsi con mezzi criminali, chiunque sostiene una tale organizzazione nella sua attività criminale, è punito con la reclusione sino a cinque anni o con la detenzione.
2. Il giudice può attenuare la pena (art. 66) se l'agente si sforza d'impedire la prosecuzione dell'attività criminale dell'organizzazione.
3. È punibile anche chi commette il reato all'estero, se l'organizzazione esercita o intende esercitare l'attività criminale in tutto o in parte in Svizzera. L'articolo 3 numero 1 capoverso 2 è applicabile.
quater187 Chiunque vende, loca, dona, lascia a disposizione di terzi o procura per mediazione armi da fuoco, armi vietate dalla legge, parti essenziali di armi, accessori di armi, munizioni o elementi di munizioni, sapendo o dovendo sapere che essi serviranno alla commissione di un delitto o di un crimine, è punito con la detenzione fino a cinque anni o con la multa, in quanto non ricorrano le condizioni costitutive di un reato più grave.
quinquies 188 1 Chiunque raccoglie o mette a disposizione valori patrimoniali nell'intento di finanziare atti di violenza criminali volti a intimidire la popolazione o a costringere uno Stato o un'organizzazione internazionale a fare o ad omettere un atto è punito con la reclusione fino a cinque anni o con la detenzione.
185 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 24 mar. 2000, in vigore dal 15 dic. 2000 (RU 2000 2725 2729; FF 1999 4611).
186 Introdotto dal n. I della LF del 18 mar. 1994, in vigore dal 1° ago 1994 (RU 1994 1614 1618; FF 1993 III 193).
187 Introdotto dall'art. 41 della LF del 20 giu. 1997 sulle armi, gli accessori di armi e le munizioni, in vigore dal 1° gen. 1999 (RS 514.54).
188 Introdotto dal n. I 1 della LF del 21 mar. 2003 (Finanziamento del terrorismo), in vigore dal 1° ott. 2003 (RU 2003 3043 3047; FF 2002 4815).
Organizzazione
criminale
Messa in
pericolo della
sicurezza
pubblica con
armi
Finanziamento
del terrorismo
Codice penale svizzero 89
311.0
2
Non si rende punibile secondo la presente disposizione chi si limita a tollerare l'eventualità che detti valori patrimoniali possano servire a finanziare il terrorismo.
3
Non costituisce finanziamento di un atto terroristico l'atto volto a instaurare o ripristinare la democrazia o lo Stato di diritto oppure a permettere l'esercizio o il rispetto dei diritti dell'uomo.
4
Il capoverso 1 non è applicabile se il finanziamento è destinato a sostenere atti che non contraddicono alle norme del diritto internazionale applicabili nei conflitti armati.
Art. 261
Chiunque pubblicamente ed in modo abietto offende o schernisce le convinzioni altrui in materia di credenza, particolarmente di credenza in Dio, ovvero profana oggetti di venerazione religiosa, chiunque con malanimo impedisce, perturba o schernisce pubblicamente un atto di culto garantito dalla Costituzione, chiunque profana con malanimo un luogo od un oggetto destinati ad un culto o ad un atto di culto garantiti dalla Costituzione, è punito con la detenzione sino a sei mesi o con la multa.
bis 189 Chiunque incita pubblicamente all'odio o alla discriminazione contro una persona o un gruppo di persone per la loro razza, etnia o religione; chiunque propaga pubblicamente un'ideologia intesa a discreditare o calunniare sistematicamente i membri di una razza, etnia o religione; chiunque, nel medesimo intento, organizza o incoraggia azioni di propaganda o vi partecipa; chiunque, pubblicamente, mediante parole, scritti, immagini, gesti, vie di fatto o in modo comunque lesivo della dignità umana, discredita o discrimina una persona o un gruppo di persone per la loro razza, etnia o religione o, per le medesime ragioni, disconosce, minimizza grossolanamente o cerca di giustificare il genocidio o altri crimini contro l'umanità;190 chiunque rifiuta ad una persona o a un gruppo di persone, per la loro razza, etnia o religione, un servizio da lui offerto e destinato al pubblico, è punito con la detenzione o con la multa.
189 Introdotto dall'art. 1 della LF del 18 giu. 1993, in vigore dal 1° gen. 1995 (RU 1994 2887 2889; FF 1992 II 217).
190 RU
2005 1165
Perturbamento
della libertà di
credenza e di
culto
Discriminazione
razziale
Codice penale svizzero 90
311.0
Art. 262
1. Chiunque profana grossolanamente la tomba di un defunto, chiunque con malanimo turba o profana un funerale od un servizio funebre, chiunque profana o pubblicamente insulta un cadavere umano, è punito con la detenzione o con la multa.
2. Chiunque, contro la volontà dell'avente diritto, sottrae un cadavere umano o parti di esso, ovvero le ceneri di un defunto, è punito con la detenzione o con la multa.
Art. 263
1 Chiunque, essendo in istato di irresponsabilità a cagione di ebbrezza colposa, prodotta da alcool o da altra intossicazione, commette un fatto represso come crimine o delitto, è punito con la detenzione sino a sei mesi o con la multa.
2
La pena è della detenzione se il colpevole, agendo in tale stato di irresponsabilità, ha commesso un reato punibile con la sola pena della reclusione.
Titolo dodicesimobis: Reati contro gli interessi della comunità internazionale191
Art. 264
192 1 Chiunque, nell'intento di distruggere, del tutto o in parte, un gruppo nazionale, razziale, religioso o etnico: a. uccide membri di un siffatto gruppo o ne lede gravemente l'integrità fisica o mentale; b. sottopone membri del gruppo a condizioni di vita atte a provocare la distruzione totale o parziale del gruppo;
c. ordina o prende misure volte a impedire le nascite all'interno del gruppo;
d. trasferisce o fa trasferire con la forza fanciulli del gruppo a un altro gruppo.
è punito con la reclusione perpetua o con la reclusione non inferiore a dieci anni.
191 Introdotto dal n. I della LF del 24 mar. 2000, in vigore dal 15 dic. 2000 (RU 2000 2725 2729; FF 1999 4611).
192 Abrogato dall'art. 37 della LF del 9 mar. 1978 sulla protezione degli animali (RS 455).
Nuovo testo giusta il n. I della LF del 24 mar. 2000, in vigore dal 15 dic. 2000 (RU 2000 2725 2729; FF 1999 4611).
Turbamento
della pace dei
defunti
Atti commessi
in istato di
irresponsabilità
colposa
Genocidio
Codice penale svizzero 91
311.0
2
È punibile anche chi commette il reato all'estero, se si trova in Svizzera e non può essere estradato. L'articolo 6bis numero 2 è applicabile.
3
L'articolo 366 capoverso 2 lettera b, le disposizioni riguardanti il permesso al procedimento penale di cui agli articoli 14 e 15 della legge del 14 marzo 1958193 sulla responsabilità nonché gli articoli 1 e 4 della legge federale del 26 marzo 1934194 sulle garanzie politiche e di polizia in favore della Confederazione non sono applicabili in caso di genocidio.
Titolo tredicesimo: Dei crimini o dei delitti contro lo Stato e la difesa nazionale
Art. 265
Chiunque commette un atto diretto a mutare con la violenza la Costituzione della Confederazione195 o d'un Cantone196, ad abbattere con la violenza le autorità politiche costituzionali od a ridurle nell'impossibilità di esercitare i loro poteri, a distaccare con la violenza una parte del territorio svizzero dalla Confederazione o una parte di territorio da un Cantone, è punito con la reclusione o con la detenzione da uno a cinque anni.
Art. 266
1. Chiunque commette un atto diretto a menomare ovvero ad esporre a pericolo l'indipendenza della Confederazione, a provocare l'ingerenza di uno Stato estero negli affari della Confederazione in modo da mettere in pericolo l'indipendenza della Confederazione, è punito con la reclusione o con la detenzione da uno a cinque anni.
2.197
Chiunque tiene intelligenze col governo di uno Stato estero o con agenti di esso allo scopo di provocare una guerra contro la Confederazione, è punito con la reclusione non inferiore a tre anni.
Nei casi gravi, può essere pronunciata la reclusione perpetua.
193 RS
170.32
194 [CS
1 148; RU 1962 831 art. 60 cpv. 2, 1977 2249 n. I 121, 1987 226, 2000 273 all. n. I 414 , 2003 2133 all. n.3. RU 2003 3543 all. n. I 1].
195 RS 101
196 RS 131.211/.235 197 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 5 ott. 1950, in vigore dal 5 gen. 1951 (RU 1951 1 16; FF 1949 613).
1. Crimini o
delitti contro
lo Stato.
Alto tradimento
Attentati contro
l'indipendenza
della Confederazione
Codice penale svizzero 92
311.0
bis 198 1 Chiunque, nell'intento di provocare o di sostenere imprese o mene dell'estero contro la sicurezza della Svizzera, entra in rapporto con uno Stato estero, con partiti esteri o con altre organizzazioni all'estero, o con i loro agenti, ovvero lancia o diffonde informazioni inesatte o tendenziose, è punito con la detenzione fino a cinque anni.
2
Nei casi gravi, può essere pronunciata la reclusione.
Art. 267
1. Chiunque intenzionalmente rivela o rende accessibile a uno Stato estero o ad agenti di esso un segreto che doveva essere conservato nell'interesse della Confederazione,199 chiunque intenzionalmente espone a pericolo gli interessi della Confederazione o di un Cantone falsificando, distruggendo, facendo scomparire o sottraendo documenti o mezzi di prova concernenti rapporti di diritto tra la Confederazione od un Cantone ed uno Stato estero, chiunque, come rappresentante della Confederazione, intenzionalmente intavola con un Governo estero negoziati a danno della Confederazione, è punito con la reclusione o con la detenzione da uno a cinque anni.
2. Chiunque intenzionalmente rivela o rende accessibile al pubblico un segreto che doveva essere conservato nell'interesse della Confederazione, è punito con la reclusione fino a cinque anni o con la detenzione.200 3. La pena è della detenzione o della multa se il colpevole ha agito per negligenza.201
Art. 268
Chiunque sopprime, rimuove, rende irriconoscibili, altera o colloca falsamente un termine od altro contrassegno del confine della Confederazione, d'un Cantone o d'un Comune è punito con la reclusione sino a cinque anni o con la detenzione.
198 Introdotto dal n. I della LF del 5 ott. 1950, in vigore dal 5 gen. 1951 (RU 1951 1 16; FF 1949 613).
199 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 10 ott. 1997, in vigore dal 1° apr. 1998 (RU 1998 1 852 856; FF 1996 IV 449).
200 Introdotto dal n. I della LF del 10 ott. 1997, in vigore dal 1° apr. 1998 (RU 1998 1 852 856; FF 1996 IV 449).
201 Originario n. 2.
Imprese e mene
dell'estero
contro la
sicurezza della
Svizzera
Tradimento
nelle relazioni
diplomatiche
Rimozione di
termini di
confine pubblici
Codice penale svizzero 93
311.0
Art. 269
202 Chiunque penetra sul territorio svizzero contrariamente al diritto delle genti è punito con la reclusione o con la detenzione.
Art. 270
Chiunque per malevolenza rimuove, danneggia o con atti oltraggia un emblema di sovranità svizzero esposto da una autorità, in modo particolare lo stemma o la bandiera della Confederazione o di un Cantone, è punito con la detenzione o con la multa.
Art. 271
203 1. Chiunque, senza esservi autorizzato, compie sul territorio svizzero per conto di uno Stato estero atti che spettano a poteri pubblici; chiunque compie siffatti atti per conto di un partito estero o di un'altra organizzazione dell'estero; chiunque favorisce tali atti, è punito con la detenzione e, nei casi gravi, con la reclusione.
2. Chiunque, usando violenza, astuzia o minaccia, trae all'estero una persona per consegnarla ad un'autorità, ad un partito o ad una organizzazione analoga dell'estero o per metterne in pericolo la vita o la integrità personale, è punito con la reclusione.
3. Chiunque prepara un tale ratto, è punito con la reclusione o con la detenzione.
Art. 272
204 1. Chiunque, a profitto di uno Stato estero, o di un partito estero o di un'altra organizzazione dell'estero, e a pregiudizio della Svizzera o dei suoi attinenti, abitanti o delle sue organizzazioni, esercita un servizio di spionaggio politico od organizza un servizio siffatto, chiunque arruola persone per servizi siffatti o li favorisce, è punito con la detenzione.
2. Nei casi gravi, il giudice pronuncia la reclusione. È in modo particolare considerato come caso grave incitare ad azioni ovvero dare 202 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 5 ott. 1950, in vigore dal 5 gen. 1951 (RU 1951 1 16; FF 1949 613). Vedi anche RU 57 1408.
203 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 5 ott. 1950, in vigore dal 5 gen. 1951 (RU 1951 1 16; FF 1949 613).
204 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 5 ott. 1950, in vigore dal 5 gen. 1951 (RU 1951 1 16; FF 1949 613).
Violazione della
sovranità
territoriale
svizzera
Offese agli
emblemi svizzeri
Atti compiuti
senza
autorizzazione
per conto di uno
Stato estero
2. Spionaggio.
Spionaggio
politico
Codice penale svizzero 94
311.0
false informazioni atte a compromettere la sicurezza interna o esterna della Confederazione.
Art. 273
Chiunque cerca di scoprire un segreto di fabbricazione o di affari per renderlo accessibile ad un organismo ufficiale o privato dell'estero, ovvero ad un'impresa od organizzazione privata estera, o ai loro agenti, chiunque rende accessibile un segreto di fabbricazione o di affari ad un organismo ufficiale o privato dell'estero, ovvero ad una impresa od organizzazione privata estera, o ai loro agenti, è punito con la detenzione o, nei casi gravi, con la reclusione.
Con la pena privativa della libertà può essere cumulata la multa.
Art. 274
205 1. Chiunque raccoglie informazioni militari per conto di uno Stato estero in danno della Svizzera, ovvero organizza un servizio siffatto; chiunque arruola persone per siffatti servizi o li favorisce, è punito con la detenzione o con la multa.
Nei casi gravi, può essere pronunciata la reclusione.
2. La corrispondenza ed il materiale sono confiscati.
Art. 275
206 Chiunque commette un atto diretto a turbare o a mutare in modo illecito l'ordine fondato sulla Costituzione della Confederazione207 o di un Cantone208, è punito con la detenzione fino a cinque anni.
bis 209 Chiunque svolge una propaganda dell'estero intesa a sovvertire con la violenza l'ordine costituzionale della Confederazione o di un Cantone, è punito con la detenzione o con la multa.
205 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 5 ott. 1950, in vigore dal 5 gen. 1951 (RU 1951 1 16; FF 1949 613).
206 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 5 ott. 1950, in vigore dal 5 gen. 1951 (RU 1951 1 16; FF 1949 613).
207 RS 101
208 RS 131.211/.235 209 Introdotto dal n. I della LF del 5 ott. 1950, in vigore dal 5 gen. 1951 (RU 1951 1 16; FF 1949 613).
Spionaggio
economico
Spionaggio
militare
3. Messa in
pericolo
dell'ordine
costituzionale.
Attentati contro
l'ordine
costituzionale
Propaganda
sovversiva
Codice penale svizzero 95
311.0
ter 210 Chiunque costituisce un'associazione che si propone di svolgere o svolge un'attività diretta a compiere atti puniti negli articoli 265, 266, 266bis, 271 a 274, 275 e 275bis, chiunque aderisce a una tale associazione o partecipa alle sue mene, chiunque promuove la costituzione di una tale associazione o ne segue le istruzioni, è punito con la detenzione.
Art. 276
1. Chiunque pubblicamente provoca alla disobbedienza agli ordini militari, alla violazione dei doveri di servizio, al rifiuto del servizio od alla diserzione, chiunque incita una persona obbligata al servizio militare a commettere un reato siffatto, è punito con la detenzione.
2. La pena è della reclusione o della detenzione se il colpevole ha provocato o incitato alla sedizione o al concerto per la sedizione.
Art. 277
1. Chiunque intenzionalmente contraffà, altera, fa sparire o distrugge un ordine di marcia o di chiamata alle armi, un ordine di presentazione al reclutamento o un'istruzione diretta a persone obbligate al servizio militare, chiunque fa uso di tali ordini od istruzioni contraffatti o alterati, è punito con la reclusione o con la detenzione.
2. La pena è della detenzione o della multa se il colpevole ha agito per negligenza.
Art. 278
Chiunque impedisce o disturba un militare nell'adempimento del proprio servizio, è punito con la detenzione sino a sei mesi o con la multa.
210 Introdotto dal n. I della LF del 5 ott. 1950, in vigore dal 5 gen. 1951 (RU 1951 1 16; FF 1949 613).
Associazioni
illecite
4. Attentati
contro la
sicurezza
militare.
Provocazione ed
incitamento alla
violazione degli
obblighi militari
Falsificazione
d'ordini o di
istruzioni
Turbamento del
servizio militare
Codice penale svizzero 96
311.0
Titolo quattordicesimo: Dei delitti contro la volontà popolare
Art. 279
Chiunque, con violenza o minaccia di grave danno, impedisce o turba un'assemblea, un'elezione od una votazione ordinata dalla costituzione o dalla legge, chiunque impedisce od ostacola, con violenza o minaccia di grave danno, la raccolta o la consegna di firme per una domanda di referendum o d'iniziativa, è punito con la detenzione o con la multa.
Art. 280
Chiunque, con violenza o minaccia di grave danno, impedisce ad un elettore d'esercitare il diritto di voto o di firmare una domanda di referendum o d'iniziativa, chiunque, con violenza o minaccia di grave danno, costringe un elettore ad esercitare uno di questi diritti o ad esercitarlo in un senso determinato, è punito con la detenzione o con la multa.
Art. 281
Chiunque offre, promette, dà o procura ad un elettore un dono od altro profitto perché voti in un senso determinato o perché aderisca o non aderisca ad una domanda di referendum o d'iniziativa, chiunque offre, promette, dà o procura ad un elettore un dono od altro profitto perché si astenga da una elezione o votazione, l'elettore che si fa dare o promettere un tale profitto, è punito con la detenzione o con la multa.
Art. 282
1. Chiunque contraffà, altera, fa sparire o distrugge un catalogo elettorale, chiunque, senza diritto, partecipa ad una elezione o ad una votazione ovvero firma una domanda di referendum o d'iniziativa, chiunque altera il risultato di una elezione, di una votazione, di una raccolta di firme per l'esercizio del referendum o dell'iniziativa, in modo particolare aggiungendo, cambiando, omettendo o cancellando schede elettorali o firme mediante inesatta numerazione od inveritiera registrazione del risultato nel processo verbale, Perturbamento
ed impedimento
di elezioni
e votazioni
Attentati contro
il diritto di voto
Corruzione
elettorale
Frode elettorale
Codice penale svizzero 97
311.0
è punito con la detenzione o con la multa.
2. Se il colpevole ha agito in qualità ufficiale, la pena è della detenzione non inferiore ad un mese. Con questa pena può essere cumulata la multa.
bis 211 Chiunque raccoglie, riempie o modifica sistematicamente schede per un'elezione o votazione ovvero distribuisce schede siffatte è punito con l'arresto o con la multa.
Art. 283
Chiunque con manovre illecite procura di conoscere il voto dato da singoli elettori, è punito con la detenzione o con la multa.
Art. 284
212
Art. 285
1.213 Chiunque con violenza o minaccia impedisce ad una autorità, a un membro di un'autorità o ad un funzionario di compiere un atto che entra nelle loro attribuzioni, oppure li costringe ad un tale atto o mentre lo adempiono commette contro di loro vie di fatto, è punito con la detenzione o con la multa.
