01.01.2024 - * / In Kraft
01.01.2023 - 31.12.2023
01.01.2022 - 31.12.2022
01.08.2020 - 31.12.2021
01.01.2020 - 31.07.2020
01.09.2019 - 31.12.2019
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01.01.2018 - 31.05.2018
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01.01.2012 - 31.12.2012
01.01.2011 - 31.12.2011
01.04.2010 - 31.12.2010
15.11.2009 - 31.03.2010
01.07.2009 - 14.11.2009
01.01.2009 - 30.06.2009
01.10.2008 - 31.12.2008
01.01.2008 - 30.09.2008
01.10.2007 - 31.12.2007
01.06.2007 - 30.09.2007
01.05.2007 - 31.05.2007
01.07.2006 - 30.04.2007
01.08.2005 - 30.06.2006
01.04.2005 - 31.07.2005
01.03.2005 - 31.03.2005
01.05.2004 - 28.02.2005
01.04.2004 - 30.04.2004
01.01.2004 - 31.03.2004
01.07.2003 - 31.12.2003
01.04.2003 - 30.06.2003
01.05.2002 - 31.03.2003
01.07.2001 - 30.04.2002
Fedlex DEFRITRMEN
Versionen Vergleichen

1

Ordinanza

sulla protezione dei vegetali (OPV) del 27 ottobre 2010 (Stato 1° gennaio 2013) Il Consiglio federale svizzero, visti gli articoli 148a capoverso 3, 149 capoverso 2, 152, 153, 168, 177 e 180
capoverso 3 della legge del 29 aprile 19981 sull'agricoltura; visti gli articoli 26 e 49 capoverso 3 della legge del 4 ottobre 19912 sulle foreste; visto l'articolo 29f capoverso 2 lettera c della legge del 7 ottobre 19833 sulla protezione dell'ambiente; visto l'articolo 19 capoverso 2 lettera c della legge del 21 marzo 20034 sull'ingegneria genetica; in esecuzione della Convenzione internazionale del 6 dicembre 19515 per la protezione dei vegetali; in esecuzione della legge federale del 6 ottobre 19956 sugli ostacoli tecnici al commercio, ordina: Capitolo 1: Disposizioni generali

Art. 1

Oggetto La presente ordinanza disciplina: a. l'utilizzo di organismi nocivi particolarmente pericolosi e di merci potenzialmente portatrici di organismi nocivi particolarmente pericolosi;

b. la produzione di vegetali e di prodotti vegetali potenzialmente portatori di organismi nocivi particolarmente pericolosi; c. la vigilanza e la lotta contro gli organismi nocivi particolarmente pericolosi; d. l'utilizzo di piante infestanti particolarmente pericolose, nonché la vigilanza e la lotta contro di esse.

RU 2010 6167 1 RS

910.1

2 RS

921.0

3 RS

814.01

4 RS

814.91

5

RS 0.916.20

6 RS

946.51

916.20

Agricoltura

2

916.20


Art. 2

Definizioni Ai sensi della presente ordinanza si intendono per: a. organismi nocivi: specie, ceppi o biotipi di vegetali, animali o agenti patogeni potenzialmente nocivi per i vegetali o i prodotti vegetali;

b. merci: vegetali, prodotti vegetali e oggetti come materiale da imballaggio e di produzione nonché mezzi di trasporto; c. piante infestanti particolarmente pericolose: vegetali alloctoni che possono provocare danni economici ed ecologici alle superfici agricole utili, nella regione d'estivazione e nell'ortoflorovivaismo esercitato a titolo professionale e che a causa delle loro caratteristiche particolarmente pericolose devono essere combattute; d. vegetali: piante vive e parti vive di piante specificate, sementi comprese; e. parti vive di piante: 1. frutti - in senso botanico - diversi da quelli conservati con surgelamento,

2. verdure, diverse da quelle conservate con surgelamento, 3. tuberi, bulbi e rizomi, 4. fiori recisi,

5. rami con foglie o aghi, 6. alberi tagliati, con foglie o aghi, 7. foglie, fogliame,

8. colture di tessuti vegetali, 9. polline vivo,

10. nesti, talee, marze, 11. sementi in senso botanico, destinate a essere seminate; f.

prodotti vegetali: prodotti di origine vegetale non trasformati o che hanno subito un trattamento semplice, purché non si tratti di vegetali; g. piantagione: ogni operazione di collocamento di vegetali atta ad assicurare la loro crescita oppure la riproduzione o moltiplicazione ulteriore; h. alberi e arbusti forestali: essenze che possono servire all'adempimento delle funzioni forestali, segnatamente i rappresentanti dei generi menzionati nell'allegato 11; i.

zona protetta: zona nella quale: 1. uno o più organismi nocivi particolarmente pericolosi insediati in una o più parti del territorio non hanno carattere endemico né sono insediati, nonostante condizioni favorevoli al loro insediamento, o 2. a causa di condizioni ecologiche favorevoli esiste per determinate colture il pericolo di insediamento di taluni organismi nocivi particolarmente pericolosi, nonostante tali organismi non abbiano carattere endemico né siano insediati in Svizzera;

Protezione dei vegetali 3

916.20

j.

zona contaminata: zona nella quale la diffusione di un organismo nocivo particolarmente pericoloso è tale che si rinuncia a una strategia di eradicazione; k. focolaio isolato: singoli vegetali isolati contaminati, nonché loro dintorni, situati al di fuori della zona contaminata; l.

oggetti protetti: popolamenti di vegetali pregiati, ospiti di organismi nocivi particolarmente pericolosi, nonché loro dintorni in un raggio definito, che sono protetti nonostante si trovino in una zona contaminata; m. messa in commercio: trasferimento o cessione a titolo oneroso o gratuito; n. materiali da imballaggio in legno non lavorato: materiali da imballaggio come casse, gabbie, cilindri, palette di carico semplici, piattaforme di carico, spalliere di palette, paglioli e accessori; o.7 Stati terzi: tutti gli Stati, tranne la Svizzera, il Principato del Liechtenstein e gli Stati membri dell'Unione europea (UE); le isole Canarie e i dipartimenti e i territori francesi d'oltremare sono considerati Stati terzi; p. utilizzo di organismi nocivi particolarmente pericolosi, merci poten- zialmente portatrici di organismi nocivi particolarmente pericolosi o piante infestanti particolarmente pericolose: ogni attività con organismi nocivi particolarmente pericolosi, merci potenzialmente portatrici di organismi nocivi particolarmente pericolosi o piante infestanti particolarmente pericolose, in special modo l'importazione, la messa in commercio, la detenzione, la moltiplicazione e la diffusione; q. importazione: introduzione nel territorio svizzero, incluse le enclavi doganali svizzere (Samnaun e Sampoir) e le enclavi doganali estere (Principato del Liechtenstein, Büsingen e Campione); r.

passaporto fitosanitario: documento per il commercio, all'interno della Svizzera o con l'UE, di merci potenzialmente portatrici di organismi nocivi particolarmente pericolosi (all. 5 pt. A), il quale comprova l'adempimento delle prescrizioni fitosanitarie; s. certificato fitosanitario: documento ufficiale per il commercio, con Stati terzi, di merci potenzialmente portatrici di organismi nocivi particolarmente pericolosi (all. 5 pt. B), il quale comprova l'adempimento delle prescrizioni fitosanitarie.


Art. 3

Organismi nocivi particolarmente pericolosi e piante infestanti particolarmente pericolose 1

Gli organismi nocivi particolarmente pericolosi sono elencati negli allegati 1 e 2.

2

Le piante infestanti particolarmente pericolose sono elencate nell'allegato 6.

7

Nuovo testo giusta il n. I dell'O del 31 ott. 2012, in vigore dal 1° gen. 2013 (RU 2012 6385).

Agricoltura

4

916.20


Art. 4

Zone protette

Le zone protette sono elencate nell'allegato 12.

Capitolo 2:

Utilizzo di organismi nocivi particolarmente pericolosi, merci potenzialmente portatrici di organismi nocivi particolarmente pericolosi e piante infestanti particolarmente pericolose Sezione 1: Detenzione, moltiplicazione e diffusione

Art. 5

Divieti 1 Al di fuori di un sistema chiuso sono vietate la detenzione, la moltiplicazione e la diffusione dei seguenti organismi: a. organismi nocivi particolarmente pericolosi menzionati negli allegati 1 parte A e 2 parte A, in qualsiasi forma e stadio, nonché di vegetali o parti di vegetali da essi contaminati; b. piante infestanti particolarmente pericolose menzionate nell'allegato 6; e c. organismi nocivi particolarmente pericolosi menzionati negli allegati 1 parte B e 2 parte B, in qualsiasi forma e stadio, nonché i vegetali o le parti di vegetali da essi contaminati.

2

Il dipartimento competente può vietare la coltivazione e la messa in commercio di vegetali e di parti di vegetali molto sensibili a un organismo nocivo particolarmente pericoloso o che manifestamente ne favoriscono la diffusione.

3

Se è possibile escludere la diffusione di organismi nocivi particolarmente pericolosi o di piante infestanti particolarmente pericolose, l'Ufficio federale competente può autorizzare deroghe per la detenzione e la moltiplicazione di tali organismi nocivi al di fuori di un sistema chiuso:

a. a scopo di ricerca; b. a scopo di diagnosi; c. per la conservazione di risorse fitogenetiche direttamente minacciate per l'alimentazione e l'agricoltura.


Art. 6

Obbligo di intervento e di notifica 1

Chiunque utilizza merci che possono essere contaminate dagli organismi nocivi particolarmente pericolosi menzionati negli allegati 1 e 2, o produce simili merci, prende tutte le misure necessarie per evitare una tale contaminazione.

2

Chiunque sospetta o constata la presenza di organismi nocivi particolarmente pericolosi su merci o colture, lo notifica immediatamente al servizio cantonale competente.

Protezione dei vegetali 5

916.20

3

Chiunque sospetta o constata la presenza di piante infestanti particolarmente pericolose su colture agricole o nell'ortoflorovivaismo esercitato a titolo professionale, lo notifica immediatamente al servizio cantonale competente.

4

In una zona contaminata l'Ufficio federale competente può abrogare l'obbligo di notificare l'organismo in questione, tranne che per le aziende omologate in virtù degli articoli 29 e 30.

Sezione 2: Importazione

Art. 7

Divieti di

importazione

1

Gli organismi nocivi particolarmente pericolosi di cui è vietata l'importazione sono elencati nell'allegato 1 parte A.

2

Gli organismi nocivi particolarmente pericolosi di cui è vietata l'importazione in caso di contaminazione di determinate merci sono elencati nell'allegato 2 parte A.

3

Gli organismi nocivi particolarmente pericolosi di cui è vietata l'importazione in determinate zone protette sono elencati nell'allegato 1 parte B.

4

Gli organismi nocivi particolarmente pericolosi di cui è vietata l'importazione in determinate zone protette in caso di contaminazione di determinate merci sono elencati nell'allegato 2 parte B.

5

Le merci di cui è vietata l'importazione sono elencate nell'allegato 3 parte A.

6

Le merci di cui è vietata l'importazione in determinate zone protette sono elencate nell'allegato 3 parte B.


Art. 8

Condizioni per l'importazione da Stati membri dell'UE 1

Le merci potenzialmente portatrici di organismi nocivi particolarmente pericolosi per tutta la Svizzera (all. 5 pt. A sez. I) possono essere importate da Stati membri dell'UE se: a. sono accompagnate da un passaporto fitosanitario giusta l'allegato 9; b. soddisfano le esigenze di cui all'allegato 4 parte A sezione II.

2

Le merci potenzialmente portatrici di organismi nocivi particolarmente pericolosi per talune zone protette (all. 5 pt. A sez. II) possono essere importate in una zona protetta se: a. sono accompagnate da un passaporto fitosanitario recante l'indicazione «ZP» secondo l'allegato 9; b. soddisfano le esigenze di cui all'allegato 4 parte A sezione II e parte B.

Agricoltura

6

916.20


Art. 9

Condizioni per l'importazione da Stati terzi 1

Le merci menzionate nell'allegato 5 parte B possono essere importate da Stati terzi se soddisfano le esigenze di cui all'allegato 4 parte A sezione I e sono accompagnate da: a. un certificato fitosanitario giusta l'allegato 7; b. un documento fitosanitario di circolazione secondo l'articolo 1 capoverso 3 lettera c della direttiva 2004/103/CE8; o c.9 un certificato fitosanitario o qualsiasi altro documento, come lettere di vettura o bollette di transito, munito di un «visto» giusta l'articolo 13c paragrafo 3 della direttiva 2000/29/CE10.

2

I materiali da imballaggio in legno non lavorato soddisfano le esigenze di cui all'allegato 4 parte A sezione I e sono trattati e marchiati in conformità con l'allegato 10.

3

Le merci potenzialmente portatrici di organismi nocivi particolarmente pericolosi per talune zone protette (all. 5 pt. B sez. II) possono essere importate in una zona protetta se soddisfano le esigenze di cui all'allegato 4 parte B e al capoverso 1 lettere a, b o c.

4

Le merci giusta i capoversi 1-3 possono essere importate unicamente da aziende omologate. L'Ufficio federale competente omologa un'azienda e le attribuisce un numero di omologazione. Un'azienda omologata notifica all'Ufficio federale competente ogni modifica delle informazioni fornite all'atto dell'omologazione.


Art. 10

Importazione di merci suddivise, immagazzinate o dotate di un nuovo imballaggio in Stati terzi Le merci potenzialmente portatrici di organismi nocivi particolarmente pericolosi (all. 5 pt. B) che sono state suddivise in partite, immagazzinate o dotate di un nuovo imballaggio in uno Stato terzo, sono accompagnate, all'atto dell'importazione, da un certificato fitosanitario di riesportazione secondo l'allegato 8 e dal certificato fitosanitario del Paese d'origine o da una copia certificata conforme.

8

Direttiva 2004/103/CE della Commissione del 7 ott. 2004 concernente i controlli di identità e fitosanitari su vegetali, prodotti vegetali e altre voci elencati nell'all. V pt. B della direttiva 2000/29/CE del Consiglio, che possono essere svolti in un luogo diverso dal punto di entrata nella Comunità o in un luogo vicino e che specifica le condizioni relative a tali controlli, GU L 313 del 12.10.2004, pag. 16.

9

Nuovo testo giusta il n. I dell'O del 31 ott. 2012, in vigore dal 1° gen. 2013 (RU 2012 6385).

10 Direttiva 2000/29/CE del Consiglio dell'8 mag. 2000 concernente le misure di protezione contro l'introduzione nella Comunità di organismi nocivi ai vegetali o ai prodotti vegetali e contro la loro diffusione nella Comunità, GU L 169 del 10.7.2000, pag. 1; modificata da ultimo dalla direttiva 2010/1/UE, GU L 7 del 12.1.2010, pag. 17.

Protezione dei vegetali 7

916.20


Art. 11

Certificato fitosanitario

1

Il certificato fitosanitario è redatto in lingua tedesca, francese, italiana o inglese.

2

Se il certificato fitosanitario non è presentato in una di queste lingue, il Servizio fitosanitario federale (SFF; art. 54) può esigere una traduzione, in una delle suddette lingue, certificata conforme dall'autorità fitosanitaria competente.

3

Il certificato fitosanitario non può essere stato rilasciato oltre 14 giorni prima del giorno in cui i vegetali hanno lasciato il Paese di spedizione.

4

In caso di deroghe e di esigenze fitosanitarie particolari di cui all'allegato 4 parte A sezione I e parte B, il SFF può esigere che il certificato fitosanitario sia completato con una dichiarazione secondo la Convenzione internazionale del 6 dicembre 1951 per la protezione delle piante la quale confermi che la merce, il suo imballaggio nonché il suo luogo di origine e i dintorni di tale luogo sono esenti da determinati organismi nocivi particolarmente pericolosi.

5

Le aziende omologate conservano per almeno tre anni una copia del certificato fitosanitario munita di un «visto» o, qualora il «visto» fosse stato apposto su un documento alternativo come una lettera di vettura o una bolletta di transito, conservano una copia di tale documento alternativo.


Art. 12

Deroghe per l'importazione di merci 1

L'Ufficio federale dell'agricoltura (UFAG) può escludere temporaneamente dal divieto di importazione le merci la cui importazione è vietata secondo l'allegato 3 parte A se: a. sono state temporaneamente escluse dal divieto di importazione nell'UE; e b. è esclusa la diffusione di organismi nocivi particolarmente pericolosi.

2

In quanto competente per l'esecuzione della presente ordinanza, l'UFAG può stabilire agevolazioni per: a. le merci importate nel quadro del traffico turistico; b. il trasloco di masserizie, oggetti ereditati e corredi nuziali.


Art. 13


11

Deroghe per scopi scientifici 1

L'Ufficio federale competente può autorizzare l'importazione di organismi nocivi particolarmente pericolosi e di merci di cui all'allegato 3, nonché di merci che non soddisfano le condizioni di cui agli articoli 8 e 9 se: a. l'importazione è effettuata per la ricerca, la selezione, la moltiplicazione o la diagnosi; e

b. la diffusione di tali organismi nocivi particolarmente pericolosi e delle piante infestanti particolarmente pericolose è esclusa.

11 Nuovo testo giusta il n. I dell'O del 31 ott. 2012, in vigore dal 1° gen. 2013 (RU 2012 6385).

Agricoltura

8

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2

Può vincolare l'autorizzazione a oneri e condizioni concernenti il trasporto degli organismi nocivi o delle merci importate e il loro utilizzo nel luogo di destinazione.

In particolare può esigere un certificato fitosanitario e ordinare che la merce importata sia messa in quarantena.


Art. 14

Deroghe a determinate condizioni 1

Il dipartimento competente può stabilire che, a determinate condizioni, non si applichino le esigenze giusta l'allegato 4 parte A sezione II e parte B, segnatamente se i vegetali: a. non sono destinati alla piantagione; e b. sono contaminati solo lievemente dagli organismi nocivi particolarmente pericolosi menzionati nell'allegato 1 parte A o nell'allegato 2 parte A.

2

Se i vegetali sono destinati alla piantagione esso può stabilire una deroga sulla scorta di un'analisi del rischio riferita all'organismo nocivo se, parallelamente, sono fissati valori di tolleranza per gli organismi nocivi menzionati nell'allegato 2 parte A sezione II.

3

Per vegetali destinati alla piantagione si intendono i vegetali: a. già piantati e destinati a rimanere piantati o a essere ripiantati dopo la loro messa in commercio; o b. che saranno piantati solo dopo la loro messa in commercio.


Art. 15

Obbligo di controllo e servizi preposti al controllo 1

Prima dell'importazione, le merci provenienti da Stati terzi che devono essere sottoposte a un controllo fitosanitario nel Paese d'origine o nel Paese di spedizione (allegato 5 parte B) sono controllate e liberate dal SFF se:12 a. sono sprovviste del «visto» sul certificato fitosanitario o su un documento alternativo come una lettera di vettura o una bolletta di transito; o b.13 sono accompagnate da un documento fitosanitario di circolazione secondo l'articolo 1 paragrafo 3 lettera c della direttiva 2004/103/CE14, dal quale emerge, conformemente alle indicazioni di cui alle rubriche 7-9, che le merci non sono state sottoposte a un controllo fitosanitario completo in uno Stato membro dell'UE.

2

L'Ufficio federale competente può prevedere che per le merci da controllare il controllo fitosanitario venga effettuato con minore frequenza se, in base alle esperienze fatte con importazioni precedenti di materiale della stessa origine, si può partire dal presupposto che esse non siano contaminate dagli organismi nocivi particolarmente pericolosi menzionati negli allegati 1 parte A e 2 parte A. A tal fine 12 Nuovo testo giusta il n. I dell'O del 31 ott. 2012, in vigore dal 1° gen. 2013 (RU 2012 6385).

13 Nuovo testo giusta il n. I dell'O del 31 ott. 2012, in vigore dal 1° gen. 2013 (RU 2012 6385).

14 cfr. nota relativa all'art. 9 cpv. 1 lett. b.

Protezione dei vegetali 9

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possono essere prese in considerazione anche esperienze fatte dall'EU con importazioni da Stati terzi in Stati membri dell'UE.

3

Se la situazione fitosanitaria lo esige, l'UFAG può estendere l'obbligo di controllo alle merci menzionate nell'allegato 5 parte A provenienti da Stati membri dell'UE, eccetto il legname, gli alberi e gli arbusti forestali.

4

Se la situazione fitosanitaria lo esige, il Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC) può estendere l'obbligo di controllo al legname, agli alberi e agli arbusti forestali menzionati nell'allegato 5 parte A provenienti da Stati membri dell'UE.

5

L'UFAG pubblica nel Foglio ufficiale svizzero di commercio l'elenco dei servizi preposti al controllo fitosanitario e i relativi orari di apertura.

6

Il SFF può, d'intesa con le dogane, eseguire il controllo in un altro luogo idoneo.


Art. 16

Notifica delle merci da controllare 1

La persona soggetta all'obbligo di dichiarazione secondo l'articolo 26 della legge del 18 marzo 200515 sulle dogane notifica al SFF le merci da controllare al più tardi un giorno feriale prima dell'importazione.

2

La Posta e altri servizi di corrieri presentano gli invii soggetti a controllo fitosanitario al SFF prima di inoltrare la dichiarazione doganale nel quadro della procedura d'imposizione doganale. In questo caso decade l'obbligo di notifica preventiva di cui al capoverso 1.


Art. 17

Esecuzione del controllo 1

Il SFF verifica se la merce da controllare soddisfa le condizioni per l'importazione di cui agli articoli 8 e 9.

2

Per gli altri invii di merci esso può controllare per campionatura se le condizioni sono soddisfatte.

3

Il controllo può essere esteso anche all'imballaggio e al mezzo di trasporto.

4

Se le condizioni per l'importazione sono adempiute il SFF appone un «visto» sul certificato fitosanitario.


Art. 18

Analisi complementari 1

Se vi è il sospetto di contaminazione da un organismo nocivo particolarmente pericoloso, il SFF può prelevare campioni. Esso può analizzarli o farli analizzare.

2

Nell'esecuzione di tali analisi, lo scarico e il ricarico, l'apertura e la richiusura dei colli nonché le altre operazioni necessarie per le analisi incombono al vettore.

3

Se l'analisi dura più a lungo e si teme la diffusione di organismi nocivi particolarmente pericolosi, la persona soggetta all'obbligo di dichiarazione immagazzina

15 RS

631.0

Agricoltura

10

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l'invio in un luogo adeguato fino al momento in cui sia noto l'esito dell'analisi. Le spese per il trasporto e l'immagazzinamento sono a carico del vettore.


Art. 19

Misure 1 Se le condizioni per l'importazione non sono adempiute o se vi è il sospetto che la merce sia contaminata da un organismo nocivo particolarmente pericoloso, il SFF può respingere la merce o ordinare le seguenti misure: a. rimozione dall'invio della merce contaminata; b. distruzione della merce; c. quarantena; d. disinfezione della merce.

2

Se respinge la merce o ordina una misura secondo il capoverso 1 lettera a o b, esso dichiara non valido il certificato fitosanitario o i documenti alternativi come lettere di vettura o bollette di transito 3 Può pronunciare un ammonimento o irrogare una sanzione con un importo fino a un massimo di 10 000 franchi in caso di mancato adempimento dell'obbligo di notifica secondo l'articolo 16.

4

Ritira le merci senza proprietario e le valorizza o le distrugge.

Sezione 3: Esportazione

Art. 20

Rilascio dei certificati fitosanitari 1

Chiunque necessita di un certificato fitosanitario per merci che devono essere esportate, presenta una domanda corrispondente al SFF.

2

Chiunque intende riesportare merci, importate con un certificato fitosanitario e immagazzinate, suddivise in partite o dotate di un nuovo imballaggio in Svizzera, presenta una domanda di rilascio di un certificato di riesportazione.

3

Il SFF rilascia il certificato fitosanitario o il certificato di riesportazione se la merce soddisfa le esigenze fitosanitarie del Paese di destinazione. Il richiedente informa il SFF in merito a tali esigenze.

4

Se la merce non è stata prodotta interamente dal richiedente, quest'ultimo fornisce i documenti necessari per stabilirne la provenienza, segnatamente nel caso di merce importata.


Art. 21

Trattamento e marchiatura di materiali da imballaggio in legno non lavorato destinati all'esportazione Laddove la circolazione transfrontaliera delle merci lo esige, l'esportatore tratta e marchia i materiali da imballaggio in legno non lavorato in conformità con l'allegato 10

Protezione dei vegetali 11

916.20

Sezione 4: Transito

Art. 22

Merce da controllare

Le merci che giungono in Svizzera per via aerea da uno Stato terzo e il cui successivo trasporto fino al luogo di destinazione in uno Stato membro dell'UE non avviene per via aerea sono controllate dal SFF, sempre che la Svizzera non abbia convenuto altrimenti con il Paese di destinazione.


Art. 23

Notifica della merce da controllare 1

Le aziende di servizi che garantiscono i rapporti tra le compagnie aeree e le ditte di spedizione (imprese che prestano servizi di sdoganamento) notificano la merce da controllare al SFF.

2

Esse trasmettono al SFF i manifesti di carico degli aeromobili, le lettere di vettura aerea, i documenti di accompagnamento fitosanitari e altri documenti, in formato cartaceo o elettronico.


Art. 24

Misure in caso di pericolo di propagazione 1

Se nel transito di merci vi è il pericolo di propagazione di organismi nocivi particolarmente pericolosi, il SFF può vincolarlo a condizioni volte a escludere la diffusione di organismi nocivi particolarmente pericolosi.

2

Esso vieta il transito se non è possibile escludere la diffusione di organismi nocivi particolarmente pericolosi.