2. Se il reato è commesso da un assembramento di persone, chiunque vi partecipa è punito con la detenzione.
I compartecipi che hanno commesso atti di violenza contro le persone o le cose, sono puniti con la reclusione sino a tre anni o con la detenzione non inferiore ad un mese.
Art. 286
214 Chiunque impedisce ad una autorità, a un membro di un'autorità o ad un funzionario di procedere ad un atto che entra nelle loro attribuzioni, è punito con la detenzione sino ad un mese o con la multa.
211 Introdotto dall'art. 88 n. 1 della LF del 17 dic. 1976 sui diritti politici, in vigore dal 1° lug. 1978 (RS 161.1).
212 Abrogato dal n. I della LF del 18 mar. 1971 (RU 1971 777; FF 1965 I 474).
213 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 5 ott. 1950, in vigore dal 5 gen. 1951 (RU 1951 1 16; FF 1949 613).
214 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 5 ott. 1950, in vigore dal 5 gen. 1951 (RU 1951 1 16; FF 1949 613).
Incetta di voti
Violazione del
segreto del voto
Violenza o
minaccia contro
le autorità e i
funzionari
Impedimento di
atti dell'autorità
Codice penale svizzero 98
311.0
Art. 287
Chiunque per un fine illecito si arroga l'esercizio di una pubblica funzione od il potere di dare ordini militari, è punito con la detenzione o con la multa.
Art. 288
215
Art. 289
Chiunque sottrae cose requisite o sequestrate dall'autorità, è punito con la detenzione o con la multa.
Art. 290
Chiunque rompe, rimuove o rende inefficace un segno ufficiale in modo particolare un sigillo ufficiale apposto dall'autorità per rinchiudere od identificare una cosa, è punito con la detenzione o con la multa.
Art. 291
1 Chiunque contravviene ad un decreto d'espulsione dal territorio della Confederazione o d'un Cantone, emanato da un'autorità competente, è punito con la detenzione.
2
La durata di questa pena non è computata in quella del bando.
Art. 292
Chiunque non ottempera ad una decisione a lui intimata da una autorità competente o da un funzionario competente sotto comminatoria della pena prevista nel presente articolo, è punito con l'arresto o con la multa.
Art. 293
1 Chiunque, senza averne diritto, rende pubblici in tutto o in parte atti, istruttorie o deliberazioni di un'autorità, dichiarati segreti in virtù di una legge o di una decisione presa dall'autorità nei limiti della propria competenza, è punito con l'arresto o con la multa.
2
La complicità è punibile.
3
Il giudice può prescindere da qualsiasi pena se il segreto portato a conoscenza del pubblico è di poca importanza.216 215 Abrogato dal n. I 1 della LF del 22 dic. 1999 (Revisione delle disposizioni penali in materia di corruzione) (RU 2000 1121; FF 1999 4721).
216 Introdotto dal n. I della LF del 10 ott. 1997, in vigore dal 1° apr. 1998 (RU 1998 1 852 856; FF 1996 IV 449).
Usurpazione
di funzioni
Sottrazione di
cose requisite
o sequestrate
Rottura di sigilli
Violazione
del bando
Disobbedienza
a decisioni
dell'autorità
Pubblicazione
di deliberazioni
ufficiali segrete
Codice penale svizzero 99
311.0
Art. 294
Chiunque esercita una professione, un'industria od un commercio, il cui esercizio gli fu interdetto da sentenza penale, è punito con l'arresto o con la multa.
Art. 295
Chiunque contravviene al divieto di frequentare osterie, pronunciato contro di lui dal giudice, chiunque, come oste, potendo sapere che una persona non può frequentare osterie per divieto dell'autorità competente, le somministra o le fa somministrare bevande alcooliche, è punito con l'arresto o con la multa.
Titolo sedicesimo: Dei crimini o dei delitti che compromettono le relazioni con gli Stati esteri
Art. 296
217 Chiunque pubblicamente offende uno Stato estero nella persona del suo capo, nel suo Governo ovvero nella persona di uno dei suoi agenti diplomatici o di uno dei suoi delegati ufficiali a una conferenza diplomatica riunita nella Svizzera o di uno dei suoi rappresentanti ufficiali presso un'istituzione internazionale o una sua organizzazione con sede o riunita nella Svizzera, è punito con la detenzione o con la multa.
Art. 297
218 Chiunque pubblicamente offende un'istituzione internazionale o una sua organizzazione con sede o riunita in Svizzera nella persona di uno dei suoi rappresentanti ufficiali è punito con la detenzione o con la multa.
Art. 298
Chiunque per malevolenza rimuove, danneggia o con atti oltraggia gli emblemi di sovranità di uno Stato estero esposti pubblicamente dal rappresentante riconosciuto di questo Stato, in modo particolare lo stemma o la bandiera, è punito con la detenzione o con la multa.
217 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 5 ott. 1950, in vigore dal 5 gen. 1951 (RU 1951 1 16; FF 1949 613).
218 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 5 ott. 1950, in vigore dal 5 gen. 1951 (RU 1951 1 16; FF 1949 613).
Violazione della
interdizione di
esercitare una
professione
Violazione del
divieto di
frequentare
osterie
Oltraggio ad uno
Stato estero
Oltraggi a
istituzioni internazionali
Offese agli
emblemi di uno
Stato estero
Codice penale svizzero 100
311.0
Art. 299
1. Chiunque viola la sovranità territoriale di uno Stato estero, in modo particolare compiendo illecitamente atti ufficiali nel territorio di esso, chiunque penetra nel territorio di uno Stato estero contrariamente al diritto delle genti, è punito con la detenzione o con la multa.
2. Chiunque, dal territorio della Svizzera, tenta di perturbare con violenza l'ordine politico di uno Stato estero, è punito con la detenzione.
Art. 300
Chiunque, dal territorio neutrale della Svizzera, intraprende o favorisce atti di ostilità contro un belligerante, chiunque intraprende atti di ostilità contro le truppe straniere ammesse nella Svizzera, è punito con la reclusione o con la detenzione.
Art. 301
1. Chiunque, nel territorio della Svizzera, raccoglie informazioni militari per conto di uno Stato estero in danno di un altro Stato estero, ovvero organizza un servizio siffatto, chiunque arruola persone per servizi siffatti o li favorisce, è punito con la detenzione o con la multa.
2. La corrispondenza ed il materiale sono confiscati.
Art. 302
219 1 I crimini e i delitti previsti nel presente titolo non sono perseguiti che su risoluzione del Consiglio federale.
2
Il Consiglio federale non ordina il procedimento che a richiesta del Governo dello Stato estero nei casi previsti nell'articolo 296 e a richiesta di un organo dell'istituzione internazionale nei casi previsti nell'articolo 297. In tempi di servizio attivo, esso può ordinare il procedimento anche senza siffatta domanda.
3
Nei casi previsti negli articoli 296 e 297 l'azione penale si prescrive in due anni.220
219 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 5 ott. 1950, in vigore dal 5 gen. 1951 (RU 1951 1 16; FF 1949 613).
220 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 22 mar. 2002 (Prescrizione dell'azione penale), in vigore dal 1° ott. 2002 (RU 2002 2986 2988; FF 2002 2416 1513).
Violazione della
sovranità
territoriale di
uno Stato estero
Atti di ostilità
contro un
belligerante o
contro truppe
straniere
Spionaggio
in danno di
Stati esteri
Procedimento
Codice penale svizzero 101
311.0
Titolo diciassettesimo: Dei crimini o dei delitti contro l'amministrazione della giustizia
Art. 303
1. Chiunque denuncia all'autorità come colpevole di un crimine o di un delitto una persona che egli sa innocente, per provocare contro di essa un procedimento penale, chiunque in altro modo ordisce mene subdole per provocare un procedimento penale contro una persona che egli sa innocente, è punito con la reclusione o con la detenzione.
2. Se la denuncia mendace concerne una contravvenzione, la pena è della detenzione o della multa.
Art. 304
1. Chiunque fa all'autorità una falsa denuncia per un atto punibile, che egli sa non commesso, chiunque falsamente incolpa, presso l'autorità, sé medesimo di un atto punibile, è punito con la detenzione o con la multa.
2. Nei casi di esigua gravità il giudice può prescindere da ogni pena.
Art. 305
1 Chiunque sottrae una persona ad atti di procedimento penale od alla esecuzione di una pena o di una delle misure previste negli articoli 42 a 44 e 100bis, è punito con la detenzione.221 1bis È parimente punibile chi sottrae ad atti di procedimento penale esteri od alla esecuzione all'estero di una pena privativa della libertà o di una misura di sicurezza una persona perseguita o condannata all'estero per un crimine menzionato nell'articolo 75bis.222 2 Se fra il colpevole e la persona favoreggiata esistono relazioni così strette da rendere scusabile la sua condotta, il giudice può prescindere da ogni pena.
221 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° lug. 1971 (RU 1971 777 808; FF 1965 I 474).
222 Introdotto dal n. I della LF del 9 ott. 1981, in vigore dal 1° ott. 1982 (RU 1982 1530 1534; FF 1980 I 1032).
Denuncia
mendace
Sviamento della
giustizia
Favoreggia
mento
Codice penale svizzero 102
311.0
bis 223 1. Chiunque compie un atto suscettibile di vanificare l'accertamento dell'origine, il ritrovamento o la confisca di valori patrimoniali sapendo o dovendo presumere che provengono da un crimine, è punito con la detenzione o con la multa.
2. Nei casi gravi, la pena è della reclusione fino a cinque anni o della detenzione. La pena privativa della libertà è cumulata con la multa fino a un milione di franchi.
Vi è caso grave segnatamente se l'autore: a. agisce come membro di un'organizzazione criminale; b. agisce come membro di una banda costituitasi per esercitare sistematicamente il riciclaggio; c. realizza una grossa cifra d'affari o un guadagno considerevole facendo mestiere del riciclaggio.
3. L'autore è punibile anche se l'atto principale è stato commesso all'estero, purché costituisca reato anche nel luogo in cui è stato compiuto.
ter 224 1 Chiunque, a titolo professionale, accetta, prende in custodia, aiuta a collocare o a trasferire valori patrimoniali altrui senza accertarsi, con la diligenza richiesta dalle circostanze, dell'identità dell'avente economicamente diritto, è punito con la detenzione fino a un anno, con l'arresto o con la multa.
2
Le persone menzionate nel capoverso 1 hanno il diritto di comunicare gli indizi che permettono alle autorità svizzere preposte al perseguimento penale e alle autorità federali designate dalla legge di sospettare che valori patrimoniali provengono da un crimine.226
Art. 306
1 Chiunque, dopo essere stato avvertito dal giudice dell'obbligo di dire la verità e delle conseguenze penali in cui può incorrere, fa, come parte in una causa civile, sui fatti della contestazione una falsa dichiarazione che costituisce un mezzo di prova, è punito con la reclusione sino a tre anni o con la detenzione.
223 Introdotto dal n. I della LF del 23 mar. 1990, in vigore dal 1° ago. 1990 (RU 1990 1077 1078; FF 1989 II 837).
224 Introdotto dal n. I della LF del 23 mar. 1990, in vigore dal 1° ago. 1990 (RU 1990 1077 1078; FF 1989 II 837).
225 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1994, in vigore dal 1° ago 1994 (RU 1994 1614 1618; FF 1993 III 193).
226 Introdotto dal n. I della LF del 18 mar. 1994, in vigore dal 1° ago 1994 (RU 1994 1614 1618; FF 1993 III 193).
Riciclaggio
di denaro
Carente
diligenza in
operazioni
finanziarie e
diritto di
comunicazione225
Dichiarazione
falsa di una parte
in giudizio
Codice penale svizzero 103
311.0
2
Se il dichiarante ha prestato giuramento o ha promesso solennemente di dire la verità, la pena è della reclusione sino a tre anni o della detenzione non inferiore a tre mesi.
Art. 307
1 Chiunque come testimonio, perito, traduttore od interprete in un procedimento giudiziario, fa sui fatti della causa una falsa deposizione, una falsa constatazione o fornisce una falsa perizia o traduce falsamente, è punito con la reclusione sino a cinque anni o con la detenzione.
2
Se il dichiarante ha prestato giuramento o ha promesso solennemente di dire la verità, la pena è della reclusione sino a cinque anni o della detenzione non inferiore a sei mesi.
3
Se la falsità concerne fatti non influenti sulla decisione del giudice, la pena è della detenzione sino a sei mesi.
Art. 308
1 Se l'autore d'un crimine o d'un delitto previsto negli articoli 303, 304, 306 e 307 rettifica spontaneamente la sua falsa denuncia o falsa dichiarazione prima che ne sia risultato un pregiudizio dei diritti altrui, il giudice può attenuare la pena secondo il suo libero apprezzamento (art. 66) o prescindere da ogni pena.
2
Se l'autore d'un crimine o d'un delitto previsto negli articoli 306 e 307 ha fatto una falsa dichiarazione perché, manifestando il vero, avrebbe esposto a procedimento penale sé medesimo o un prossimo congiunto, il giudice può attenuare la pena secondo il suo libero apprezzamento (art. 66).
Art. 309
227 Gli articoli 306-308 si applicano anche: a. alla procedura davanti ai tribunali amministrativi, davanti agli arbitri e davanti alle autorità e ai funzionari dell'amministrazione ai quali compete il diritto di assumere testimoni; b. alla procedura davanti ai tribunali internazionali la cui competenza è riconosciuta come vincolante dalla Svizzera.
227 Nuovo testo giusta il n. I 1 della LF del 22 giu. 2001 (Reati contro l'amministrazione della giustizia commessi davanti a tribunali internazionali), in vigore dal 1° lug. 2002 (RU 2002 1491 1492; FF 2001 311).
Falsa
testimonianza,
falsa perizia,
falsa traduzione
od interpretazione
Attenuazione
di pene
Cause
amministrative
e procedura
davanti
a tribunali
internazionali
Codice penale svizzero 104
311.0
Art. 310
1. Chiunque, usando violenza, minaccia od astuzia, libera una persona arrestata, detenuta o collocata in uno stabilimento per decisione dell'autorità, o le presta aiuto nell'evasione, è punito con la detenzione.
2. Se il reato è commesso da un assembramento di persone, chiunque vi partecipa è punito con la detenzione.
I compartecipi, che hanno commesso atti di violenza contro le persone o le cose, sono puniti con la reclusione sino a tre anni o con la detenzione non inferiore ad un mese.
Art. 311
1. I detenuti o le persone collocate in uno stabilimento per decisione dell'autorità, che si assembrano per aggredire di concerto i funzionari dello stabilimento od altre persone incaricate della sorveglianza, per costringere con violenza o con minaccia di violenza i funzionari dello stabilimento od altre persone incaricate della sorveglianza a fare o ad omettere un atto, per evadere violentemente, sono puniti con la detenzione non inferiore ad un mese.
2. I compartecipi, che hanno commesso atti di violenza contro le persone o le cose, sono puniti con la reclusione sino a cinque anni o con la detenzione non inferiore a tre mesi.
Titolo diciottesimo: Dei reati contro i doveri d'ufficio e professionali
Art. 312
I membri di una autorità od i funzionari, che abusano dei poteri della loro carica al fine di procurare a sé o ad altri un indebito profitto o di recar danno ad altri, sono puniti con la reclusione sino a cinque anni o con la detenzione.
Art. 313
Il funzionario che per fine di lucro riscuote tasse, emolumenti od indennità non dovuti o eccedenti la tariffa legale, è punito con la detenzione o con la multa.
Liberazione
di detenuti
Ammutinamento
di detenuti
Abuso di
autorità
Concussione
Codice penale svizzero 105
311.0
Art. 314
228 I membri di un'autorità o i funzionari che, al fine di procurare a sè o ad altri un indebito profitto, recano danno in un negozio giuridico agli interessi pubblici che essi dovevano salvaguardare, sono puniti con la reclusione sino a cinque anni o con la detenzione. Con la pena privativa della libertà è cumulata la multa.
Art. 315
e 316229
Art. 317
230 1. I funzionari o i pubblici ufficiali che intenzionalmente formano un atto falso od alterano un atto vero, oppure abusano dell'altrui firma autentica o dell'altrui segno a mano autentico per formare un atto suppositizio, i funzionari o i pubblici ufficiali che intenzionalmente in un documento attestano in modo contrario alla verità un fatto d'importanza giuridica, in ispecie autenticano una firma falsa o una copia non conforme all'originale, sono puniti con la reclusione sino a cinque anni o con la detenzione 2. La pena è della multa se il colpevole ha agito per negligenza.
bis 231 1 Non è punibile giusta gli articoli 251, 252, 255 e 317 colui che, con l'approvazione del giudice, allestisce, altera o utilizza, nel quadro di un'inchiesta mascherata, documenti atti a costituire o conservare la sua identità fittizia.
2
Non è punibile giusta gli articoli 251, 252, 255 e 317 colui che, con l'approvazione del giudice, allestisce o altera documenti da utilizzare nel corso di un'inchiesta mascherata.
Art. 318
1. I medici, i dentisti, i veterinari e le levatrici che intenzionalmente rilasciano un certificato contrario alla verità, il quale sia destinato ad essere prodotto all'autorità od a conseguire un indebito profitto o sia 228 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 17 giu. 1994, in vigore dal 1° gen. 1995 (RU 1994 2290 2308; FF 1991 II 797).
229 Abrogati dal n. I 1 della LF del 22 dic. 1999 (Revisione delle disposizioni penali in materia di corruzione) (RU 2000 1121; FF 1999 4721).
230 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 17 giu. 1994, in vigore dal 1° gen. 1995 (RU 1994 2290 2308; FF 1991 II 797).
231 Introdotto dall'art. 24 n. 1 della LF del 20 giu. 2003 sull'inchiesta mascherata, in vigore dal 1° gen. 2005 (RS 312.8).
Infedeltà nella
gestione
pubblica
Falsità in atti
formati da
pubblici ufficiali
o funzionari
Atti non
punibili
Falso certificato
medico
Codice penale svizzero 106
311.0
atto a ledere importanti e legittimi interessi di terzi, sono puniti con la detenzione o con la multa.
Se il colpevole aveva per tale atto domandato, accettato o si era fatto promettere una ricompensa speciale, la pena è della detenzione.
2. La pena è della multa se il colpevole ha agito per negligenza.
Art. 319
Il funzionario che presta aiuto alla evasione di un arrestato, di un detenuto o di altra persona collocata in uno stabilimento per ordine dell'autorità o che lo lascia evadere, è punito con la reclusione sino a tre anni o con la detenzione.
Art. 320
1. Chiunque rivela un segreto, che gli è confidato nella sua qualità di membro di una autorità o di funzionario o di cui ha notizia per la sua carica o funzione, è punito con la detenzione o con la multa.
La rivelazione del segreto è punibile anche dopo la cessazione della carica o della funzione.
2. La rivelazione fatta col consenso scritto dell'autorità superiore non è punibile.
Art. 321
1. Gli ecclesiastici, gli avvocati, i difensori, i notai, i revisori tenuti al segreto professionale in virtù del Codice delle obbligazioni232, i medici, i dentisti, i farmacisti, le levatrici, come pure gli ausiliari di questi professionisti, che rivelano segreti a loro confidati per ragione della loro professione o di cui hanno avuto notizia nell'esercizio della medesima sono puniti, a querela di parte, con la detenzione o con la multa.
Sono parimente puniti gli studenti che rivelano un segreto di cui hanno avuto notizia nel corso dei loro studi.
La rivelazione del segreto è punibile anche dopo la cessazione dell'esercizio della professione o dopo la fine degli studi.
2. La rivelazione non è punibile, quando sia fatta col consenso dell'interessato o con l'autorizzazione scritta data, a richiesta di chi detiene il segreto, dall'autorità superiore o dall'autorità di vigilanza.
3. Rimangono riservate le disposizioni della legislazione federale e cantonale sull'obbligo di dare informazioni all'autorità o di testimoniare in giudizio.
232 RS 220
Aiuto alla
evasione di
detenuti
Violazione
del segreto
d'ufficio
Violazione del
segreto
professionale
Codice penale svizzero 107
311.0
bis 233 1 Chiunque rivela in modo illecito un segreto del quale ha avuto notizia nell'esercizio della sua attività di ricerca nel settore della medicina o della sanità pubblica è punito conformemente all'articolo 321.
2
Un segreto professionale può essere tolto per scopi di ricerca nei settori della medicina o della sanità pubblica se una Commissione peritale lo autorizza e se l'interessato, dopo aver preso conoscenza dei suoi diritti, non l'ha esplicitamente vietato.
3
La Commissione rilascia l'autorizzazione se: a. la ricerca non può essere effettuata con dati anonimizzati; b. è impossibile o particolarmente difficile ottenere il consenso dell'interessato, e
c. l'interesse della ricerca prevale su quello della segretezza.
4
La Commissione vincola l'autorizzazione ad oneri per garantire la protezione dei dati. Essa pubblica l'autorizzazione.
5
La Commissione può accordare autorizzazioni generali o prevedere altre semplificazioni se nessun interesse degno di protezione degli interessati sia compromesso e se i dati personali sono anonimizzati all'inizio della ricerca.
6
La Commissione non è vincolata a istruzioni.
7
Il Consiglio federale nomina il presidente e i membri della Commissione. Esso ne regola l'organizzazione e la procedura.
ter 234 1 Chiunque, nella sua qualità di funzionario, impiegato o ausiliario di un'organizzazione che fornisce servizi postali o delle telecomunicazioni, comunica a terzi informazioni concernenti le relazioni postali, il traffico dei pagamenti o il traffico delle telecomunicazioni dei clienti, apre invii postali chiusi o cerca di scoprirne il contenuto, dà a terzi occasione di commettere simili reati, è punito con la detenzione o con la multa.
2
È parimenti punito chiunque, per dolo, induce a violare tale obbligo una persona tenuta a conservare il segreto giusta il capoverso 1.
3
La violazione del segreto postale e del segreto delle telecomunicazioni rimane punibile anche dopo la cessazione del rapporto contrattuale.
233 Introdotto dal n. 4 dell'all. della LF del 19 giu. 1993 sulla protezione dei dati, in vigore dal 1° lug. 1993 (RS 235.1).
234 Introdotto dal n. 2 dell'all. alla LF del 30 apr. 1997 sulle telecomunicazioni, in vigore dal 1° gen. 1998 (RS 784.10).
Segreto
professionale in
materia di
ricerca medica
Violazione del
segreto postale e
del segreto delle
telecomunicazioni
Codice penale svizzero 108
311.0
4
La violazione del segreto postale e del segreto delle telecomunicazioni non è punibile quando è richiesta per scoprire l'avente diritto o per evitare danni.
5
Rimangono salve le disposizioni dell'articolo 179octies e quelle della legislazione federale e cantonale sull'obbligo di dare informazioni all'autorità o di testimoniare in giudizio.
Art. 322
235 1 Le imprese dei mezzi di comunicazione sociale sono obbligate a rendere note a ogni persona, su domanda, senza indugio e per scritto la propria sede nonché l'identità del responsabile (art. 27 cpv. 2 e 3).
2
Giornali e riviste devono inoltre indicare nell'impressum la sede dell'impresa, le partecipazioni rilevanti in altre imprese nonché il nome del redattore responsabile. Se un redattore è responsabile soltanto di una parte del giornale o della rivista, deve essere indicato come tale. Per ogni parte di tale giornale o rivista si deve indicare un redattore responsabile.
3
In caso di violazione delle prescrizioni del presente articolo il direttore dell'impresa è punito con la multa. Vi è violazione anche quando un'interposta persona è indicata come responsabile della pubblicazione (art. 27 cpv. 2 e 3).
bis 236 Chiunque, in quanto responsabile giusta l'articolo 27 capoversi 2 e 3,
intenzionalmente non impedisce una pubblicazione con la quale è commesso un reato è punito con la detenzione o con la multa. Se ha agito per negligenza, la pena è dell'arresto o della multa.
Titolo diciannovesimo:237 Della corruzione
ter Chiunque offre, promette o procura un indebito vantaggio a un membro di un'autorità giudiziaria o di un'altra autorità, a un funzionario, a un perito, traduttore o interprete delegato dall'autorità, a un arbitro o a un militare, a favore di lui o di terzi, per indurlo a commettere un atto 235 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 10 ott. 1997, in vigore dal 1° apr. 1998 (RU 1998 1 852 856; FF 1996 IV 449).
236 Introdotto dal n. I della LF del 10 ott. 1997, in vigore dal 1° apr. 1998 (RU 1998 1 852 856; FF 1996 IV 449).
237 Introdotto dal n. I 1 della LF del 22 dic. 1999 (Revisione delle disposizioni penali in materia di corruzione), in vigore dal 1° mag. 2000 (RU 2000 1121 1125; FF 1999 4721).
Violazione
dell'obbligo
d'informare dei
mass media
Mancata
opposizione a
una pubblicazione punibile
1. Corruzione di
pubblici ufficiali
svizzeri.
Corruzione attiva
Codice penale svizzero 109
311.0
o un'omissione in relazione con la sua attività ufficiale e contrastante coi doveri d'ufficio o sottostante al suo potere d'apprezzamento, è punito con la reclusione sino a cinque anni o con la detenzione.
quater Chiunque, in qualità di membro di un'autorità giudiziaria o di un'altra autorità, di funzionario, di perito, traduttore o interprete delegato dall'autorità o di arbitro, domanda, si fa promettere o accetta un indebito vantaggio, per sé o per terzi, per commettere un atto o un'omissione in relazione con la sua attività ufficiale e contrastante coi doveri d'ufficio o sottostante al suo potere d'apprezzamento, è punito con la reclusione sino a cinque anni o con la detenzione.
quinquies Chiunque offre, promette o procura un indebito vantaggio a un membro di un'autorità giudiziaria o di un'altra autorità, a un funzionario, a un perito, traduttore o interprete delegato dall'autorità, a un arbitro o a un militare in considerazione dell'espletamento della sua attività ufficiale, è punito con la detenzione o con la multa.
sexies Chiunque, in qualità di membro di un'autorità giudiziaria o di un'altra autorità, di funzionario, di perito, traduttore o interprete delegato dall'autorità o di arbitro, domanda, si fa promettere o accetta un indebito vantaggio in considerazione dell'espletamento della sua attività ufficiale, è punito con la detenzione o con la multa.
septies Chiunque offre, promette o procura un indebito vantaggio a un membro di un'autorità giudiziaria o di un'altra autorità, a un funzionario, a un perito, traduttore o interprete delegato dall'autorità, a un arbitro o a un militare di un Paese straniero o di un'organizzazione internazionale, a favore di lui o di terzi, per indurlo a commettere un atto o un'omissione in relazione con la sua attività ufficiale e contrastante coi doveri d'ufficio o sottostante al suo potere d'apprezzamento, è punito con la reclusione sino a cinque anni o con la detenzione.
octies 1. Se la gravità del fatto e la colpa sono tanto lievi da rendere inappropriata l'inflizione di una pena, l'autorità competente prescinde dal procedimento penale, dal rinvio a giudizio o dalla punizione.
Corruzione
passiva
Concessione
di vantaggi
Accettazione
di vantaggi
2. Corruzione di
pubblici ufficiali
stranieri
3. Disposizioni
comuni
Codice penale svizzero 110
311.0
2. Non sono indebiti i vantaggi ammessi dalle norme in materia di rapporti di servizio e quelli di lieve entità, usuali nelle relazioni sociali.
3. Sono equiparati a pubblici ufficiali i privati che adempiono compiti pubblici.
Titolo ventesimo:238 Delle contravvenzioni a disposizioni del diritto federale
Art. 323
239 Sono puniti con l'arresto o con la multa: 1. il debitore che, avvisato nelle forme di legge, non assiste e non si fa rappresentare ad un pignoramento o a una compilazione d'inventario (art. 91 cpv. 1 n. 1, 163 cpv. 2, 345 cpv. 1240 LEF241); 2. il debitore che non indica, sino a concorrenza di quanto sia necessario per un sufficiente pignoramento o per l'esecuzione di un sequestro, tutti i suoi beni, compresi quelli che non sono in suo possesso, come pure i suoi crediti e diritti verso terzi (art. 91 cpv. 1 n. 2, 275 LEF); 3. il debitore che, all'atto della compilazione di un inventario, non indica tutti i suoi beni, compresi quelli che non sono in suo possesso, come pure i suoi crediti e diritti verso terzi (art. 163 cpv. 2, 345 cpv. 1242 LEF); 4. il fallito che non indica all'ufficio dei fallimenti tutti i suoi beni e non li mette a disposizione di esso (art. 222 cpv. 1 LEF); 5. il fallito che, senza esserne stato espressamente dispensato, non sta a disposizione dell'amministrazione durante la procedura di fallimento (art. 229 cpv. 1 LEF).
238 Originariamente tit. diciannovesimo.
239 Nuovo testo giusta il n. 8 dell'all. della LF del 16 dic. 1994, in vigore dal 1° gen. 1997 (RU 1995 1227 1304; FF 1991 III 1).
240 Vedi ora l'art. 341 cpv. 1 241 RS 281.1
242 Vedi ora l'art. 341 cpv. 1 Inosservanza
da parte del
debitore di
norme della
procedura di
esecuzione e
fallimento
Codice penale svizzero 111
311.0
Art. 324
243 Sono puniti con la multa: 1. la persona adulta che, essendo convissuta col fallito, morto o latitante, non indica all'ufficio dei fallimenti tutti i beni del debitore e non li mette a disposizione di esso (art. 222 cpv. 2 LEF244); 2. chi non notifica i suoi debiti verso il fallito entro il termine per le notificazioni (art. 232 cpv. 2 n. 3 LEF); 3. chi non mette a disposizione dell'ufficio dei fallimenti, entro il termine per le notificazioni, gli oggetti del fallito che egli detiene a titolo di pegno o per altro titolo (art. 232 cpv. 2 n. 4 LEF); 4. chi, scaduto il termine di realizzazione, non consegna ai liquidatori oggetti del fallito che detiene a titolo di creditore pignoratizio (art. 324 cpv. 2 LEF);
5. il terzo che non ottempera al dovere di informare e di mettere a disposizione giusta gli articoli 57a capoverso 1, 91 capoverso 4, 163 capoverso 2, 222 capoverso 4 e 345 capoverso 1 della legge federale sulla esecuzione e sul fallimento.
Art. 325
Chiunque intenzionalmente o per negligenza non ottempera all'obbligo imposto dalla legge di tenere regolarmente i libri di commercio, chiunque intenzionalmente o per negligenza non ottempera all'obbligo imposto dalla legge di conservare i libri di commercio, le lettere ed i telegrammi d'affari, è punito con l'arresto o con la multa.
bis 245 Chiunque, minacciando svantaggi, segnatamente lo scioglimento successivo del rapporto di locazione, impedisce o tenta di impedire il conduttore a contestare pigioni od altre pretese del locatore, chiunque dà la disdetta al conduttore poiché questi tutela o intende tutelare i diritti spettantigli in virtù del Codice delle obbligazioni246, 243 Nuovo testo giusta il n. 8 dell'all. della LF del 16 dic. 1994, in vigore dal 1° gen. 1997 (RU 1995 1227 1304; FF 1991 III 1).
244 RS 281.1 245 Introdotto dal n. II art. 4 della LF del 15 dic. 1989 che modifica il CO (locazione e affitto), in vigore dal 1° lug. 1990 (RS 220 in fine, disp. fin. tit. VIII e VIIIbis).
246 RS 220
Inosservanza da
parte di terzi di
norme della
procedura di
esecuzione e
fallimento e
della procedura
concordataria
Inosservanza
delle norme
legali sulla
contabilità
Infrazioni alle
disposizioni sulla
protezione dei
conduttori di
locali d'abitazione e commer-
ciali
Codice penale svizzero 112
311.0
chiunque impone o tenta di imporre illecitamente pigioni o altre pretese dopo il fallimento di un esperimento di conciliazione o dopo una decisione giudiziale, è punito, a querela del conduttore, con l'arresto o con la multa.
Art. 326
247 Chi ha agito in qualità di organo di una persona giuridica o di membro di un tale organo, di collaboratore di una persona giuridica o di una società nella quale esercita competenze decisionali indipendenti nel settore di attività assegnatogli, oppure di dirigente effettivo di una persona giuridica o di una società, senza esserne organo, membro di un organo o collaboratore, è punibile secondo gli articoli 323-325, anche se le circostanze personali che hanno per effetto di fondare o aggravare la pena sono realizzate solo nei confronti della persona giuridica o della società in questione.
bis 248 1 Se una delle infrazioni previste nell'articolo 325bis è commessa nella gestione degli affari di una persona giuridica, di una società in nome collettivo o in accomandita o di una ditta individuale, o altrimenti nell'esercizio di incombenze d'affari o di servizio per terze persone, le disposizioni penali si applicano alle persone fisiche che l'hanno commessa.
2
Il padrone d'azienda o il datore di lavoro, il mandante o la persona rappresentata che era a conoscenza dell'infrazione o ne ha avuto successivamente notizia e, benché ne avesse la possibilità, non si è adoperato per impedirla o per paralizzarne gli effetti, è punibile come l'autore.
3
Se il padrone d'azienda o il datore di lavoro, il mandante o la persona rappresentata è una persona giuridica, una società in nome collettivo o in accomandita, una ditta individuale o una comunità di persone senza personalità giuridica, il capoverso 2 si applica agli organi, ai membri degli organi, ai soci preposti alla gestione, alle persone effettivamente dirigenti o ai liquidatori colpevoli.
247 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 17 giu. 1994, in vigore dal 1° gen. 1995 (RU 1994 2290 2308; FF 1991 II 797).
248 Introdotto dal n. II art. 4 della LF del 15 dic. 1989 che modifica il CO (locazione e affitto), in vigore dal 1° lug. 1990 (RS 220 in fine, disp. fin. tit. VIII e VIIIbis).
Persone
giuridiche,
società commerciali e ditte
individuali 1. Nel caso degli articoli 323-325
2. Nel caso
dell'articolo 325bis
Codice penale svizzero 113
311.0
ter 249 Chiunque utilizza per un'azienda iscritta nel registro di commercio
una denominazione non conforme a quella iscritta a registro e tale da indurre in errore, chiunque utilizza per un'azienda non iscritta nel registro di commercio una denominazione fallace, chiunque suscita l'impressione che un'azienda straniera non iscritta nel registro di commercio abbia la sede o una succursale in Svizzera, è punito con l'arresto o con la multa.
quater 250 Chiunque, tenuto legalmente nella sua qualità di organo di un istituto
di previdenza in favore del personale a informare i beneficiari e le autorità di sorveglianza, viola quest'obbligo o fornisce informazioni inveritiere, è punito con l'arresto o con la multa.
Art. 327
251
Art. 328
1. Chiunque contraffà segni di valore postali svizzeri od esteri per metterli in circolazione come imitazioni, senza apporre a ciascuno di essi un contrassegno che indichi la contraffazione, chiunque importa, mette in vendita od in circolazione tali contraffazioni, è punito con l'arresto o con la multa.
2.252
Le contraffazioni sono confiscate.
Art. 329
1. Chiunque indebitamente penetra in uno stabilimento od in altro luogo, il cui accesso è proibito dall'autorità militare, 249 Introdotto dal n. I della LF del 17 giu. 1994 (RU 1994 2290 2308; FF 1991 II 797). Nuovo testo giusta il n. 5 dell'all. alla L del 3 ott. 2003 sulla fusione, in vigore dal 1° lug. 2004 (RS 221.301).
250 Introdotto dal n. I della LF del 17 giu. 1994, in vigore dal 1° gen. 1995 (RU 1994 2290 2308; FF 1991 II 797).
251 Abrogato dal n. 3 dell'appendice della LF del 22 dic. 1999 sull'unità monetaria e i mezzi di pagamento (RS 941.10).
252 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 5 ott. 1950, in vigore dal 5 gen. 1951 (RU 1951 1 16; FF 1949 613).
Contravvenzioni
alle disposizioni
sulle ditte
commerciali
False
informazioni da
parte di istituzioni di previ-
denza a favore
del personale
Contraffazione
di segni di
valore postali
senza fine di
falsificazione
Violazione di
segreti militari
Codice penale svizzero 114
311.0
prende disegni di stabilimenti o di oggetti che interessano la difesa nazionale oppure riproduce o pubblica tali disegni, è punito con l'arresto o con la multa.
2. Il tentativo e la complicità sono punibili.
Art. 330
Chiunque indebitamente vende od acquista, dà o riceve in pegno, consuma, fa scomparire, distrugge o rende inservibili oggetti, che furono sequestrati o requisiti dall'Amministrazione dell'esercito a scopo di difesa nazionale, è punito con l'arresto sino ad un mese o con la multa.
Art. 331
Chiunque indebitamente porta l'uniforme dell'esercito svizzero è punito con l'arresto fino ad otto giorni o con la multa.
Art. 332
253 Chiunque non dà l'avviso prescritto dall'articolo 720 capoverso 2, 720a e 725 capoverso 1 del Codice civile254 per una cosa che ha trovata o che è venuta in suo potere, è punito con la multa.
Libro terzo: Dell'attuazione e dell'applicazione del Codice penale Titolo primo: Della relazione del presente Codice con altre leggi della Confederazione e con le leggi dei Cantoni
Art. 333
1 Le disposizioni generali del presente Codice si applicano ai reati previsti da altre leggi federali, in quanto queste non contengano disposizioni sulla materia.
2
Le disposizioni generali sui crimini e sui delitti si applicano ai reati, a cui altre leggi federali comminano una pena privativa della libertà personale superiore ai tre mesi; negli altri casi si applicano le disposizioni generali sulle contravvenzioni sostituendo l'arresto alla detenzione.
3
Le contravvenzioni previste da altre leggi federali sono punibili anche quando sono dovute a negligenza, purché non risulti dalla 253 Nuovo testo giusta il n. III della LF del 4 ott. 2002 (Articolo di principio sugli animali), in vigore dal 1° apr. 2003 (RU 2003 463 466; FF 2002 3734 5207).
254 RS
210
Commercio di
materiali
sequestrati o
requisiti
dall'esercito
Uso indebito
della uniforme
militare
Omessa notificazione del
rinvenimento di
cose smarrite
1. Leggi federali.
Applicazione
della parte
generale ad altre
leggi federali
Codice penale svizzero 115
311.0
disposizione applicabile che la contravvenzione è punita solo se è commessa intenzionalmente.
4
La grazia è in tutti i casi regolata dalle disposizioni del presente Codice.
5
Nelle altre leggi federali, fintanto che non siano formalmente adeguate al nuovo diritto, vale quanto segue:
a. i termini di prescrizione dell'azione penale per i crimini e i delitti sono aumentati della metà; quelli per le contravvenzioni, del doppio; b. i termini di prescrizione dell'azione penale per le contravvenzioni, se superiori a un anno, sono raddoppiati;
c. le norme sull'interruzione e la sospensione della prescrizione dell'azione penale sono abrogate. È fatto salvo l'articolo 11 capoverso 3 della legge federale del 22 marzo 1974255 sul diritto penale amministrativo; d. l'azione penale non si prescrive più se prima della scadenza del termine di prescrizione è pronunciata una sentenza in prima istanza.256
Art. 334
Se in una disposizione di diritto federale è fatto riferimento a norme abrogate dal presente Codice, il riferimento si applica alle corrispondenti disposizioni del Codice stesso.