Sezione 5: Messa in commercio e spostamento

Art. 25

Condizioni per la messa in commercio e lo spostamento 1

Le merci potenzialmente portatrici di organismi nocivi particolarmente pericolosi per tutta la Svizzera (all. 5 pt. A sez. I) possono essere messe in commercio se: a. sono accompagnate da un passaporto fitosanitario giusta l'allegato 9; b. soddisfano le esigenze di cui all'allegato 4 parte A sezione II; c. non sono contaminate dagli organismi nocivi particolarmente pericolosi menzionati negli allegati 1 parte A e 2 parte A.

2

Le merci potenzialmente portatrici di organismi nocivi particolarmente pericolosi per talune zone protette (all. 5 pt. A sez. II) possono essere messe in commercio in una zona protetta o spostate in una zona protetta se: a. sono accompagnate da un passaporto fitosanitario recante l'indicazione «ZP» secondo l'allegato 9; b. soddisfano le esigenze di cui all'allegato 4 parti A e B;

Agricoltura

12

916.20

c. non sono contaminate dagli organismi nocivi particolarmente pericolosi menzionati negli allegati 1 parti A e B e 2 parti A e B.

3

Non è richiesto un passaporto fitosanitario se le merci: a. sono spostate a causa di trasloco o eredità di persone private; b. sono spostate all'interno di un'azienda, segnatamente dal luogo di produzione a quello di imballaggio o di lavorazione, sempre che non siano introdotte in una zona protetta;

c. sono messe in commercio da aziende ai sensi dell'articolo 29 capoverso 2 lettera a.


Art. 26

Responsabilità individuale

Le persone che si occupano professionalmente della produzione, della piantagione o della commercializzazione di vegetali provvedono affinché la merce acquistata sia accompagnata da un passaporto fitosanitario conforme alle prescrizioni.16

Art. 27

Deroghe Se è possibile escludere la diffusione di organismi nocivi particolarmente pericolosi, l'Ufficio federale competente può autorizzare la messa in commercio e lo spostamento degli organismi nocivi particolarmente pericolosi menzionati negli allegati 1 e 2 nonché di merci che non soddisfano le condizioni di cui all'articolo 25: a. a scopo di ricerca; b. a scopo di diagnosi; c. per la conservazione, per l'alimentazione e l'agricoltura, di risorse fitogenetiche direttamente minacciate;

d. all'interno di una zona contaminata.


Art. 28

Misure

Se le condizioni per la messa in commercio o lo spostamento di merci non sono soddisfatte o se vi è il sospetto che le merci siano contaminate da organismi nocivi particolarmente pericolosi, il SFF può segnatamente: a. pronunciare

un

ammonimento;

b. sequestrare le merci; c. ordinare un trattamento adeguato delle merci; d. ordinare la quarantena; e. far trasferire, sotto controllo ufficiale, le merci in una zona dove la presenza delle stesse non comporta il rischio di una diffusione ulteriore di un organismo nocivo particolarmente pericoloso; 16 Nuovo testo giusta il n. I dell'O del 31 ott. 2012, in vigore dal 1° gen. 2013 (RU 2012 6385).

Protezione dei vegetali 13

916.20

f. far trasferire, sotto controllo ufficiale, le merci al fine della trasformazione, se è esclusa la diffusione di organismi nocivi particolarmente pericolosi; g. far distruggere, sotto controllo ufficiale, le merci; h. revocare alla persona interessata l'omologazione secondo l'articolo 30.

Capitolo 3: Produzione di vegetali e passaporto fitosanitario Sezione 1: Omologazione e obblighi delle aziende

Art. 29

Obbligo di omologazione 1

Le aziende che producono o mettono in commercio merci di cui all'allegato 5 parte A necessitano di un'omologazione.

2

Non necessitano di un'omologazione: a. le aziende la cui produzione è interamente destinata alla vendita, sul mercato locale, a consumatori finali che non sono attivi professionalmente nella produzione di vegetali; b. i produttori che producono merci per il fabbisogno proprio e le utilizzano nella loro azienda.

3

L'Ufficio federale competente può ordinare l'obbligo di omologazione per aziende secondo il capoverso 2 se vi è da temere la diffusione di organismi nocivi particolarmente pericolosi.


Art. 30

Domanda di omologazione e rilascio dell'omologazione 1

Il richiedente presenta una domanda di omologazione all'Ufficio federale competente e notifica tutte le merci menzionate nell'articolo 29 capoverso 1 che produce o mette in commercio.

2

L'Ufficio federale competente omologa un'azienda e le attribuisce un numero di omologazione se essa è in grado di garantire che: a. soddisfa gli obblighi di cui agli articoli 31 e 32; e b. la sua merce soddisfa le condizioni di cui all'articolo 25.

3

L'omologazione si riferisce a ogni singola merce.


Art. 31

Obblighi di tenere un registro 1

Le aziende omologate tengono un registro degli acquisti, della produzione, delle vendite o delle rivendite delle merci che necessitano di un passaporto fitosanitario.

2

Conservano per almeno tre anni i passaporti delle piante ottenuti e, su richiesta, li consegnano al SFF unitamente alle informazioni registrate.

3

I dipartimenti competenti emanano le prescrizioni di esecuzione concernenti l'obbligo di registrazione.

Agricoltura

14

916.20


Art. 32

Obblighi di notifica

1

Le aziende omologate notificano all'Ufficio federale competente ogni modifica delle informazioni fornite all'atto dell'omologazione, in particolare le merci nuove che intendono importare, produrre o mettere in commercio.

2

Notificano senza indugio al servizio cantonale competente e al SFF la comparsa, nell'azienda o nei suoi immediati dintorni, degli organismi nocivi particolarmente pericolosi menzionati negli allegati 1 e 2.


Art. 33

Revoca e oneri

L'Ufficio federale competente revoca l'omologazione dell'azienda o vincola il suo mantenimento a oneri se: a. l'azienda non soddisfa più i suoi obblighi; b. l'azienda non esegue gli ordini di cui agli articoli 28 o 42; o c. non sono più soddisfatte le condizioni per il rilascio di un passaporto fitosanitario.

Sezione 2: Passaporto fitosanitario

Art. 34

Passaporto fitosanitario per le merci prodotte in Svizzera 1

Un passaporto fitosanitario può essere rilasciato se il SFF constata che: a. l'azienda è omologata; b. l'azienda ha previamente notificato le particelle di produzione in quanto tali; c. le colture e le merci da esse provenienti non sono contaminate dagli organismi nocivi particolarmente pericolosi di cui deve essere vietata l'introduzione e la diffusione in tutta la Svizzera (all. 1 pt. A e 2 pt. A);

d. le merci o le condizioni in cui sono prodotte soddisfano le esigenze di cui all'allegato 4 parte A sezione II.

2

Per le merci destinate a essere messe in commercio in una zona protetta verifica inoltre se:

a. non sono contaminate da organismi nocivi particolarmente pericolosi di cui deve essere vietata l'introduzione e la diffusione in alcune zone protette (all.

1 pt. B e 2 pt. B); e

b. soddisfano le esigenze di cui all'allegato 4 parte B.

3

L'Ufficio federale competente può: a. ordinare di eseguire i controlli di cui ai capoversi 1 e 2 sui vegetali ospiti di determinati organismi nocivi particolarmente pericolosi situati negli immediati dintorni delle colture;

Protezione dei vegetali 15

916.20

b. prescrivere controlli speciali per le merci menzionate nell'articolo 25 capoverso 2 se è l'unico modo per escludere la diffusione di organismi nocivi particolarmente pericolosi.

4

L'Ufficio federale competente può emanare prescrizioni tecniche relative ai controlli previsti ai capoversi 1 e 2.


Art. 35

Passaporto fitosanitario per merci importate da Stati terzi 1

Per le merci importate da Stati terzi o che all'atto del transito devono essere controllate giusta l'articolo 22 è rilasciato un passaporto fitosanitario se in occasione del controllo di cui agli articoli 17 e 18 si è constatato che le esigenze di cui all'allegato 4 parte A sezione I sono soddisfatte.

2

Se le merci sono destinate a essere messe in commercio in una zona protetta, il passaporto fitosanitario speciale per le zone protette è rilasciato unicamente se sono soddisfatte le esigenze di cui all'allegato 4 parte B.


Art. 36

Rilascio di un passaporto sostitutivo 1

Il passaporto fitosanitario è sostituito con uno o più passaporti sostitutivi recanti l'indicazione «RP» conformemente all'allegato 9 se: a. un invio di merci è diviso in più lotti; b. invii diversi o merci provenienti da invii diversi sono riuniti; o c. lo stato fitosanitario di una merce deve essere modificato.

2

Il passaporto sostitutivo è rilasciato unicamente se è garantita l'identità della merce e se non vi è alcun rischio che la merce è contaminata dagli organismi nocivi particolarmente pericolosi menzionati negli allegati 1 e 2.

Capitolo 4:

Omologazione per il trattamento e la marchiatura di materiali da imballaggio in legno non lavorato

Art. 37

Omologazione

1

Chiunque tratta e marchia materiali da imballaggio in legno non lavorato necessita di un'omologazione.

2

L'Ufficio federale competente rilascia l'omologazione all'azienda e le attribuisce il rispettivo numero di omologazione se soddisfa le esigenze di cui all'allegato 10.

3

Nella produzione di materiali da imballaggio in legno non lavorato le aziende omologate eseguono un trattamento delle merci acquistate conformemente alle esigenze di cui all'allegato 10 o acquistano merci trattate da un'azienda omologata.

4

Designano una persona responsabile del rispetto delle esigenze di cui all'allegato 10.

Agricoltura

16

916.20


Art. 38

Obblighi di tenere un registro 1

Le aziende omologate tengono un registro degli acquisti, della produzione, delle vendite o delle rivendite dei materiali da imballaggio in legno non lavorato giusta l'allegato 10.

2

Conservano per almeno due anni i rispettivi bollettini di consegna e fatture.


Art. 39

Obbligo di notifica e di informare 1

Le aziende omologate notificano all'Ufficio federale competente ogni modifica delle informazioni fornite all'atto dell'omologazione.

2

Mettono a disposizione dell'Ufficio federale competente, per i controlli, la documentazione tecnica sugli impianti per il trattamento secondo l'allegato 10.


Art. 40

Revoca e oneri

L'Ufficio federale competente revoca l'omologazione dell'azienda o vincola il suo mantenimento a oneri se l'azienda non soddisfa più i suoi obblighi.

Capitolo 5: Misure di sorveglianza e misure di lotta

Art. 41

Sorveglianza del territorio 1

I servizi cantonali sono incaricati di sorvegliare la situazione fitosanitaria del territorio.

2

Organizzano un servizio di osservazione che garantisce la rilevazione della comparsa e della diffusione di organismi nocivi particolarmente pericolosi; comunicano le loro osservazioni all'Ufficio federale competente.

3

Gestiscono un servizio di informazione che fornisce agli interessati informazioni in merito all'evoluzione e all'importanza di tali organismi nonché in merito a misure di lotta adeguate, seguendo le istruzioni dell'Ufficio federale competente.

4

Per chiarire la situazione fitosanitaria relativa a determinati organismi particolarmente pericolosi, l'Ufficio federale competente può organizzare campagne di sorveglianza con i Cantoni.


Art. 42

Misure di lotta dei servizi cantonali 1

Se all'interno del Paese è constatata la presenza degli organismi nocivi particolarmente pericolosi menzionati negli allegati 1 parte A e 2 parte A o delle piante infestanti particolarmente pericolose menzionate nell'allegato 6, il servizio cantonale competente prende le misure adeguate per eradicare i focolai isolati, conformemente alle istruzioni dell'Ufficio federale competente. Sono escluse le misure a breve termine nelle particelle di produzione di merci che sottostanno alle disposizioni del passaporto fitosanitario; esse sono eseguite dal SFF.

Protezione dei vegetali 17

916.20

2

Se l'eradicazione non è possibile, il servizio cantonale competente prende tutte le misure necessarie per impedire la diffusione ulteriore.

3

Se in una zona protetta è constatata la presenza degli organismi nocivi particolarmente pericolosi di cui deve essere vietata l'introduzione e la diffusione in alcune zone protette menzionati negli allegati 1 parte B e 2 parte B, prende le misure di cui ai capoversi 1 e 2.

4

In caso di comparsa di organismi nocivi particolarmente pericolosi o sospettata contaminazione da simili organismi, i Cantoni possono segnatamente: a. mettere in quarantena le colture o le merci contaminate o sospettate di essere contaminate, fino alla conferma definitiva del loro stato fitosanitario; b. sequestrare le merci contaminate da organismi nocivi particolarmente pericolosi o sospettate di essere contaminate nonché il materiale con cui sono entrate in contatto;

c. ordinare la valorizzazione delle merci contaminate o sospettate di essere contaminate adeguata al fine di escludere la diffusione di organismi nocivi particolarmente pericolosi; d. vietare la coltivazione o la piantagione di vegetali ospiti in una particella contaminata da un organismo nocivo particolarmente pericoloso o da un suo vettore, fino a che sia terminato il rischio di contaminazione; e. vietare la coltivazione o la piantagione di vegetali molto sensibili a organismi nocivi particolarmente pericolosi;

f.

ordinare l'eliminazione di tali vegetali nei dintorni delle colture sensibili; g. ordinare misure contro vettori di organismi nocivi particolarmente pericolosi che ne impediscano la diffusione; h. ordinare la distruzione di merci contaminate o sospettate di essere contaminate.

5

In caso di comparsa di piante infestanti particolarmente pericolose, i Cantoni possono segnatamente ordinare:

a. misure volte a impedirne la diffusione; b. la distruzione di tali vegetali nonché delle sementi e dei raccolti contaminati dai loro semi.

6

La valorizzazione e la distruzione secondo i capoversi 4 lettere c e h e 5 lettera b avvengono sotto controllo ufficiale.

7

L'Ufficio federale competente può, sentiti i servizi cantonali interessati, emanare direttive per assicurare l'applicazione uniforme e adeguata delle misure di lotta contro gli organismi nocivi particolarmente pericolosi e le piante infestanti particolarmente pericolose.

Agricoltura

18

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Art. 43

Misure di lotta dei gestori 1

I gestori di particelle o di vegetali contaminati da un organismo nocivo particolarmente pericoloso o da piante infestanti particolarmente pericolose o, in assenza di un gestore, i proprietari di tali particelle o vegetali prendono le misure adeguate per distruggere i focolai isolati.

2

Possono essere obbligati a prendere le misure di cui all'articolo 42 conformemente alle indicazioni del servizio cantonale.


Art. 44

Oggetti sequestrati

1

Il servizio cantonale competente contrassegna gli oggetti sequestrati giusta l'articolo 42 capoverso 4 lettera b.

2

Stila un elenco dettagliato di tali oggetti e ne consegna una copia al proprietario.


Art. 45

Zone contaminate

1

Sentiti i servizi cantonali competenti dei Cantoni interessati, l'Ufficio federale competente può delimitare le zone contaminate da un organismo nocivo particolarmente pericoloso menzionato nell'allegato 1 o 2.

2

Esso pubblica le zone contaminate nel Foglio ufficiale svizzero di commercio o in altro modo adeguato.

3

Nelle zone contaminate non sono ordinate misure giusta l'articolo 42; sono salve le misure che l'Ufficio federale può ordinare a causa di un pericolo di diffusione particolarmente elevato.


Art. 46

Delimitazione degli oggetti protetti 1

Nelle zone contaminate i Cantoni possono delimitare gli oggetti protetti; stabiliscono la procedura di delimitazione d'intesa con l'Ufficio federale competente.17 2

Per gli oggetti protetti e nei loro immediati dintorni è assicurata la sorveglianza del territorio e sono eseguite misure di lotta adeguate.

a18 Zone di

sicurezza

L'Ufficio federale competente delimita le zone di sicurezza giusta l'allegato 4 parte B punto 21 lettera a, previa consultazione dei servizi cantonali competenti.

17 Nuovo testo giusta il n. I dell'O del 31 ott. 2012, in vigore dal 1° gen. 2013 (RU 2012 6385).

18 Introdotto il n. I dell'O del 31 ott. 2012, in vigore dal 1° gen. 2013 (RU 2012 6385).

Protezione dei vegetali 19

916.20

Capitolo 6: Aiuti finanziari Sezione 1: Disposizioni applicabili all'agricoltura e all'ortoflorovivaismo esercitato a titolo professionale

Art. 47

Indennità per danni causati da misure della Confederazione 1

Per i danni causati all'agricoltura e all'ortoflorovivaismo esercitato a titolo professionale da misure adottate dal SFF in virtù della presente ordinanza è versata un'indennità in casi di rigore particolari. 2

Non sono versate indennità se il richiedente non si è attenuto alle disposizioni della presente ordinanza; sono salve le prescrizioni della legge federale del 14 marzo 195819 sulla responsabilità.

3

Le domande di indennizzo, debitamente motivate, sono presentate all'UFAG immediatamente dopo l'accertamento del danno, ma al più tardi un anno dopo l'esecuzione della misura che lo ha causato.


Art. 48

Contributi ai Cantoni 1

La Confederazione rimborsa ai Cantoni il 50 per cento delle spese riconosciute sostenute da essi o dai loro Comuni per la lotta contro gli organismi nocivi particolarmente pericolosi o le piante infestanti particolarmente pericolose, incluse le misure preventive. La Confederazione non versa contributi diretti ai Comuni per le spese da essi sostenute.

2

Essa rimborsa il 75 per cento delle spese riconosciute se, alla prima comparsa di un organismo nocivo particolarmente pericoloso o di piante infestanti particolarmente pericolose, il pericolo di diffusione è particolarmente elevato e la probabilità di eradicazione è, nel caso in questione, ancora alta.

3

Essa non versa contributi ai Cantoni: a. se le spese annuali riconosciute di un Cantone sono inferiori a 2000 franchi; b. su indennità corrisposte per le perdite causate dalla distruzione di vegetali situati nelle aree verdi pubbliche o in proprietà private che non sono utilizzate a titolo professionale; c. su indennità corrisposte ad aziende dei Cantoni e dei Comuni; d. per le misure di lotta che vanno oltre quelle previste nelle direttive emanate dall'Ufficio federale competente giusta l'articolo 42 capoverso 7; e. per le spese causate da misure di lotta prese dai Cantoni nelle zone contaminate, come la distruzione e l'eliminazione di vegetali e parti di vegetali contaminati; ne sono escluse: 1. le spese per le misure di contenimento che l'Ufficio federale ordina a

causa di un pericolo di diffusione particolarmente elevato, 19 RS

170.32

Agricoltura

20

916.20

2.20 le spese per misure di lotta nelle zone di sicurezza menzionate nell'allegato 4 parte B punto 21 lettera a,

3. le spese per le misure di lotta negli oggetti protetti; f.

se vegetali o altri oggetti hanno dovuto essere distrutti perché la persona lesa o l'autore non si sono attenuti alle prescrizioni della presente ordinanza o alle istruzioni dell'autorità competente, emanate in base alla presente ordinanza; g. se la domanda di indennizzo è presentata oltre un anno dopo l'esecuzione della misura che ha causato il danno.

4

I Cantoni allegano alla domanda di contributi i documenti da cui risulta il calcolo delle indennità e la proporzionalità delle misure.


Art. 49

Spese riconosciute

1

Sono considerate spese riconosciute le spese, elencate di seguito, per le misure prese in virtù degli articoli 41 e 42, incluse le spese per misure contro i nuovi organismi nocivi particolarmente pericolosi di cui all'articolo 52 capoverso 6:

a.21 indennità, indennità giornaliere, onorari e spese di viaggio del personale ausiliario incaricato dai Cantoni per l'attuazione delle misure di lotta; b. altre spese causate dalle misure di prevenzione e di lotta; c. indennità ai proprietari per l'importo eccedente 1000 franchi, a condizione che siano state concesse per: 1. danni economici risultanti dalla distruzione di vegetali e non si siano potute applicare misure meno dannose, 2. perdite finanziarie dovute al blocco delle vendite di piante ospiti.

2

Le aliquote orarie massime ammontano a: a. 25 franchi per il personale ausiliario; b. 43 franchi per gli specialisti.22 2bis

L'UFAG può versare un importo forfettario per una misura anziché effettuare un versamento secondo il tempo impiegato, laddove il calcolo dell'importo delle indennità per il personale ausiliario e gli specialisti richieda molto lavoro.23 3 Nel caso degli alberi da frutto, per le indennità corrisposte giusta il capoverso 1 lettera c sono considerate al massimo le aliquote risultanti dai metodi di calcolo 20 Nuovo testo giusta il n. I dell'O del 31 ott. 2012, in vigore dal 1° gen. 2013 (RU 2012 6385).

21 Nuovo testo giusta il n. I dell'O del 31 ott. 2012, in vigore dal 1° gen. 2013 (RU 2012 6385).

22 Nuovo testo giusta il n. I dell'O del 31 ott. 2012, in vigore dal 1° gen. 2013 (RU 2012 6385).

23 Introdotto dal n. I dell'O del 31 ott. 2012, in vigore dal 1° gen. 2013 (RU 2012 6385).

Protezione dei vegetali 21

916.20

esposti nel bollettino n. 61 di Agroscope Changins-Wädenswil ACW «Stima delle colture frutticole», 5a edizione 201224.25 Sezione 2: Disposizioni applicabili alle foreste

Art. 50

Gli aiuti finanziari per le misure di protezione delle essenze forestali sono disciplinati dall'articolo 40 dell'ordinanza del 30 novembre 199226 sulle foreste.

Capitolo 7: Competenze ed esecuzione

Art. 51

Competenza dei dipartimenti federali 1

Il Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca (DEFR)27 è competente per gli ambiti delle piante agricole coltivate e dell'ortoflorovivaismo esercitato a titolo professionale.

2

Il DATEC è competente per gli ambiti degli alberi e degli arbusti forestali all'interno e all'esterno delle foreste e per le piante selvatiche minacciate.

3

Il DEFR e il DATEC adeguano, a seconda delle competenze stabilite ai capoversi 1 e 2, gli allegati 1-12 al fine di: a. impedire l'introduzione o la diffusione di un nuovo organismo nocivo che può costituire un pericolo particolare per i vegetali in Svizzera; b. tenere conto delle modifiche delle norme fitosanitarie internazionali; c. tenere conto dello sviluppo tecnico dei metodi di quarantena; d. tenere conto dell'evoluzione della situazione fitosanitaria in Svizzera; e. evitare la diffusione di una nuova pianta infestante particolarmente pericolosa.

4

Nei casi in cui il DEFR e il DATEC siano egualmente competenti per gli adeguamenti di cui al capoverso 3, il DEFR modifica gli allegati 1-12 con il consenso del DATEC.

5

Il DEFR e il DATEC coordinano le loro attività per l'esecuzione della presente ordinanza.

24 Questo testo è consultabile al seguente indirizzo: www.arboriculture.agroscope.ch > Pubblicazioni > Economia aziendale > Stima delle colture frutticole (scheda tecnica n. 61), 5a edizione.

25 Nuovo testo giusta il n. I dell'O del 31 ott. 2012, in vigore dal 1° gen. 2013 (RU 2012 6385).

26 RS

921.01

27 La designazione dell'unità amministrativa è stata adattata in applicazione dell'art. 16 cpv. 3 dell'O del 17 nov. 2004 sulle pubblicazioni ufficiali (RS 170.512.1), con effetto dal 1° gen. 2013. Di detta mod. è tenuto conto in tutto il presente testo.

Agricoltura

22

916.20


Art. 52

Competenza degli Uffici federali 1

L'UFAG è competente per l'esecuzione della presenze ordinanza e delle disposizioni che ne derivano negli ambiti delle piante agricole coltivate e dell'ortoflorovivaismo esercitato a titolo professionale.

2

L'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM) è competente per l'esecuzione della presente ordinanza e delle disposizioni che ne derivano negli ambiti degli alberi e degli arbusti forestali all'interno e all'esterno delle foreste e per le piante selvatiche minacciate.

3

L'UFAG decide con il consenso dell'UFAM se: a. sono interessati ambedue gli ambiti di competenza menzionati nei capoversi 1 e 2;

b. negli ambiti menzionati nel capoverso 1 è stata presentata una domanda per l'importazione di organismi nocivi particolarmente pericolosi giusta l'articolo 13.

4

Esso assicura il coordinamento e i contatti in ambito fitosanitario a livello internazionale.

5

L'UFAG e l'UFAM collaborano per assicurare un'esecuzione uniforme e coerente della presente ordinanza.

6

Se un nuovo organismo nocivo potenzialmente particolarmente pericoloso non menzionato nell'allegato 1 o 2 compare per la prima volta o se, in seguito a un inasprimento della situazione fitosanitaria in un Paese dovuto alla presenza di un organismo nocivo particolarmente pericoloso, l'importazione di determinate merci originarie di tale Paese comporta un pericolo fitosanitario per una parte della Svizzera o per tutta la Svizzera, l'Ufficio federale competente può ordinare le misure seguenti per tale organismo e per le merci interessate fino alla definitiva valutazione dei danni potenzialmente causati da detto organismo: a. divieti di cui agli articoli 5 e 7; b. condizioni d'importazione di cui agli articoli 8 e 9; c. misure di cui agli articoli 19, 28, 41 e 42; d. delimitazione delle zone contaminate giusta l'articolo 45 e spostamento all'interno di una zona contaminata giusta l'articolo 27 lettera d.28

Art. 53

Compiti degli Uffici federali 1

Gli Uffici federali competenti svolgono i compiti seguenti: a. determinano le misure di protezione da prendere contro la comparsa e la diffusione di organismi nocivi particolarmente pericolosi o di piante infestanti particolarmente pericolose all'interno del Paese e sorvegliano l'esecuzione di tali misure;

28 Nuovo testo giusta il n. I dell'O del 31 ott. 2012, in vigore dal 1° gen. 2013 (RU 2012 6385).

Protezione dei vegetali 23

916.20

b. registrano le aziende tenute all'omologazione e danno la competenza di rilasciare passaporti delle piante;

c. eseguono le misure fitosanitarie necessarie durante la produzione di sementi e di tuberiseme, sentiti i servizi incaricati dell'esecuzione delle disposizioni concernenti la messa in commercio di sementi e di tuberiseme e le organizzazioni professionali interessate; d. trasmettono ai Cantoni e alle organizzazioni professionali informazioni concernenti la comparsa di organismi nocivi particolarmente pericolosi o di piante infestanti particolarmente pericolose, mettono a disposizione il relativo materiale informativo e formano i responsabili;

e. esercitano l'alta vigilanza sulle attività dei servizi cantonali e dei servizi incaricati nell'ambito della presente ordinanza.

2

L'UFAG è competente per gli aspetti scientifici e tecnici della protezione fitosanitaria nei settori dell'agricoltura e dell'ortoflorovivaismo esercitato a titolo professionale.

3

Se un'azienda produce sia piante agricole sia piante ornamentali o forestali, gli Uffici federali evitano doppi controlli.


Art. 54

Servizio fitosanitario federale 1

L'UFAG e l'UFAM designano in comune il SFF. Stabiliscono: a. il suo regolamento interno; b. i compiti che delegano a tale servizio, se non sono fissati nella presente ordinanza.

2

Il SFF si compone di collaboratori dell'UFAG e dell'UFAM.


Art. 55

Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio L'Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio è competente per gli aspetti scientifici e tecnici della protezione delle essenze forestali.


Art. 56

Cantoni

1

I servizi cantonali sono competenti per l'esecuzione delle misure di lotta definite nella presente ordinanza contro gli organismi nocivi particolarmente pericolosi e le piante infestanti particolarmente pericolose all'interno del Paese, se tali misure non rientrano nella competenza diretta degli Uffici federali competenti. Coordinano le loro attività con gli altri Cantoni interessati.

2

I servizi cantonali hanno altresì i seguenti compiti: a. informano gli Uffici federali competenti in merito alle notifiche ricevute in virtù dell'articolo 6 e ai risultati della sorveglianza del territorio di cui all'articolo 41; b. collaborano all'esecuzione delle misure volte a rilevare la situazione fitosanitaria di un determinato organismo;

Agricoltura

24

916.20

c. collaborano all'esecuzione delle misure preventive di cui all'articolo 52 capoverso 6;

d. provvedono affinché siano rese note le caratteristiche degli organismi nocivi particolarmente pericolosi e delle piante infestanti particolarmente pericolose di cui è obbligatoria la notifica; e. informano regolarmente i produttori e gli altri ambienti interessati in merito alla comparsa e agli effetti concreti degli organismi nocivi particolarmente pericolosi; f. forniscono informazioni, svolgono dimostrazioni e organizzano corsi affinché le misure di lotta in questione siano eseguite per tempo e correttamente.

A tale scopo occorre seguire le istruzioni dell'Ufficio federale competente.

3

Per gli organismi nocivi che rappresentano una minaccia per le colture agricole o le colture dell'ortoflorovivaismo esercitato a titolo professionale non menzionati negli allegati 1 e 2 né disciplinati nell'articolo 52 capoverso 6 i Cantoni possono emanare prescrizioni in materia di sorveglianza, informazione e lotta.


Art. 57

Altri organi

1

Gli Uffici federali competenti possono delegare i compiti di loro competenza, elencati di seguito, ai servizi o alle organizzazioni indipendenti seguenti:

a. Amministrazione federale delle dogane, d'intesa reciproca: controlli all'importazione di cui all'articolo 17; b. servizi cantonali competenti: rilascio dei certificati fitosanitari di cui all'articolo 20;

c. organizzazioni di controllo indipendenti conformemente all'articolo 180 della legge del 29 aprile 1998 sull'agricoltura o all'articolo 32 della legge del 4 ottobre 1991 sulle foreste: controlli delle particelle di produzione, rilascio dei passaporti delle piante di cui all'articolo 34 e controlli delle aziende di cui all'articolo 37.

2

Le organizzazioni di controllo possono riscuotere tasse per coprire le loro spese.

3

Gli organi di polizia competenti in virtù del diritto cantonale, nonché gli agenti delle dogane, della posta, delle ferrovie, delle compagnie di navigazione e degli aeroporti assistono gli organi incaricati dell'esecuzione delle misure fitosanitarie nello svolgimento dei loro compiti.


Art. 58

Rilevamenti e controlli 1

Gli organi incaricati dell'esecuzione delle misure fitosanitarie possono prescrivere i rilevamenti e i controlli richiesti per l'esecuzione della presente ordinanza, sempre che essa non disponga altrimenti.

2

A tale scopo, i suddetti organi o i loro incaricati possono chiedere le informazioni necessarie. Hanno accesso alle colture, alle aziende, ai fondi, ai locali amministrativi e ai depositi e possono, se necessario, consultare i registri e la corrispondenza.

Protezione dei vegetali 25

916.20

3

I suddetti organi o i loro incaricati possono inoltre verificare se le misure e le istruzioni concernenti la protezione dei vegetali sono osservate dalle aziende e dalle persone che:

a. in qualsiasi modo sono in contatto con gli organismi nocivi particolarmente pericolosi menzionati negli allegati 1 e 2 o contro cui sono state ordinate le misure preventive di cui all'articolo 52 capoverso 6; b. utilizzano a titolo professionale merci che possono contenere tali organismi; c. in qualsiasi modo sono in contatto con le piante infestanti particolarmente pericolose menzionate nell'allegato 6.

Capitolo 8: Procedura di opposizione

Art. 59

Contro le decisioni prese in base all'articolo 52 capoversi 1 o 3 può essere mossa opposizione presso l'UFAG entro il termine di dieci giorni.

Capitolo 9: Disposizioni finali

Art. 60

Diritto previgente: abrogazione Le seguenti ordinanze sono abrogate: 1. ordinanza del 28 febbraio 200129 sulla protezione dei vegetali; 2. ordinanza del DEFR del 12 novembre 200830 concernente i contributi federali ai Cantoni per le indennità corrisposte in seguito all'applicazione di provvedimenti fitosanitari ufficiali all'interno del Paese.


Art. 61

Modifica del diritto vigente Le seguenti ordinanze sono modificate come segue: …31

Art. 62

Entrata in vigore

La presente ordinanza entra in vigore il 1° gennaio 2011.

29 [RU

2001 1191, 2002 945, 2003 548 1858 4925, 2004 1435 2201, 2005 1103 1443 2603 art. 8 n. 2, 2006 2531, 2007 1469 all. 4 n. 55 2369 4477 n. IV 69 4723 5823 n. I 20, 2008 4377 all. 5 n. 13 5865, 2009 2593 5435, 2010 1057] 30 [RU

2008 5869]

31 Le mod. possono essere consultate alla RU 2010 6167.

Agricoltura

26

916.20

Allegato 132 (art. 3, 5-7, 14, 17, 25, 27, 32, 34, 36, 42, 45, 52, 56 e 58) Parte A

Organismi nocivi particolarmente pericolosi di cui deve essere vietata l'introduzione e la diffusione in tutta la Svizzera Sezione I

Organismi nocivi particolarmente pericolosi di cui non è stata accertata la presenza in Svizzera e che rivestono importanza per tutta la Svizzera a. Insetti, acari e nematodi, in tutte le fasi del loro sviluppo 1.

Acleris spp. (specie non europee) 2.

Amauromyza maculosa (Malloch) 3.

Anomala orientalis Waterhouse 4.

Anoplophora chinensis (Forster) 4.1.

Anoplophora glabripennis (Motschulsky) 6.

Arrhenodes minutus Drury 7.

Bemisia tabaci Genn. (popolazioni non europee) vettore di virus quali: a.

Bean golden mosaic virus b.

Cowpea mild mottle virus c.

Lettuce infectious yellows virus d.

Pepper mild tigré virus e.

Squash leaf curl virus f.

Euphorbia mosaic virus g.

Florida tomato virus 8.

Cicadellidae (specie non europee) noti come vettori della malattia di Pierce (causata da Xylella fastidiosa [Well & Raju]), quali: a.

Carneocephala fulgida Nottingham b.

Draeculacephala minerva Ball c.

Graphocephala atropunctata (Signoret) 9.

Choristoneura spp. (specie non europee) 10.

Conotrachelus nenuphar (Herbst) 10.0

Dendrolimus sibiricus Tschetverikov 10.1

Diabrotica barberi Smith & Lawrence 10.2

Diabrotica undecimpunctata howardi Barber 10.3

Diabrotica undecimpunctata undecimpunctata Mannerheim 10.4

Diabrotica virgifera zeae Krysan & Smith 32 Aggiornato dal n. II dell'O del 31 ott. 2012, in vigore dal 1° gen. 2013 (RU 2012 6385).

Protezione dei vegetali 27

916.20

11.

Heliothis zea (Boddie) 11.1

Hirschmanniella spp., ad eccezione di Hirschmanniella gracilis (de Man) Luc & Goodey 12.

Liriomyza sativae Blanchard 13.

Longidorus diadecturus Eveleigh & Allen 13.1

Meloidogyne chitwoodi Golden et al. (tutte le popolazioni) 14.

Monochamus spp. (specie non europee) 15.

Myndus crudus Van Duzee 16.

Nacobbus aberrans (Thorne) Thorne et Allen 16.1

Naupactus leucoloma Boheman 16.2

Popillia japonica Newman 17.

Premnotrypes spp. (specie non europee) 18.

Pseudopityophthorus minutissimus (Zimmermann) 19.

Pseudopityophthorus pruinosus (Eichhoff) 19.1

Rhynchophorus palmarum (L.) 20.

Scaphoideus luteolus (Van Duzee) 21.

Spodoptera eridania (Cramer) 22.

Spodoptera frugiperda (Smith) 23.

Spodoptera litura (Fabricius) 24.

Thrips palmi Karny 25.

Tephritidae (specie non europee) quali: a.

Anastrepha fraterculus (Wiedemann) b.

Anastrepha ludens (Loew) c.

Anastrepha obliqua Macquart d.

Anastrepha suspensa (Loew) e.

Dacus ciliatus Loew f.

Dacus cucurbitae Coquillet g.

Dacus dorsalis Hendel h.

Dacus tryoni (Froggatt) i.

Dacus tsuneonis Miyake j.

Dacus zonatus Saund k.

Epochra canadensis (Loew) l.

Pardalaspis cyanescens Bezzi m.

Pardalaspis quinaria Bezzi n.

Pterandrus rosa (Karsch) o.

Rhacochlaena japonica Ito p.

Rhagoletis cingulata (Loew) q.

Rhagoletis indifferens Curran

Agricoltura

28

916.20

r.

Rhagoletis fausta (Osten-Sacken) s.

t.

Rhagoletis mendax Curran u.

Rhagoletis pomonella (Walsh) v.

Rhagoletis ribicola Doane w.

Rhagoletis suavis (Loew) 26.

Xiphinema americanum Cobb sensu lato (popolazioni non europee) 27.

Xiphinema californicum Lamberti & Bleve-Zacheo b. Batteri 1.

Xylella fastidiosa (Well & Raju) 1.1

Clavibacter michiganensis (Smith) Davis et al. ssp. sepedonicus (Spieckermann & Kotthoff) Davis et al. 1.2

Pseudomonas solancearum (Smith) Smith c. Funghi 1.

Ceratocystis fagacearum (Bretz) Hunt 2.

Chrysomyxa arctostaphyli Dietel 3.

Cronartium spp. (specie non europee) 4.

Endocronartium spp. (specie non europee) 5.

Guignardia laricina (Saw.) Yamamoto & Ito 6.

Gymnosporangium spp. (specie non europee) 7.

Inonotus weirii (Murrill) Kotlaba & Pouzar 7.1

Leptographium wagneri 8.

Melampsora farlowii (Arthur) Davis 8.1

Melampsora medusae Thümen 9.

...

10.

Mycosphaerella larici-leptolepis Ito et al. 11.

Mycosphaerella populorum G.E. Thompson 12.

Phoma andina Turkensteen 13.

Phyllosticta solitaria Ell. & Ev.

14.

Septoria lycopersici Speg. var. malagutii Ciccarone & Boerema 15.

Thecaphora solani Barrus 15.1

Tilletia indica Mitra 16.

Trechispora brinkmannii (Bresad.) Rogers

Protezione dei vegetali 29

916.20

d. Virus e organismi patogeni virus-simili 1.

Elm phloëm necrosis mycoplasm 2.

Virus, e organismi patogeni virus-simili, della patata, quali: a.

Andean potato latent virus b.

Andean potato mottle virus c.

Arracacha virus B, oca strain d.

Potato black ringspot virus e.

Potato spindle tuber viroid f.

Potato virus T

g.

Isolati noneuropei dei virus della patata A, M, S, V, X, e Y (compresi Yo , Yn e Yc) e Potato leafroll virus 3.

Tobacco ringspot virus 4. Tomato

ringspot

virus

5.

Virus e organismi patogeni virus-simili di Cydonia Mill., Fragaria L., Malus Mill., Prunus L., Pyrus L., Ribes L., Rubus L.,Vitis L., quali: a.

Blueberry leaf mottle virus b.

Cherry rasp leaf virus (americano) c.

Peach mosaic virus (americano) d.

Peach phony rickettsia e.

Peach rosette mosaic virus f.

Peach rosette mycoplasm g.

Peach X-disease mycoplasm h.

Peach yellows mycoplasm i.

Plum line pattern virus (americano) j.

Raspberry leaf curl virus (americano) k.

Strawberry latent «C» virus l.

Strawberry vein banding virus m.

Strawberry witches' broom mycoplasm (micoplasma delle scope delle streghe della fragola) n.

Virus, e organismi virus-simili, noneuropei di Cydonia Mill., Fragaria L., Malus Mill., Prunus L., Pyrus L., Ribes L., Rubus L., Vitis L.

6.

Virus trasmessi da Bemisia tabaci Genn., quali: a.

Bean golden mosaic virus b.

Cowpea mild mottle virus c.

Lettuce infectious yellows virus d.

Pepper mild tigré virus e.

Squash leaf curl virus f.

Euphorbia mosaic virus g.

Florida tomato virus e. Piante parassitarie 1.

Arceuthobium spp. (specie non europee)

Agricoltura

30

916.20

Sezione II

Organismi nocivi particolarmente pericolosi di cui è stata accertata la presenza in Svizzera e che rivestono importanza per tutta la Svizzera a. Insetti, acari e nematodi, in tutte le fasi del loro sviluppo 0.1.

Diabrotica virgifera virgifera Le Conte 1.

Globodera pallida (Stone) Behrens 2.

Globodera rostochiensis (Wollenweber) Behrens 6.1

...

6.2

Meloidogyne fallax Karssen 7.

Opogona sacchari (Bojer) 8.a

Rhagoletis completa Cresson 8.b

...

8.1

Rhizoecus hibisci Kawai & Tagaki 9.

Spodoptera littoralis (Boisduval) b. Batteric. Funghi 1.1

Monilinia fructicola (Winter) Honey 2.

Synchytrium endobioticum (Schilbersky) Percival d. Virus e organismi patogeni virus-simili 1.

Apple proliferation mycoplasm 2.

Apricot chlorotic leafroll mycoplasm 3.

Pear decline mycoplasm Parte B

Organismi nocivi particolarmente pericolosi di cui deve essere vietata l'introduzione e la diffusione in alcune zone protette Specie Zona(e)

protetta(e)

Protezione dei vegetali 31

916.20

Allegato 233 (art. 3, 5-7, 14, 17, 25, 27, 32, 34, 36, 42, 45, 52, 56 e 58) Parte A

Organismi nocivi particolarmente pericolosi di cui deve essere vietata l'introduzione e la diffusione in tutta la Svizzera se presenti su determinate merci Sezione I

Organismi nocivi particolarmente pericolosi di cui non è stata accertata la presenza in Svizzera e che rivestono importanza per tutta la Svizzera a. Insetti, acari e nematodi, in tutte le fasi del loro sviluppo Specie

Oggetto della contaminazione 1.

Aculops fuchsiae Keifer Vegetali di Fuchsia L., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi 1.1

Agrilus planipennis Fairmaire Vegetali destinati alla piantagione, eccetto i vegetali in coltura tissutale e le sementi, il legname e la corteccia di Fraxinus L., Juglans mandshurica Maxim.,

Ulmus davidiana Planch., Ulmus parvifolia Jacq. e Pterocarya rhoifolia Siebold & Zucc., originari di Canada, Cina, Giappone, Mongolia, Repubblica di Corea, Russia, Taiwan e Stati Uniti d'America 2.

Aleurocanthus spp.

Vegetali di Citrus L., Fortunella Swingle, Poncirus Raf., e relativi ibridi, ad eccezione dei frutti e delle sementi

3.

Anthonomus bisignifer (Schenkling)

Vegetali di Fragaria L., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi 4.

Anthonomus signatus (Say) Vegetali di Fragaria L., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi 5.

Aonidella citrina Coquillet Vegetali di Citrus L., Fortunella Swingle, Poncirus Raf., e relativi ibridi, ad eccezione dei frutti e delle sementi

6.

Aphelenchoïdes besseyi Christie (*)

Sementi di Oryza spp.

7.

Aschistonyx eppoi Inouye Vegetali di Juniperus L., ad eccezione dei frutti e delle sementi, originari di Paesi non europei 8.

Bursaphelenchus xylophilus (Steiner & Buhrer) Nickle et al.

Vegetali di Abies Mill., Cedrus Trew, Larix Mill., Picea A. Dietr., Pinus L., Pseudotsuga Carr. e Tsuga Carr., ad eccezione dei frutti e delle sementi, e legname di conifere (Coniferales), originari di Paesi non europei

9.

Carposina niponensis Walsingham

Vegetali di Cydonia Mill., Malus Mill., Prunus L. e Pyrus L., ad eccezione delle sementi, originari di Paesi non europei

33 Aggiornato dal n. II dell'O del 31 ott. 2012, in vigore dal 1° gen. 2013 (RU 2012 6385).

Agricoltura

32

916.20

Specie

Oggetto della contaminazione 9.1

Circulifer haematoceps Vegetali di Citrus L., Fortunella Swingle, Poncirus Raf., e relativi ibridi, ad eccezione dei frutti e delle sementi

9.2

Circulifer tenellus Vegetali di Citrus L., Fortunella Swingle, Poncirus Raf., e relativi ibridi, ad eccezione dei frutti e delle sementi

10.

Diaphorina citri Kuway Vegetali di Citrus L., Fortunella Swingle, Poncirus Raf. e relativi ibridi, e Murraya König, ad eccezione dei frutti e delle sementi 11.

Enarmonia packardi (Zeller) Vegetali di Cydonia Mill., Malus Mill., Prunus L. e Pyrus L., ad eccezione delle sementi, originari di Paesi non europei

12.

Enarmonia prunivora Walsh Vegetali di Crataegus L., Malus Mill., Photinia Ldl., Prunus L. e Rosa L. destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi, e frutti di Malus Mill. e Prunus L., originari di Paesi non europei 13.

Eotetranychus lewisi McGregor Vegetali di Citrus L., Fortunella Swingle, Poncirus Raf., e relativi ibridi, ad eccezione dei frutti e delle sementi

14.

Eutetranychus orientalis Klein Vegetali di Citrus L., Fortunella Swingle, Poncirus Raf., e relativi ibridi, ad eccezione dei frutti e delle sementi

15.

Grapholita inopinata Heinrich

Vegetali di Cydonia Mill., Malus Mill., Prunus L. e Pyrus L., ad eccezione delle sementi, originari di Paesi non europei

16.

Hishomonus phycitis Vegetali di Citrus L., Fortunella Swingle, Poncirus Raf., e relativi ibridi, ad eccezione dei frutti e delle sementi

17.

Leucaspis japonica Ckll.

Vegetali di Citrus L., Fortunella Swingle, Poncirus Raf., e relativi ibridi, ad eccezione dei frutti e delle sementi

18.

Listronotus bonariensis (Kuschel)

Sementi di Cruciferae, Graminae e Trifolium spp., originarie di Argentina, Australia, Bolivia, Cile, Nuova Zelanda e Uruguay 19.

Margarodes, specie non europee, quali:

a. Margarodes vitis (Phillipi) b. Margarodes vredendalensis de Klerk

c. Margarodes prieskaensis Jakubski

Vegetali di Vitis L., ad eccezione dei frutti e delle sementi

20.

Numonia pyrivorella (Matsumura) Vegetali di Pyrus L., ad eccezione delle sementi, originari di Paesi non europei 21.

Oligonychus perditus Pritchard & Baker

Vegetali di Juniperus L., ad eccezione dei frutti e delle sementi, originari di Paesi non europei 21.0 Parasaissetia nigra (Nietner) Vegetali di Citrus L., Fortunella Swingle, Poncirus Raf., e relativi ibridi, ad eccezione dei frutti e delle sementi

Protezione dei vegetali 33

916.20

Specie

Oggetto della contaminazione 21.1 Paysandisia archon (Burmeister) Vegetali di Palmae, destinati alla piantagione, aventi un fusto del diametro superiore a 5 cm alla base e appartenenti ai seguenti generi: Brahea Mart., Butia Becc., Chamaerops L., Jubaea Kunth, Livistona R.

Br., Phoenix L., Sabal Adans., Syagrus Mart., Trachycarpus H. Wendl., Trithrinax Mart., Washin- gtonia Raf.

22.

Pissodes spp. (specie non europee) Vegetali di conifere (Coniferales), ad eccezione dei frutti e delle sementi, legname di conifere (Coniferales) con corteccia, e corteccia di conifere (Coniferales) separata dal tronco, originari di Paesi non europei

23.

Radopholus citrophilus Huettel Dickson et Kaplan

Vegetali di Citrus L., Fortunella Swingle, e Ponci- rus Raf., e relativi ibridi, ad eccezione dei frutti e delle sementi e vegetali di Araceae, Marantaceae, Musaceae, Persea spp., Strelitziaceae, con radici o con terreno di coltura aderente o associato 23.1 Radopholus similis (Cobb) Thorne Vegetali di Araceae, Marantaceae, Musaceae, Persea spp., Strelitziaceae, con radici o con terreno di coltura aderente o associato 25.

Scirtothrips aurantii Faure Vegetali di Citrus L., Fortunella Swingle, Poncirus Raf., e relativi ibridi, ad eccezione delle sementi 26.

Scirotothrips dorsalis Hood Vegetali di Citrus L., Fortunella Swingle, Poncirus Raf., e relativi ibridi, ad eccezione dei frutti e delle sementi

27.

Scirtothrips citri (Moultex) Vegetali di Citrus L., Fortunella Swingle, Poncirus Raf., e relativi ibridi, ad eccezione delle sementi 28.

Scolytidae spp. (specie non europee)

Vegetali di conifere (Coniferales), di altezza superiore a 3 m, ad eccezione dei frutti e delle sementi,

legname di conifere (Coniferales) con corteccia, e corteccia di conifere (Coniferales) separata dal tronco, originari di Paesi non europei 28.1 Scrobipalpopsis solanivora Povolny

Tuberi di Solanum tuberosum L.

29.

Tachypterellus quadrigibbus Say Vegetali di Cydonia Mill., Malus Mill., Prunus L. e Pyrus L., ad eccezione delle sementi, originari di Paesi non europei

30.

Taxoptera citricida Kirk.

Vegetali di Citrus L., Fortunella Swingle, Poncirus Raf., e relativi ibridi, ad eccezione dei frutti e delle sementi

31.

Trioza erytreae Del Guercio Vegetali di Citrus L., Fortunella Swingle, Poncirus Raf., e relativi ibridi, e Clausena Burm. f., ad eccezione dei frutti e delle sementi

32.

Unaspis citri Comstock Vegetali di Citrus L., Fortunella Swingle, Poncirus Raf., e relativi ibridi, ad eccezione dei frutti e delle sementi

(*) In

Svizzera,

Aphelenchoides besseyi Christie non è presente su Oryza spp.

Agricoltura

34

916.20

b. Batteri

Specie

Oggetto della contaminazione 1. Citrus

greening

bacterium

Vegetali di Citrus L., Fortunella Swingle, Poncirus Raf., e relativi ibridi, ad eccezione dei frutti e delle sementi

2.

Citrus variegated chlorosis Vegetali di Citrus L., Fortunella Swingle, Poncirus Raf., e relativi ibridi, ad eccezione dei frutti e delle sementi

3.

Erwinia stewartii (Smith) Dye Sementi di Zea mais L.

3.1

Pseudomonas syringae pv. persi- cae (Prunier et al.) Young et al.

Vegetali di Prunus persica (L.) Batsch e di Prunus persica var. nectarina (Ait.) Maxim destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi 4.

Xanthomonas campestris (tutti i ceppi patogeni per Citrus) Vegetali di Citrus L., Fortunella Swingle, Poncirus Raf., e relativi ibridi, ad eccezione delle sementi 5.

Xanthomonas campestris pv.

Oryzae (Ishiyama) Dye et pv.

Oryzico- la (Fang. et al.) Dye Sementi di Oryza spp.

5.1

Xylophilus ampelinus (Panagopoulos) Willems et al. Vegetali di Vitis L., ad eccezione dei frutti e delle sementi

c. Funghi

Specie

Oggetto della contaminazione 1.

Alternaria alternata (Fr.) Keissler (isolati patogeni non europei) Vegetali di Cydonia Mill., Malus Mill. e Pyrus L., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi, originari di Paesi non europei

1.1

Anisogramma anomala (Peck) E.

Müller

Vegetali di Corylus L., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi, originari di Canada e Stati Uniti d'America

2.

Apiosporina morbosa (Schwein.) v. Arx

Vegetali di Prunus L., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi 3.

Atropellis spp.