Art. 335
1. Ai Cantoni rimane riservata la legislazione sulle contravvenzioni di polizia, che non sono regolate dalla legislazione federale.
Essi possono comminare pene per le violazioni delle disposizioni cantonali in materia di amministrazione e di procedura.
2. Essi conservano la facoltà di emanare le disposizioni penali necessarie per assicurare l'osservanza del diritto cantonale in materia fiscale.
255 RS
313.0
256 Introdotto dal n. I della LF del 22 mar. 2002 (Prescrizione dell'azione penale), in vigore dal 1° ott. 2002 (RU 2002 2986 2988; FF 2002 2416 1513).
Riferimento a
disposizioni
abrogate
2. Leggi
cantonali.
Diritto penale di
polizia,
amministrativo e
fiscale
Codice penale svizzero 116
311.0
Titolo secondo: Della relazione del presente Codice con la legislazione anteriore
Art. 336
L'esecuzione di sentenze, che sono state pronunciate secondo leggi penali anteriori, soggiace alle seguenti restrizioni: a. se il presente Codice non punisce il fatto, per il quale è stata pronunciata la condanna, la pena non può più essere eseguita; b. nessuna condanna alla pena di morte può essere eseguita dopo l'attuazione del Codice; la pena di morte è convertita d'ufficio nella reclusione perpetua; c. se un detenuto, condannato prima dell'attuazione del presente Codice a pene privative della libertà personale in diversi Cantoni o da diversi tribunali dello stesso Cantone, deve ancora scontare, al momento dell'attuazione stessa, più di cinque anni delle pene inflitte, il Tribunale federale, a richiesta del condannato, fissa una pena unica in conformità all'articolo 68. Il Tribunale federale incarica un Cantone della esecuzione di questa pena ed impone secondo il suo libero apprezzamento ai Cantoni che ne rimangono esonerati, un contributo alle spese; d. se un detenuto che al momento dell'attuazione del presente Codice sconta la sua pena è riconosciuto colpevole di un altro crimine o delitto punibile con pena privativa della libertà personale e commesso prima dell'attuazione stessa, il giudice che pronuncia la condanna fissa una pena unica e computa il carcere scontato in base alla prima sentenza; e. le disposizioni del presente Codice sulla liberazione condizionale si applicano anche ai detenuti condannati prima dell'attuazione del Codice stesso.
Art. 337
1 Le disposizioni del presente Codice sulla prescrizione dell'azione penale e della pena si applicano anche ai reati commessi ed alle pene pronunciate prima dell'attuazione del Codice stesso, se queste disposizioni sono più favorevoli al colpevole.
2
Il periodo di tempo decorso prima dell'attuazione del presente Codice è computato.
Esecuzione di
sentenze penali
pronunciate
prima
dell'attuazione
del Codice
Prescrizione
Codice penale svizzero 117
311.0
Art. 338
1 La riabilitazione è regolata dalle disposizioni del presente Codice anche per le sentenze pronunciate secondo una legge penale anteriore.
2
È parimente regolata dalle disposizioni del presente Codice la cancellazione della iscrizione nel casellario giudiziale di una condanna pronunciata prima dell'attuazione del Codice stesso.
Art. 339
1. Per i reati punibili solo a querela di parte, il termine per presentare la querela è regolato dalla legge in vigore al momento in cui il fatto è stato commesso.
2. Se il presente Codice richiede la querela per punire un reato che, secondo la legge anteriore era perseguibile d'ufficio, il termine per la presentazione della querela decorre dall'attuazione del Codice. Se il procedimento fosse già introdotto, esso non continuerà che a querela di parte.
3. Se il presente Codice dispone che si deve perseguire d'ufficio un reato, il quale secondo la legge anteriore era punibile solo a querela di parte, il reato commesso prima dell'attuazione del Codice è punibile solo a querela di parte.
Titolo terzo: Della giurisdizione federale e della giurisdizione cantonale
Art. 340
1.257 Sono sottoposti alla giurisdizione federale: i reati previsti nei titoli primo e quarto e negli articoli 140, 156, 189 e 190, in quanto diretti contro persone protette in virtù del diritto internazionale, contro magistrati federali, contro membri dell'Assemblea federale, contro il procuratore generale della Confederazione o contro il suo sostituto;258 i reati previsti negli articoli 137-141, 144, 160 e 172ter, in quanto concernano locali, archivi e documenti di missioni diplomatiche e posti consolari;259 257 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 9 ott. 1981, in vigore dal 1° ott. 1982 (RU 1982 1530 1534; FF 1980 I 1032).
258 Nuovo testo del comma giusta il n. II 5 dell'all. alla L del 13 dic. 2002 sul Parlamento, in vigore dal 1° dic. 2003 (RS 171.10).
259 Nuovo testo del comma giusta il n. I della LF del 24 mar. 2000, in vigore dal 15 dic. 2000 (RU 2000 2725 2729; FF 1999 4611).
Riabilitazione
Reati punibili
a querela di
parte
1. Giurisdizione
federale.
Limiti
Codice penale svizzero 118
311.0
la presa d'ostaggio giusta l'articolo 185, se la coazione è diretta contro autorità federali o estere; i crimini e i delitti previsti negli articoli 224-226ter;260 i crimini e i delitti previsti nel titolo decimo e concernenti le monete, la cartamoneta o i biglietti di banca, come pure i valori di bollo ufficiali, le altre marche ufficiali della Confederazione e i pesi e le misure; i crimini e i delitti previsti nel titolo undecimo, in quanto si tratti di documenti federali; i reati previsti nell'articolo 260bis e nei titoli tredicesimo a quindicesimo e diciassettesimo, in quanto diretti contro la Confederazione o le sue autorità, contro la volontà popolare in elezioni, votazioni e domande di referendum o d'iniziativa federali o contro l'autorità o la giustizia federali; inoltre i crimini e i delitti previsti nel titolo sedicesimo e i reati commessi da un membro di un'autorità federale o da un funzionario federale, o diretti contro la Confederazione, previsti nei titoli diciottesimo e diciannovesimo; infine le contravvenzioni previste negli articoli 329-331;261 i crimini e i delitti politici che sono causa o consequenza di torbidi tali da rendere necessario un intervento federale armato.
2.262 Sono inoltre sottoposti alla giurisdizione federale i reati previsti nel titolo dodicesimobis.
3.263 Sono fatte salve le disposizioni contenute in leggi federali speciali concernenti la competenza del Tribunale penale federale.
bis 264 1 Sono inoltre sottoposti alla giurisdizione federale i reati previsti negli articoli 260ter, 260quinquies, 305bis, 305ter e 322ter-322septies, nonché i crimini commessi da un'organizzazione criminale ai sensi dell'articolo 260ter, a condizione che i reati: 266 260 Nuovo testo del comma giusta il n. II 2 dell'all. alla LF del 21 mar. 2003 sull'energia nucleare, in vigore dal 1° feb. 2005 (RS 732.1).
261 Nuovo testo del comma giusta il n. I 1 della LF del 22 dic. 1999 (Revisione delle disposizioni penali in materia di corruzione), in vigore dal 1° mag. 2000 (RU 2000 1121 1125; FF 1999 4721).
262 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 24 mar. 2000, in vigore dal 15 dic. 2000 (RU 2000 2725 2729; FF 1999 4611).
263 Introdotto dal n. I della LF del 24 mar. 2000 (RU 2000 2725; FF 1999 4611). Nuovo testo giusta il n. 8 dell'all. alla LF del 4 ott. 2002 sul Tribunale penale federale, in vigore dal 1° apr. 2004 (RS 173.71).
264 Introdotto dal n. I della LF del 22 dic. 1999 (Nuove competenze procedurali della Confederazione nei settori della criminalità organizzata e della criminalità economica), in vigore dal 1° gen. 2002 (RU 2001 3071 3076; FF 1998 1095).
265 Nuovo testo giusta il n. I 1 della LF del 21 mar. 2003 (Finanziamento del terrorismo), in vigore dal 1° ott. 2003 (RU 2003 3043 3047; FF 2002 4815).
266 Nuovo testo giusta il n. I 1 della LF del 21 mar. 2003 (Finanziamento del terrorismo), in vigore dal 1° ott. 2003 (RU 2003 3043 3047; FF 2002 4815).
Indagini in caso
di criminalità
organizzata,
finanziamento
del terrorismo e
criminalità
economica265
Codice penale svizzero 119
311.0
a. siano stati commessi prevalentemente all'estero; oppure b. siano stati commessi in più Cantoni e non abbiano riferimento prevalente in uno di essi.
2
In caso di crimini di cui ai titoli secondo e undecimo, il Ministero pubblico della Confederazione può aprire un'inchiesta qualora: a. siano realizzate le condizioni di cui al capoverso 1; e b. nessuna autorità cantonale preposta al procedimento penale si occupi della causa o l'autorità cantonale preposta al procedimento penale solleciti dal Ministero pubblico della Confederazione la ripresa della procedura.
3
L'apertura di un'inchiesta secondo il capoverso 2 determina la competenza giurisdizionale federale
Art. 341
e 342267
Art. 343
I reati previsti nel presente Codice che non soggiacciono alla giurisdizione federale sono perseguiti e giudicati dalle autorità cantonali secondo le disposizioni di procedura delle leggi cantonali.
Art. 344
1. ...268 2. ...269 Titolo quarto: Delle autorità cantonali Della loro competenza per materia e per territorio Dell'assistenza fra le autorità
Art. 345
1. I Cantoni designano le autorità, a cui sono devoluti il procedimento ed il giudizio per i reati previsti nel presente Codice, che soggiacciono alla giurisdizione cantonale.
267 Abrogati dal n I 2 della LF dell'8 ott. 1999 concernente la soppressione delle assise federali (RU 2000 505; FF 1999 6784).
268 Abrogato dal n. I della LF del 22 dic. 1999 (Nuove competenze procedurali della Confederazione nei settori della criminalità organizzata e della criminalità economica)(RU 2001 3071; FF 1998 1095).
269 Abrogato dal n I 2 della LF dell'8 ott. 1999 concernente la soppressione delle assise federali (RU 2000 505; FF 1999 6784).
2. Giurisdizione
cantonale
1. Competenza
per materia
Codice penale svizzero 120
311.0
Il giudizio sulle contravvenzioni può essere deferito ad una autorità amministrativa.
2. I Cantoni designano le autorità competenti per eseguire le decisioni del giudice intese all'internamento, alla cura o al ricovero dei delinquenti irresponsabili o di responsabilità scemata, ovvero per far cessare siffatte misure.
Art. 346
270 1 Per il procedimento ed il giudizio di un reato sono competenti le autorità del luogo in cui esso fu compiuto. Se nella Svizzera trovasi soltanto il luogo in cui si è verificato o doveva verificarsi l'evento, sono competenti le autorità di questo luogo.
2
Se l'agente ha compiuto il reato in più luoghi o se l'evento si è verificato in più luoghi, sono competenti le autorità del luogo in cui fu aperta la prima istruzione.
Art. 347
271 1 In caso di reato in Svizzera giusta l'articolo 27 sono competenti le autorità del luogo in cui ha sede l'impresa del mezzo di comunicazione sociale. Se l'autore dell'opera è noto e risiede in Svizzera, sono parimenti competenti le autorità del luogo di dimora. In questo ultimo caso, il procedimento è attuato nel luogo in cui fu compiuto il primo atto d'istruzione. In caso di reati perseguibili a querela di parte, il querelante può scegliere tra i due fori.
2
Se non è dato alcun foro giusta il capoverso 1, sono competenti le autorità del luogo in cui l'opera è stata diffusa. Se la diffusione è avvenuta in più luoghi, sono competenti le autorità del luogo in cui fu compiuto il primo atto d'istruzione.
3
Se il colpevole non può essere tradotto davanti al tribunale di uno di questi luoghi, perché il Cantone della sua dimora ne rifiuta la consegna, sono competenti le autorità del luogo di dimora.
Art. 348
1 Se il reato è stato commesso all'estero o se non si può determinare il luogo in cui fu commesso, sono competenti le autorità del luogo in cui dimora il colpevole. Se il colpevole non ha dimora nella Svizzera, sono competenti le autorità del suo luogo d'origine. Se il colpevole non ha nella Svizzera né dimora né luogo d'origine, sono competenti le autorità del luogo dove egli fu arrestato.
270 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 5 ott. 1950, in vigore dal 5 gen. 1951 (RU 1951 1 16; FF 1949 613). Vedi anche RU 57 1408.
271 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 10 ott. 1997, in vigore dal 1° apr. 1998 (RU 1998 1 852 856; FF 1996 IV 449).
2. Competenza
per ragione di
territorio.
Foro del luogo
del reato
Foro in caso di
reati commessi
mediante mass
media
Foro per i reati
commessi
all'estero
Codice penale svizzero 121
311.0
2
Se la competenza non può essere determinata per nessuno dei detti fori, sono competenti le autorità del Cantone che ha provocato la estradizione. In questo caso, il Governo cantonale designa l'autorità a cui spetta la competenza locale.
Art. 349
1 L'autorità competente per il procedimento e il giudizio contro l'autore principale è competente anche per il procedimento e il giudizio contro l'istigatore e il complice.
2
Se al reato hanno partecipato più persone come coautori, sono competenti le autorità del luogo in cui fu compiuto il primo atto d'istruzione.
Art. 350
1. Quando si deve procedere contro la stessa persona per più reati commessi in diversi luoghi, le autorità del luogo in cui è stato commesso il reato punito con la pena più grave sono competenti anche per perseguire e giudicare gli altri reati.
Se ai diversi reati è comminata la medesima pena, sono competenti le autorità del luogo in cui fu compiuto il primo atto d'istruzione.
2. Se, contrariamente alle norme sul concorso di reati (art. 68), alcuno è stato condannato da più tribunali a diverse pene privative della libertà, il tribunale che ha pronunciato la pena più grave fissa, a richiesta del condannato, una pena unica.
bis 272 1 Le confische indipendenti dalla punibilità di una data persona sono eseguite nel luogo in cui si trovano gli oggetti o i valori patrimoniali da confiscare.
2
Se gli oggetti o i valori patrimoniali si trovano in diversi Cantoni e sono in relazione con uno stesso reato o uno stesso autore, l'autorità competente è quella del luogo in cui è stato aperto il primo procedimento di confisca.
Art. 351
273 Se esiste contestazione fra le autorità di più Cantoni sul foro competente, il Tribunale penale federale designa il Cantone cui spetta il diritto e il dovere di perseguire e di giudicare.274 Foro per i
compartecipi
Foro in caso
di concorso
di reati
Foro in caso
di confisca
indipendente
Contestazioni
sul foro
Codice penale svizzero 122
311.0
bis 275 1 La Confederazione gestisce, insieme ai Cantoni, un sistema di ricerca informatizzato di persone e oggetti (RIPOL), allo scopo di assistere le autorità federali e cantonali nell'adempimento dei compiti legali seguenti:
a. arresto di persone o ricerca della loro dimora nell'ambito di un'inchiesta penale o dell'esecuzione di una pena o di una misura; b. internamento di persone in caso di misure tutorie o di privazione della libertà a fini assistenziali;
c. ricerca della dimora delle persone scomparse; d. controllo delle misure d'allontanamento nei confronti di stranieri ai sensi della legge federale del 26 marzo 1931276 concernente la dimora e il domicilio degli stranieri;
e. comunicazione di disconoscimenti di licenze di condurre straniere;
f. ricerca della dimora dei conducenti dei veicoli a motore senza protezione assicurativa; g. ricerca di veicoli e oggetti perduti o rubati.
2
Nell'ambito previsto dal capoverso 1, le autorità seguenti possono diffondere segnalazioni tramite il RIPOL: a. Ufficio federale di polizia; b. Ministero pubblico della Confederazione; c. Ufficio centrale per la repressione del rapimento internazionale dei minori;
d. Ufficio federale della migrazione;277 e. ... 278 f.
Direzione generale delle dogane; g. autorità della giustizia militare; 272 Introdotto dal n. 1 dell'all. alla LF del 19 mar. 2004 sulla ripartizione dei valori patrimoniali confiscati, in vigore dal 1° ago. 2004 (RS 312.4).
273 Nuovo testo giusta il n. 8 dell'all. alla LF del 4 ott. 2002 sul Tribunale penale federale, in vigore dal 1° apr. 2004 (RS 173.71).
274 Vedi altresì l'art. 264 PP (RS 312.0).
275 Introdotto dal n. I del DF del 19 giu. 1992, in vigore dal 1° lug. 1993 (RU 1993 1988 1992; FF 1990 III 1001).
276 RS 142.20 277 Nuovo testo giusta il n. I 3 dell'O del 3 nov. 2004 concernente l'adeguamento delle disposizioni legali in seguito alla fusione degli uffici federali IMES e UFR, in vigore dal 1° gen. 2005 (RU 2004 4655).
278 Abrogata dal n. I 3 dell'O del 3 nov. 2004 concernente l'adeguamento delle disposizioni legali in seguito alla fusione degli uffici federali IMES e UFR, con effetto dal 1° gen.
2005 (RU 2004 4655).
2a. Assistenza in materia di
polizia.
a. Sistema di
ricerca
informatizzato di
polizia (RIPOL)
Codice penale svizzero 123
311.0
h. autorità cantonali di polizia e altre autorità cantonali civili.
3
Le autorità seguenti possono ottenere dati dal RIPOL per lo svolgimento dei compiti secondo il capoverso 1:
a. autorità elencate nel capoverso 2; b. uffici di confine; c. Servizio dei ricorsi del Dipartimento federale di giustizia e polizia;
d. rappresentanze
svizzere
all'estero;
e. organi
d'INTERPOL;
f.
uffici della circolazione stradale; g. autorità cantonali di polizia degli stranieri; h. altre autorità giudiziarie e amministrative.
4
Il Consiglio federale: a. disciplina le modalità, segnatamente la responsabilità del trattamento dei dati, il genere dei dati raccolti e la durata di conservazione dei dati e la collaborazione con i Cantoni;
b. designa le autorità che possono introdurre direttamente dati nel RIPOL, quelle che possono consultarlo direttamente e quelle cui i dati possono essere di caso in caso comunicati; c. disciplina i diritti procedurali delle persone interessate, in particolare la consultazione dei dati nonché la loro rettifica, archiviazione e distruzione.
ter 279 1 L'Ufficio federale di polizia280 assume i compiti di ufficio centrale nazionale ai sensi degli statuti dell'Organizzazione internazionale di polizia criminale (INTERPOL).
2
Esso è competente a mediare scambi d'informazioni tra le autorità federali e cantonali preposte al perseguimento penale, da un canto, e gli uffici centrali nazionali di altri Stati e il Segretariato generale di INTERPOL.
279 Introdotto dal n. I del DF del 19 giu. 1992, in vigore dal 1° lug. 1993 (RU 1993 1988 1992; FF 1990 III 1001).
280 Testo rettificato dalla Commissione di redazione dell'Assemblea federale [art. 33 LRC - RU 1974 1051].
b. Collaborazione con
INTERPOL.
Competenza
Codice penale svizzero 124
311.0
quater 281 1 L'Ufficio federale di polizia282 trasmette le informazioni di polizia criminale destinate al perseguimento di reati e all'esecuzione di pene e di misure.
2
Esso può trasmettere informazioni di polizia criminale se, sulla base di circostanze concrete, si può prevedere con grande probabilità che sarà commesso un crimine o un delitto.
3
Esso può trasmettere informazioni destinate alla ricerca di persone scomparse o all'identificazione di sconosciuti.
4
Onde prevenire o chiarire reati l'Ufficio federale di polizia283 può ricevere informazioni da privati o fornire informazioni a privati, se ciò è nell'interesse dell'interessato, se questi ha dato il suo consenso o se le circostanze permettono di presumerlo.
quinquies 284 1 Lo scambio di informazioni di polizia criminale è retto dai principi della legge federale del 20 marzo 1981285 sull'assistenza internazionale in materia penale nonché dagli statuti e regolamenti d'INTERPOL dichiarati applicabili dal Consiglio federale.
2
La legge federale del 19 giugno 1992286 sulla protezione dei dati regge lo scambio d'informazioni destinate alla ricerca di persone scomparse e all'identificazione di sconosciuti e per scopi amministrativi.
3
L'Ufficio federale di polizia287 può trasmettere informazioni direttamente agli uffici centrali nazionali di altri Stati, se lo Stato destinatario soggiace alle prescrizioni d'INTERPOL in materia di protezione dei dati.
sexies 288 La Confederazione può accordare a INTERPOL aiuti finanziari e
indennità.
281 Introdotto dal n. I del DF del 19 giu. 1992, in vigore dal 1° lug. 1993 (RU 1993 1988 1992; FF 1990 III 1001).
282 Testo rettificato dalla Commissione di redazione dell'Assemblea federale [art. 33 LRC - RU 1974 1051].
283 Testo rettificato dalla Commissione di redazione dell'Assemblea federale [art. 33 LRC - RU 1974 1051].
284 Introdotto dal n. I del DF del 19 giu. 1992, in vigore dal 1° lug. 1993 (RU 1993 1988 1992; FF 1990 III 1001).
285 RS 351.1 286 RS 235.1
287 Testo rettificato dalla Commissione di redazione dell'Assemblea federale [art. 33 LRC - RU 1974 1051].
288 Introdotto dal n. I del DF del 19 giu. 1992, in vigore dal 1° lug. 1993 (RU 1993 1988 1992; FF 1990 III 1001).
Compiti
Protezione
dei dati
Aiuti finanziari
e indennità
Codice penale svizzero 125
311.0
septies 289 1 L'Ufficio federale di polizia290 registra e memorizza i dati segnaletici rilevati e trasmessigli da autorità cantonali, federali o straniere nel quadro di perseguimenti penali o nello svolgimento di altri compiti legali. Esso confronta tra loro tali dati, allo scopo di identificare una persona ricercata o sconosciuta.
2
Esso comunica il risultato di tali lavori all'autorità richiedente, alle autorità preposte al perseguimento penale che svolgono un'inchiesta contro la stessa persona nonché alle altre autorità che devono conoscere l'identità di questa persona per lo svolgimento dei loro compiti legali.
3
Il Consiglio federale: a. disciplina le modalità, segnatamente la responsabilità del trattamento dei dati, la cerchia delle persone rilevate e i loro diritti procedurali nonché la durata di conservazione dei dati e la collaborazione con i Cantoni;
b. designa le autorità competenti per la consultazione, la rettifica e la distruzione dei dati.
octies 291 1 L'Ufficio federale di polizia gestisce un sistema informatizzato di gestione e indice informatizzato delle persone e dei fascicoli (IPAS). Il sistema può contenere dati personali e profili della personalità degni di particolare protezione. I dati dell'IPAS possono essere trattati soltanto allo scopo di: a. accertare se l'Ufficio federale di polizia tratta dati relativi a una data persona;
b. trattare dati concernenti gli affari dell'Ufficio federale di polizia;
c. organizzare in modo razionale ed efficace lo svolgimento dei lavori;
d. tenere il controllo dello svolgimento delle pratiche; e. allestire statistiche.
2
Per adempiere gli scopi enunciati nel capoverso 1 lettere a, c e d, il sistema IPAS contiene: 289 Introdotto dal n. I del DF del 19 giu. 1992, in vigore dal 1° lug. 1993 (RU 1993 1988 1992; FF 1990 III 1001).
290 La designazione dell'unità amministrativa è stata adattata giusta l'art. 16 cpv. 3 dell'O del 17 nov. 2004 sulle pubblicazioni ufficiali (RS 170.512.1). 291 Introdotto dal n. I della LF del 18 giu. 1999 (Sistema informatizzato di gestione e indice informatizzato delle persone e dei fascicoli in seno all'Ufficio federale di polizia), in vigore dal 1° lug. 2000 (RU 2000 1855 1857; FF 1997 IV 1029).
c. Collaborazione a scopo
d'identificazione
di persone
d. Sistema
informatizzato di
gestione e indice
informatizzato
delle persone e
dei fascicoli in
seno all'Ufficio
federale di
polizia
Codice penale svizzero 126
311.0
a. le generalità delle persone i cui dati sono trattati dall'Ufficio federale di polizia;
b. la designazione dei servizi dell'Ufficio federale di polizia nei quali sono trattati dati relativi a una data persona; c. la designazione dei sistemi d'informazione dell'Ufficio federale di polizia nei quali una data persona è registrata, ad eccezione dei sistemi previsti dall'articolo 11 della legge federale del 7 ottobre 1994292 sugli Uffici centrali di polizia giudiziaria della Confederazione;
d. i dati necessari alla localizzazione e alla regolare gestione dei fascicoli o delle iscrizioni elettroniche nonché al controllo delle pratiche.
3
Per adempiere lo scopo enunciato nel capoverso 1 lettera b, il sistema contiene inoltre, separatamente rispetto ai dati di cui al capoverso 2, dati relativi agli ambiti seguenti:
a. assistenza giudiziaria internazionale; b. estradizione; c. servizio d'identificazione;
d. polizia amministrativa di competenza dell'Ufficio federale; e. Interpol.
4
Il sistema contiene inoltre documenti relativi a persone, su supporto cartaceo o sotto forma di immagini registrate elettronicamente, e iscrizioni su supporto elettronico, ad eccezione di documenti e iscrizioni relative a casi degli Uffici centrali di polizia giudiziaria.
5
Oltre all'Ufficio federale, è autorizzata a trattare dati dell'IPAS l'autorità federale competente per il trattamento di dati del servizio d'identificazione.
6
Le autorità seguenti possono accedere ai dati dell'IPAS ai sensi del capoverso 2 lettere a, b e c mediante procedura di richiamo: a. il Ministero pubblico della Confederazione per l'attuazione di inchieste di polizia giudiziaria; b. l'autorità federale che assume i compiti ai sensi dell'articolo 2 capoverso 3 della legge federale del 21 marzo 1997293 sulle misure per la salvaguardia della sicurezza interna; c. l'autorità federale che attua i controlli di sicurezza relativi alle persone ai sensi dell'articolo 2 capoverso 4 lettera c della legge federale del 21 marzo 1997 sulle misure per la salvaguardia della sicurezza interna.
292 RS
360
293 RS
120
Codice penale svizzero 127
311.0
7
Le autorità federali preposte a compiti doganali e di polizia di confine possono chiedere, mediante procedura di richiamo, se una persona è registrata presso gli uffici centrali o il servizio Interpol dell'Ufficio federale di polizia.
8
Il Consiglio federale fissa le modalità, segnatamente: a. la responsabilità del trattamento dei dati, il genere dei dati raccolti e la loro durata di conservazione;
b. i servizi dell'Ufficio federale di polizia autorizzati a introdurre e consultare direttamente dati personali nel sistema nonché le autorità cui possono essere di caso in caso comunicati dati personali; c. il diritto d'accesso, in particolare ai dati secondo i capoversi 2 lettere b e c, 3 e 4;294 d. i diritti delle persone interessate, in particolare per quanto riguarda l'informazione nonché la rettifica, l'archiviazione e la distruzione dei dati.
9
Per quanto riguarda il diritto d'informazione, rimane salva l'applicazione dell'articolo 14 della legge federale del 7 ottobre 1994 sugli Uffici centrali di polizia giudiziaria della Confederazione.
Art. 352
1 Nelle cause penali in cui è applicabile il presente Codice o altra legge federale, la Confederazione e i Cantoni, come pure i Cantoni tra di loro, sono obbligati a prestarsi assistenza. In modo particolare, gli ordini d'arresto e di comparizione forzata devono, in queste cause, essere eseguiti in tutta la Svizzera.
2
Un Cantone può rifiutare a un altro Cantone la consegna di un imputato o di un condannato solo quando la causa si riferisca a un crimine o delitto politico o a un crimine o delitto commesso mediante pubblicazione in un mezzo di comunicazione sociale. Se ne rifiuta la consegna, il Cantone è obbligato ad assumere esso stesso il giudizio.295 3
La persona consegnata non può essere perseguita dal Cantone richiedente né per un crimine o delitto politico o per un crimine o delitto commesso mediante pubblicazione in un mezzo di comunicazione sociale, né per una contravvenzione di diritto cantonale, salvo che la consegna sia stata concessa per uno di questi reati.296
294 Testo rettificato dalla Commissione di redazione dell'AF [art. 33 LRC - RU 1974 1051].
295 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 10 ott. 1997, in vigore dal 1° apr. 1998 (RU 1998 1 852 856; FF 1996 IV 449).
296 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 10 ott. 1997, in vigore dal 1° apr. 1998 (RU 1998 1 852 856; FF 1996 IV 449).
3. Assistenza
fra le autorità.
Obbligo dei
Cantoni
Codice penale svizzero 128
311.0
Art. 353
1 Le relazioni in materia d'assistenza hanno luogo direttamente fra autorità ed autorità.
2
Gli ordini d'arresto dati per telegrafo o per telefono devono immediatamente essere confermati per iscritto.
3
Gli agenti della polizia devono prestare la loro assistenza anche senza richiesta preventiva.
4
Prima della consegna al Cantone richiedente, un imputato o un condannato deve essere interrogato dall'autorità competente.
Art. 354
1 L'assistenza è prestata gratuitamente. Tuttavia, l'autorità richiedente deve rimborsare le spese per perizie scientifiche o tecniche.
2
È riservato l'articolo 27 capoverso 1 della legge federale del 15 giugno 1934297 sulla procedura penale.
3
La parte alla quale sono addossate le spese deve, nella stessa misura, sopportare le spese d'assistenza, comprese quelle che il Cantone richiedente non è obbligato a rifondere.
Art. 355
1 Un'autorità d'istruzione od un tribunale non può eseguire atti procedurali sul territorio di un altro Cantone senza il consenso dell'autorità competente di questo Cantone. Nei casi urgenti l'atto può essere eseguito anche senza il consenso dell'autorità competente, la quale deve tuttavia essere immediatamente informata mediante esposizione dei fatti.
2
La procedura applicabile è quella del Cantone nel quale si eseguisce l'atto.
3
Le persone che dimorano in un altro Cantone possono essere citate per mezzo della posta. I testimoni possono chiedere una congrua anticipazione delle spese di viaggio.
4
I testimoni e i periti citati in un altro Cantone sono obbligati a comparire.
5
Decreti e sentenze come anche ordini e mandati penali possono essere notificati alle persone residenti in un altro Cantone conformemente alle prescrizioni in materia di atti giudiziali stabilite nella legislazione federale sul servizio delle poste, anche se una esplicita dichiarazione d'accettazione da parte dell'imputato è richiesta per chiudere il procedimento penale senza interrogatorio dell'imputato ovvero senza il giudizio di un tribunale. La sottoscrizione dell'attestazione di 297 RS 312.0. Ora: art. 27bis .
Procedura
Gratuità
Atti procedurali
in altri Cantoni
Codice penale svizzero 129
311.0
ricevuta da rimandare al mittente non equivale a dichiarazione d'accettazione da parte del destinatario.298
Art. 356
1 Gli agenti della polizia hanno diritto in casi urgenti di inseguire e di arrestare sul territorio di un altro Cantone un imputato od un condannato.
2
La persona arrestata deve essere immediatamente tradotta davanti al più vicino funzionario competente a rilasciare un ordine di arresto nel Cantone dove avvenne l'inseguimento. Il funzionario interroga l'arrestato e prende tutte le misure necessarie.
Art. 357
299 Le contestazioni tra la Confederazione e un Cantone ovvero tra Cantoni circa l'assistenza sono decise dal Tribunale penale federale.
Finché la decisione non sia emanata, devono essere mantenute le misure di sicurezza ordinate.
Art. 358
300 L'autorità istruttoria, se accerta che oggetti pornografici (art. 197 n. 3) sono stati fabbricati all'estero o importati, ne informa immediatamente l'ufficio centrale per la repressione della pornografia, istituito presso l'Ufficio federale di polizia301.
Titolo quartobis:302 Dell'avviso concernente i reati commessi contro minorenni
bis Se nell'ambito di un procedimento inerente a un reato commesso contro un minorenne l'autorità competente accerta che sono necessari ulteriori provvedimenti, essa ne informa immediatamente le autorità di tutela.
298 Introdotto dal n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° lug. 1971 (RU 1971 777 808; FF 1965 I 474).
299 Nuovo testo giusta il n. 8 dell'all. alla LF del 4 ott. 2002 sul Tribunale penale federale, in vigore dal 1° apr. 2004 (RS 173.71).
300 Nuovo testo giusta il n. I del DAF del 21 giu. 1991, in vigore dal 1° ott. 1992 (RU 1992 1670 1677; FF 1985 II 901).
301 La designazione dell'unità amministrativa è stata adattata giusta l'art. 4a dell'O del 15 giu. 1998 sulle pubblicazioni ufficiali (RS 170.512.1).
302 Introdotto dal n. I della LF del 23 giu. 1989, in vigore dal 1° gen. 1990 (RU 1989 2449 2456; FF 1985 II 901).
Inseguimento
Contestazioni
Avviso in caso di
pornografia
Obbligo d'avviso
Codice penale svizzero 130
311.0
ter Se è stato commesso un reato contro un minorenne, le persone tenute al segreto d'ufficio o professionale (art. 320 e 321) hanno il diritto, nell'interesse del minorenne, di avvisarne le autorità di tutela.
Titolo quinto: Del casellario giudiziale
Art. 359
303 1 L'Ufficio federale di giustizia304 gestisce, insieme ad altre autorità federali e ai Cantoni (art. 360bis cpv. 1), un casellario giudiziale informatizzato nel quale sono iscritte le condanne e le richieste di estratti del casellario giudiziale in relazione con procedimenti penali pendenti, contenente dati personali e profili della personalità degni di particolare protezione. Nel casellario giudiziale informatizzato, i dati relativi alle condanne e quelli relativi alle richieste di estratti del casellario giudiziale in relazione con procedimenti penali pendenti sono trattati separatamente.
2
Il casellario ha lo scopo di assistere le autorità federali e cantonali nell'adempimento dei compiti seguenti: a. attuazione di procedimenti penali; b. procedure internazionali in materia d'assistenza giudiziaria e d'estradizione;
c. esecuzione delle pene e delle misure; d. controlli di sicurezza civili e militari; e. pronuncia e revoca delle misure d'allontanamento nei confronti di stranieri ai sensi della legge federale del 26 marzo 1931305 concernente la dimora e il domicilio degli stranieri nonché delle altre misure d'espulsione e d'allontanamento dal territorio svizzero;
f. esame della dignità ad ottenere asilo ai sensi della legge del 5 ottobre 1979306 sull'asilo; g. procedura di naturalizzazione; 303 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 giu. 1999, in vigore dal 1° gen. 2000 (RU 1999 3505 3508; FF 1997 IV 1029).
304 La designazione dell'unità amministrativa è stata adattata giusta l'art. 4a dell'O del 15 giu. 1998 sulle pubblicazioni ufficiali (RS 170.512.1). Di detta modificazione è stato tenuto conto in tutto il presente testo.
305 RS
142.20
306 [RU
1980 1718, 1986 2062, 1987 1674, 1990 938 1587 art. 3 cpv. 1, 1994 1634 n. I 8.1 2876, 1995 146 n. II 1126 n. II 1 4356, 1997 2372 2394, 1998 1582. RU 1999 2262 art. 120 lett. a]. Vedi ora la L del 26 giu. 1998 (RS 142.31).
Diritto d'avviso
Scopo
Codice penale svizzero 131
311.0
h. rilascio e revoca di licenze di condurre o per allievo conducente ai sensi della legge federale del 19 dicembre 1958307 sulla circolazione stradale;
i.
esecuzione della protezione consolare; j. trattamento di dati statistici ai sensi della legge del 9 ottobre 1992308 sulla statistica federale; k. pronuncia o revoca di misure tutorie o di misure di privazione della libertà a fini assistenziali.
Art. 360
309 1 Nel casellario sono registrate soltanto le persone condannate nel territorio della Confederazione nonché gli Svizzeri condannati all'estero.
2
Nel casellario si iscrivono: a. le condanne per crimini e delitti; b. le condanne per contravvenzioni al presente Codice o ad altre leggi federali, designate con ordinanza del Consiglio federale; c. le comunicazioni provenienti dall'estero circa condanne pronunciate all'estero e sottoposte all'obbligo dell'iscrizione secondo il presente Codice;
d. la menzione che una condanna è stata pronunciata con sospensione condizionale della pena;
e. i fatti che rendono necessaria la modifica di iscrizioni esistenti; f. durante due anni, le richieste di estratti del casellario giudiziale depositate da autorità della giustizia penale in relazione con procedimenti penali pendenti in Svizzera per crimini o delitti.
bis 310 1 Le autorità seguenti trattano nel casellario dati personali concernenti le condanne (art. 360 cpv. 2): a. Ufficio federale di giustizia; b. autorità della giustizia penale; c. autorità della giustizia militare; d. autorità preposte all'esecuzione penale; 307 RS
741.01
308 RS
431.01
309 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 giu. 1999, in vigore dal 1° gen. 2000 (RU 1999 3505 3508; FF 1997 IV 1029).
310 Introdotto dal n. I della LF del 18 giu. 1999, in vigore dal 1° gen. 2000 (RU 1999 3505 3508; FF 1997 IV 1029).
Contenuto
Trattamento dei
dati e accesso
Codice penale svizzero 132
311.0
e. servizi di coordinamento cantonali.
2
Le autorità seguenti possono, mediante procedura di richiamo, accedere ai dati personali concernenti le condanne (art. 360 cpv. 2):
a. autorità di cui al capoverso 1; b. Ministero pubblico della Confederazione; c. Ufficio federale di polizia311 nell'ambito di indagini della polizia giudiziaria;
d. Gruppo del personale dell'esercito; e. Ufficio federale della migrazione;312 f. ...313 g. autorità cantonali di polizia degli stranieri; h. autorità cantonali competenti in materia di circolazione stradale; i. autorità federali competenti per l'esecuzione dei controlli di sicurezza relativi alle persone ai sensi dell'articolo 2 capoverso 4 lettera c della legge federale del 21 marzo 1997314 sulle misure per la salvaguardia della sicurezza interna; j.315 organo d'esecuzione del servizio civile.
3
Qualora il numero delle domande d'informazione lo giustifichi e previa consultazione dell'Incaricato federale della protezione dei dati, il Consiglio federale può estendere il diritto d'accesso di cui al capoverso 2 ad altre autorità giudiziarie e amministrative della Confederazione e dei Cantoni sino all'entrata in vigore di una base legale in senso formale.
4
I dati personali concernenti richieste di estratti del casellario giudiziale registrate in relazione con procedimenti penali pendenti possono essere trattati soltanto dalle autorità di cui al capoverso 2 lettere a-e.
5
Ogni Cantone designa un servizio di coordinamento per il trattamento dei dati nel casellario.