Vegetali di Pinus L., ad eccezione dei frutti e delle sementi, corteccia separata dal tronco e legname di Pinus L.

4.

Ceratocystis virescens (Davidson) Moreau

Vegetali di Acer saccharum Marsh., ad eccezione dei frutti e delle sementi, originari di Stati Uniti d'America e Canada, legname di Acer saccharum Marsh, compreso quello che non ha conservato la superficie rotonda naturale, originario di Stati Uniti d'America e Canada.

5.

Cercoseptoria pini-densiflorae (Hori & Nambu) Deighton Vegetali di Pinus L., ad eccezione dei frutti e delle sementi, e legname di Pinus L.

6.

Cercospora angolensis Carv. et Mendes

Vegetali di Citrus L., Fortunella Swingle, Poncirus Raf., e relativi ibridi, ad eccezione delle sementi 8.

Diaporthe vaccinii Shaer Vegetali di Vaccinium spp., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi

Protezione dei vegetali 35

916.20

Specie

Oggetto della contaminazione 9.

Elsinoe spp. Bitanc. et Jenk.

Men-des

Vegetali di Fortunella Swingle, Poncirus Raf., e relativi ibridi, ad eccezione delle sementi, e vegetali di Citrus L. e relativi ibridi, ad eccezione delle sementi e ad eccezione dei frutti, esclusi i frutti di Citrus reticolata Blanco e Citrus inesi (L) Osbeck, originari dell'America meridionale 10.

Fusarium oxysporum f. sp.

Albedinis (Kilian et Maire) Gordon Vegetali di Phoenix spp., ad eccezione dei frutti e delle sementi

11.

Guignardia citricarpa Kiely (tutti i ceppi patogeni per Citrus) Vegetali di Citrus L., Fortunella Swingle, Poncirus Raf., e relativi ibridi, ad eccezione delle sementi 12.

Guignardia piricola (Nosa) Yamamoto

Vegetali di Cydonia Mill., Malus Mill., Prunus L. e Pyrus L., ad eccezione delle sementi, originari di Paesi non europei

12.1 Phoma tracheiphila (Petri) Kanchaveli et Gikashvili Vegetali di Citrus L., Fortunella Swingle, Poncirus Raf., e relativi ibridi, ad eccezione delle sementi 13.

Puccinia pittieriana Hennings Vegetali di Solanaceae, ad eccezione dei frutti e delle sementi

14.1 Stegophora ulmea (Schweinitz: Fries) Sydow & Sydow Vegetali di Ulmus L. e Zelkova L., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi 15.

Venturia nashicola Tanaka & Yamamoto

Vegetali di Pyrus L., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi, originari di Paesi non europei

d. Virus e organismi patogeni virus-simili Specie

Oggetto della contaminazione 1.

Beet curly top virus (isolati non europei)

Vegetali di Beta vulgaris L., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi

2. Black

raspberry latent virus Vegetali di Rubus L., destinati alla piantagione 3.

Agenti della necrosi e pseudonecrosi

Vegetali di Citrus L., Fortunella Swingle, Poncirus Raf., e relativi ibridi, ad eccezione dei frutti e delle sementi

4. Cadang-Cadang

viroid

Vegetali

di

Palmae, destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi, originari di Paesi non europei

5. Virus

dell'accartocciamento del

ciliegio(*) (Cherry leafroll virus) Vegetali di Rubus L., destinati alla piantagione 5.1

Chrysanthemum stem necrosis virus

Vegetali di Dendranthema (DC.) Des Moul. e Lyco- persicon lycopersicum (L.), Karsten ex Farw., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi

6.

Citrus mosaic virus Vegetali di Citrus L., Fortunella Swingle, Poncirus Raf., e relativi ibridi, ad eccezione dei frutti e delle sementi

7.

Citrus tristeza virus (tutti gli isolati)

Vegetali di Citrus L., Fortunella Swingle, Poncirus Raf., e relativi ibridi, ad eccezione dei frutti e delle sementi

Agricoltura

36

916.20

Specie

Oggetto della contaminazione 7.1

Citrus vein enation woody gall Vegetali di Citrus L., Fortunella Swingle, Poncirus Raf., e relativi ibridi, ad eccezione dei frutti e delle sementi

8. Leprosis

Vegetali di Citrus L., Fortunella Swingle, Poncirus Raf., e relativi ibridi, ad eccezione dei frutti e delle sementi

9. Little

cherry

pathogen (isolati non europei)

Vegetali di Prunus cerasus L., Prunus avium L., Prunus incisa Thunb., Prunus sargentii Rehd., Pru- nus serrula Franch., Prunus serrulata Lindl., Prunus speciosa (Koidz.) Ingram, Prunus subhirtella Miq., Prunus yedoensis Matsum e relativi ibridi e cultivar, destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi 10. Agenti

della

diffusione naturale della psorosi

Vegetali di Citrus L., Fortunella Swingle, Poncirus Raf., e relativi ibridi, ad eccezione dei frutti e delle sementi

11. Palm

lethal

yellowing mycoplasm Vegetali di Palmae, destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi, originari di Paesi non europei

12. Prunus

necrotic

ing spot virus (**) Vegetali di Rubus L., destinati alla piantagione 13.

Satsuma dwarf virus Vegetali di Citrus L., Fortunella Swingle, Poncirus Raf., e relativi ibridi, ad eccezione dei frutti e delle sementi

13.1 Sprioplasma citri Saglio et al. Vegetali di

Citrus L., Fortunella Swingle, Poncirus Raf., e relativi ibridi, ad eccezione dei frutti e delle sementi

14.

Tatter leaf virus

Vegetali di Citrus L., Fortunella Swingle, Poncirus Raf., e relativi ibridi, ad eccezione dei frutti e delle sementi

15.

Witches' broom (MLO) Vegetali di Citrus L., Fortunella Swingle, Poncirus Raf., e relativi ibridi, ad eccezione dei frutti e delle sementi

(*)

In Svizzera Cherry leafroll virus non è presente su Rubus L.

(**) In Svizzera Prunus necrotic ringsport virus non è presente su Rubus L.

Sezione II

Organismi nocivi particolarmente pericolosi di cui è stata accertata la presenza in Svizzera e che rivestono importanza per tutta la Svizzera a. Insetti, acari e nematodi, in tutte le fasi del loro sviluppo Specie

Oggetto della contaminazione 1.

Aphelenchoides besseyi Christie Vegetali di Fragaria L., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi 2.

Daktulosphaira vitifoliae (Fitch) Vegetali di Vitis L., ad eccezione dei frutti e delle sementi

Protezione dei vegetali 37

916.20

Specie

Oggetto della contaminazione 3.

Ditylenchus destructor Thorne Bulbi da fiori e cormi di Crocus L., cultivar nane e relativi ibridi del genere Gladiolus Tourn. ex L., quali Gladiolus callianthus Marais, Gladiolus colvillei Sweet, Gladiolus nanus hort., Gladiolus ramo-

sus hort., Gladiolus tubergenii hort., Hyacinthus L., Iris L., Trigridia Juss, Tulipa L., destinati alla piantagione, e tuberi di patate (Solanum tuberosum L.), destinati alla piantagione 4.

Ditylenchus dipsaci (Kühn) Filipjev

Sementi e bulbi di Allium ascalonicum L., Allium cepa L. e Allium schoenoprasum L., destinati alla piantagione e vegetali di Allium porrum L., destinati alla piantagione, bulbi e cormi di Camassia Lindl., Chionodoxa Boiss., Crocus flavus Weston «Golden Yellow», Galanthus L. Galtonia candicans (Baker) Decne, Hyacinthus L., Ismene Herbert, Muscari Miller, Narcissus L., Ornithogalum L., Puschkinia Adams, Scilla L., Tulipa L., destinati alla piantagione, e sementi di Medicago sativa L.

6.2. Helicoverpa armigera (Hübner) Vegetali di Dendranthema (DC.) Des Moul, Dian- thus L., Pelargonium l'Hérit. ex Ait. e della famiglia delle Solanaceae, destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi

8.

Liriomyza huidobrensis (Blanchard)

Fiori recisi, ortaggi fogliacei d'Apium graveolens L.

e vegetali di specie erbacee, destinati alla piantagione, esclusi:

- i bulbi,

- i cormi,

- i vegetali della famiglia Gramineae, - i rizomi,

- le sementi.

9.

Liriomyza trifolii (Burgess) Fiori recisi, ortaggi fogliacei d'Apium graveolens L.

e vegetali di specie erbacee, destinati alla piantagione, esclusi:

- i bulbi,

- i cormi,

- i vegetali della famiglia Gramineae, - i rizomi,

- le sementi.

b. Batteri

Specie

Oggetto della contaminazione 1.

Clavibacter michiganensis ssp. insidiosus (McCulloch) Davis et al.

Sementi di Medicago sativa L.

2.

Clavibacter michiganensis ssp.

michiganensis (Smith) Davis et al.

Vegetali di Lycopersicon lycopersicum (L.) Karsten ex Farw., destinati alla piantagione

Agricoltura

38

916.20

Specie

Oggetto della contaminazione 3.

Erwinia amylovora (Burr.) Winsl. et al.

Vegetali di Amelanchier Med., Chaenomeles Lindl., Crataegus L., Cydonia Mill., Eriobotrya Lindl., Malus Mill., Mespilus L., Pyracantha Roem., Pyrus L. e Sorbus L., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi 4.

Erwinia chrysanthemi pv.

dianthi-cola (Hellmers) Dickey Vegetali di Dianthus L., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi 5.

Pseudomonas caryophylli (Burkholder) Starr & Burkholder

Vegetali di Dianthus L., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi 6.

...

7.

Xanthomonas campestris pv.

pha-seoli (Smith) Dye Sementi di Phaseolus L.

8.

Xanthomonas campestris pv.

pruni (Smith) Dye Vegetali di Prunus L., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi 9.

Xanthomonas campestris pv.

vesicatoria (Doidge) Dye Vegetali di Lycopersicon lycopersicum (L.) Karsten ex Farw. E Capsicum spp., destinati alla piantagione 10.

Xanthomonas fragariae Kennedy & King

Vegetali di Fragaria L., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi c. Funghi

Specie

Oggetto della contaminazione 1.

Ceratocystis fimbriata f. sp.

platani Walter Vegetali di Platanus L., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi, e legname di Platanus L., compreso il legname che non ha conservato la superficie rotonda naturale 1.1

Ciborinia camelliae Kohn Vegetali di Camellia L., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi 3.

Cryphonectria parasitica (Murrill) Barr

Vegetali di Castanea Mill. e Quercus L., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi.

4.

Didymella ligulicola (Baker, Dimock & Davis) v. Arx Vegetali di Dendranthema (DC.) Des Moul., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi

5.

Phialophora cinerescens (Wollenweber) van Beyma Vegetali di Dianthus L., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi 7.

Phytophthora fragariae Hickman var. fragariae Vegetali di Fragaria L., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi 8.

Plasmopara halstedii (Farlow) Berl. & de Toni

Sementi di Helianthus annuus L.

9.

Puccinia horiana Hennings Vegetali di Dendranthema (DC.) Des Moul., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi

9.1

Scirrhia acicola (Dearn.) Siggers Vegetali di Pinus L, ad eccezione dei frutti e delle sementi

10.

Scirrhia pini Funk & Parker Vegetali di Pinus L., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi 11.

Verticillium albo-atrum Reinke & Berthold

Vegetali di Humulus lupulus L., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi

Protezione dei vegetali 39

916.20

Specie

Oggetto della contaminazione 12.

Verticillium dahliae Klebahn Vegetali di Humulus lupulus L., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi

d. Virus e organismi patogeni virus-simili Specie

Oggetto della contaminazione 1.

Arabis mosaic virus Vegetali di Fragaria L. e Rubus L., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi 2.

Beet leaf curl virus Vegetali di Beta vulgaris L., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi

3.

Chrysanthemum stunt viroid Vegetali di Dendranthema [DC.] Des Moul., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi

6. Grapevine

flavescence dorée

MLO

Vegetali di Vitis L, ad eccezione dei frutti e delle sementi

7.

Plum pox virus (Sharka) Vegetali di Prunus L, destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi 8. Potato

stolbur

mycoplasm

Vegetali di Solanaceae, destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi 9.

Raspberry ringspot virus Vegetali di Fragaria L. e Rubus L., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi 11.

Strawberry crinkle virus Vegetali di Fragaria L., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi 12.

Strawberry latent ringspot virus Vegetali di Fragaria L. e Rubus L., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi 13.

Strawberry mild yellow edge virus Vegetali di Fragaria L. e Rubus L., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi 14.

Tomato black ring virus Vegetali di Fragaria L. e Rubus L., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi 15.

Tomato spotted wilt virus Vegetali di Apium graveolens L. Capsicum annuum L., Cucumis melo L., Dendranthema (DC.) Des Moul., tutte le varietà di ibridi impatiens della Nuova Guinea di Impatiens L., Lactuca sativa L., Lycopersicon lycopersicum (L.) Karsten ex Farw., Nicotiana tabacum L., per i quali sia comprovato che sono destinati alla vendita per la produzione professionale di tabacco, Solanum melongena L., Solanum tuberosum L., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi 16.

Tomato yellow leaf curl virus Vegetali di Lycopersicon lycopersicum (L.) Karsten ex Farw., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi

Agricoltura

40

916.20

Parte B

Organismi nocivi particolarmente pericolosi di cui deve essere vietata l'introduzione e la diffusione in alcune zone protette se presenti su determinate merci a. Insetti, acari e nematodi, in tutte le fasi del loro sviluppo Specie

Oggetto della contaminazione Zona(e) protetta(e)

b. Batteri

Specie

Oggetto della contaminazione Zona(e) protetta(e)

2.

Erwinia amylovora (Burr.) Winsl. et al Parti di vegetali, ad eccezione dei frutti, delle sementi e dei vegetali destinati alla piantagione, ma compreso il polline vivo per impollinazione di Amelanchier Med., Chaenomeles Lindl., Crataegus L., Cydo- nia Mill., Eriobotrya Lindl., Malus Mill., Mespilus L., Pyracantha Roem., Pyrus L.

e Sorbus L.

Cantone

VS

d. Virus e organismi patogeni virus-simili Specie

Oggetto della contaminazione Zona(e) protetta(e)

2. Grapevine

flavescence

dorée MLO

Vegetali di Vitis L, ad eccezione dei frutti e delle sementi

Tutti i Cantoni,

ad eccezione di

TI e Val Mesolcina (Cantone

GR)

Protezione dei vegetali 41

916.20

Allegato 334 (art. 7, 12 e 13)

Parte A

Merci di cui è vietata l'importazione Descrizione

Paese

d'origine

1. Vegetali

di

Abies Mill., Cedrus Trew, Cha- maecyparis Spach, Juniperus L., Larix Mill., Picea A. Dietr., Pinus L., Pseudotsuga Carr. e Tsuga Carr., ad eccezione dei frutti e delle sementi

Paesi non europei

2. Vegetali

di

Castanea Mill. e Quercus L., con foglie, ad eccezione dei frutti e delle sementi Paesi non europei

3. Vegetali

di

Populus L., con foglie, ad eccezione dei frutti e delle sementi

Paesi

dell'America

settentrionale

5. Corteccia

di

Castanea Mill. separata dal tronco

Tutti i Paesi

6. Corteccia

di

Quercus L., ad eccezione di Quercus suber L., separata dal tronco Paesi

dell'America

settentrionale

7. Corteccia

di

Acer saccharum Marsh., separata dal tronco

Paesi

dell'America

settentrionale

8. Corteccia

di

Populus L. separata dal tronco Paesi del continente americano 9. Vegetali

di

Chaenomeles Lindl., Cydonia Mill., Crataegus L., Malus Mill., Prunus L., Pyrus L. e Rosa L., destinati alla piantagione, ad eccezione dei vegetali in riposo vegetativo, privi di foglie, fiori e frutti Paesi non europei

9.1 Vegetali

di

Photinia Lindl. esclusi Photinia davidiana

(Dcne.) Cardot, destinati alla piantagione, ad eccezione dei vegetali in riposo

vegetativo, privi di foglie, fiori e frutti Stati Uniti d'America, Cina, Giappone, Repubblica di Corea e Repubblica popolare democratica di Corea 9.2 Vegetali

di

Cotoneaster Ehrh. e Photinia davi- diana

(Dcne.) Cardot

Tutti i Paesi

10. Tuberi

di

Solanum tuberosum L., tuberiseme di patate

Stati terzi, Lituania e zone o luoghi di produzione della Polonia diversi da quelli ritenuti indenni da Synchytrium en-dobioticum (Schilbersky) Percival che sono stati stabiliti in applicazione delle misure fitosanitarie pertinenti conformi alle norme internazionali e riconosciute come tali dall'UFAG 11. Vegetali di specie stolonifere a tuberifere di Solanum L. o relativi ibridi, destinati alla piantagione, ad eccezione dei tuberi di Sola- num tuberosum L. di cui all'allegato 3 parte A punto 10

Stati terzi e Lituania 34 Aggiornato dal n. II dell'O del 31 ott. 2012, in vigore dal 1° gen. 2013 (RU 2012 6385).

Agricoltura

42

916.20

Descrizione

Paese

d'origine

12. Tuberi

della

specie

Solanum L. e relativi ibridi, esclusi quelli di cui all'allegato 3 parte A punti 10 e 11

Ferme restando le esigenze particolari applicabili ai tuberi di patata di cui all'allegato 4 parte A sezione I, Lituania e Paesi terzi, ad eccezione di

- Israele, Marocco, Tunisia e Turchia, - Paesi dell'Europa continentale riconosciuti indenni da Clavibacter mi-chiganensis ssp. Sepedonicus (Spieckermann & Kotthoff) Davis et al. oppure nei quali risultino rispettate disposizioni riconosciute dal-

l'UFAG per la lotta contro tale organismo

13. Vegetali

di

Solanaceae destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi e delle voci

di cui all'allegato 3 parte A punti 10, 11 o 12 Tutti i Paesi ad eccezione dei Paesi europei e mediterranei 14. Terra e terreno di coltura costituiti integralmente o parzialmente di terra o di sostanze

solide organiche, quali parti di vegetali, humus (comprese torba o corteccia), ad eccezione di quelli costituiti esclusivamente da torba Turchia, Bielorussia, Georgia, Moldavia, Russia, Ucraina e Paesi che non

appartengono all'Europa continentale, ad eccezione di Egitto, Israele, Libia, Marocco e Tunisia.

15. Vegetali di Vitis L., ad eccezione dei frutti Stati terzi

16. Vegetali

di

Citrus L., Fortunella Swingle, e Poncirus Raf., e relativi ibridi, ad eccezione delle sementi

Stati

terzi

17. Vegetali

di

Phoenix spp., ad eccezione dei frutti e delle sementi Algeria,

Marocco

18. Vegetali

di

Cydonia Mill., Malus Mill., Prunus L., Pyrus L. e relativi ibridi, e di Fragaria L., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi

Fermo restando il divieto riguardante i vegetali di cui all'allegato 3 parte A punto 9, se del caso Paesi non europei, ad eccezione dei Paesi mediterranei, di Australia, Nuova Zelanda, Canada e degli Stati continentali degli Stati Uniti d'America.

19. Vegetali

della

famiglia

Gramineae, esclusi i vegetali di erbe perenni delle sottofamiglie Bambusoideae, Panicoideae e dei generi Buchloe, Bouteloua Lag., Calamagrostis, Cortaderia Stapf., Glyceria R. Br., Hakone- chloa Mak. Ex Honda, Hystrix, Molinia, Phalaris L., Shibataea, Spartina Schreb., Stipa L. e Uniola L., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi Tutti i Paesi, ad eccezione dei Paesi europei e mediterranei

Protezione dei vegetali 43

916.20

Parte B

Merci di cui è vietata l'introduzione in alcune zone protette Descrizione

Zone

protette

1.

Fermi restando i divieti applicabili ai vegetali di cui all'allegato 3 parte A punti 9, 9.1, 9.2 e 18, vegetali e polline vivo per l'impollinazione di Amelanchier Med., Chaenomeles Lindl.,

Crataegus L., Cydonia Mill., Eriobotrya Lindl., Malus Mill., Mespilus L., Pyracantha Roem., Pyrus L. e Sorbus L., ad eccezione dei frutti e delle sementi, originari di - Paesi diversi da quelli riconosciuti indenni da Erwinia amylovora (Burr.) Winsl. et al. da parte dell'UFAG

o

- zone diverse dalle zone indenni da Erwinia amylovora (Burr.) Winsl. et al. che sono state stabilite in applicazione delle misure fitosanitarie pertinenti conformi alle norme internazionali e riconosciute come tali dall'UFAG

o

- zone di Stati membri dell'Unione europea diverse da quelle dichiarate ufficialmente: - zone protette per quanto concerne Erwinia amylovora (Burr.) Winsl. et al. o

- «zone tampone» nelle quali i vegetali ospiti sono sottoposti da un periodo appropriato a un regime di lotta ufficial-

mente riconosciuto e controllato con lo scopo di minimizzare il rischio di diffusione di Erwinia amylovora (Burr.)

Winsl. et al. a partire dai vegetali ivi coltivati e dove i suddetti vegetali possono

essere introdotti nelle zone protette da Erwinia amylovora (Burr.) Winsl. et al. degli Stati membri della Comunità europea.

Cantone VS

Agricoltura

44

916.20

Allegato 435 (art. 8, 9, 11, 14, 25, 34, 35 e 48) Parte A

Esigenze particolari per l'importazione e la messa in commercio di merci Sezione I

Merci provenienti da Stati terzi Merci

Esigenze

particolari

1.1 A prescindere dalla sua inclusione nei codici NC elencati nell'allegato 5 parte B, legname di conifere (Conife- rales), escluso quello di Thuja L., ad eccezione del:

- legname in forma di piccole placche, particelle, segatura, trucioli,

avanzi o cascami, ottenuti completamente o in parte da dette coni-

fere,

- materiale da imballaggio in legno in forma di casse, cassette, gabbie, cilindri e imballaggi simili, palette di carico semplici, palette-casse e altre piattaforme di carico, spalliere di palette, correntemente utilizzati per il trasporto di oggetti di qualsiasi tipo,

- legname utilizzato per fissare o sostenere un carico diverso dal legname,

- legname di Libocedrus decurrens Torr., laddove vi sia debita documentazione secondo la quale il le-

gname è stato trattato o lavorato per la produzione di matite mediante trattamento termico durante il quale è stata raggiunta una temperatura minima di 82 °C per un periodo di 7-8 giorni,

ma compreso quello che non ha conservato la superficie rotonda naturale,

originario di Canada, Cina, Giappone, Repubblica di Corea, Messico, Taiwan e Stati Uniti d'America, in cui Bursa- phelenchus xylophilus (Steiner e Bührer) Nickle et al. è notoriamente presente.

Constatazione ufficiale che il legname è stato sottoposto a:

a. adeguato trattamento termico durante il quale la parte più interna del legname è stata

mantenuta per almeno 30 minuti a una temperatura minima di 56 °C. Constatazione,

comprovata da relativo marchio «HT» apposto sul legno o sull'eventuale imballaggio,

conformemente agli usi commerciali correnti, e sui certificati di cui all'articolo 8 della

presente ordinanza, oppure

b. adeguata fumigazione secondo una specifica approvata dall'UFAM. Constatazione, comprovata da relativa indicazione, sui certifica-

ti di cui all'articolo 8 della presente ordinanza, del principio attivo, della temperatura

minima del legname, del dosaggio (g/m3) e del tempo d'esposizione (ore), oppure

c. adeguata impregnazione chimica sotto pressione con un prodotto approvato

dall'UFAM. Constatazione, comprovata da relativa indicazione, sui certificati di cui all'articolo 8 della presente ordinanza, del principio attivo, della pressione (psi o kPa) e della concentrazione (%).

35 Aggiornato dal n. II dell'O del 31 ott. 2012, in vigore dal 1° gen. 2013 (RU 2012 6385).

Protezione dei vegetali 45

916.20

Merci

Esigenze

particolari

1.2 A prescindere dalla sua inclusione nei codici NC elencati nell'allegato 5 parte B, legname di conifere (Conife- rales), escluso quello di Thuja L., in forma di piccole placche, particelle, segatura, trucioli, avanzi o cascami, ottenuti completamente o in parte da dette conifere, originario di Canada, Cina, Giappone, Repubblica di Corea, Messico, Taiwan e Stati Uniti d'America, in cui Bursaphelenchus xylophi-

lus (Steiner e Bührer) Nickle et al. è notoriamente presente.

Constatazione ufficiale che il legname è stato sottoposto a:

a. adeguato trattamento termico durante il quale la parte più interna del legname è stata

mantenuta per almeno 30 minuti a una temperatura minima di 56 °C, da indicare sui

certificati conformemente all'articolo 8 della presente ordinanza,

oppure

b. adeguata fumigazione secondo una specifica approvata dall'UFAM. Constatazione, comprovata da relativa indicazione, sui certifica-

ti di cui all'articolo 8 della presente ordinanza, del principio attivo, della temperatura

minima del legname, del dosaggio (g/m3) e del tempo d'esposizione (ore).

1.3 A prescindere dalla sua inclusione nei codici NC elencati nell'allegato 5 parte B, legname di Thuja L., ad eccezio-

ne del:

- legname in forma di piccole placche, particelle, segatura, trucioli,

avanzi o cascami,

- materiale da imballaggio in legno in forma di casse, cassette, gabbie, cilindri e imballaggi simili, palette di carico semplici, palette-casse e altre piattaforme di carico, spalliere di palette, correntemente utilizzati per il trasporto di oggetti di qualsiasi tipo,

- legname utilizzato per fissare o sostenere un carico diverso dal legname,

originario di Canada, Cina, Giappone, Repubblica di Corea, Messico, Taiwan e Stati Uniti d'America, in cui Bursaphelenchus xylophilus (Steiner e Bührer) Nickle et al. è notoriamente presente.