6
Il Consiglio federale fissa le modalità, segnatamente: a. la responsabilità del trattamento dei dati; b. il genere dei dati raccolti e la loro durata di conservazione; 311 La designazione dell'unità amministrativa è stata adattata giusta l'art. 4a dell'O del 15 giu. 1998 sulle pubblicazioni ufficiali (RS 170.512.1).
312 Nuovo testo giusta il n. I 3 dell'O del 3 nov. 2004 concernente l'adeguamento delle disposizioni legali in seguito alla fusione degli uffici federali IMES e UFR, in vigore dal 1° gen. 2005 (RU 2004 4655).
313 Abrogata dal n. I 3 dell'O del 3 nov. 2004 concernente l'adeguamento delle disposizioni legali in seguito alla fusione degli uffici federali IMES e UFR, con effetto dal 1° gen.
2005 (RU 2004 4655).
314 RS 120
315 Introdotta dal n. II della LF del 21 mar. 2003, in vigore dal 1° gen. 2004 (RU 2003 4843 4854; FF 2001 5451).
Codice penale svizzero 133
311.0
c. la collaborazione con le autorità interessate; d. i compiti dei servizi di coordinamento; e. il diritto d'informazione e gli altri diritti procedurali a tutela delle persone interessate; f.
la sicurezza dei dati; g. le autorità che possono notificare per scritto dati personali, quelle che possono introdurre dati nel registro, quelle che possono consultarlo e quelle cui i dati personali possono essere di caso in caso comunicati; h. la trasmissione elettronica dei dati all'Ufficio federale di statistica.
Art. 361
316 Nel casellario giudiziale devono pure essere iscritte le misure ordinate e le pene pronunciate contro adolescenti che hanno commesso un crimine o un delitto, eccettuati l'ammonimento e la multa. Le iscrizioni relative a un delitto sono da trattare a priori come già cancellate.
Art. 362
317
Art. 363
318 1 L'autorità federale competente può comunicare le iscrizioni nel casellario allo Stato di origine del condannato.319 2 A persone private non possono essere rilasciati estratti del casellario.
Ognuno ha però il diritto di farsi rilasciare estratti che concernono se stesso. Tali estratti non contengono indicazioni sulle iscrizioni radiate, né su richieste di estratti del casellario giudiziale in relazione con procedimenti penali pendenti.320 3 Per il rilascio di estratti destinati a scopi speciali il Consiglio federale può emanare disposizioni restrittive.
4
Un'iscrizione cancellata non dev'essere comunicata se non alle autorità istruttorie, ai tribunali penali, alle autorità incaricate dell'esecuzione delle pene e ai tribunali competenti per la riabilitazione e la cancellazione, con la menzione della cancellazione e solo se la
316 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° lug. 1971 (RU 1971 777 808; FF 1965 I 474).
317 Abrogato dal n. I della LF del 18 giu. 1999 (RU 1999 3505; FF 1997 IV 1029).
318 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 5 ott. 1950, in vigore dal 5 gen. 1951 (RU 1951 1 16; FF 1949 613).
319 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 giu. 1999, in vigore dal 1° gen. 2000 (RU 1999 3505 3508; FF 1997 IV 1029).
320 Per. introdotto dal n. I della LF del 18 giu. 1999, in vigore dal 1° gen. 2000 (RU 1999 3505 3508; FF 1997 IV 1029).
Misure e pene
per adolescenti
Estratti del
casellario
Codice penale svizzero 134
311.0
persona, sulla quale si domanda l'informazione, è imputata nel processo o deve subire una pena o se una procedura di riabilitazione o di cancellazione è in corso. Un'iscrizione cancellata va parimente comunicata alle autorità amministrative competenti per il rilascio e la revoca della licenza di condurre conformemente agli articoli 14 e 16 della legge federale del 19 dicembre 1958321 sulla circolazione stradale.322
Art. 364
323
Art. 365
1 La procedura davanti alle autorità cantonali è fissata dai Cantoni.
2
Sono riservate le disposizioni del presente Codice e quelle della legge federale del 15 giugno 1934324 sulla procedura penale concernenti la procedura dei tribunali cantonali e il ricorso per cassazione contro sentenze pronunciate dai tribunali cantonali in applicazione di leggi penali federali.
Art. 366
1 Rimangono in vigore le disposizioni della legge federale del 9 dicembre 1850325 sulla responsabilità delle autorità e dei funzionari della Confederazione e quelle della legge federale del 26 marzo 1934326 sulle garanzie politiche e di polizia in favore della Confederazione.
2
I Cantoni conservano il diritto di emanare disposizioni: a. che tolgono o limitano la responsabilità penale dei membri delle loro autorità legislative per espressioni usate durante deliberazioni di dette autorità; b. che subordinano il procedimento penale per crimini o delitti commessi nell'esercizio delle loro funzioni da membri delle autorità amministrative e giudiziarie superiori cantonali all'autorizzazione preliminare di una autorità non giudiziaria, e deferiscono in tali casi il giudizio ad una autorità speciale.
321 RS 741.01 322 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° lug. 1971 (RU 1971 777 808; FF 1965 I 474).
323 Abrogato dal n. I della LF del 18 giu. 1999 (RU 1999 3505; FF 1997 IV 1029).
324 RS 312.0 325 [CS 1 431. RU 1958 1489 art. 27 lett. a]. Ora: le disposizioni della LF del 14 mar. 1958 sulla responsabilità (RS 170.32).
326 [CS 1 148; RU 1962 831 art. 60 cpv. 2, 1977 2249 n. I 121, 1987 226, 2000 273 all. n. I 414 , 2003 2133 all. n.3. RU 2003 3543 all. n. I 1].
Procedura delle
autorità penali
cantonali
Immunità
parlamentare.
Procedimento
penale contro
membri delle
autorità superiori
Codice penale svizzero 135
311.0
Art. 367
Le contravvenzioni previste nel presente Codice od in altre leggi federali, se soggiacciono alla giurisdizione cantonale, sono perseguite e giudicate secondo la procedura istituita dal Cantone per le contravvenzioni.
Art. 368
327 I Cantoni determinano, con riserva dei doveri di assistenza tra i parenti (art. 328 CC328), chi deve sopportare le spese di esecuzione delle pene e delle misure, quando né il condannato, né, se è minorenne, i suoi genitori possono pagarle.
Titolo settimo: Della procedura concernente i fanciulli e gli adolescenti
Art. 369
I Cantoni designano le autorità competenti per il trattamento dei fanciulli e degli adolescenti.
Art. 370
329 Per l'esecuzione dell'educazione vigilata e del patronato, possono essere chiamate a cooperare associazioni private e singole persone idonee.
Art. 371
1 La procedura da seguire in confronto dei fanciulli e degli adolescenti è fissata dai Cantoni.
2
...330
Art. 372
331 1. Per il procedimento contro fanciulli ed adolescenti sono competenti le autorità del domicilio o, se il fanciullo o l'adolescente risiede 327 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° lug. 1971 (RU 1971 777 808; FF 1965 I 474).
328 RS 210
329 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° gen. 1974 (RU 1971 777 808, 1973 1840; FF 1965 I 474).
330 Abrogato dal n. I della LF del 18 mar. 1971 (RU 1971 777 808, 1973 1840; FF 1965 I 474).
331 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° gen. 1974 (RU 1971 777 808, 1973 1840; FF 1965 I 474).
Procedura per le
contravvenzioni
Spese
Autorità
Cooperazione
privata
Procedura
Competenza
per luogo
Codice penale svizzero 136
311.0
permanentemente in altro luogo, le autorità del luogo di dimora. Le contravvenzioni sono perseguite nel luogo dove sono state commesse.
In difetto di un domicilio o di una dimora permanente, si applicano le disposizioni generali concernenti il foro.
In caso di conflitto di competenza tra Cantoni, la decisione spetta al Tribunale penale federale.332 2. Se il prevenuto non dimora permanentemente in Svizzera, l'autorità svizzera può prescindere dal procedimento penale, se l'autorità competente dello Stato in cui l'agente dimora permanentemente ha già avviato un procedimento per questo reato o si dichiara disposta ad avviarlo.
L'autorità svizzera competente secondo il numero 1 può, a richiesta dell'autorità straniera, assumere parimente il giudizio di fanciulli e adolescenti che hanno commesso un reato all'estero, sempreché siano svizzeri o domiciliati in Svizzera o dimorino permanentemente in Svizzera. L'autorità svizzera applica esclusivamente il diritto svizzero.
Art. 373
333 Riservati gli obblighi di assistenza tra i parenti, i Cantoni determinano chi deve sopportare le spese per le misure e le pene pronunciate contro fanciulli e adolescenti in quanto eccedano i mezzi di cui dispongono il figlio o i suoi genitori (art. 284 CC334).
Titolo ottavo: Dell'esecuzione delle pene. Del patronato
Art. 374
1 I Cantoni eseguiscono le sentenze pronunciate dai loro tribunali penali in applicazione del presente Codice. Essi sono obbligati ad eseguire, mediante rifusione delle spese, le sentenze delle autorità penali della Confederazione.
2
Sono parificate alle sentenze le decisioni in materia penale delle autorità di polizia o di altre autorità competenti ed i decreti delle autorità di accusa.
Art. 375
1 Nella pena privativa della libertà personale deve essere computato per intero il carcere che il condannato scontò dal momento in cui fu 332 Nuovo testo del comma giusta il n. 8 dell'all. alla LF del 4 ott. 2002 sul Tribunale penale federale, in vigore dal 1° apr. 2004 (RS 173.71).
333 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° gen. 1974 (RU 1971 777 808, 1973 1840; FF 1965 I 474).
334 RS 210. Ora: art. 293.
Spese
1. In generale.
Obbligo di
eseguire le
sentenze
Computo del
carcere
preventivo
Codice penale svizzero 137
311.0
pronunciata la sentenza definitiva al momento in cui fu iniziata l'esecuzione della pena.
2
Se il condannato ha interposto ricorso temerario, il carcere scontato in questo frattempo non è computato.335
Art. 376
336 A tutte le persone, di buona condotta e di soddisfacente laboriosità, collocate in uno stabilimento in virtù del presente Codice, dev'essere assegnata una parte del guadagno, il cui importo sarà determinato dal Cantone.
Art. 377
1 Durante la privazione della libertà, il peculio è accreditato al detenuto.
2
Il regolamento dello stabilimento determina se e in quale misura possono, durante la privazione della libertà, essere fatti dei prelevamenti sul peculio in favore del detenuto o della sua famiglia.
Art. 378
1 Al momento della liberazione, la direzione dello stabilimento dispone, secondo il suo libero apprezzamento, se il peculio deve essere in tutto od in parte pagato al liberato, oppure agli organi del patronato, all'autorità tutoria o all'autorità d'assistenza pubblica perché sia adoperato nel miglior modo a favore del liberato.
2
Il credito dipendente dal peculio e le somme pagate sullo stesso non possono essere né pignorate, né sequestrate, né comprese in una massa di fallimento. È nulla ogni cessione o costituzione in pegno del credito dipendente dal peculio.
Art. 379
337 1. I Cantoni devono organizzare il patronato per i casi previsti dalla legge. Essi possono incaricare del patronato anche associazioni private idonee.
Per ciascuna persona sottoposta al patronato, è designato un patrono.338 335 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° lug. 1971 (RU 1971 777 808; FF 1965 I 474).
336 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° lug. 1971 (RU 1971 777 808; FF 1965 I 474).
337 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° lug. 1971 (RU 1971 777 808; FF 1965 I 474).
338 Comma introdotto dal n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° gen. 1974 (RU 1971 777 808, 1973 1840; FF 1965 I 474).
2. Peculio.
Norma
Impiego durante
la privazione
della libertà
Impiego dopo
la liberazione
3. Patronato
Codice penale svizzero 138
311.0
2. Il patronato è esercitato dal Cantone che l'ha ordinato. Sono riservati la possibilità di cedere l'esecuzione della pena o il patronato a un altro Cantone come anche il disciplinamento dell'esecuzione nel caso di concorso di più pene e misure.
Qualora la persona sottoposta si trasferisce in un altro Cantone, l'ufficio di patronato di questo Cantone deve, a richiesta di quello che ha ordinato il patronato, collaborare alla designazione del patrono.
Se la persona sottoposta è espulsa dal Cantone di esecuzione, l'espulsione è sospesa per la durata del patronato.
Art. 380
1 Le sentenze definitive pronunciate in applicazione del presente Codice o di altra legge federale ovvero della legislazione cantonale in materia di contravvenzioni sono esecutive in tutta la Svizzera per ciò che concerne le multe, le spese, la confisca di oggetti, la devoluzione di doni od altri profitti allo Stato e il risarcimento dei danni.
2
Sono parificate alle sentenze le decisioni in materia penale delle autorità di polizia o di altre autorità competenti ed i decreti delle autorità di accusa.
Art. 381
1 I Cantoni dispongono circa il ricavo delle multe, le confische e le devoluzioni allo Stato che sono pronunciate in applicazione del presente Codice.
2
Nelle cause giudicate dalla Corte penale del Tribunale penale federale dispone invece la Confederazione.339 3
Sono salve le disposizioni della legge federale del 19 marzo 2004340 sulla ripartizione dei valori patrimoniali confiscati. 341 339 Nuovo testo giusta il n. 8 dell'all. alla LF del 4 ott. 2002 sul Tribunale penale federale, in vigore dal 1° apr. 2004 (RS 173.71).
340 RS 312.4 341 Introdotto dal n. 1 dell'all. alla LF del 19 mar. 2004 sulla ripartizione dei valori patrimoniali confiscati, in vigore dal 1° ago. 2004 (RS 312.4).
4. Multe. Spese.
Confisca.
Devoluzioni allo
Stato.
Risarcimento dei
danni. Esecuzione
Disposizione
del ricavo
Codice penale svizzero 139
311.0
Titolo nono: Degli stabilimenti
Art. 382
342 1 I Cantoni devono provvedere affinché siano disponibili gli stabilimenti corrispondenti alle norme del presente Codice.
2
I Cantoni possono conchiudere intese per l'istituzione in comune di questi stabilimenti.
Art. 383
1 I Cantoni devono provvedere che i regolamenti e l'esercizio degli stabilimenti siano conformi alle norme del presente Codice. Devono inoltre provvedere che gli adolescenti collocati in una casa d'educazione possano farvi un tirocinio.
2
Essi possono conchiudere intese per l'esercizio in comune di questi stabilimenti; possono anche assicurarsi il diritto di usare stabilimenti d'altri Cantoni.
Art. 384
343 I Cantoni possono conchiudere intese con stabilimenti privati, purché quest'ultimi adempiano alle condizioni richieste dal presente Codice circa il collocamento in asili per alcolizzati, in altre case di salute e di custodia, in stabilimenti aperti per internati, in case per l'affidamento transitorio dei detenuti liberati condizionalmente o prossimi alla liberazione, in case di educazione per fanciulli e per adolescenti, in centri di osservazione, in case di educazione per adolescenti particolarmente difficili e in case di educazione al lavoro per le donne.
Art. 385
344 I Cantoni devono provvedere affinché siano disponibili locali o stabilimenti adatti alla carcerazione degli adolescenti (art. 95).
342 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° lug. 1971 (RU 1971 777 808; FF 1965 I 474).
343 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° lug. 1971 (RU 1971 777 808; FF 1965 I 474).
344 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° gen. 1974 (RU 1971 777 808, 1973 1840; FF 1965 I 474).
1. Stabilimenti.
Obbligo dei
Cantoni di
istituirli
Obblighi dei
Cantoni per
l'esercizio
Stabilimenti
privati
2. Locali e stabilimenti per la
carcerazione di
adolescenti
Codice penale svizzero 140
311.0
Art. 386
345 a 390346
Art. 391
347 I Cantoni sottopongono ad una adeguata vigilanza, segnatamente anche medica, l'esecuzione di misure di educazione e di sicurezza in stabilimenti privati nonché l'educazione vigilata e l'affidamento a una famiglia (art. 84 e 91).
Art. 392
Il Consiglio federale vigila all'osservanza delle disposizioni del presente Codice, nonché delle leggi e dei regolamenti destinati ad assicurarne l'applicazione (art. 102 n. 2 Cost.348).
Art. 393
349
Art. 394
Per le sentenze pronunciate in applicazione del presente Codice o di altre leggi federali, il diritto di grazia spetta: a.350 all'Assemblea federale, nelle cause giudicate dalla Corte penale del Tribunale penale federale o da un'autorità amministrativa della Confederazione;
b. all'autorità competente dei Cantoni nelle cause giudicate dalle autorità cantonali.
Art. 395
1 La domanda di grazia può essere presentata dal condannato, dal suo rappresentante legale e, col consenso del condannato, dal difensore o dal coniuge.
345 Per il testo del nuovo art. 386, entrato in vigore anticipatamente, vedi alla fine del presente testo. A motivo dell'entrata in vigore anticipata, non è possibile inserire correttamente questa disposizione nella sistematica del CP attualmente in vigore.
346 Abrogati dall'art. 7 cpv. 2 della LF del 6 ott. 1966 sui sussidi federali agli stabilimenti penitenziari e alle case di educazione [RU 1967 32].
347 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° gen. 1974 (RU 1971 777 808, 1973 1840; FF 1965 I 474).
348 [CS 1 3]. Vedi ora l'art. 49 e 186 della Cost. federale del 18 apr. 1999 (RS 101).
349 Abrogato dal n. I della LF del 18 mar. 1971 (RU 1971 777; FF 1965 I 474).
350 Nuovo testo giusta il n. 8 dell'all. alla LF del 4 ott. 2002 sul Tribunale penale federale, in vigore dal 1° apr. 2004 (RS 173.71).
3. e 4. ...
5. Vigilanza
cantonale
6. Vigilanza
superiore
della Confederazione
1. Grazia.
Competenza
Domanda
di grazia
Codice penale svizzero 141
311.0
2
Per crimini o delitti politici e per reati connessi con un crimine o un delitto politico, il Consiglio federale od il Governo cantonale può inoltre promuovere d'ufficio la procedura per la grazia.
3
L'autorità che pronuncia sulla grazia può decidere che una domanda respinta non deve essere ripresentata prima che sia trascorso un termine determinato.
Art. 396
1 Per effetto della grazia tutte le pene pronunciate con sentenza definitiva possono essere condonate totalmente o parzialmente oppure commutate in pene meno gravi.
2
Il decreto di grazia ne determina i limiti.
Art. 397
I Cantoni devono prevedere la revisione del processo a favore del condannato contro sentenze pronunciate in applicazione del presente Codice o di altre leggi federali, quando esistano fatti o mezzi di prova rilevanti che non erano noti al tribunale nel primo processo.
Titolo undecimo: Disposizioni completive e finali351
bis 352 1 Il Consiglio federale, uditi i Cantoni, è autorizzato a emanare disposizioni completive circa:
a. l'esecuzione di pene cumulative, di pene suppletive e di singole pene e misure da eseguire simultaneamente;
b. l'assunzione dell'esecuzione delle pene e delle misure da parte di un altro Cantone;
c. la partecipazione del Cantone d'origine e del Cantone di domicilio alle spese di esecuzione delle pene e delle misure; d. la procedura nel caso in cui un agente passa da una classe di età a un'altra fra il reato e il giudizio o durante l'esecuzione di una pena o di una misura e nel caso in cui i reati sono stati commessi in diverse classi di età; e. l'esecuzione, in giorni separati, dell'arresto e della carcerazione non superiori a due settimane e l'esecuzione della carcerazione in campi speciali e istituti analoghi;
351 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° lug. 1971 (RU 1971 777 808; FF 1965 I 474).
352 Introdotto dal n. I della LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° lug. 1971 (RU 1971 777 808; FF 1965 I 474).
Effetti
2. Revisione
Competenza
del Consiglio
federale a
emanare
disposizioni
completive
Codice penale svizzero 142
311.0
f. l'esecuzione dell'arresto e della carcerazione in modo che il condannato debba trascorrere nello stabilimento soltanto il tempo libero e la notte; g. l'esecuzione delle pene e misure nei confronti di ammalati, persone gracili e anziane; h. l'eliminazione delle iscrizioni nel casellario giudiziale; i.
il lavoro negli stabilimenti e il riposo notturno; k. l'abbigliamento e il vitto negli stabilimenti; l.
le visite e la corrispondenza epistolare; m. la rimunerazione del lavoro e l'impiego del tempo libero.
2
Il Consiglio federale, su proposta dell'autorità cantonale competente, può emanare disposizioni speciali circa la separazione degli stabilimenti per donne.
3
Il Consiglio federale, su proposta dell'autorità cantonale competente, può emanare disposizioni speciali circa la separazione degli stabilimenti del Cantone del Ticino.
4
Il Consiglio federale, nell'intento di promuovere l'evoluzione dei metodi impiegati nel campo dell'esecuzione delle pene e delle misure può, in via sperimentale, permettere per un tempo determinato forme d'esecuzione non previste dal presente Codice.
Art. 398
1 Con l'attuazione del presente Codice sono abrogate tutte le disposizioni delle leggi penali federali contrarie allo stesso.
2
Sono in ispecie abrogati: a. il Codice penale federale del 4 febbraio 1853353; la legge federale del 30 luglio 1859354 sugli arruolamenti e sull'entrata in servizio militare estero; il decreto federale del 5 giugno 1902355 concernente la revisione dell'articolo 67 del Codice penale federale; la legge federale del 30 marzo 1906356 che completa il Codice penale federale in quanto riguarda i delitti anarchici; la legge dell'8 ottobre 1936357 per reprimere fatti diretti a menomare l'indipendenza della Confederazione;
b. la legge federale del 24 luglio 1852358 sulla estradizione di delinquenti od imputati; la legge federale del 2 febbraio 353 [RU III 335, VI 284 art. 5, 19 250, 28 127 art. 227 cpv. 1 n. 6; CS 3 286 art. 342 cpv. 2 n.
3, 4 777 art. 61, 7 813 art. 48 689 art. 69 n.4] 354 [RU VI 284] 355 [RU 19 250] 356 [RU 22 446] 357 [RU 53 37] 358 [RU III 161, IX 87] Abrogazione di
diritto federale
Codice penale svizzero 143
311.0
1872359 in complemento della legge d'estradizione; il concordato dell'8 giugno 1809 e dell'8 luglio 1818 relativo ai connotati, processure, arresti ed estradizioni di delinquenti o accusati, alle spese che ne risultano, agli interrogatori ed alla avocazione di testimoni in affari criminali, ed alla restituzione degli effetti rubati; c. l'articolo 25 numero 3 della legge federale dell'11 aprile 1889360 sulla esecuzione e sul fallimento; d. la legge federale del 1° luglio 1922361 concernente la commutazione della multa in prigionia e tutte le disposizioni delle altre leggi federali concernenti la commutazione delle multe;
e. gli articoli 55 a 59 della legge federale del 24 giugno 1902362 concernente gli impianti elettrici a corrente forte e a corrente debole; f. gli articoli 36, 37, 42, 43, 44, 47, 49 a 53 capoverso 2 della legge federale dell'8 dicembre 1905363 sul commercio delle derrate alimentari e degli oggetti d'uso e consumo; g. gli articoli 30 a 32 della legge federale del 24 giugno 1909364 sui pesi e sulle misure; h. gli articoli 66 a 71 della legge federale del 7 aprile 1921365 sulla Banca Nazionale Svizzera; i.
nell'articolo 38 capoverso 3 della legge federale del 14 ottobre 1922366 sulla corrispondenza telegrafica e telefonica, le parole «e dei Cantoni»; k. nella legge federale del 2 ottobre 1924367 sul servizio delle poste: l'articolo 56 capoverso 1; l'articolo 58 in quanto concerne i segni di valore postali; l'articolo 62 numero 1 capoverso 4; nell'articolo 63, le parole «e dei Cantoni»; l. la legge federale del 19 dicembre 1924368 concernente l'uso delittuoso di materie esplosive e di gas velenosi; 359 [RU X 672] 360 RS 281.1
361 [RU 38 527] 362 RS 734.0. Gli art. 55 a 57 hanno ora un nuovo testo.
363 [CS 4 463; RU 1979 1758, 1985 1992 n. I 1,1991 362 n. II 404. RU 1995 1469 art. 58 lett. a]. Vedi ora la LF del 9 ott. 1992 sulle derrate alimentari (RS 817.0).
364 [CS 10 3. RU 1949 II 1564, 1958 613. RU 1977 2394 art. 28]. Nei testi ted. e franc., art. 30 e 32.
365 [CS 6 77. RU 1954 499 art. 70] 366 [CS 7 813; RU 1970 706 n. II 2, 1974 1857 all. n. 18, 1979 1170 n. V, 1992 601 art. 75 n. 1 lett. a e 2. RU 1992 581 art. 62 n. 1] 367 [CS 7 689; RU 1949 851 art. 1, 1967 1527, 1969 1139 n. II, 1972 2500, 1974 1857 all. n. 17, 1975 2027, 1977 2117 n. II, 1979 1170 n. VI, 1986 1974 art. 54 n. 4, 1993 901 all. n. 17 3128 art. 22, 1995 5489.
RU 1997 2452 appendice n. 1] 368 [RU 41 228]
Codice penale svizzero 144
311.0
m. la legge federale del 30 settembre 1925369 concernente la repressione della tratta delle donne e dei fanciulli e la repressione della circolazione e del traffico delle pubblicazioni oscene; n. gli articoli 13 a 18, 23 a 25, e 27 della legge federale del 3 giugno 1931370 sulle monete;
o. gli articoli 9, 10 numeri 1 e 4, 19, 20, 21, 27 capoverso 2371, 71, 72, 260, 261, 262 capoversi 1 e 2, 263 capoversi 1, 2 e 4, 327 a 330 e 335 a 338 della legge federale del 15 giugno 1934372 sulla procedura penale; p. gli articoli 1 a 7 del decreto federale del 21 giugno 1935373 per garantire la sicurezza della Confederazione.
Art. 399
Con l'attuazione del presente Codice, le disposizioni qui appresso della legislazione federale sono modificate come segue: a. l'articolo 3 numero 15 della legge federale del 22 gennaio 1892374 sull'estradizione agli Stati stranieri sarà del tenore seguente: ...
b. negli articoli 39, 40 e 41 della legge federale dell'8 dicembre 1905375 sul commercio delle derrate alimentari e degli oggetti d'uso e consumo, la pena privativa della libertà sarà la pena dell'arresto; c. l'articolo 11 ultimo capoverso della legge federale del 2 ottobre 1924376 sui prodotti stupefacenti sarà del tenore seguente:
...
d. l'articolo 262 capoverso 3 della legge federale del 15 giugno 1934377 sulla procedura penale sarà del tenore seguente: ...
369 [RU 42 9] 370 [CS 6 53. RU 1953 213 art. 19] 371 Ora: art. 27bis
.
372 RS 312.0. Ora, gli art. 71 e 72 hanno un nuovo testo.
373 [RU 51 583. CS 3 499 art. 169] 374 [CS 3 481. CS 1982 846 art. 109 cpv. 1] 375 [CS 4 463; RU 1979 1758, 1985 1992 n. I 1,1991 362 n. II 404. RU 1995 1469 art. 58 lett. a]. Vedi ora la LF del 9 ott. 1992 sulle derrate alimentari (RS 817.0).
376 [CS 4 439. RU 1952 245 art. 37 cpv. 2] 377 RS 312.0. La modificazione qui appresso è inserita nella L menzionata.
Modificazione
di disposizioni
delle leggi
federali
Codice penale svizzero 145
311.0
e. l'articolo 263 capoverso 3 della legge federale del 15 giugno 1934378 sulla procedura penale sarà del tenore seguente: ...
Art. 400
1 Con l'attuazione del presente Codice sono abrogate le leggi penali dei Cantoni.
2
Sono però riservate le disposizioni di diritto penale dei Cantoni sopra materie che il presente Codice ha espressamente riservate alla legislazione cantonale.
bis 379
Art. 401
1 Il presente Codice entra in vigore il 1° gennaio 1942.
2
Prima del 31 dicembre 1940 i Cantoni devono sottoporre all'approvazione del Consiglio federale le necessarie leggi di applicazione. Se un Cantone lascia trascorrere invano questo termine, il Consiglio federale emana provvisoriamente, invece del Cantone i regolamenti necessari e ne informa l'Assemblea federale.
Disposizioni finali della modificazione del 18 marzo 1971380 II
La riforma degli stabilimenti, resa necessaria dalla presente legge381, deve essere eseguita dai Cantoni il più presto possibile, e in ogni caso entro dieci anni dall'entrata in vigore delle disposizioni modificate.
Per gli istituti di cui all'articolo 93ter CP, il termine è di dodici anni al massimo. Il Consiglio federale prenderà le disposizioni necessarie per il periodo transitorio.382 378 La modificazione qui appresso è inserita nella L menzionata.
379 Introdotto dal n. VII della LF del 23 mar. 1979 sulla protezione della sfera segreta personale (RU 1979 1170; FF 1976 I 479, II 1545). Abrogato dal n.1 dell'all. alla LF del 6 ott. 2000 sulla sorveglianza della corrispondenza postale e del traffico delle telecomunicazioni (RS 780.1).
380 LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° lug. 1971 (RU 1971 777 808; FF 1965 I 474) e, per gli art. 49 n. 4 cma 2, 82 a 99, 370, 372, 373, 379 n. 1 cma 2, 385 e 391, dal 1° gen. 1974 (RU 1973 1840).
381 LF del 18 mar. 1971, in vigore dal 1° lug. 1971 (RU 1971 777 808; FF 1965 I 474) e, per gli art. 49 n. 4 cma 2, 82 a 99, 370, 372, 373, 379 n. 1 cma 2, 385 e 391, dal 1° gen. 1974 (RU 1973 1840).
382 Nuovo testo giusta il n. I del DF del 7 ott. 1983, in vigore fino al 31 dic. 1985 (RU 1983 1346; FF 1983 III 309).
Abrogazione di
leggi cantonali
Attuazione del
Codice
Codice penale svizzero 146
311.0
III
1. Il rapporto tra le nuove disposizioni e il diritto vigente si determina secondo le norme sancite negli articoli 336 lettera e, 337 e 338.
2. L'articolo 100bis numero 4 ha effetto soltanto fino all'istituzione di uno stabilimento chiuso d'educazione al lavoro.
3. Gli effetti che la legislazione federale e cantonale connetteva finora alla privazione dei diritti civici non valgono in materia di ineleggibilità (art. 51).
L'articolo 1 della legge federale del 29 aprile 1920383 sugli effetti di diritto pubblico del pignoramento infruttuoso e del fallimento è modificato come segue: ...
Gli effetti delle privazioni dei diritti civici pronunciate in sentenze anteriori cessano con l'entrata in vigore della presente legge in quanto non concernono l'eleggibilità a membro di un'autorità o a un pubblico ufficio.
4. L'articolo 241 capoverso 1 della legge federale del 15 giugno 1934384 sulla procedura penale è modificato come segue: ...
Tenore del nuovo art. 386 giusta la modifica del 13 dicembre 2002385
386 1 La Confederazione può prendere misure di informazione, di educazione o altre misure intese a evitare i reati e a prevenire la criminalità.
2
Può sostenere progetti che perseguono gli obiettivi del capoverso 1.
3
Può partecipare a organizzazioni che eseguono misure ai sensi del capoverso 1 oppure istituire e sostenere simili organizzazioni.
4
Il Consiglio federale disciplina il contenuto, gli obiettivi e il genere delle misure preventive.
383 [CS 3 70, 1971 n. III 3, 1986 II 4. RU 1995 1227 all. n. 7] 384 RS 312.0. La modificazione qui appresso è inserita nella L menzionata 385 FF
2002 7351
386 In vigore dal 1° gen. 2006 giusta l'O del 2 dic. 2005 (RU 2005 5723).
1. Misure
preventive
Codice penale svizzero 147
311.0
Indice
Libro primo: Disposizioni generali Parte prima: Dei crimini e dei delitti Titolo primo: Dell'applicazione della legge penale 1. Nessuna pena senza legge Art. 1
2. Condizioni di tempo Art. 2
3. Condizioni di luogo.
Crimini o delitti commessi nella Svizzera Art. 3
Crimini o delitti commessi all'estero contro lo Stato Art. 4
Crimini o delitti commessi all'estero contro uno svizzero Art. 5
Crimini o delitti commessi all'estero da uno svizzero Art. 6
Altri crimini o delitti commessi all'estero Art. 6bis
Luogo del crimine o del delitto Art. 7
4. Condizioni personali Art. 8
Titolo secondo: Della punibilità 1. Crimini e delitti
Art. 9
2. Responsabilità.
Persone irresponsabili Art. 10
Responsabilità scemata Art. 11
Eccezione Art.
12
Dubbio sullo stato mentale dell'imputato Art. 13
Art. 14 a 17
3. Colpevolezza.
Intenzione e negligenza Art. 18
Errore sui fatti
Art. 19
Errore di diritto
Art. 20
4. Tentativo.
Reato tentto. Desistenza Art. 21
Reato mancato. Pentimento attivo Art. 22
Reato impossibile
Art. 23
5. Partecipazione.
Istigazione Art.
24
Complicità Art.
25
Circostanze personali Art. 26
6. Punibilità dei mass media Art. 27
Tutela delle fonti
Art. 27bis
Codice penale svizzero 148
311.0
7. Querela della parte lesa.
Diritto di querela
Art. 28
Termine Art.
29
Indivisibilità Art.
30
Desistenza Art.
31
8. Atti leciti.
Legge, dovere d'ufficio o professionale Art. 32
Legittima difesa
Art. 33
Stato di necessità
Art. 34
Titolo terzo: Delle pene, delle misure di sicurezza e di altre misure Capo primo: Delle singole pene e misure 1. Pene privative della libertà personale.
Reclusione Art.
35
Detenzione Art.
36
Esecuzione delle pene di reclusione e di detenzione Art. 37
Esecuzione di pene di detenzione di breve durata Art. 37bis
Liberazione condizionale Art. 38
Arresto
Art. 39
Interruzione dell'esecu- zione Art. 40
Sospensione condizionale della pena Art. 41
2. Misure di sicurezza.
Internamento dei delinquenti abituali Art. 42
Misure per gli anormali mentali Art. 43
Trattamento degli alcolizzati e dei tossicomani Art. 44
Liberazione condizionale e a titolo di prova Art. 45
3. Disposizioni comuni alle pene privative della libertà personale e alle misure di sicurezza Art. 46
Patronato Art.
47
4. Multa. Importo
Art. 48
Esazione Art.
49
Cumulo con la pena privativa della libertà Art. 50
5. Pene accessorie.
Incapacità ad esercitare una carica o un ufficio Art. 51
Art.
52
Privazione della potestà dei genitori e della tutela Art. 53
Interdizione dell'esercizio di una professione, di un'industria o di un commercio Art. 54
Codice penale svizzero 149
311.0
Espulsione Art.
55
Divieto di frequentare osterie Art. 56
6. Altre misure.
Cauzione preventiva Art. 57
Confisca a. Confisca di oggetti pericolosi Art. 58
b. Confisca di valori patrimoniali Art. 59
Assegnamenti alla parte lesa Art. 60
Pubblicazione della sentenza Art. 61
Casellario giudiziale Art. 62
Capo secondo: Della commisurazione della pena 1. Regola generale
Art. 63
2. Attenuazione della pena Circostanze attenuanti Art. 64
Effetti dell'attenuazione Art. 65
Attenuazione libera Art. 66
2a. Desistenza e impunità. Autore colpito dalle conseguenze del suo atto Art. 66 bis
Coniuge o partner quale vittima Art. 66ter
3. Aggravamento della pena.
Recidiva Art.
67
Concorso di reati o di disposizioni penali Art. 68
4. Computo del carcere preventivo Art. 69
Capo terzo: Della prescrizione 1. Prescrizione dell'azione penale.
Termini Art.
70
Decorrenza Art.
71
Art.
72
2. Prescrizione delle pene.
Termini Art.
73
Decorrenza Art.
74
Sospensione e interruzione Art. 75
3. Imprescrittibilità Art. 75bis
Codice penale svizzero 150
311.0
Capo quarto: Della riabilitazione Art.
76
Reintegrazione nella capacità ad esercitare una carica o un ufficio Art.
77
Reintegrazione nell'esercizio della potestà dei genitori o della tutela Art. 78
Revoca della interdizione di esercitare una professione, una industria o un commercio Art. 79
Cancellazione dell'iscrizione nel casellario giudiziale Art. 80
Disposizioni comuni Art. 81
Titolo quarto: Dei fanciulli e degli adolescenti Capo primo: Dei fanciulli Limiti d'età
Art. 82
Inchiesta Art.
83
Misure educative
Art. 84
Trattamento speciale Art. 85
Modificazione delle misure Art. 86
Esecuzione e fine delle misure Art. 86bis
Pene disciplinari
Art. 87
Rinuncia a qualsiasi misura e pena disciplinare Art. 88
Capo secondo: Degli adolescenti Limiti d'età
Art. 89
Inchiesta Art.
90
Misure educative
Art. 91
Trattamento speciale Art. 92
Modificazione delle misure Art. 93
Esecuzione e trasferimento in una casa di educazione al lavoro Art.
93bis
Collocamento in una casa di educazione per adolescenti particolarmente difficili Art. 93ter
Liberazione condizionale e fine della altre misure Art. 94
Fine del trattamento speciale Art. 94bis
Punizione Art.
95
Sospensione condizionale della pena Art. 96
Rinvio della decisione su pene o misure Art. 97
Rinuncia ad ogni misura o pena Art. 98
Cancellazione dell'iscrizione nel casellario giudiziale Art. 99
Codice penale svizzero 151
311.0
Titolo quinto: Dei giovani adulti Limiti d'età.
Indagini Art.
100
Collocamento in una casa d'educazione al lavoro Art. 100bis
Liberazione condizionale e fine della misura Art. 100ter
Titolo sesto: Della responsabilità dell'impresa Punibilità Art.
100quater
Procedura penale
Art. 100quinquies
Parte seconda: Delle contravvenzioni Contravvenzioni Art.
101
Applicazione delle disposizioni generali della parte prima Art. 102
Applicazione esclusa Art. 103
Applicazione condizionale Art. 104
Sospensione condizionale della pena Art. 105
Multa Art.
106
Attenuazione della pena Art. 107
Recidiva Art.
108
Prescrizione Art.
109
Spiegazione di termini legali Art.
110
Libro secondo: Disposizioni speciali Titolo primo: Dei reati contro la vita e l'integrità della persona 1. Omicidio.
Omicidio intenzionale Art. 111
Assassinio Art.
112
Omicidio passionale Art. 113
Omicidio su richiesta della vittima Art. 114
Istigazione e aiuto al suicidio Art. 115
Infanticidio Art.
116
Omicidio colposo
Art. 117
2. Interruzione della gravidanza. Interruzione punibile della gravidanza Art.
118
Interruzione non punibile della gravidanza Art. 119
Contravvenzioni commesse dal medico Art. 120
Art.