Constatazione ufficiale che il legname: a. è privo di corteccia, oppure

b. è stato essiccato al forno al fine di portare il suo tenore di acqua, espresso in percentuale della materia secca, al di sotto del 20 % nel corso del trattamento, eseguito secondo norme adeguate in materia di tempo e tempera-

tura. Constatazione comprovata dal marchio «kiln-dried» o «K.D.» o da un altro marchio riconosciuto a livello internazionale, apposto sul legname o sull'eventuale imballaggio, conformemente agli usi commerciali correnti,

oppure

c. è stato sottoposto a un adeguato trattamento termico durante il quale la parte più interna del legname è stata mantenuta per almeno 30 minuti a una temperatura minima di 56 °C. Constatazione, comprovata da relativo marchio «HT» apposto sul legno o

sull'eventuale imballaggio, conformemente agli usi commerciali correnti, e sui certificati di cui all'articolo 8 della presente ordinanza, oppure

d. è stato sottoposto a un'adeguata fumigazione secondo una specifica approvata

dall'UFAM. Constatazione, comprovata da relativa indicazione, sui certificati di cui all'articolo 8 della presente ordinanza, del principio attivo, della temperatura minima del legname, del dosaggio (g/m3) e del tempo d'esposizione (ore),

oppure

e. è stato sottoposto a un'adeguata impregnazione chimica sotto pressione con un pro-

dotto approvato dall'UFAM. Constatazione, comprovata da relativa indicazione, sui certificati di cui all'articolo 8 della presente

ordinanza, del principio attivo, della pressione (psi o kPa) e della concentrazione (%).

Agricoltura

46

916.20

Merci

Esigenze

particolari

1.4 A prescindere dalla sua inclusione nei codici NC elencati nell'allegato 5 parte B, legname di Thuja L. in forma di piccole placche, particelle, segatura, trucioli, avanzi o cascami, originario di Canada, Cina, Giappone, Repubblica di Corea, Messico, Taiwan e

Stati Uniti d'America, in cui Bursa- phelenchus xylophilus (Steiner e Bührer) Nickle et al. è notoriamente presente.

Constatazione ufficiale che il legname: a. è ottenuto da legname rotondo scortecciato oppure

b. è stato essiccato al forno al fine di portare il suo tenore di acqua, espresso in percentuale della materia secca, al di sotto del 20 % nel corso del trattamento, eseguito secondo norme adeguate in materia di tempo e temperatura,

oppure

c. è stato sottoposto a un'adeguata fumigazione secondo una specifica approvata dall'UFAM. Constatazione, comprovata da relativa indicazione, sui certificati di cui all'articolo 8 della presente ordinanza, del principio attivo, della temperatura minima del legname, del dosaggio (g/m3) e del tempo d'esposizione (ore),

oppure

d. è stato sottoposto a un adeguato trattamento termico durante il quale la parte più interna del legname è stata mantenuta per almeno 30 minuti a una temperatura minima di 56 °C, da indicare sui certificati conformemente all'articolo 8 della presente ordi-

nanza,

1.5 A prescindere dalla sua inclusione nei codici NC elencati nell'allegato 5 parte B, legname di conifere (Conife- rales), ad eccezione del: - legname in forma di piccole placche, particelle, segatura, trucioli,

avanzi o cascami ottenuti completamente o in parte da dette conifere,

- materiale da imballaggio in legno in forma di casse, cassette, gabbie, cilindri e imballaggi simili, palette di carico semplici, palette-casse e altre piattaforme di carico, spalliere di palette, correntemente utilizzati per il trasporto di oggetti di qualsiasi tipo,

- legname utilizzato per fissare o sostenere un carico diverso dal legname,

ma compreso quello che non ha conservato la superficie rotonda naturale,

originario di Russia, Kazakistan e Turchia.

Constatazione ufficiale che il legname: a. è originario di zone notoriamente indenni da:

- Monochamus spp. (specie non europee), - Pissodes spp. (specie non europee), - Scolytidae (specie non europee); il nome della zona va indicato sui certificati di cui all'articolo 8 della presente ordinanza, alla rubrica «Origine», oppure

b. è scortecciato e privo di perforazioni, provocate da insetti del genere Monochamus spp.

(specie non europee), in quest'ambito considerate se di diametro superiore a 3 mm,

oppure

c. è stato essiccato al forno al fine di portare il suo tenore di acqua, espresso in percentuale della materia secca, al di sotto del 20 % nel corso del trattamento, eseguito secondo nore adeguate in materia di tempo e temperatura.

Constatazione, comprovata dal marchio «kiln-dried» o «K.D.» o da un altro marchio internazionalmente riconosciuto, apposto sul legno o sul suo imballaggio conformemente agli usi commerciali correnti, oppure

d. è stato sottoposto a un adeguato trattamento termico durante il quale la parte più interna del legname è stata mantenuta per almeno 30 minuti a una temperatura minima di

Protezione dei vegetali 47

916.20

Merci

Esigenze

particolari

56 °C. Constatazione, comprovata da relativo marchio «HT» apposto sul legno o

sull'eventuale imballaggio, conformemente agli usi commerciali correnti, e sui certificati di cui all'articolo 8 della presente ordinanza, oppure

e. è stato sottoposto a un'adeguata fumigazione secondo una specifica approvata

dall'UFAM. Constatazione, comprovata da relativa indicazione, sui certificati di cui all'articolo 8 della presente ordinanza, del principio attivo, della temperatura minima del legname, del dosaggio (g/m3) e del tempo d'esposizione (ore),

oppure

f. è stato sottoposto a un'adeguata impregnazione chimica sotto pressione con un pro-

dotto approvato dall'UFAM. Constatazione, comprovata da relativa indicazione, sui certificati di cui all'articolo 8 della presente

ordinanza, del principio attivo, della pressione (psi o kPa) e della concentrazione (%).

1.6 A prescindere dalla sua inclusione nei codici NC elencati nell'allegato 5 parte B, legname di conifere (Conifera-

les), ad eccezione del: - legname in forma di piccole placche, particelle, segatura, trucioli,

avanzi o cascami ottenuti completamente o in parte da dette conifere,

- materiale da imballaggio in legno in forma di casse, cassette, gabbie, cilindri e imballaggi simili, palette di carico semplici, palette-casse e altre piattaforme di carico, spalliere di palette, correntemente utilizzati per il trasporto di oggetti di qualsiasi tipo,

- legname utilizzato per fissare o sostenere un carico diverso dal legname,

ma compreso quello che non ha conservato la superficie rotonda naturale,

originario di Paesi terzi diversi da: - Russia, Kazakistan e Turchia, - Paesi europei,

- Canada, Cina, Giappone, Repubblica di Corea, Messico, Taiwan e

Stati Uniti d'America, in cui Bur- saphelenchus xylophilus (Steiner e Bührer) Nickle et al. è notoriamente presente.

Constatazione ufficiale che il legname: a. è scortecciato e privo di perforazioni, provocate da insetti del genere Monochamus spp.

(specie non europee), in quest'ambito considerate se di diametro superiore a 3 mm,

oppure

b. è stato essiccato al forno al fine di portare il suo tenore di acqua, espresso in percentuale della materia secca, al di sotto del 20 % nel corso del trattamento, eseguito secondo norme adeguate in materia di tempo e temperatura. Constatazione, comprovata dal

marchio «kiln-dried» o «K.D.» o da un altro marchio internazionalmente riconosciuto, apposto sul legno o sul suo imballaggio conformemente agli usi commerciali correnti,

oppure

c. è stato sottoposto a un'adeguata fumigazione secondo una specifica approvata

dall'UFAM. Constatazione, comprovata da relativa indicazione, sui certificati di cui all'articolo 8 della presente ordinanza, del principio attivo, della temperatura minima del legname, del dosaggio (g/m3) e del tempo d'esposizione (ore), oppure

d. è stato sottoposto a un'adeguata impregnazione chimica sotto pressione con un pro-

dotto approvato dall'UFAM. Constatazione, comprovata da relativa indicazione,

sui certificati di cui all'articolo 8 della presente ordinanza, del principio attivo, della

pressione (psi o kPa) e della concentrazione (%).

oppure

Agricoltura

48

916.20

Merci

Esigenze

particolari

e. è stato sottoposto a un adeguato trattamento termico durante il quale la parte più interna del legname è stata mantenuta per almeno 30 minuti a una temperatura minima di 56 °C. Constatazione, comprovata da relativo marchio «HT» apposto sul legno o

sull'eventuale imballaggio, conformemente agli usi commerciali correnti, e sui certificati di cui all'articolo 8 della presente ordinanza.

1.7 A prescindere dalla sua inclusione nei codici NC elencati nell'allegato 5 parte B, legname in forma di piccole

placche, particelle, segatura, trucioli, avanzi o cascami, ottenuti completamente o in parte da conifere (Conife-

rales) originario di: - Russia, Kazakistan e Turchia, - Paesi non europei diversi da Canada, Cina, Giappone, Repubblica di

Corea, Messico, Taiwan e Stati Uniti d'America, in cui Bursaphe- lenchus xylophilus (Steiner e Bührer) Nickle et al. è notoriamente

presente.

Constatazione ufficiale che il legname: a. è originario di zone notoriamente indenni da:

- Monochamus spp. (specie non europee), - Pissodes spp. (specie non europee), - Scolytidae (specie non europee); il nome della zona va indicato sui certificati di cui all'articolo 8 della presente ordinanza, alla rubrica «Origine», oppure

b. è stato ottenuto da legno rotondo scortecciato,

oppure

c. è stato essiccato al forno al fine di portare il suo tenore di acqua, espresso in percentuale della materia secca, al di sotto del 20 % nel corso del trattamento, eseguito secondo norme adeguate in materia di tempo e temperatura,

oppure

d. è stato sottoposto a un'adeguata fumigazione secondo una specifica approvata

dall'UFAM. Constatazione, comprovata da relativa indicazione, sui certificati di cui all'articolo 8 della presente ordinanza, del principio attivo, della temperatura minima del legname, del dosaggio (g/m3) e del tempo d'esposizione (ore),

oppure

e. è stato sottoposto a un adeguato trattamento termico durante il quale la parte più interna del legname è stata mantenuta per almeno 30 minuti a una temperatura minima di 56 °C, da indicare sui certificati conformemente all'articolo 8 della presente ordi-

nanza.

Protezione dei vegetali 49

916.20

Merci

Esigenze

particolari

2.

Materiale da imballaggio in legno in forma di casse, cassette, gabbie, cilindri e imballaggi simili, palette di

carico semplici, palette a cassa e altre piattaforme di carico, spalliere di palette, correntemente utilizzati per il trasporto di oggetti di qualsiasi tipo, ad eccezione del legno grezzo di spessore uguale o inferiore a 6 mm e del

legno trasformato mediante colla, calore e pressione o una combinazione di questi fattori.

Il materiale da imballaggio in legno deve: - essere privo di corteccia, ad eccezione di singoli pezzi di corteccia che non superino i 3 centimetri di larghezza (indipendentemente dalla loro lunghezza), o, qualora su-

perino i 3 centimetri di larghezza, che non superino i 50 cm2 di superficie, e

- essere soggetto a uno dei trattamenti approvati di cui all'allegato 1 della norma

internazionale FAO per le misure fitosanitarie n. 1536

e

- essere contrassegnato da un marchio ai sensi dell'allegato 2 della norma internazionale FAO per le misure fitosanitarie n. 15, indicante che il materiale da imballaggio in le-

gno è stato sottoposto a un trattamento fitosanitario approvato.

2.1 Legname

di

Acer saccharum Marsh., compreso quello che non ha conservato la superficie rotonda naturale, ad

eccezione del legname: - destinato alla produzione di fogli da impiallacciatura, e

- in forma di piccole placche, particelle, segatura, trucioli, avanzi o

cascami,

originario di Stati Uniti d'America e Canada.

Constatazione ufficiale che il legname è stato essiccato al forno al fine di portare il suo tenore di acqua, espresso in percentuale della materia secca, al di sotto del 20 % nel corso del trattamento, eseguito secondo norme adeguate in

materia di tempo e temperatura. Constatazione, comprovata dal marchio «kiln-dried» o «K.D.» o da un altro marchio internazionalmente riconosciuto, apposto sul legno o sul suo imballag-

gio conformemente agli usi commerciali correnti.

2.2 Legname

di

Acer saccharum Marsh., destinato alla produzione di fogli da impiallacciatura, originario di Stati Uniti d'America e Canada.

Constatazione ufficiale che il legname è originario di zone riconosciute indenni da Cerato-

cystis virescens (Davidson) Moreau ed è destinato alla produzione di fogli da impiallaccia-

tura.

2.3 A prescindere dalla sua inclusione nei codici NC elencati nell'allegato 5 parte B, legname di Fraxinus L., Juglans

mandshurica Maxim., Ulmus davidia- na Planch., Ulmus parvifolia Jacq. e Pterocarya rhoifolia Siebold & Zucc., ad eccezione del legname in forma di: - piccole placche, ottenute completamente o in parte da detti alberi,

- materiale da imballaggio in legno in forma di casse, cassette, gabbie, cilindri e imballaggi simili, palette di carico semplici, palette a cassa e altre piattaforme di carico, spalliere di palette, correntemente utilizzati Constatazione ufficiale che il legname: a. è originario di una zona che l'organizzazione fitosanitaria nazionale del Paese di espor-

tazione ha riconosciuto indenne dall'Agrilus planipennis Fairmaire conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie,

oppure

b. è stato squadrato in modo da eliminare completamente la superficie rotonda.

36 Guidelines for regulating wood packaging material in international trade.

Questo documento può essere consultato al seguente indirizzo: www.fao.org/docrep/010/a0785e/a0785e00.HTM

Agricoltura

50

916.20

Merci

Esigenze

particolari

per il trasporto di oggetti di qualsiasi tipo,

- legname utilizzato per fissare o sostenere un carico diverso dal legna-

me, ma compreso il legname che non ha conservato la superficie rotonda naturale, originario di Cana-

da, Cina, Giappone, Mongolia, Repubblica di Corea, Russia, Taiwan

e Stati Uniti d'America 2.4 A prescindere dalla sua inclusione nei codici NC elencati nell'allegato 5 parte B, legname in forma di piccole

placche ottenuto completamente o in parte da Fraxinus L., Juglans mand- shurica Maxim., Ulmus davidiana Planch., Ulmus parvifolia Jacq. e Pte- rocarya rhoifolia Siebold & Zucc., originari di Canada, Cina, Giappone, Mongolia, Repubblica di Corea, Russia, Taiwan e Stati Uniti d'America

Constatazione ufficiale che il legname: a. è originario di una zona che l'organizzazione fitosanitaria nazionale del Paese di espor-

tazione ha riconosciuto indenne dall'Agrilus planipennis Fairmaire conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie,

oppure

b. è stato lavorato in pezzi di dimensioni non superiori a 2,5 cm in spessore e larghezza.

2.5 Corteccia, separata dal tronco, di Fra- xinus L., Juglans mandshurica Maxim., Ulmus davidiana Planch., Ulmus

parvifolia Jacq. e Pterocarya rhoifolia Siebold & Zucc. originaria di Canada, Cina, Giappone, Mongolia, Repubblica di Corea, Russia, Taiwan e Stati

Uniti d'America

Constatazione ufficiale che il legname: a. è originario di una zona che l'organizzazione fitosanitaria nazionale del Paese di espor-

tazione ha riconosciuto indenne dall'Agrilus planipennis Fairmaire conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie,

oppure

b. è stato lavorato in pezzi di dimensioni non superiori a 2,5 cm in spessore e larghezza.

3. Legname

di

Quercus L., ad eccezione del legname in forma di: - piccole placche, particelle, segatura, trucioli, avanzi o cascami,

- fusti, botti, tini, mastelli e altri lavori da bottaio, e loro parti, in le-

gno, comprese le doghe, ove esistano prove documentate che il legna-

me è stato prodotto o lavorato mediante un trattamento termico con

raggiungimento di una temperatura minima di 176 °C per 20 minuti, ma compreso quello che non ha conservato la superficie rotonda originale,

originario degli Stati Uniti d'America.

Constatazione ufficiale che il legname: a. è stato squadrato in modo da eliminare completamente la superficie arrotondata,

oppure

b. è stato scortecciato e il suo tenore di acqua, espresso in percentuale della materia secca, è inferiore al 20 %,

oppure

c. è stato scortecciato e disinfettato mediante un adeguato trattamento termico ad aria o ad acqua,

oppure

d. nel caso di legname segato, con o senza residui di corteccia attaccati, è stato essiccato

al forno al fine di portare il suo tenore di acqua, espresso in percentuale della materia secca, al di sotto del 20 % nel corso del trattamento, eseguito secondo norme adeguate

in materia di tempo e temperatura. Constatazione, comprovata dal marchio «kiln-dried»

o «K.D.» o da un altro marchio internazionalmente riconosciuto, apposto sul legno o

sul suo imballaggio conformemente agli usi commerciali correnti.

Protezione dei vegetali 51

916.20

Merci

Esigenze

particolari

5. Legname

di

Platanus L., ad eccezione di quello in forma di piccole placche, particelle, segatura, trucioli, avanzi o cascami, ma compreso quello che non ha conservato la superficie rotonda naturale, originario di Stati Uniti d'America o Armenia.

Constatazione ufficiale che il legname è stato essiccato al forno al fine di portare il suo tenore di acqua, espresso in percentuale della materia secca, al di sotto del 20 % nel corso del trattamento, eseguito secondo norme adeguate in

materia di tempo e temperatura. Constatazione, comprovata dal marchio «kiln-dried» o «K.D.» o da un altro marchio internazionalmente riconosciuto, apposto sul legno o sul suo imballag-

gio conformemente agli usi commerciali correnti.

6. Legname

di

Populus L., ad eccezione di quello in forma di piccole placche, particelle, segatura, trucioli, avanzi o cascami, ma compreso quello che non ha conservato la superficie rotonda naturale, originario di Paesi del continente americano.

Constatazione ufficiale che il legname: - è scortecciato

oppure

- è stato essiccato al forno al fine di portare il suo tenore di acqua, espresso in percentuale della materia secca, al di sotto del 20 % nel corso del trattamento, eseguito secondo norme adeguate in materia di tempo e tempera-

tura. Constatazione, comprovata dal marchio «kiln-dried» o «K.D.» o da un altro marchio internazionalmente riconosciuto, apposto sul legno o sul suo imballaggio con-formemente agli usi commerciali correnti.

7.1 A prescindere dalla sua inclusione nei codici NC elencati nell'allegato 5 parte B, legname in forma di:

piccole placche, particelle, segatura, trucioli, avanzi o cascami, ottenuti completamente o in parte da: - Acer saccharum Marsh, originario di Stati Uniti d'America e Canada, - Platanus L., originario di Stati Uniti d'America o Armenia,

- Populus L., originario del continen te americano.

Constatazione ufficiale che il legname: a. è stato ottenuto da legno rotondo scortecciato,

oppure

b. è stato essiccato al forno al fine di portare il suo tenore di acqua, espresso in percentuale della materia secca, al di sotto del 20 % nel corso del trattamento, eseguito secondo norme adeguate in materia di tempo e tempera-

tura,

oppure

c. è stato sottoposto a un'adeguata fumigazione secondo una specifica approvata

dall'UFAM. Constatazione, comprovata da relativa indicazione, sui certificati di cui all'articolo 8 della presente ordinanza, del principio attivo, della temperatura minima del legname, del dosaggio (g/m3) e del tempo d'esposizione (ore), oppure

d. è stato sottoposto a un adeguato trattamento termico durante il quale la parte più interna del legname è stata mantenuta per almeno 30 minuti a una temperatura minima di 56 °C, da indicare sui certificati conformemente all'articolo 8 della presente ordi-

nanza.

Agricoltura

52

916.20

Merci

Esigenze

particolari

7.2 A prescindere dalla sua inclusione nei codici NC elencati nell'allegato 5 parte B, legname in forma di piccole

placche, particelle, segatura, trucioli, avanzi o cascami, ottenuti completamente o in parte da Quercus L. origi-

nario degli Stati Uniti d'America.

Constatazione ufficiale che il legname: a. è stato essiccato al forno al fine di portare il suo tenore di acqua, espresso in percentuale della materia secca, al di sotto del 20 % nel corso del trattamento, eseguito secondo norme adeguate in materia di tempo e tempera-

tura,

oppure

b. è stato sottoposto a un'adeguata fumigazione secondo una specifica approvata

dall'UFAM. Constatazione, comprovata da relativa indicazione, sui certificati di cui all'articolo 8 della presente ordinanza, del principio attivo, della temperatura minima del legname, del dosaggio (g/m3) e del tempo d'esposizione (ore),

oppure

c. è stato sottoposto a un adeguato trattamento termico durante il quale la parte più interna del legname è stata mantenuta per almeno 30 minuti a una temperatura minima di 56 °C, da indicare sui certificati conformemente all'articolo 8 della presente ordi-

nanza.

7.3 Corteccia separata dal tronco di conifere (Coniferales), originaria di Paesi non europei.

Constatazione ufficiale che la corteccia separata dal tronco:

a. è stata sottoposta a un'adeguata fumigazione secondo una specifica approvata

dall'UFAM. Constatazione, comprovata da relativa indicazione, sui certificati di cui all'articolo 8 della presente ordinanza, del principio attivo, della temperatura minima del legname, del dosaggio (g/m3) e del tempo d'esposizione (ore),

oppure

b. è stata sottoposta a un adeguato trattamento termico durante il quale la parte più interna del legname è stata mantenuta per almeno 30 minuti a una temperatura minima di 56 °C, da indicare sui certificati conformemente all'articolo 8 della presente ordinan-

za.

Protezione dei vegetali 53

916.20

Merci

Esigenze

particolari

8. Legname

utilizzato

per fissare o sostenere un carico diverso dal legname,

compreso quello che non ha conserva to la superficie rotonda naturale, ad eccezione del legno grezzo di spessore uguale o inferiore a 6 mm e del legno trasformato mediante colla, calore e pressione o una combinazione di questi fattori.

Il legname deve:

- essere privo di corteccia, ad eccezione di singoli pezzi di corteccia che non superino i 3 centimetri di larghezza (indipendentemente dalla loro lunghezza), o, qualora superino

i 3 centimetri di larghezza, che non superino i 50 cm2 di superficie, - essere soggetto a una delle misure approvate di cui all'allegato 1 della norma internazionale FAO per le misure fitosanitarie n. 1537

e

- essere contrassegnato da un marchio ai sensi dell'allegato 2 della norma internazionale FAO per le misure fitosanitarie n. 15, indicante che il legname è stato sottoposto a un

trattamento fitosanitario approvato.

8.1 Vegetali di conifere (Coniferales), ad eccezione dei frutti e delle sementi, originari di Paesi non europei Fermi restando i divieti applicabili ai vegetali di cui all'allegato 3 parte A punto 1, se del caso, constatazione ufficiale che i vegetali sono stati ottenuti in vivaio e che il luogo di produzione è indenne da Pissodes spp. (specie non

europee).

8.2 Vegetali di conifere (Coniferales), ad eccezione dei frutti e delle sementi, di altezza superiore a 3 m, originari di Paesi non europei

Ferme restando le disposizioni applicabili ai vegetali di cui all'allegato 3 parte A punto 1 e all'allegato 4 parte A sezione I punto 8.1, se del caso, constatazione ufficiale che i vegetali sono stati ottenuti in vivaio e che il luogo di produzione è indenne da Scolytidae spp. (specie non

europee).

9. Vegetali

di

Pinus L., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi

Ferme restando le disposizioni applicabili ai vegetali di cui all'allegato 3 parte A punto 1 e all'allegato 4 parte A sezione I ai punti 8.1 e 8.2, constatazione ufficiale che nessun sintomo di Scirrhia acicola (Dearn.) Siggers né di Scirrhia pini Funk e Parker è stato osservato nel luogo di produzione o nelle immediate vicinanze dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo

completo.

10. Vegetali

di

Abies Mill., Larix Mill., Picea A. Dietr., Pinus L., Pseudotsu- ga Carr. e Tsuga Carr., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi

Ferme restando le disposizioni applicabili ai vegetali di cui all'allegato 3 parte A punto 1 e all'allegato 4 parte A sezione I ai punti 8.1, 8.2 o 9, se del caso, constatazione ufficiale che nessun sintomo di Melampsora medusae Thümen è stato osservato nel luogo di produzione o nelle immediate vicinanze dall'inizio

dell'ultimo ciclo vegetativo completo.

37 Guidelines for regulating wood packaging material in international trade.

Questo documento può essere consultato al seguente indirizzo: www.fao.org/docrep/010/a0785e/a0785e00.HTM

Agricoltura

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916.20

Merci

Esigenze

particolari

11.01 Vegetali di Quercus L., ad eccezione dei frutti e delle sementi, originari degli Stati Uniti d'America

Ferme restando le disposizioni applicabili ai vegetali di cui all'allegato 3 parte A punto 2, constatazione ufficiale che i vegetali sono originari di zone riconosciute indenni da Cerato-

cystis fagacearum (Bretz) Hunt.

11.1 Vegetali di Castanea Mill. e Quercus L., ad eccezione dei frutti e delle sementi, originari di Paesi non europei

Fermi restando i divieti applicabili ai vegetali di cui all'allegato 3 parte A punto 2 e all'allegato 4 parte A sezione I punto 11.01, constata-

zione ufficiale che nessun sintomo di Cronar- tium spp. (specie non europee) è stato osservato nel luogo di produzione o nelle sue immediate vicinanze dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo completo.

11.2 Vegetali di Castanea Mill. e Quercus L., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi

Ferme restando le disposizioni applicabili ai vegetali di cui all'allegato 3 parte A punto 2 e all'allegato 4 parte A sezione I punto 11.1, constatazione ufficiale: a. che i vegetali sono originari di zone notoriamente indenni da Cryphonectria parasitica

(Murrill) Barr, oppure b. che nessun sintomo di Cryphonectria para- sitica (Murrill) Barr è stato osservato nel luogo di produzione o nelle immediate vicinanze dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetati-

vo completo.

11.3 Vegetali di Corylus L., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi, originari di Canada e Stati Uniti d'America

Constatazione ufficiale che i vegetali sono stati coltivati in vivaio e: a. sono originari di una zona che il servizio fitosanitario nazionale del Paese di esportazione ha riconosciuto indenne da Aniso-

gramma anomala (Peck) E. Müller conformemente alle pertinenti norme internaziona-

li per le misure fitosanitarie, zona che è menzionata sui certificati di cui all'articolo 8 della presente ordinanza alla rubrica «Dichiarazione supplementare»,

oppure

b. sono originari di un luogo di produzione che il servizio fitosanitario nazionale del Paese di esportazione ha riconosciuto indenne da Anisogrammaanomala (Peck) E. Müller all'atto di ispezioni speciali eseguite sul luogo di produzione o nelle immediate vicinanze dall'inizio degli ultimi tre cicli vege-

tativi completi, conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure

fitosanitarie, luogo che è menzionato sui certificati di cui all'articolo 8 della presente ordinanza alla rubrica «Dichiarazione supplementare» e dichiarato indenne da Aniso-

gramma anomala (Peck) E. Müller.

Protezione dei vegetali 55

916.20

Merci

Esigenze

particolari

11.4 Vegetali di Fraxinus L., Juglans man- dshurica Maxim., Ulmus davidiana Planch., Ulmus parvifolia Jacq. e Pte- rocarya rhoifolia Siebold & Zucc., destinati alla piantagione, eccetto le sementi e i vegetali in coltura tissutale, originari di Canada, Cina, Giappone, Mongolia, Repubblica di Corea, Russia, Taiwan e Stati Uniti d'America

Constatazione ufficiale che i vegetali: a. sono stati ininterrottamente in una zona che l'organizzazione nazionale per la protezione della piante ha riconosciuto indenne dall'Agrilus planipennis Fairmaire, conformemente alle pertinenti norme interna-

zionali per le misure fitosanitarie, oppure

b. sono stati per un periodo di almeno due anni prima dell'esportazione in un luogo di produzione in cui non è stato osservato alcun

indizio della presenza dell'Agrilus planipen- nis Fairmaire nel corso delle due ispezioni ufficiali annuali eseguite a intervalli opportuni, anche immediatamente prima

dell'esportazione.

12. Vegetali

di

Platanus L., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi, originari di Stati Uniti d'Ame-

rica o Armenia.

Constatazione ufficiale che nessun sintomo di Ceratocystis fimbriata f.sp. platani Walter è stato osservato nel luogo di produzione o nelle sue immediate vicinanze dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo completo.

13.1 Vegetali di Populus L., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi, originari di Paesi terzi

Fermi restando i divieti applicabili ai vegetali di cui all'allegato 3 parte A punto 3, constatazione ufficiale che nessun sintomo di Melam-

psora medusae Thümen è stato osservato nel luogo di produzione o nelle immediate vicinanze dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo com-

pleto.

13.2 Vegetali di Populus L., ad eccezione dei frutti e delle sementi, originari di Paesi del continente americano Ferme restando le disposizioni applicabili ai vegetali di cui all'allegato 3 parte A punto 3 e all'allegato 4 parte A sezione I punto 13.1, constatazione ufficiale che nessun sintomo di Mycosphaerella populorum G.E. Thompson è stato osservato nel luogo di produzione o nelle immediate vicinanze dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo completo.

14. Vegetali

di

Ulmus L., destinati alla piantagione, eccetto le sementi, originari di Paesi dell'America settentrionale

Ferme restando le disposizioni applicabili ai vegetali di cui all'allegato 4 parte A sezione II punto 11.4, constatazione ufficiale che nessun sintomo di necrosi micoplasmatica del floema dell'olmo (Elm phlöem necrosis mycoplasm) è stato osservato nel luogo di produzione o nelle immediate vicinanze dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo completo.

Agricoltura

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916.20

Merci

Esigenze

particolari

15. Vegetali

di Chaenomeles Lindl., Cra- taegus L., Cydonia Mill. Eriobotrya Lindl., Malus Mill., Prunus L., Pyrus L., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi, originari di Paesi

non europei

Fermi restando i divieti applicabili ai vegetali di cui all'allegato 3 parte A punti 9 e 18 e parte B punto 1, se del caso, constatazione ufficiale: - che i vegetali sono originari di un Paese notoriamente indenne da Monilinia fructicola

(Winter) Honey,

oppure

- che i vegetali sono originari di una zona riconosciuta indenne da Monilinia fructicola (Winter) Honey, e che nessun sintomo di Monilinia fructicola (Winter) Honey è stato osservato nel luogo di produzione dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo completo.

16. Dal 15 febbraio al 30 settembre, frutti di Prunus L., originari di Paesi non europei

Constatazione

ufficiale:

- che i frutti sono originari di un Paese notoriamente indenne da Monilinia fructicola

(Winter) Honey,

oppure

- che i frutti sono originari di una zona riconosciuta indenne da Moni linia fructicola

(Winter) Honey,

oppure

- che, prima del raccolto e/o dell'esportazione, i frutti sono stati sottoposti ad ade-

guati controlli e trattamenti, atti a garantire che sono esenti da Monilinia spp.

16.1 Frutti di Citrus L., Fortunella Swingle, Poncirus Raf., e relativi ibridi

I frutti sono privi di peduncoli e foglie e l'imballaggio reca un adeguato marchio di origine.

16.2 Frutti di Citrus L., Fortunella Swingle, Poncirus Raf., e relativi ibridi

Ferme restando le disposizioni applicabili ai frutti di cui all'allegato 4 parte A sezione I punti 16.1, 16.3, 16.4 e 16.5, constatazione ufficiale:

a. che i frutti sono originari di un Paese notoriamente indenne da Xanthomonas campe-

stris (tutti i ceppi patogeni per Citrus), conformemente alla procedura di cui all'articolo

18, paragrafo 2, oppure b. che i frutti sono originari di una zona notoriamente indenne da Xanthomonas campe-

stris (tutti i ceppi patogeni per Citrus), e menzionata sui certificati di cui all'articolo 9 della presente ordinanza, oppure

c.

- che, conformemente a un regime ufficiale di controllo e di esame, nessun sintomo della presenza di Xanthomonas campe- stris (tutti i ceppi patogeni per Citrus) è stato osservato nel campo di produzione e nelle immediate vicinanze dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo, e

che nessuno dei frutti raccolti nel campo di produzione ha evidenziato alcun sintomo della presenza di Xanthomonas

campestris (tutti i ceppi patogeni per Citrus),

Protezione dei vegetali 57

916.20

Merci

Esigenze

particolari

e

che i frutti sono stati sottoposti a idoneo trattamento, menzionato sui certificati di cui all'articolo 9 della presente ordinanza,

e

che i frutti sono stati imballati in locali o centri di spedizione a tal fine registrati, oppure

- che è stato rispettato un sistema di certificazione riconosciuto equivalente alle

disposizioni suddette.

16.3 Frutti di Citrus L., Fortunella Swingle, Poncirus Raf., e relativi ibridi

Ferme restando le disposizioni applicabili ai frutti di cui all'allegato 4 parte A sezione I punti 16.1, 16.2, 16.4 e 16.5, constatazione ufficiale:

a. che i frutti sono originari di un Paese notoriamente indenne da Cercospora angolensis

Carv. & Mendes, oppure b. che i frutti sono originari di una zona notoriamente indenne da Cercospora angolensis

Carv. & Mendes, e menzionata sui certificati di cui all'articolo 9 della presente ordinanza, oppure

c. che nessun sintomo della presenza di Cerco- spora angolensis Carv. & Mendes è stato osservato nel campo di produzione e nelle immediate vicinanze dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo,

e

che nessuno dei frutti raccolti nel campo di produzione ha evidenziato, nel corso di un adeguato esame ufficiale, alcun sintomo di detto organismo.

16.4 Frutti di Citrus L., Fortunella Swingle, Poncirus Raf., e relativi ibridi,

esclusi i frutti di Citrus aurantium L.

Ferme restando le disposizioni applicabili ai frutti di cui all'allegato 4 parte A sezione I punti 16.1, 16.2, 16.3 e 16.5, constatazione ufficiale:

a. che i frutti sono originari di un Paese notoriamente indenne da Guignardia citricarpa

Kiely (tutti i ceppi patogeni per Citrus), oppure

b. che i frutti sono originari di una zona notoriamente indenne da Guinardia citricarpa

Kiely (tutti i ceppi patogeni per Citrus), e menzionata sui certificati di cui all'articolo 9 della presente ordinanza, oppure

c. che nessun sintomo della presenza di Gui- gnardia citricarpa Kiely (tutti i ceppi patogeni per Citrus) è stato osservato nel campo

di produzione e nelle immediate vicinanze dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo, e che nessuno dei frutti raccolti nel campo di produzione ha evidenziato, nel corso di un adeguato esame ufficiale, alcun sintomo di detto organismo, oppure

Agricoltura

58

916.20

Merci

Esigenze

particolari

d. che i frutti sono originari di un campo di produzione sottoposto a idoneo trattamento contro Guignardia citricarpa Kiely (tutti i ceppi patogeni per Citrus), e

che nessuno dei frutti raccolti nel campo di produzione ha evidenziato nel corso di un adeguato esame ufficiale, alcun sintomo di detto organismo.

16.5 Frutti di Citrus L., Fortunella Swingle, Poncirus Raf., e relativi ibridi,

originari di Paesi non europei nei quali siano note su tali frutti manifesta-

zioni di Tephritidae (specie non europee)

Ferme restando le disposizioni applicabili ai frutti di cui all'allegato 4 parte A sezione I punti 16.1, 16.2 e 16.3, constatazione ufficiale: a. che i frutti sono originari di zone notoriamente indenni degli organismi nocivi in

questione, oppure, qualora questo requisito non possa essere soddisfatto, b. che nessun indizio della presenza degli organismi nocivi in questione è stato osservato

nel luogo di produzione e nelle immediate vicinanze dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo completo, in occasione di ispezioni

ufficiali effettuate almeno una volta al mese nei tre mesi precedenti il raccolto, e che nessuno dei frutti raccolti nel luogo di produ-

zione ha evidenziato, nel corso di un adeguato esame ufficiale, indizi della presenza

di detti organismi nocivi, oppure, qualora nemmeno questo requisito possa essere soddisfatto,

c. che, all'atto di un adeguato esame ufficiale su campione rappresentativo, i frutti sono risultati esenti dagli organismi nocivi di cui trattasi in qualsivoglia stadio del loro sviluppo, oppure, qualora nemmeno questo

requisito possa essere soddisfatto, d. che i frutti sono stati sottoposti a idoneo trattamento; vale a dire a un qualsiasi trattamen-

to ammissibile che preveda l'uso di vapore caldo, del freddo o di un raffreddamento rapido, dimostratosi efficace contro gli organismi nocivi di cui trattasi senza danneg-

giare il frutto, e, qualora un tale trattamento non sia disponibile, a un trattamento chimico ammesso a norma della legislazione

svizzera.

17. Vegetali

di

Amelanchier Med., Chae- nomeles Lindl., Crataegus L., Cydo- nia Mill., Eriobotrya Lindl., Malus Mill., Mespilus L., Pyracantha Roem., Pyrus L. e Sorbus L., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi

Ferme restando le disposizioni applicabili ai vegetali di cui all'allegato 3 parte A punti 9, 9.1, 9.2 e 18, parte B punto 1 o all'allegato 4 parte A sezione I punto 15, se del caso, consta tazione ufficiale:

a. che i vegetali sono originari di Paesi riconosciuti dall'UFAG come indenni da Erwinia

amylovora (Burr.) Winsl. et al., oppure

b. che i vegetali sono originari di zone indenni da Erwinia amylovora (Burr.) Winsl. et al.

Protezione dei vegetali 59

916.20

Merci

Esigenze

particolari

stabilite in applicazione delle misure fitosanitarie pertinenti conformi alle norme inter-

nazionali e riconosciute come tali dall'UFAG,

oppure

c. che sono stati estirpati i vegetali presenti sul campo di produzione e nelle immediate vicinanze che presentavano sintomi di Erwinia

amylovora (Burr.) Winsl. et al. 18. Vegetali

di

Citrus L., Fortunella Swingle, Poncirus Raf., e relativi ibridi, ad eccezione dei frutti e delle se-

menti, e vegetali di Araceae, Marantaceae, Musaceae, Persea spp. e Streli-

tziaceae, con radici o con terreno di coltura aderente o associato Fermi restando i divieti applicabili, se del caso, ai vegetali di cui all'allegato 3 parte A punto 16, constatazione ufficiale: a. che i vegetali sono originari di Paesi notoriamente indenni da Radopholus citrophilus

Huettel et al. e Radopholus similis (Cobb) Thorne, oppure

b. che campioni rappresentativi di terra e di radici prelevati dal luogo di produzione sono stati sottoposti, dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo completo, a prove nematologiche ufficiali almeno per quanto riguarda Rado- pholus citrophilus Huettel et al. e Radopho- lus similis (Cobb) Thorne, e all'atto di tali prove sono risultati indenni da tali organismi nocivi.

19.1 Vegetali di Crataegus L. destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi, originari di Paesi nei quali sia-

no note manifestazioni di Phyllosticta solitaria Ell. et Ev.

Ferme restando le disposizioni applicabili ai vegetali di cui all'allegato 3 parte A punto 9 e all'allegato 4 parte A sezione I punti 15 e 17, constatazione ufficiale che nessun sintomo di Phyllosticta solitaria Ell. et Ev. è stato osservato su vegetali nel luogo di produzione dal-

l'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo completo.

19.2 Vegetali di Cydonia Mill., Fragaria L., Malus Mill., Prunus L., Pyrus L., Ribes L., Rubus L., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi,

originari di Paesi nei quali siano note manifestazioni di determinati organismi nocivi particolarmente pericolosi

sui generi di cui trattasi.

Gli organismi nocivi particolarmente pericolosi di cui sopra sono: - per Fragaria L.: - Phytophthora fragariae Hickman var. fragariae, - Arabis mosaic virus, - Raspberry ringspot virus, - Strawberry crinkle virus, - Strawberry latent ringspot virus, - Strawberry mild yellow edge virus,

- Tomato black ring virus, - Xanthomonas fragariae Kennedy & King;

Ferme restando le disposizioni applicabili ai vegetali di cui all'allegato 3 parte A punti 9 e 18 o all'allegato 4 parte A sezione I punti 15 e 17, constatazione ufficiale che nessun sintomo di malattie provocate dagli organismi nocivi particolarmente pericolosi in questione è stato osservato sui vegetali nel luogo di produzione dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo completo.

Agricoltura

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Merci

Esigenze

particolari

- per Malus Mill.: - Phyllosticta solitaria Ell. & Ev.;

- per Prunus L.: - Apricot chlorotic leafroll mycoplasm,

- Xanthomonas campestris pv.

pruni (Smith) Dye; - per Prunus persica (L.) Batsch: - Pseudomonas syringae pv. persicae (Prunier et al.) Young et al.; - per Pyrus L.: - Phyllosticta solitaria Ell. & Ev.; - per Rubus L.: - Arabis mosaic virus - Raspberry ring spot virus - Strawberry latent ring spot virus - Tomato black ring virus; - per tutte le specie: altri virus e organismi virus-simili, non europei

20. Vegetali

di

Cydonia Mill. e Pyrus L., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi, originari di Paesi nei

quali siano note manifestazioni di Pear decline mycoplasm Ferme restando le disposizioni applicabili ai vegetali di cui all'allegato 3 parte A punti 9 e 18 e all'allegato 4 parte A sezione I punti 15, 17 e 19.2, constatazione ufficiale che negli ultimi tre cicli vegetativi completi si è provveduto a estirpare i vegetali del luogo di produ-

zione e delle immediate vicinanze che hanno mostrato sintomi tali da far sospettare un'infezione da Pear decline mycoplasm.

21.1 Vegetali di Fragaria L., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi, originari di Paesi nei quali sia-

no note manifestazioni di determinati organismi nocivi particolarmente pericolosi.

Gli organismi nocivi particolarmente pericolosi di cui sopra sono i seguenti: - Strawberry latent «C» virus - Strawberry vein banding virus - Micoplasma delle scope delle streghe della fragola (Strawberry wit-

ches' broom mycoplasm) Ferme restando le disposizioni applicabili ai vegetali di cui all'allegato 3 parte A punto 18 e all'allegato 4 parte A sezione I punto 19.2, constatazione ufficiale: a. che i vegetali, ad eccezione delle piantine germogliate da semi

- hanno ottenuto certificati ufficiali nell'ambito di un sistema di certificazione che ri-

chiede che essi provengano in linea diretta da materiali conservati in condizioni adeguate e sottoposti a prove ufficiali riguar-

danti almeno gli organismi nocivi particolarmente pericolosi in questione mediante

indicatori appropriati o metodi equivalenti e rivelatisi esenti dai suddetti organismi nocivi all'atto di tali prove, oppure

- provengono in linea diretta da materiali conservati in condizioni adeguate e sottoposti negli ultimi tre cicli vegetativi

completi ad almeno una prova ufficiale riguardante almeno gli organismi nocivi particolarmente pericolosi in questione mediante indicatori appropriati o metodi equivalenti e rivelatisi esenti dai suddetti

Protezione dei vegetali 61

916.20

Merci

Esigenze

particolari

organismi nocivi all'atto di tale prova, b. che dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo completo nessun sintomo di malattie provocate dagli organismi nocivi particolarmente

pericolosi in questione è stato osservato né sui vegetali nel luogo di produzione, né sui vegetali sensibili nelle immediate vicinanze.

21.2 Vegetali di Fragaria L., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi, originari di Paesi nei quali sia-

no note manifestazioni di Aphelen- choides besseyi Christie Ferme restando le disposizioni applicabili ai vegetali di cui all'allegato 3 parte A punto 18 e all'allegato 4 parte A sezione I punti 19.2 e 21.1, constatazione ufficiale: a. che nessun sintomo di Aphelenchoides bes- seyi Christie è stato osservato sui vegetali nel luogo di produzione, dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo completo, oppure

b. che, in caso di coltura tissutale, i vegetali sono derivati da altri vegetali che soddisfano le condizioni di cui alla lettera a. del presente punto o sono stati sottoposti a prove

ufficiali con metodi nematologici adeguati e sono risultati indenni da Aphelenchoides besseyi Christie.

21.3 Vegetali di Fragaria L., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi

Ferme restando le disposizioni applicabili ai vegetali di cui all'allegato 3 parte A punto 18 e all'allegato 4 parte A sezione I punti 19.2, 21.1 e 21.2, constatazione ufficiale che i vegetali sono originari di una zona notoriamente indenne da Anthonomus signatus Say e

d'Anthonomus bisignifer (Schenkling).

22.1 Vegetali di Malus Mill., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi, originari di Paesi nei quali sia-

no note manifestazioni di determinati organismi nocivi particolarmente pericolosi su Malus Mill.

Gli organismi nocivi particolarmente pericolosi di cui sopra sono i seguenti: - Cherry rasp leaf virus (American), - Tomato ringspot virus Ferme restando le disposizioni applicabili ai vegetali di cui all'allegato 3 parte A punti 9 e 18, parte B punto 1 e all'allegato 4 parte A sezione I punti 15, 17 e 19.2, constatazione uffi-

ciale:

a. che i vegetali:

- hanno ottenuto certificati ufficiali nell'ambito di un sistema di certificazione

che richiede che essi provengano in linea diretta da materiali conservati in condizioni adeguate, sottoposti a prove ufficia-

li riguardanti almeno gli organismi nocivi particolarmente pericolosi in questione mediante indicatori appropriati o metodi equivalenti e rivelatisi esenti dai suddetti organismi nocivi all'atto di tali prove, oppure

- provengono in linea diretta da materiali conservati in condizioni adeguate e sottoposti negli ultimi tre cicli vegetativi com-

pleti ad almeno una prova ufficiale riguardante almeno gli organismi nocivi

particolarmente pericolosi in questione mediante indicatori appropriati o metodi equivalenti e rivelatisi esenti dai suddetti organismi nocivi all'atto di tale prova,

Agricoltura

62

916.20

Merci

Esigenze

particolari

b. che dall'inizio degli ultimi tre cicli vegetativi completi nessun sintomo di malattie pro-

vocate dagli organismi nocivi particolarmente pericolosi in questione è stato osser-

vato né sui vegetali nel luogo di produzione, né sui vegetali sensibili nelle immediate vicinanze.

22.2 Vegetali di Malus Mill., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi, originari di Paesi nei quali sia-

no note manifestazioni di Apple proliferation mycoplasm

Ferme restando le disposizioni applicabili ai vegetali di cui all'allegato 3 parte A punti 9 e 18, parte B punto 1 e all'allegato 4 parte A sezione I punti 15, 17, 19.2 e 22.1, constatazione

ufficiale:

a. che i vegetali sono originari di zone notoriamente indenni da Apple proliferation myco-

plasm,

b. aa. che i vegetali, escluse le piantine generate da semi:

- hanno ottenuto certificati ufficiali nell'ambito di un sistema di certificazio-

ne che richiede che essi provengano in linea diretta da materiali conservati in condizioni adeguate, sottoposti a prove ufficialmente riguardanti almeno

l'Apple proliferation mycoplasm mediante indicatori appropriati o metodi

equivalenti e rivelatisi esenti dal suddetto organismo nocivo all'atto di tali

prove,

oppure

- provengono in linea diretta da materiali conservati in condizioni adeguate,

sottoposti negli ultimi sei cicli vegetativi completi ad almeno una prova uf-

ficiale riguardante almeno l'Apple proliferation mycoplasm mediante indicatori appropriati o metodi equiva-

lenti e rivelatisi esenti dal suddetto organismo nocivo all'atto di tali prove,

bb. che dall'inizio degli ultimi tre cicli vegetativi completi nessun sintomo di ma-

lattie provocate dall'Apple proliferation mycoplasm è stato osservato né sui vegetali nel luogo di produzione, né sui

vegetali sensibili nelle immediate vicinanze.

23.1 Vegetali delle seguenti specie di Pru- nus L., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi, originari di Paesi nei quali siano note manifestazioni di Plum pox virus:

- Prunus amygdalus Batsch - Prunus armeniaca L.

- Prunus blireiana André - Prunus brigantina Vill.

- Prunus cerasifera Ehrh.

- Prunus cistena Hansen Ferme restando le disposizioni applicabili ai vegetali di cui all'allegato 3 parte A punti 9 e 18 e all'allegato 4 parte A sezione I punti 15 e 19.2, constatazione ufficiale: a. che i vegetali, escluse le piantine generate da semi

- hanno ottenuto certificati ufficiali nel l'ambito di un sistema di certificazione che richiede che essi provengano in linea diretta da materiali conservati in condizioni adeguate, sottoposti a prove ufficia-

Protezione dei vegetali 63

916.20

Merci

Esigenze

particolari

- Prunus curdica Fenzl. & Fritsch.

- Prunus domestica ssp. domestica L.

- Prunus domestica ssp. insititia (L.) C.K. Schneid.

- Prunus domestica ssp. italica (Borkh.) Hegi

- Prunus glandulosa Thunb.

- Prunus holoserica Batal.

- Prunus hortulana Bailey - Prunus japonica Thunb.

- Prunus mandshurica (Maxim.) Koehne

- Prunus maritima Marsh.

- Prunus mume Sieb. et Zucc.

- Prunus nigra Ait.

- Prunus persica (L.) Batsch - Prunus salicina L.

- Prunus sibirica L.

- Prunus simonii Carr.

- Prunus spinosa L.

- Prunus tomentosa Thunb.

- Prunus triloba Lindl.

- altre specie di Prunus L. sensibili al Plum pox virus

li riguardanti almeno il Plum pox virus mediante indicatori appropriati o metodi equivalenti e rivelatisi esenti dal suddetto organismo nocivo all'atto di tali prove, oppure

- provengono in linea diretta da materiali conservati in condizioni adeguate, sottoposti negli ultimi tre cicli vegetativi com-

pleti ad almeno una prova ufficiale riguardante almeno il Plum pox virus

mediante indicatori appropriati o metodi equivalenti e rivelatisi esenti dal suddetto organismo nocivo all'atto di tale prova b. che dall'inizio degli ultimi tre cicli vegetativi completi nessun sintomo di malattie pro-

vocate dal Plum pox virus è stato osservato né sui vegetali nel luogo di produzione, né sui vegetali sensibili nelle immediate vicinanze,

c. che si è provveduto a estirpare i vegetali del luogo di produzione che abbiano mostrato sintomi di malattie dovute ad altri virus o agenti patogeni virus-simili.

23.2 Vegetali di Prunus L., destinati alla piantagione:

a. originari di Paesi nei quali siano note manifestazioni di determinati organismi nocivi particolarmente pericolosi su Prunus L.

b. ad eccezione delle sementi, originari di Paesi nei quali siano note

manifestazioni di determinati organismi nocivi particolarmente peri-

colosi,

c. ad eccezione delle sementi, originari di Paesi non europei nei quali

siano note manifestazioni di determinati organismi nocivi particolar-

mente pericolosi.