121
Codice penale svizzero 152
311.0
3. Lesioni personali.
Lesioni gravi
Art. 122
Lesioni semplici
Art. 123
Art.
124
Lesioni colpose
Art. 125
Vie di fatto
Art. 126
4. Esposizione a pericolo della vita o salute altrui.
Abbandono Art.
127
Omissione di soccorso Art. 128
Falso allarme
Art. 128bis
Esposizione a pericolo della vita altrui Art. 129
Art. 130 a 132
Rissa Art.
133
Aggressione Art.
134
Rappresentazione di atti di cruda violenza Art. 135
Somministrazione a fanciulli di sostanze pericolose per la salute Art.
136
Titolo secondo: Dei reati contro il patrimonio 1. Reati contro il patrimonio.
Appropriazione semplice Art. 137
Appropriazione indebita Art. 138
Furto Art.
139
Rapina Art.
140
Sottrazione di una cosa mobile Art. 141
Impiego illecito di valori patrimoniali Art. 141bis
Sottrazione di energia Art. 142
Acquisizione illecita di dati Art. 143
Accesso indebito a un sistema per l'elaborazione di dati Art. 143bis
Danneggiamento Art.
144
Danneggiamento di dati Art. 144bis
Appropriazione e sottrazione di cose date in pegno o soggette a ritenzione Art. 145
Truffa Art.
146
Abuso di un impianto per l'elaborazione di dati Art. 147
Abuso di carte- chèques o di credito Art. 148
Frode dello scotto
Art. 149
Conseguimento fraudolento di una prestazione Art. 150
Fabbricazione e immissione in commercio di dispositivi per l'illecita decodificazione di offerte in codice Art. 150bis
Codice penale svizzero 153
311.0
Danno patrimoniale procurato con astuzia Art. 151
False indicazioni su attività commerciali Art. 152
False comunicazioni alle autorità del registro di commercio Art. 153
Art.
154
Contraffazione di merci Art. 155
Estorsione Art.
156
Usura Art.
157
Amministrazione infedele Art. 158
Appropriazione indebita di trattenute salariali Art. 159
Ricettazione Art.
160
Sfruttamento della conoscenza di fatti confidenziali Art. 161
Manipolazione dei corsi Art. 161bis
2. Violazione del segreto di fabbrica o commerciale Art. 162
3. Crimini o delitti nel fallimento e nell'esecuzione per debiti.
Bancarotta fraudolenta e frode nel pignoramento Art. 163
Diminuzione dell'attivo in danno dei creditori Art. 164
Cattiva gestione
Art. 165
Omissione della contabilità Art. 166
Favori concessi ad un creditore Art. 167
Corruzione nell'esecuzione forzata Art. 168
Distrazione di valori patrimoniali sottoposti a procedimento giudiziale Art.
169
Conseguimento fraudolento di un concordato giudiziale Art. 170
Concordato giudiziale Art. 171
Revoca del fallimento Art. 171bis
4. Disposizioni generali.
Persone giuridiche e società Art. 172
Cumulo di pena privativa della libertà e multa Art. 172bis
Reati di poca entità Art. 172ter
Titolo terzo: Dei delitti contro l'onore e la sfera personale riservata 1. Delitti contro l'onore.
Diffamazione Art.
173
Calunnia Art.
174
Diffamazione e calunnia contro un defunto o uno scomparso Art. 175
Disposizione comune Art. 176
Ingiuria Art.
177
Prescrizione Art.
178
Codice penale svizzero 154
311.0
2. Delitti contro la sfera personale riservata.
Violazione di segreti privati Art. 179
Ascolto e registrazione di conversazioni estranee Art. 179bis
Registrazione clandestina di conversazioni Art. 179ter
Violazione della sfera segreta o privata mediante apparecchi di presa d'immagini Art. 179quater
Registrazioni non punibili Art. 179quinquies
Messa in circolazione e propaganda di apparecchi di ascolto, di registrazione del suono e delle immagini Art. 179sexies
Abuso di impianti di telecomunicazioni Art. 179septies
Sorveglianza ufficiale, impunibilità Art. 179octies
Sottrazione di dati personali Art. 179novies
Titolo quarto: Del crimini o dei delitti contro la libertà personale Minaccia Art.
180
Coazione Art.
181
Art.
182
Sequestro di persona e rapimento Art. 183
Circostanze aggravanti Art. 184
Presa d'ostaggio
Art. 185
Violazione di domicilio Art. 186
Titolo quinto: Dei reati contro l'integrità sessuale 1. Esposizione a pericolo dello sviluppo di minorenni.
Atti sessuali con fanciulli Art. 187
Atti sessuali con persone dipendenti Art. 188
2. Offese alla libertà ed all'onore sessuali.
Coazione sessuale
Art. 189
Violenza carnale
Art. 190
Atti sessuali con persone incapaci di discernimento o inette a resistere Art.
191
Atti sessuali con persone ricoverate, detenute od imputate Art. 192
Sfruttamento dello stato di bisogno Art. 193
Esibizionismo Art.
194
3. Sfruttamento di atti sessuali.
Promovimento della prostituzione Art. 195
Tratta di esseri umani Art. 196
4. Pornografia
Art. 197
Codice penale svizzero 155
311.0
5. Contravvenzioni contro l'integrità sessuale.
Molestie sessuali
Art. 198
Esercizio illecito della prostituzione Art. 199
6. Reato collettivo Art. 200
Art. 201 a 212
Titolo sesto: Dei crimini o dei delitti contro la famiglia Incesto Art.
213
Art.
214
Bigamia Art.
215
Art.
216
Trascuranza degli obblighi di mantenimento Art. 217
Art.
218
Violazione del dovere d'assistenza o educazione Art. 219
Sottrazione di minorenne Art. 220
Titolo settimo: Dei crimini o dei delitti di comune pericolo Incendio intenzionale Art. 221
Incendio colposo
Art. 222
Esplosione Art.
223
Uso delittuoso di materie esplosive o gas velenosi Art. 224
Uso colposo di materie esplosive o gas velenosi Art. 225
Fabbricazione, occultamento e trasporto di materie esplosive o gas velenosi Art. 226
Pericolo dovuto all'energia nucleare, alla radioattività e a raggi ionizzanti Art. 226bis
Atti preparatori punibili Art. 226ter
Inondazione. Franamento Art. 227
Danneggiamento d'impianti elettrici, di opere idrauliche e di opere di premunizione Art. 228
Violazione delle regole dell'arte edilizia Art. 229
Rimozione od omissione di apparecchi protettivi Art. 230
Titolo ottavo: Dei crimini o dei delitti contro la salute pubblica Pericoli causati da organismi geneticamente modificati o patogeni Art.
230bis
Propagazione di malattie dell'uomo Art. 231
Propagazione di epizoozie Art. 232
Propagazione di parassiti pericolosi Art. 233
Inquinamento di acque potabili Art. 234
Codice penale svizzero 156
311.0
Fabbricazione di foraggi nocivi Art. 235
Commercio di foraggi adulterati Art. 236
Titolo nono: Dei crimini o dei delitti contro le pubbliche comunicazioni Perturbamento della circolazione pubblica Art. 237
Perturbamento del servizio ferroviario Art. 238
Perturbamento di pubblici servizi Art. 239
Titolo decimo: Della falsificazione delle monete, dei valori ufficiali di bollo, delle marche ufficiali, dei pesi e delle misure Contraffazione di monete Art. 240
Alterazione di monete Art. 241
Messa in circolazione di monete false Art. 242
Imitazione di biglietti di banca, monete o valori di bollo ufficiali senza fine di falsificazione Art. 243
Importazione, acquisto e deposito di monete false Art. 244
Falsificazione di valori di bollo ufficiali Art. 245
Falsificazione di marche ufficiali Art. 246
Strumenti per la falsificazione e uso illegittimo di strumenti Art. 247
Falsificazione dei pesi e delle misure Art. 248
Confisca Art.
249
Monete e bolli di valore esteri Art. 250
Titolo undecimo: Della falsità in atti Falsità in documenti
Art. 251
Falsità in certificati Art. 252
Conseguimento fraudolento di una falsa attestazione Art. 253
Soppressioni di documento Art. 254
Documenti esteri
Art. 255
Rimozione di termini Art. 256
Soppressione di segnali trigonometrici e limnimetrici Art. 257
Titolo dodicesimo: Dei crimini o dei delitti contro la tranquillità pubblica Pubblica intimidazione Art. 258
Pubblica istigazione a un crimine o alla violenza Art. 259
Sommossa Art.
260
Atti preparatori punibili Art. 260bis
Organizzazione criminale Art. 260ter
Messa in pericolo della sicurezza pubblica con armi Art. 260quater
Codice penale svizzero 157
311.0
Finanziamento del terrorismo Art. 260quinquies
Perturbamento della libertà di credenza e di culto Art. 261
Discriminazione razziale Art. 261bis
Turbamento della pace dei defunti Art. 262
Atti commessi in istato di irresponsabilità colposa Art. 263
Titolo dodicesimobis: Reati contro gli interessi della comunità internazionale Genocidio Art.
264
Titolo tredicesimo: Dei crimini o dei delitti contro lo Stato e la difesa nazionale 1. Crimini o delitti contro lo Stato.
Alto tradimento
Art. 265
Attentati contro l'indipendenza della Confederazione Art. 266
Imprese e mene dell'estero contro la sicurezza della Svizzera Art.
266bis
Tradimento nelle relazioni diplomatiche Art. 267
Rimozione di termini di confine pubblici Art. 268
Violazione della sovranità territoriale svizzera Art. 269
Offese agli emblemi svizzeri Art. 270
Atti compiuti senza autorizzazione per conto di uno Stato estero Art.
271
2. Spionaggio.
Spionaggio politico Art. 272
Spionaggio economico Art. 273
Spionaggio militare Art. 274
3. Messa in pericolo dell'ordine costituzionale.
Attentati contro l'ordine costituzionale Art. 275
Propaganda sovversiva Art. 275bis
Associazioni illecite Art. 275ter
4. Attentati contro la sicurezza militare.
Provocazione ed incitamento alla violazione degli obblighi militari Art.
276
Falsificazione d'ordini o di istruzioni Art. 277
Turbamento del servizio militare Art. 278
Titolo quattordicesimo: Dei delitti contro la volontà popolare Perturbamento ed impedimento di elezioni e votazioni Art. 279
Attentati contro il diritto di voto Art. 280
Codice penale svizzero 158
311.0
Corruzione elettorale Art. 281
Frode elettorale
Art. 282
Incetta di voti
Art. 282bis
Violazione del segreto del voto Art. 283
Art.
284
Titolo quindicesimo: Dei reati contro la pubblica autorità Violenza o minaccia contro le autorità e i funzionari Art. 285
Impedimento di atti dell'autorità Art. 286
Usurpazione di funzioni Art. 287
Art.
288
Sottrazione di cose requisite o sequestrate Art. 289
Rottura di sigilli
Art. 290
Violazione del bando Art. 291
Disobbedienza a decisioni dell'autorità Art. 292
Pubblicazione di deliberazioni ufficiali segrete Art. 293
Violazione della interdizione di esercitare una professione Art. 294
Violazione del divieto di frequentare osterie Art. 295
Titolo sedicesimo: Dei crimini o dei delitti che compromettono le relazioni con gli Stati esteri Oltraggio ad uno Stato estero Art. 296
Oltraggi a istituzioni internazionali Art. 297
Offese agli emblemi di uno Stato estero Art. 298
Violazione della sovranità territoriale di uno Stato estero Art. 299
Atti di ostilità contro un belligerante o contro truppe straniere Art.
300
Spionaggio in danno di Stati esteri Art. 301
Procedimento Art.
302
Titolo diciassettesimo: Dei crimini o dei delitti contro l'amministrazione della giustizia Denuncia mendace
Art. 303
Sviamento della giustizia Art. 304
Favoreggia mento
Art. 305
Riciclaggio di denaro Art. 305bis
Carente diligenza in operazioni finanziarie e diritto di comunicazione Art.
305ter
Dichiarazione falsa di una parte in giudizio Art. 306
Falsa testimonianza, falsa perizia, falsa traduzione od interpretazione Art.
307
Codice penale svizzero 159
311.0
Attenuazione di pene Art. 308
Cause amministrative e procedura davanti a tribunali internazionali Art.
309
Liberazione di detenuti Art. 310
Ammutinamento di detenuti Art. 311
Titolo diciottesimo: Dei reati contro i doveri d'ufficio e professionali Abuso di autorità
Art. 312
Concussione Art.
313
Infedeltà nella gestione pubblica Art. 314
Art. 315 e 316
Falsità in atti formati da pubblici ufficiali o funzionari Art. 317
Atti non punibili
Art. 317bis
Falso certificato medico Art. 318
Aiuto alla evasione di detenuti Art. 319
Violazione del segreto d'ufficio Art. 320
Violazione del segreto professionale Art. 321
Segreto professionale in materia di ricerca medica Art. 321bis
Violazione del segreto postale e del segreto delle telecomunicazioni Art.
321ter
Violazione dell'obbligo d'informare dei mass media Art. 322
Mancata opposizione a una pubblicazione punibile Art. 322bis
Titolo diciannovesimo: Della corruzione 1. Corruzione di pubblici ufficiali svizzeri. Corruzione attiva Art. 322ter
Corruzione passiva
Art. 322quater
Concessione di vantaggi Art. 322quinquies
Accettazione di vantaggi Art. 322sexies
2. Corruzione di pubblici ufficiali stranieri Art. 322septies
3. Disposizioni comuni Art. 322octies
Titolo ventesimo: Delle contravvenzioni a disposizioni del diritto federale Inosservanza da parte del debitore di norme della procedura di esecuzione e fallimento Art. 323
Inosservanza da parte di terzi di norme della procedura di esecuzione e fallimento e della procedura concordataria Art. 324
Inosservanza delle norme legali sulla contabilità Art. 325
Infrazioni alle disposizioni sulla protezione dei conduttori di locali d'abitazione e commerciali Art. 325bis
Codice penale svizzero 160
311.0
Persone giuridiche, società commerciali e ditte individuali 1. Nel caso degli articoli 323-325 Art. 326
2. Nel caso dell'arti- colo 325bis Art.
326bis
Contravvenzioni alle disposizioni sulle ditte commerciali Art. 326ter
False informazioni da parte di istituzioni di previdenza a favore del personale Art. 326quater
Art.
327
Contraffazione di segni di valore postali senza fine di falsificazione Art.
328
Violazione di segreti militari Art. 329
Commercio di materiali sequestrati o requisiti dall'esercito Art. 330
Uso indebito della uniforme militare Art. 331
Omessa notificazione del rinvenimento di cose smarrite Art. 332
Libro terzo: Dell'attuazione e dell'applicazione del Codice penale Titolo primo: Della relazione del presente Codice con altre leggi della Confederazione e con le leggi dei Cantoni 1. Leggi federali.
Applicazione della parte generale ad altre leggi federali Art. 333
Riferimento a disposizioni abrogate Art. 334
2. Leggi cantonali.
Diritto penale di polizia, amministrativo e fiscale Art. 335
Titolo secondo: Della relazione del presente Codice con la legislazione anteriore Esecuzione di sentenze penali pronunciate prima dell'attuazione del Codice Art. 336
Prescrizione Art.
337
Riabilitazione Art.
338
Reati punibili a querela di parte Art. 339
Titolo terzo: Della giurisdizione federale e della giurisdizione cantonale 1. Giurisdizione federale.
Limiti Art.
340
Indagini in caso di criminalità organizzata, finanziamento del terrorismo e criminalità economica Art. 340bis
Art. 341 e 342
2. Giurisdizione cantonale Art. 343
Art.
344
Codice penale svizzero 161
311.0
Titolo quarto: Delle autorità cantonali Della loro competenza per materia e per territorio Dell'assistenza fra le autorità 1. Competenza per materia Art. 345
2. Competenza per ragione di territorio.
Foro del luogo del reato Art. 346
Foro in caso di reati commessi mediante mass media Art. 347
Foro per i reati commessi all'estero Art. 348
Foro per i compartecipi Art. 349
Foro in caso di concorso di reati Art. 350
Foro in caso di confisca indipendente Art. 350bis
Contestazioni sul foro Art. 351
2a. Assistenza in materia di polizia.
a. Sistema di ricerca informatizzato di polizia (RIPOL) Art. 351bis
b. Collaborazione con INTERPOL.
Competenza Art.
351ter
Compiti Art.
351quater
Protezione dei dati Art. 351quinquies
Aiuti finanziari e indennità Art. 351sexies
c. Collaborazione a scopo d'identificazione di persone Art. 351septies
d. Sistema informatizzato di gestione e indice informatizzato delle persone e dei fascicoli in seno all'Ufficio federale di polizia Art.
351octies
3. Assistenza fra le autorità.
Obbligo dei Cantoni Art. 352
Procedura Art.
353
Gratuità Art.
354
Atti procedurali in altri Cantoni Art. 355
Inseguimento Art.
356
Contestazioni Art.
357
Avviso in caso di pornografia Art. 358
Titolo quartobis: Dell'avviso concernente i reati commessi contro minorenni Obbligo d'avviso
Art. 358bis
Diritto d'avviso
Art. 358ter
Titolo quinto: Del casellario giudiziale Scopo Art.
359
Contenuto Art.
360
Codice penale svizzero 162
311.0
Trattamento dei dati e accesso Art. 360bis
Misure e pene per adolescenti Art. 361
Art.
362
Estratti del casellario Art. 363
Art.
364
Titolo sesto: Della procedura Procedura delle autorità penali cantonali Art. 365
Immunità parlamentare. Procedimento penale contro membri delle autorità superiori Art. 366
Procedura per le contravvenzioni Art. 367
Spese Art.
368
Titolo settimo: Della procedura concernente i fanciulli e gli adolescenti Autorità Art.
369
Cooperazione privata Art. 370
Procedura Art.
371
Competenza per luogo Art. 372
Spese Art.
373
Titolo ottavo: Dell'esecuzione delle pene. Del patronato 1. In generale.
Obbligo di eseguire le sentenze Art. 374
Computo del carcere preventivo Art. 375
2. Peculio.
Norma Art.
376
Impiego durante la privazione della libertà Art. 377
Impiego dopo la liberazione Art. 378
3. Patronato
Art. 379
4. Multe. Spese. Confisca. Devoluzioni allo Stato. Risarcimento dei danni.
Esecuzione Art.
380
Disposizione del ricavo Art. 381
Titolo nono: Degli stabilimenti 1. Stabilimenti.
Obbligo dei Cantoni di istituirli Art. 382
Obblighi dei Cantoni per l'esercizio Art. 383
Stabilimenti privati Art. 384
2. Locali e stabilimenti per la carcerazione di adolescenti Art. 385
3. e 4. ...
Art. 386 a 390
Codice penale svizzero 163
311.0
5. Vigilanza cantonale Art. 391
6. Vigilanza superiore della Confederazione Art. 392
Art.
393
Titolo decimo: Della grazia. Della revisione 1. Grazia.
Competenza Art.
394
Domanda di grazia
Art. 395
Effetti Art.
396
2. Revisione
Art. 397
Titolo undecimo: Disposizioni completive e finali Competenza del Consiglio federale a emanare disposizioni completive Art.
397bis
Abrogazione di diritto federale Art. 398
Modificazione di disposizioni delle leggi federali Art. 399
Abrogazione di leggi cantonali Art. 400
Art.
400bis
Attuazione del Codice Art. 401
Disposizioni finali della modificazione del 18 marzo 1971 Tenore del nuovo art. 386 giusta la modifica del 13 dicembre 2002 1. Misure preventive
Art. 386
Codice penale svizzero 164
311.0