Gli organismi nocivi particolarmente pericolosi, di cui sopra sono i seguenti:

- per il caso di cui alla lettera a.: - Tomato ringspot virus - per il caso di cui alla lettera b.: - Cherry rasp leaf virus (americano),

- Peach mosaic virus (americano), - Peach phony rickettsia - Peach rosette mycoplasm - Peach yellows mycoplasm - Plum line pattern virus (americano),

- Peach X-disease mycoplasm - per il caso di cui alla lettera c.: - Little cherry pathogen Ferme restando le disposizioni applicabili, se del caso, ai vegetali di cui all'allegato 3 parte A punti 9 e 18 e all'allegato 4 parte A sezione I punti 15, 19.2 e 23.1, constatazione ufficiale: a. che i vegetali:

- hanno ottenuto certificati ufficiali nell'ambito di un sistema di certificazione

che richiede che essi provengano in linea diretta da materiali conservati in condizioni adeguate, sottoposti a prove ufficia-

li riguardanti almeno gli organismi nocivi particolarmente pericolosi in questione mediante indicatori appropriati o metodi equivalenti e rivelatisi esenti dai suddetti organismi nocivi all'atto di tali prove, oppure

- provengono in linea diretta da materiali conservati in condizioni adeguate, sottoposti negli ultimi tre cicli vegetativi com-

pleti ad almeno una prova ufficiale riguardante almeno gli organismi nocivi

particolarmente pericolosi in questione mediante indicatori appropriati o metodi equivalenti e rivelatisi esenti dai suddetti organismi nocivi all'atto di tale prova, b. che dall'inizio degli ultimi tre cicli vegetativi completi nessun sintomo di malattie pro-

vocate dagli organismi nocivi particolarmente pericolosi in questione è stato osser-

vato né sui vegetali nel luogo di produzione, né sui vegetali sensibili nelle immediate vicinanze.

Agricoltura

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916.20

Merci

Esigenze

particolari

24. Vegetali

di

Rubus L., destinati alla piantagione:

a. originari di Paesi nei quali siano note manifestazioni di determinati organismi nocivi particolarmente pericolosi, su Rubus L.

b. ad eccezione delle sementi, originari di Paesi nei quali siano note

manifestazioni di determinati organismi nocivi particolarmente peri-

colosi.

Gli organismi nocivi particolarmente pericolosi di cui sopra sono i seguenti: - per il caso di cui alla lettera a.: - Tomato ringspot virus - Black raspberry latent virus - Cherry leafroll virus - Prunus necrotic ringspot virus - per il caso di cui alla lettera b.: - Raspberry leaf curl virus (americano),

- Cherry rasp leaf virus (americano)

Ferme restando le esigenze applicabili ai vegetali di cui all'allegato 4 parte A sezione I punto

19.2,

a. i vegetali sono esenti da afidi e da loro uova, b. constatazione ufficiale: aa. che i vegetali

- hanno ottenuto certificati ufficiali nell'ambito di un sistema di certificazione che richiede che essi provenga-

no in linea diretta da materiali conservati in condizioni adeguate, sottoposti

a prove ufficiali riguardanti almeno gli organismi nocivi particolarmente pericolosi in questione mediante indicatori

appropriati o metodi equivalenti e rivelatisi esenti dai suddetti organismi

nocivi all'atto di tali prove, oppure

- provengono in linea diretta da materiali conservati in condizioni adeguate,

sottoposti negli ultimi tre cicli vegetativi completi ad almeno una prova uf-

ficiale riguardante almeno gli organismi nocivi particolarmente pericolosi

in questione mediante indicatori appropriati o metodi equivalenti e rivela-

tisi esenti dai suddetti organismi nocivi all'atto di tale prova,

bb. che dall'inizio degli ultimi tre cicli vegetativi completi nessun sintomo di malattie provocate dagli organismi nocivi particolarmente pericolosi in questione è stato osservato né sui vegetali

nel luogo di produzione, né sui vegetali sensibili nelle immediate vicinanze.

25.1 Tuberi di Solanum tuberosum L., originari di Paesi nei quali siano note manifestazioni di Synchytrium endo- bioticum (Schilbersky) Percival Fermi restando i divieti applicabili ai tuberi di cui all'allegato 3 parte A punti 10, 11 e 12, constatazione ufficiale: a. che i tuberi sono originari di zone notoriamente indenni da Synchytrium endobioticum

(Schilbersky) Percival (razze diverse dalla razza 1, corrispondente alla razza comune europea) e che nessun sintomo di Synchytrium endobioticum (Schilbersky) Percival è

stato osservato né nel luogo di produzione, né nelle immediate vicinanze, per tutta la durata di un periodo adeguato, oppure

b. che nel Paese d'origine risultano rispettate disposizioni, riconosciute dall'UFAG per la lotta contro Synchytrium endobioticum (Schilbersky) Percival

Protezione dei vegetali 65

916.20

Merci

Esigenze

particolari

25.2 Tuberi di Solanum tuberosum L.

Ferme restando le disposizioni di cui all'allegato 3 parte A punti 10, 11 e 12 e all'allegato 4

parte A sezione I 25.1, constatazione ufficiale: a. che i tuberi sono originari di Paesi notoriamente indenni da Clavi bacter michiganen-

sis ssp. sepedonicus (Spieckermann et Kotthoff) Davis et al.,

oppure

b. che nel Paese d'origine risultano rispettate disposizioni riconosciute dall'UFAG per la lotta contro Clavibacter michiganensis ssp.

sepedonicus (Spieckermann et Kotthoff) Davis et al.

25.3 Tuberi di Solanum tuberosum L., ad eccezione delle patate di primizia, originari di Paesi nei quali siano note manifestazioni del Potato spindle tuber viroid

Ferme restando le disposizioni applicabili ai tuberi di cui all'allegato 3 parte A punti 10, 11 e 12 e all'allegato 4 parte A sezione I punti 25.1 e 25.2, soppressione della facoltà germinativa.

25.4 Tuberi di Solanum tuberosum L., destinati alla piantagione Ferme restando le disposizioni applicabili ai tuberi di cui all'allegato 3 parte A punti 10, 11 e 12 e all'allegato 4 parte A sezione I punti 25.1, 25.2 e 25.3, constatazione ufficiale che i tuberi sono notoriamente esenti da Globodera rostochiensis (Wollenweber) Behrens e Globo- dera pallida (Stone) Behrens, e a. che i tuberi sono originari di zone notoriamente indenni da Pseudomonas solanacea-

rum (Smith) Smith, oppure

nelle zone nelle quali è nota la presenza di Pseudomonas solanacearum (Smith) Smith, che i tuberi sono originari di un luogo di produzione rivelatosi indenne o ritenuto indenne da Pseudomonas solanacearum

(Smith) Smith a seguito dell'applicazione di un idoneo procedimento riconosciuto dall'UFAG inteso a eradicare Pseudomonas

solanacearum (Smith) Smith, e

b. che i tuberi sono originari di zone nelle quali non è nota la presenza di Meloidogyne chitwoodi Golden et al. (tutte le popolazioni) e

Meloidogyne fallax Karssen, oppure

nelle zone in cui è nota la presenza di Me- loidogyne chitwoodi Golden et al. e Meloidogyne fallax Karssen: - che i tuberi sono originari di un luogo di produzione risultato indenne da Meloi- dogyne chitwoodi Golden et al. (tutte le popolazioni) e Meloidogyne fallax Kars- sen in base a un'indagine annuale della coltura ospite, eseguita mediante ispezione visiva delle piante ospiti in periodi

appropriati e mediante ispezione visiva della superficie esterna e di tuberi sezio

Agricoltura

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Merci

Esigenze

particolari

nati provenienti dal raccolto di patate cresciute sul luogo di produzione,

oppure

- che, dopo il raccolto i tuberi, previa campionatura casuale, sono stati controllati

per accertare l'eventuale manifestazione di indizi patologici indotta da un opportuno metodo, oppure sottoposti a esame

di laboratorio, nonché a ispezione visiva della superficie esterna e di tuberi sezionati, in periodi appropriati e comunque

all'atto della chiusura delle confezioni o dei contenitori prima della messa in commercio e che non è stato osservato nessun

indizio di Meloidogyne chitwoodi Golden et al. (tutte le popolazioni) e di Meloido- gyne fallax Karssen.

25.4.1 Tuberi di Solanum tuberosum L., non destinati alla piantagione Ferme restando le disposizioni applicabili ai tuberi di cui all'allegato 3 parte A sezione I punti 25.1, 25.2 e 25.3, constatazione ufficiale che i tuberi sono originari di zone notoriamente indenni dallo Pseudomonas solanacearum (Smith) Smith.

25.4.2 Tuberi di Solanum tuberosum L.

Ferme restando le disposizioni applicabili ai tuberi di cui all'allegato 3 parte A punti 10, 11 e 12 e all'allegato 4 parte A sezione I punti 25.1, 25.2, 25.3, 25.4 e 25.4.1, constatazione ufficiale che:

a. i tuberi sono originari di un Paese notoriamente indenne dalla Scrobipalpopsis solani-

vora Povolny, oppure

b. i tuberi sono originari di una zona che l'organizzazione fitosanitaria nazionale ha riconosciuto indenne dalla Scrobipalpopsis solanivora Povolny conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie.

25.5 Vegetali di Solanaceae, destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi, originari di Paesi nei quali sia-

no note manifestazioni di Potato stolbur mycoplasm

Ferme restando le disposizioni applicabili ai tuberi di cui all'allegato 3 parte A punti 10, 11, 12 e 13 e all'allegato 4 parte A sezione I punti 25.1, 25.2, 25.3 e 25.4, constatazione ufficiale che nessun sintomo di Potato stolbur mycoplasm è stato osservato sui vegetali nel luogo di produzione dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo

completo.

25.6 Vegetali di Solanaceae, destinati alla piantagione, ad eccezione dei tuberi di Solanum tuberosum L. e delle sementi di Lycopersicon lycopersicum (L.) Karsten ex. Farw., originari di Paesi nei quali siano note manifestazioni di Potato spindle tuber viroid Ferme restando le disposizioni applicabili ai vegetali di cui all'allegato 3 parte A punti 11 e 13 e all'allegato 4 parte A sezione I punto 25.5, se del caso, constatazione ufficiale che nessun sintomo di Potato spindle tuber viroid è stato osservato sui vegetali nel luogo di produzione dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo completo.

Protezione dei vegetali 67

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Esigenze

particolari

25.7 Vegetali di Capsicum annuum L., Lycopersicon lycopersicum (L.) Karsten ex Farw., Musa L., Nicotiana L. e Solanum melongena L., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi, originari di Paesi nei quali siano note manifestazioni di Pseudo- monas solanacearum (Smith) Ferme restando le disposizioni applicabili ai vegetali di cui all'allegato 3 parte A punti 11 e 13 e all'allegato 4 parte A sezione I punti 25.5 e 25.6, se del caso, constatazione ufficiale: a. che i vegetali sono originari di zone indenni da Pseudomonas solanacearum (Smith) Smith, oppure

b. che nessun indizio di Pseudomonas solana- cearum (Smith) Smith è stato osservato sui vegetali nel luogo di produzione dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo completo.

26. Vegetali

di

Humulus lupulus L. destinati alla piantagione, ad eccezione

delle sementi

Constatazione ufficiale che nessun sintomo di Verticillium alboatrum Reinke e Berthold e Verticillum dahloiae Klebahn è stato osservato sul luppolo nel luogo di produzione dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo completo.

27.1 Vegetali di Dendranthema (DC.) Des Moul., Dianthus L. e Pelargonium l'Hérit. ex Ait., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi

Constatazione

ufficiale:

a. che nessun indizio di Heliothis armigera Hübner o Spodoptera littoralis (Boisd.) è stato osservato nel luogo di produzione dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo completo,

oppure

b. che i vegetali sono stati sottoposti a idoneo trattamento atto a proteggerli contro tali organismi nocivi.

27.2 Vegetali di Dendranthema (DC.) Des Moul., Dianthus L. et Pelargonium l'Herit. ex Ait., ad eccezione delle sementi

Fermi restando i requisiti applicabili ai vegetali di cui all'allegato 4 parte A sezione I punto 27.1, constatazione ufficiale: a. che nessun indizio di Spodoptera eridiana Cramer, Spodoptera frugi perda Smith o Spodoptera litura (Fabricius) è stato osservato nel luogo di produzione dall'inizio

dell'ultimo ciclo vegetativo completo, oppure

b. che i vegetali sono stati sottoposti a idoneo trattamento atto a proteggerli contro tali organismi nocivi.

28. Vegetali

di

Dendranthema (DC.) Des Moul., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi Fermi restando i requisiti applicabili ai vegetali di cui all'allegato 4 parte A sezione I punti 27.1 e 27.2, constatazione ufficiale: a. che i vegetali sono al massimo la terza generazione di materiali rivelatisi, all'atto di prove virologiche, esenti da Chrysanthemum stunt viroid, oppure provengono direttamente da materiali di cui un campione

rappresentativo del 10 % almeno si è rivelato esente da Chrysanthemum stund viroid

all'atto di un controllo ufficiale eseguito al momento della fioritura, b. che i vegetali e le talee: - provengono da ditte ispezionate ufficialmente almeno una volta al mese durante i

tre mesi precedenti la spedizione, nelle quali nessun sintomo di Puccinia horiana

Agricoltura

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Merci

Esigenze

particolari

Hennings è stato osservato durante tale periodo e nelle cui immediate vicinanze non si sono manifestati sintomi di Pucci- nia horiana Hennings durante i tre mesi precedenti l'esportazione, oppure

- sono stati sottoposti a idoneo trattamento contro Puccinia horiana Hennings, c. che, nel caso di talee senza radici, nessun sintomo di Didymella ligulicola (Baker, Dimock et Davis) v. Arx è stato osservato né sulle talee stesse, né sui vegetali da cui provengono, oppure che nel caso di talee con

radici, nessun sintomo di Didymella ligulicola (Baker, Dimock et Davis) v. Arx è stato osservato né sulle talee stesse, né nel luogo di radicazione.

28.1 Vegetali di Dendranthema (DC.) Des Moul. e Lycopersicon lycopersicum (L.), Karsten ex Farw., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi

Ferme restando le disposizioni applicabili ai tuberi di cui all'allegato 3 parte A punto 13 e all'allegato 4 parte A sezione I punti 25.5, 25.6, 25.7, 27.1, 27.2 e 28, constatazione ufficiale: a. che i vegetali sono stati ininterrottamente in un Paese indenne dal Chrysanthemum stem necrosis virus,

oppure

b. che i vegetali sono stati ininterrottamente in una zona che l'organizzazione fitosanitaria nazionale del Paese di esportazione ha riconosciuto indenne dal Chrysanthemum stem

necrosis virus conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie,

oppure

c. che i vegetali sono stati ininterrottamente in un luogo di produzione riconosciuto indenne dal Chrysanthemum stem necrosis virus e controllato attraverso ispezioni ufficiali e, se del caso, mediante esami.

29. Vegetali

di

Dianthus L., destinati alla piantagione ad eccezione delle sementi

Ferme restando le esigenze applicabili ai vegetali di cui all'allegato 4 parte A sezione I punti

27.1 e 27.2, constatazione ufficiale: - che i vegetali provengono in linea diretta da piante madri risultate esenti da Erwinia chrysanthemi pv. dianthicola (Hellmers) Dickey, Pseudomonas caryophylli (Burkholder) Starr e Burkholder e Phialophora

cinerescens (Wollenw.) Van Beyma all'atto di prove ufficialmente riconosciute, eseguite almeno una volta nel corso degli ultimi due anni,

- che nessun sintomo degli organismi nocivi particolarmente pericolosi di cui sopra è stato osservato sui vegetali.

Protezione dei vegetali 69

916.20

Merci

Esigenze

particolari

30. Bulbi

di

Tulipa L. e Narcissus L., ad eccezione di quelli per i quali è dimostrato, dalle caratteristiche dell'imbal-

laggio o da altri elementi, che sono destinati alla vendita diretta a un consumatore finale non interessato alla

produzione professionale di fiori recisi Constatazione ufficiale che nessun sintomo di Ditylerichus dipsaci (Kühn) Filipjev è stato osservato sui vegetali dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo completo.

31. Vegetali

di

Pelargonium l'Hérit. ex Ait., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi, originari di Pa-

esi nei quali siano note manifestazioni di Tomato ringspot virus: Ferme restando le esigenze applicabili ai vegetali di cui all'allegato 4 parte A sezione I punti 27.1 e 27.2, constatazione ufficiale che i vegetali:

a. nei quali non sono notoriamente presenti Xiphinema americanum Cobb sensu lato (popolazioni non europee) o altri vettori di Tomato ringspot virus

a. provengono direttamente da luoghi di produzione nei quali non siano note manifesta-

zioni di Tomato ringspot virus, oppure

b. derivano, al massimo da quattro generazioni, da piante madri rivelatesi esenti da Tomato ringspot virus a un sistema ufficialmente approvato di test virologici b. nei quali sono notoriamente presenti Xiphinema americanum Cobb

sensu lato (popolazioni non europee) o altri vettori di Tomato ring-

spot virus

constatazione ufficiale che i vegetali: a. provengono direttamente da luoghi di produzione nei quali non siano note manifesta-

zioni di Tomato ringspot virus né sul suolo, né sui vegetali,

oppure

b. derivano, al massimo da due generazioni, da piante madri rivelatesi esenti da Tomato ringspot a un sistema ufficialmente approvato di test virologici.

32.1 Vegetali di specie erbacee, destinati alla piantagione, diversi da: - bulbi,

- cormi,

- vegetali della famiglia Gramineae, - rizomi,

- sementi,

- tubercoli,

originari di Paesi nei quali siano note manifestazioni di Liriomyza sativae Blanchard e Amauromyza maculosa (Malloch)

Ferme restando le disposizioni applicabili ai vegetali di cui all'allegato 4 parte A sezione I punti 27.1, 27.2, 28 e 29, se del caso, constataione ufficiale che i vegetali sono stati coltivati

in vivaio e:

a. sono originari di una zona che il servizio fitosanitario nazionale del Paese di esportazione ha riconosciuto indenne da Liriomyza

sativae (Blanchard) e Amauromyza maculo- sa (Malloch) conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie, zona che è menzionata sui certificati di

cui all'articolo 8 della presente ordinanza alla rubrica «Dichiarazione supplementare», oppure

b. sono originari di un luogo di produzione che il servizio fitosanitario nazionale del Paese di esportazione ha riconosciuto indenne da Liriomyza sativae (Blanchard) e Amauromy- za maculosa (Malloch) conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie, luogo che è menzionato sui certificati di cui all'articolo 8 della presente ordinanza alla rubrica «Dichiarazione supplementare» e dichiarato indenne da Lirio-

myza sativae (Blanchard) e Amauromyza

Agricoltura

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916.20

Merci

Esigenze

particolari

maculosa (Malloch) all'atto di ispezioni ufficiali eseguite almeno mensilmente nei tre mesi precedenti l'esportazione, oppure

c. immediatamente prima dell'esportazione i vegetali hanno ricevuto un idoneo trattamento contro Liriomyza sativae (Blanchard)

e Amauromyza maculosa (Malloch) e sono stati sottoposti a ispezione ufficiale e risultati indenni da Liriomyza sativae (Blan-

chard) e Amauromyza maculosa (Malloch).

Nei certificati di cui all'articolo 8 della presente ordinanza va specificato il trattamento

applicato.

32.2 Fiori recisi di Dendranthema (DC) Des. Moul., Dianthus L., Gypsophila L. e Solidago L., e ortaggi a foglia di Apium graveolens L. e Ocimum L.

Constatazione ufficiale che i fiori recisi e gli ortaggi a foglia:

- sono originari di un Paese indenne da Lirio- myza sativae (Blanchard) e Amauromyza maculosa (Malloch), oppure

- immediatamente prima dell'esportazione sono stati sottoposti a ispezione ufficiale e risultati indenni da Liriomyza sativae (Blanchard) e Amauromyza maculosa (Malloch).

32.3 Vegetali di specie erbacee, destinati alla piantagione, ad eccezione di: - bulbi,

- cormi,

- vegetali della famiglia Gramineae, - rizomi,

- sementi,

- tubercoli

Ferme restando le disposizioni applicabili ai vegetali di cui all'allegato 4 parte A sezione I punti 27.1, 27.2, 28, 29 e 32.1, constatazione ufficiale:

a. che i vegetali sono originari di una zona notoriamente indenne da Liriomyza huido- brensis (Blanchard) e Liriomyza trifolii (Burgess),

oppure

b. che nessun sintomo di Liriomyza huidobren- sis (Blanchard) e Liriomyza trifolii (Burgess) è stato osservato nel luogo di produ-

zione all'atto di ispezioni ufficiali eseguite almeno mensilmente nei tre mesi precedenti il raccolto,

oppure

c. che immediatamente prima dell'esportazione i vegetali sono stati sottoposti a ispe-

zione ufficiale e risultati indenni da Liriom- yza huidobrensis (Blanchard) e Liriomyza trifolii (Burgess) e hanno ricevuto un idoneo trattamento contro Liriomyza huidobrensis (Blanchard) e Liriomyza trifolii (Burgess).

33. Vegetali con radici, piantati o destinati alla piantagione, coltivati all'aperto Constatazione ufficiale che il luogo di produzione è notoriamente indenne da Clavibacter

michiganensis ssp. sepedonicus (Spieckermann & Kotthoff) Davis et al., Globodera pallida (Stone) Behrens, Globodera rostochiensis (Wollenweber) Behrens e Synchytrium endo- bioticum (Schilbersky) Percival.

Protezione dei vegetali 71

916.20

Merci

Esigenze

particolari

34. Terra e terreno di coltura aderenti o associati ai vegetali, costituiti integralmente o parzialmente di terra o di so-

stanze solide organiche, quali parti di vegetali, humus, compresa torba e corteccia o costituiti in parte di qualsiasi sostanza inorganica solida, desti-

nati ad assicurare la sopravvivenza dei vegetali e originari di: - Turchia

- Bielorussia, Georgia, Moldavia, Russia e Ucraina,

- Paesi non europei ad eccezione di Algeria, Egitto, Israele, Libia, Marocco e Tunisia

Constatazione ufficiale: a. che il terreno di coltura, al momento della piantagione:

- non conteneva terra e materia inorganiche,

oppure

- era esente da insetti e nematodi nocivi ed era stato sottoposto a idoneo esame o trattamento termico o fumigazione atti ad assicurare che fosse esente da altri organismi, nocivi,

oppure

- era stato sottoposto a idoneo trattamento atto a eliminare gli organismi nocivi, e

che

b. dopo la piantagione: - sono state prese adeguate misure per far sì che il terreno di coltura rimanesse esente da organismi nocivi, oppure

- nelle due settimane precedenti la spedizione, i vegetali sono stati liberati del ter-

reno di coltura fino a lasciarne soltanto il quantitativo minimo necessario per la loro sopravvivenza durante il trasporto e, se

sono stati ripiantati, il terreno di coltura usato a tale scopo rispondeva ai requisiti di cui alla lettera a.

35.1 Vegetali di Beta vulgaris L., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi

Constatazione ufficiale che nessun sintomo di Beet curly top virus (isolati non europei) è stato osservato nel luogo di produzione dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo completo.

35.2 Vegetali di Beta vulgaris L., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi, originari di Paesi nei quali siano note manifestazioni di Beet leaf curl virus

Ferme restando le esigenze applicabili ai vegetali di cui all'allegato 4 parte A sezione I punto

35.1, constatazione ufficiale: a. che nella zona di produzione non sono note manifestazioni di Beet leaf curl virus, e

b. che nessun sintomo di Beet leaf curl virus è stato osservato nel luogo di produzione o nelle immediate vicinanze dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo completo.

36.1 Vegetali destinati alla piantagione ad eccezione di:

- bulbi,

- cormi,

- rizomi,

- sementi,

- tubercoli

Ferme restando le disposizioni applicabili ai vegetali di cui all'allegato 4 parte A sezione I punti 27.1, 27.2, 28, 29, 31, 32.1 e 32.3, se del caso, constatazione ufficiale che i vegetali di cui alla prima colonna sono stati coltivati in vivaio e:

a. sono originari di una zona che il servizio fitosanitario nazionale del Paese di esportazione ha riconosciuto indenne da Thrips

palmi Karny conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie, zona che è menzionata sui certificati di

cui all'articolo 8 della presente ordinanza alla rubrica «Dichiarazione supplementare»,

Agricoltura

72

916.20

Merci

Esigenze

particolari

oppure

b. sono originari di un luogo di produzione che il servizio fitosanitario nazionale del Paese di esportazione ha riconosciuto indenne da Thrips palmi Karny conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie, luogo che è menzionato sui certificati di cui all'articolo 8 della presente ordinanza alla rubrica «Dichiarazione supplementare» e dichiarato indenne da Thrips

palmi Karny all'atto di ispezioni ufficiali eseguite almeno mensilmente nei tre mesi precedenti l'esportazione, oppure

c. immediatamente prima dell'esportazione hanno ricevuto un idoneo trattamento contro Thrips palmi Karny e sono stati sottoposti a ispezione ufficiale e risultati indenni da Thrips palmi Karny. Nei certificati di cui all'articolo 8 della presente ordinanza va specificato il trattamento applicato.

36.2 Fiori recisi della famiglia Orchida- ceae, frutti di Momordica L. e Sola- num melongena L.

Constatazione ufficiale che i fiori recisi e i frutti:

- sono originari di un Paese indenne da Thrips palmi Karny,

oppure

- immediatamente prima dell'esportazione sono stati sottoposti a ispezione ufficiale e risultati indenni da Thrips palmi Karny.

37. Vegetali

di

Palmae, destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi, originari di Paesi non europei Fermi restando i divieti applicabili ai vegetali di cui all'allegato 3 parte A punto 17, constatazione ufficiale che:

a. i vegetali sono originari di una zona riconosciuta indenne dal Palm lethal yellowing

mycoplasm e dal CadangCadang viroid e tali organismi non sono stati osservati né nel luogo di produzione né nelle immediate vicinanze dall'inizio dell'ultimo ciclo vegeta-

tivo completo, oppure b. nessun sintomo di Palm lethal yellowing mycoplasm e Cadang-Cadang viroid è stato osservato sui vegetali dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo completo, sono stati estirpati dal luogo di produzione i vegetali che

giustificano il sospetto di introduzione di questi agenti patogeni e i vegetali sono stati sottoposti a idoneo trattamento inteso a eradicare il Myndus crudus Van Duzee,

c. le colture tissutali derivano da materiale che soddisfa le condizioni di cui alle lettere a.

e b.

Protezione dei vegetali 73

916.20

Merci

Esigenze

particolari

37.1 Vegetali di Palmae, destinati alla piantagione, aventi un fusto del diametro superiore a 5 cm alla base e ap-

partenenti ai seguenti generi: Brahea Mart., Butia Becc., Chamaerops L., Jubaea Kunth, Livistona R. Br., Phoe- nix L., Sabal Adans., Syagrus Mart., Trachycarpus H. Wendl., Trithrinax Mart., Washingtonia Raf.

Fermi restando i divieti applicabili ai vegetali di cui all'allegato 3 parte A punto 17, e le esigenze di cui all'allegato 4 parte A sezione I

punto 37, constatazione ufficiale che i vegetali: a. sono stati ininterrottamente in un Paese notoriamente indenne dalla Paysandisia ar-

chon (Burmeister), oppure

b. sono stati ininterrottamente in una zona che l'organizzazione fitosanitaria nazionale ha riconosciuto indenne dalla Paysandisia ar- chon (Burmeister), conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure

fitosanitarie,

oppure

c. per un periodo di almeno due anni prima dell'esportazione sono stati in un luogo di produzione:

- registrato e sorvegliato dall'organizzazione fitosanitaria nazionale nel Paese di o-

rigine, e

- in cui i vegetali erano in un sito soggetto a protezione fisica totale volta a impedire l'introduzione della Paysandi-sia archon (Burmeister) o soggetto all'applicazione di trattamenti preventivi adeguati, e - in cui non è stato osservato alcun indizio della presenza della Paysandisia archon (Burmeister) nel corso delle tre ispezioni ufficiali annuali eseguite a intervalli opportuni, anche immediatamente prima

dell'esportazione.

38.1 Vegetali di Camellia L., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi, originari di Paesi non europei

Constatazione

ufficiale:

a. che i vegetali sono originari di zone nelle quali non sono note manifestazioni di Cibo- rinia camelliae Kohn, oppure

b. che nessun sintomo di Ciborinia camelliae Kohn è stato osservato su piante in fiore nel luogo di produzione dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo completo.

38.2 Vegetali di Fuchsia L., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi, originari di Stati Uniti d'Ame-

rica o Brasile

Constatazione ufficiale che nessun sintomo di Aculops fuchsiae Keifer è stato osservato nel luogo di produzione e che immediatamente prima dell'esportazione i vegetali sono stati ispe-

zionati e sono risultati indenni da Aculops fuchsiae Keifer.

39. Alberi e arbusti, destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi e

dei vegetali in coltura tessutale, originari di Paesi diversi dai Paesi europei

e mediterranei

Ferme restando le disposizioni applicabili ai vegetali di cui all'allegato 3 parte A punti 1, 2, 3, 9, 9.1, 13, 15 e 18, parte B punto 1 o all'allegato 4 parte A sezione I punti 8.1, 8.2, 9, 10,

11.1, 11.2, 12, 13.1, 13.2, 14, 15, 17, 18, 19.1, 19.2, 20, 22.1, 22.2, 23.1, 23.2, 24, 25.5, 25.6, 26, 27.1, 27.2, 28, 29, 32.1, 32.2, 33, 34, 36.1, 36.2, 38.1 e 38.2, se del caso, constatazione ufficiale che i vegetali:

Agricoltura

74

916.20

Merci

Esigenze

particolari

- sono puliti (vale a dire senza frammenti di vegetali) e privi di fiori e frutti, - sono cresciuti in vivaio, - sono stati sottoposti a ispezione in tempi opportuni e prima dell'esportazione, e trovati

esenti da sintomi di batteri, virus e altri organismi nocivi virus-simili, e sono inoltre

risultati esenti da indizi o sintomi di nematodi, insetti, acari e funghi nocivi, oppure

hanno subito un idoneo trattamento, atto a eliminare tali organismi.

40. Alberi e arbusti a foglia caduca, destinati alla piantagione, ad eccezione

delle sementi e dei vegetali in coltura tessutale, originari di Paesi diversi dai Paesi europei e mediterranei Ferme restando le disposizioni applicabili ai vegetali di cui all'allegato 3 parte A punti 2, 3, 9, 15, 16, 17 e 18, parte B punto 1 e all'allegato 4 parte A sezione I punti 11.1, 11.2, 11.3, 12,

13.1, 13.2, 14, 15, 17, 18, 19.1, 19.2, 20, 22.1, 22.2, 23.1, 23.2, 24, 33, 36.1, 38.1, 38.2, 39 e 45.1, se del caso, constatazione ufficiale che i vegetali sono in riposo vegetativo e privi di foglie.

41. Vegetali

annuali

e biennali, eccetto Gramineae, destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi, originari di Paesi diversi dai Paesi europei e mediterranei

Ferme restando le disposizioni applicabili, se del caso, ai vegetali di cui all'allegato 3 parte A punti 11 e 13 e all'allegato 4 parte A sezione I punti 25.5, 25.6, 32.1, 32.2, 32.3, 33, 34, 35.1 e 35.2, constatazione ufficiale che i vegetali: - sono stati coltivati in vivaio, - sono privi di frammenti di vegetali, di fiori e di frutti,

- sono stati ispezionati in tempi opportuni prima dell'esportazione,

e

- trovati esenti da sintomi di batteri, virus e altri organismi nocivi particolarmente pericolosi virus simili,

- trovati esenti da indizi o sintomi di nematodi, insetti, acari e funghi nocivi partico-

larmente pericolosi, oppure hanno subito un idoneo trattamento, atto a eliminare tali organismi.

42. Vegetali

della

famiglia

Gramineae di erbe perenni ornamentali delle sottofamiglie Bambusoideae, Panicoideae

e dei generi Buchloe, Bouteloua Lag., Calamagrostis, Cortaderia Stapf., Glyceria R. Bz., Hakonechloa Mak.

ex Honda,

Hystrix, Molinia, Phalaris L., Shibataea, Spartina Schreb., Stipa L., Uniola L., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi, originari di Paesi diversi dai Paesi europei e mediterranei

Ferme restando le esigenze applicabili, se del caso, ai vegetali di cui all'allegato 4 parte A sezione I punti 33 e 34, constatazione ufficiale che i vegetali:

- sono stati coltivati in vivaio, - sono privi di frammenti di vegetali, di fiori e di frutti,

- sono stati ispezionati in tempi opportuni prima dell'esportazione,

e

- trovati esenti da sintomi di batteri, virus e altri organismi nocivi particolarmente pericolosi virus simili,

- trovati esenti da indizi o sintomi di nematodi, insetti, acari e funghi nocivi partico-

larmente pericolosi, oppure hanno subito

Protezione dei vegetali 75

916.20

Merci

Esigenze

particolari

un idoneo trattamento, atto a eliminare tali organismi.

43. Vegetali nanizzati naturalmente o artificialmente, destinati alla piantagione,

ad eccezione delle sementi, originari di Paesi non europei

Ferme restando le esigenze applicabili, se del caso, ai vegetali di cui all'allegato 3 parte A punti 1, 2, 3, 9, 9.1, 13, 15 e 18, parte B punto 1 o all'allegato 4 parte A sezione I punti 8.1, 9, 10, 11.1, 11.2, 12, 13.1, 13.2, 14, 15, 17, 18, 19.1, 19.2, 20, 22.1, 22.2, 23.1, 23.2, 24, 25.5, 25.6, 26, 27.1, 27.2, 28, 32.1, 32.2, 33, 34, 36.1, 36.2, 38.1, 38.2, 39, 40 e 42, constatazione ufficiale:

a. che i vegetali, compresi quelli raccolti direttamente da habitat naturali, sono stati colti-

vati, tenuti e curati per almeno due anni consecutivi prima della spedizione in vivai

registrati e soggetti a controlli ufficiali; b. che i vegetali dei vivai di cui alla lettera a.: aa. almeno durante il periodo menzionato alla lettera a.:

- sono stati posti in vasi collocati su scaffalature distanti almeno 50 cm da terra,

- sono stati sottoposti a idonei trattamenti atti a garantire l'assenza di rug-

gini non europee; la sostanza attiva, la concentrazione e la data di applicazione di tali trattamenti vanno indicati sul

certificato fitosanitario di cui all'articolo 8 della presente ordinanza alla

rubrica «Disinfestazione e/o trattamento di disinfezione»,

- sono stati sottoposti a ispezione ufficiale almeno sei volte l'anno, a inter-

valli opportuni, per l'accertamento della presenza degli organismi nocivi in questione, vale a dire quelli elencati negli allegati 1 e 2 della presente ordinanza. Tali ispezioni, che devono es-

sere eseguite anche sulle piante nelle immediate vicinanze dei vivai di cui alla lettera a., devono essere eseguite almeno mediante esame oculare di ciascun filare del campo o del vivaio o mediante esame oculare di tutte le parti che fuoriescono dal substrato di col-

tura reperendo, con scelta casuale, un campione di almeno 300 vegetali di un genere, se quest'ultimo non comprende più di 3000 vegetali, oppure

del 10 % dei vegetali di un genere, se quest'ultimo comprende più di 3000 vegetali,

- sono risultati esenti, all'atto delle ispezioni, dagli organismi nocivi in que-

stione menzionati nel precedente trattino, i vegetali infestati devono essere

eliminati, i rimanenti devono essere

Agricoltura

76

916.20

Merci

Esigenze

particolari

sottoposti, se del caso, a un trattamento adeguato, e inoltre trattenuti per un

periodo che consenta di accertare l'assenza degli organismi nocivi citati,

- sono stati piantati in un substrato di coltura artificiale che non sia stato utilizzato in precedenza o in un substrato

di coltura naturale trattato, mediante fumigazione o altro idoneo trattamento tecnico, dopodiché sono stati esaminati e dichiarati esenti da organismi

nocivi,

- sono stati tenuti in condizioni atte a garantire che il substrato di coltura rimanesse esente da organismi nocivi e nelle due settimane precedenti la spedizione sono stati: - scossi e sciacquati in acqua pulita per liberarli dal substrato di coltura originario e conservati a radice nuda, oppure

- scossi e sciacquati in acqua pulita per liberarli dal substrato di coltura originario e ripiantati in un substrato di coltura rispondente ai requisiti

fissati al punto aa., quinto trattino, oppure

- sottoposti a idonei trattamenti atti a garantire che il substrato di coltura è esente da organismi nocivi; la sostanza attiva, la concentrazione e la

data di applicazione di tali trattamenti vanno indicati sul certificato

fitosanitario di cui all'articolo 8 della presente ordinanza alla rubrica «Disinfestazione e/o trattamento

di disinfezione»;

bb. sono imballati in contenitori chiusi, ufficialmente sigillati, sui quali deve essere

apposto il numero di registrazione del vivaio, che deve essere riprodotto sul certificato fitosanitario di cui all'articolo 8 della presente ordinanza alla ru-

brica «Dichiarazione supplementare» per consentire l'identificazione della partita.

44. Vegetali di erbacee perenni destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi, delle famiglie Caryophyllaceae (tranne Dianthus L.), Compositae

(tranne Dendranthema [DC.] Des Moul.), Cruciferae, Leguminosae und Rosaceae (tranne Fragaria L.), originari di Paesi diversi dai Paesi europei

e mediterranei

Ferme restando le esigenze applicabili, se del caso, ai vegetali di cui all'allegato 4 parte A sezione I punti 32.1, 32.2, 32.3, 33 e 34, constatazione ufficiale che i vegetali:

- sono stati coltivati in vivaio, - sono privi di frammenti di vegetali, di fiori e di frutti,

- sono stati ispezionati in tempi opportuni prima dell'esportazione e - trovati esenti da sintomi di batteri, virus e altri organismi nocivi particolarmente pericolosi virus simili,

Protezione dei vegetali 77

916.20

Merci

Esigenze

particolari

- trovati esenti da indizi o sintomi di nematodi, insetti, acari e funghi nocivi, oppure

hanno subito un idoneo trattamento, atto a eliminare tali organismi.

45.1 Vegetali di specie erbacee e vegetali di Ficus L. e d'Hibiscus L., destinati alla piantagione, ad eccezione di bulbi, cormi, rizomi, sementi e tuberi, originari di Paesi non europei Ferme restando le disposizioni applicabili ai vegetali di cui all'allegato 4 parte A sezione I punti 27.1, 27.2, 28, 29, 32.1, 32.3 e 36.1, constatazione ufficiale che i vegetali: a. sono originari di una zona che il servizio fitosanitario nazionale del Paese di esportazione ha riconosciuto indenne da Bemisia

tabaci Genn. (popolazioni non europee) conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie, zona

che è menzionata sui certificati di cui all'articolo 8 della presente ordinanza alla rubrica

«Dichiarazione supplementare», oppure

b. sono originari di una zona che il servizio fitosanitario nazionale del Paese di esportazione ha riconosciuto indenne da Bemisia

tabaci Genn. (popolazioni non europee) conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie, luogo

che è menzionato sui certificati di cui all'articolo 8 della presente ordinanza alla rubrica «Dichiarazione supplementare» e dichiarato indenne da Bemisia tabaci Genn.

(popolazioni non europee) all'atto di ispezioni ufficiali eseguite almeno una volta

ogni tre settimane nel corso delle nove settimane precedenti l'esportazione,

oppure

c. qualora nel luogo di produzione sia stata riscontrata la presenza di Bemisia tabaci Genn. (popolazioni non europee), i vegetali detenuti o prodotti in tale luogo hanno ricevuto un idoneo trattamento atto a garantire

l'assenza di Bemisia tabaci Genn. (popolazioni non europee); successivamente lo stes-

so luogo di produzione deve essere risultato indenne da Bemisia tabaci Genn. (popolazioni non europee) in seguito all'attuazione

di idonee procedure per l'eradicazione di Bemisia tabaci Genn. (popolazioni non europee), sia all'atto di ispezioni ufficiali ese-

guite settimanalmente nelle nove settimane precedenti l'esportazione sia nell'ambito di controlli eseguiti nello stesso periodo. Nei certificati di cui all'articolo 8 della presente ordinanza, alla rubrica «Dichiarazione supplementare» va specificato il trattamento

applicato.

Agricoltura

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916.20

Merci

Esigenze

particolari

45.2 Fiori recisi di Aster spp., Eryngium L., Gypsophila L., Hypericum L., Lisian- thus L., Rosa L., Solidago L., Trache- lium L. e ortaggi a foglia di Ocimum L., originari di Paesi non europei Constatazione ufficiale che i fiori recisi e gli ortaggi a foglia:

- sono originari di un Paese indenne da Bemi- sia tabaci Genn. (popolazioni non europee), oppure

- immediatamente prima dell'esportazione, sono stati sottoposti a ispezione ufficiale e risultati indenni da Bemisia tabaci Genn.

(popolazioni non europee).

45.3 Vegetali di Lycopersicon lycopersi- cum (L.) Karsten ex Farw. destinati alla piantagione, ad eccezione delle se-

menti, originari di Paesi nei quali siano note manifestazioni di Tomato

Yellow Leaf Curl Virus: a. dove non è nota la presenza di Be- misia tabaci Genn b. dove è nota la presenza di Bemisia tabaci Genn

Ferme restando le esigenze applicabili, se del caso, ai vegetali di cui all'allegato 3 parte A punto 13 e all'allegato 4 parte A sezione I punti 25.5, 25.6 e 25.7, constatazione ufficiale che nessun sintomo di Tomato yellow leaf curl virus è stato osservato sui vegetali, constatazione ufficiale:

a. che nessun sintomo di Tomato yellow leaf curl virus è stato osservato sui vegetali e: aa. che i vegetali sono originari di zone notoriamente indenni da Bemisia tabaci Genn,

oppure

bb. che il luogo di produzione è risultato indenne da Bemisia tabaci Genn all'atto di ispezioni ufficiali eseguite almeno una volta al mese nei tre mesi precedenti l'esportazione,

oppure

b. che nessun sintomo di Tomato yellow leaf curl virus è stato osservato nel luogo di produzione e che quest'ultimo è stato sottopo-

sto a idoneo trattamento e a un regime di controllo per accertare l'assenza di Bemisia tabaci Genn.

46. Vegetali destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi, dei bulbi, dei tuberi, dei cormi e dei rizomi, originari di Paesi nei quali sono notoriamente

presenti determinati organismi nocivi particolarmente pericolosi; gli organismi nocivi particolarmente pericolosi di cui sopra sono i seguenti: - Bean golden mosaic virus - Cowpea mild mottle virus - Lettuce infectious yellows virus - Pepper mild tigré virus - Squash leaf curl virus - altri virus trasmessi da Bemisia tabaci Genn.;

Ferme restando le disposizioni applicabili, se del caso, ai vegetali di cui all'allegato 3 parte A punto 13 e all'allegato 4 parte A sezione I punti 25.5, 25.6, 32.1, 32.2, 32.3, 35.1, 35.2, 44, 45, 45.1, 45.2 e 45.3,

Protezione dei vegetali 79

916.20

Merci

Esigenze

particolari

a. Paesi, nei quali non è nota la presenza di Bemisia tabaci Genn. (po-

polazioni non europee) o di altri vettori degli organismi nocivi particolarmente pericolosi di cui trattasi

b. Paesi, nei quali è nota la presenza di Bemisia tabaci Genn. (popolazioni non europee) o di altri vettori

degli organismi nocivi particolarmente pericolosi

constatazione ufficiale che nessun sintomo degli organismi nocivi particolarmente pericolosi di cui trattasi è stato osservato sui vegetali

durante l'intero ciclo vegetativo; constatazione ufficiale che nessun sintomo degli organismi nocivi particolarmente pericolosi di cui trattasi è stato osservato sui vegetali

durante un adeguato periodo, e

a. che i vegetali sono originari di zone notoriamente indenni da Bemisia tabaci Genn. e da

altri vettori degli organismi nocivi di cui trattasi,

oppure

b. che il luogo di produzione è risultato indenne da Bemisia tabaci Genn. E da altri vettori

degli organismi nocivi particolarmente pericolosi di cui trattasi all'atto di ispezioni uffi-

ciali eseguite in tempi opportuni, oppure

c. che i vegetali sono sottoposti a idoneo trattamento atto a eradicare Bemisia tabaci

Genn.

47. Sementi

di

Helianthus annuus L.

Constatazione ufficiale: a. che le sementi sono originarie di zone notoriamente indenni da Plasmopara halstedii

(Farlow) Berl. & de Toni, oppure

b. che le sementi, ad eccezione di quelle prodotte da varietà resistenti a tutte le razze di

Plasmopara halstedii (Farlow) Berl. & de Toni presenti nella zona di produzione, sono state sottoposte a idoneo trattamento contro Plasmopara halstedii (Farlow) Berl. & de Toni.

48. Sementi

di

Lycopersicon lycopersicum (L.) Karsten ex Farw.

Constatazione ufficiale che le sementi sono state ottenute con un metodo adeguato di estrazione acida o con un metodo equivalente

approvato dall'UFAG e a. che le sementi sono originarie di zone nelle quali Clavibacter michiganensis ssp. michi- ganensis (Smith) Davis et al., Xanthomonas campestris pv. vesicatoria (Doidge) Dye e Potato spindle tuber viroid non sono notoriamente presenti,

oppure

b. che nessun sintomo di malattie causate dai summenzionati organismi nocivi è stato osservato sui vegetali nel luogo di produzione

durante l'intero ciclo vegetativo, oppure

Agricoltura

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916.20

Merci

Esigenze

particolari

c. che le sementi sono state sottoposte a una prova ufficiale riguardante almeno gli organismi nocivi in questione, eseguita su un

campione rappresentativo e in base a metodi idonei, e all'atto di tale prova sono risultate esenti dai citati organismi nocivi.

49.1 Sementi di Medicago sativa L.

Constatazione ufficiale: a. che nessun sintomo di Ditylenchus dipsaci (Kühn) Filipjev è stato osservato nel luogo di produzione dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo completo e che prove di laboratorio eseguite su un campione rappresenta-

tivo non hanno evidenziato la presenza di Ditylenchus dipsaci (Kühn) Filipjev, oppure

b. che prima dell'esportazione è stata eseguita una fumigazione.

49.2 Sementi di Medicago sativa L., originarie di Paesi nei quali siano note ma-

nifestazioni di Clavibacter michiga- nensis ssp. insidiosus Davis et al. Ferme restando le esigenze applicabili ai vegetali di cui all'allegato 4 parte A sezione I punto

49.1, constatazione ufficiale: a. che durante gli ultimi dieci anni non sono state osservate manifestazioni di Clavibacter michiganensis ssp. insidiosus Davis et al., né nell'azienda, né nelle immediate vicinanze,

b. - che la coltura appartiene a una varietà riconosciuta, molto resistente a Clavibacter michiganensis ssp. insidiosus Davis et al.,

oppure

- che al momento del raccolto delle sementi la coltura non aveva ancora iniziato il

quarto ciclo vegetativo completo dalla semina e vi era stato un solo raccolto di sementi precedente,

oppure

- che il contenuto di materie inerti non supera, in peso lo 0,1 %,

c. che nessun sintomo di Clavibacter michiga- nensis ssp. insidiosus Davis et al. è stato osservato nel luogo di produzione o in colture adiacenti di Medicago sativa L. durante

l'ultimo o, se del caso, durante i due ultimi cicli vegetativi completi, d. che la coltura è avvenuta su un campo non utilizzato per la produzione di Medicago sativa L. durante i tre anni precedenti la semina.

51. Sementi

di

Phaseolus L.

Constatazione ufficiale: a. che le sementi sono originarie di zone notoriamente indenni da Xanthomonas campe-

stris pv. phaseoli (Smith) Dye, oppure

Protezione dei vegetali 81

916.20

Merci

Esigenze

particolari

b. che un campione rappresentativo delle sementi è stato esaminato e, all'atto di tali esami, è risultato esente da Xanthomonas campestris pv. phaseoli (Smith) Dye.

52. Sementi

di

Zea mays L.

Constatazione ufficiale: a. che le sementi sono originarie di zone notoriamente indenni da Erwinia stewartii

(Smith) Dye,

oppure

b. che un campione rappresentativo delle sementi è stato esaminato e, all'atto di tale esame, è risultato esente da Erwinia stewartii (Smith) Dye.

53. Sementi

dei

generi

Triticum, Secale e X Triticosecale originarie di Afghanistan, India, Iraq, Iran, Messico, Nepal,

Pakistan, Sudafrica e Stati Uniti d'America, dove è nota la presenza di Tilletia indica Mitra.

Constatazione ufficiale che le sementi sono originarie di una zona notoriamente indenne da Tilletia indica Mitra.

54. Semi dei generi Triticum, Secale e X Triticosecale originari di Afghanistan, India, Iraq, Iran, Messico, Nepal, Pakistan, Sudafrica e Stati Uniti d'America, dove è nota la presenza di Tilletia indica Mitra.

Constatazione

ufficiale:

a. che i semi sono originari di una zona notoriamente indenne da Tilletia indica Mitra,

oppure

b. che nessun sintomo di Tilletia indica Mitra è stato osservato sui vegetali nel luogo di produzione durante l'ultimo ciclo vegetativo

completo e che campioni rappresentativi dei semi sono stati prelevati al momento della raccolta e prima della spedizione e trovati esenti da Tilletia indica Mitra all'atto di tali prove.

Agricoltura

82

916.20

Sezione II

Merci di origine svizzera o provenienti da Stati membri dell'Unione europea Merci

Esigenze

particolari

2. Legname

di

Platanus L., compreso il legname che non ha conservato la superficie rotonda naturale

a.

Constatazione

ufficiale che il legname è originario di zone notoriamente indenni da Ceratocystis fimbriata f.sp. platani Walter, oppure

b. constatazione comprovata dal marchio «Klindried», «K.D.» o da un altro marchio internazionalmente riconosciuto, apposto sul legno o sul suo imballaggio conformemente agli usi commerciali correnti, che il legname è stato sottoposto a essiccazione in forno sino alla riduzione del suo tenore di umidità a meno del 20 %, espresso in percentuale di materia secca, nel momento in cui l'operazione è compiuta, secondo un adeguato

schema tempo/temperatura.

3.1 Legname

e

cortecce

isolate di conifere (Coniferales), escluse quelle di Thuja L., ad eccezione del legname in forma di:

- piccole placche, particelle, avanzi o cascami, ottenuti completamente o in parte da dette conifere, - casse, cassette o fusti per imballaggio,

- palette, palette a cassa o altre palette di carico,

- paglioli, distanziatori e supporti, ma compreso quello che non ha conservato la superficie rotonda naturale, originario delle zone delimitate del Portogallo conformemente alla

decisione 2006/133/CE38.

Constatazione

ufficiale che il legname o le cortecce isolate sono stati sottoposti a un adeguato trattamento termico durante il quale la

parte più interna del legname è stata mantenuta per almeno 30 minuti a una temperatura

minima di 56 °C al fine di garantire l'assenza di nematodi del pino vivi.

3.2 Legname di conifere (Coniferales), ad eccezione della Thuja L., in forma di piccole placche, particelle, avanzi o cascami, ottenuti completamente o in parte dalle suddette conifere, originario delle zone delimitate del Portogallo

conformemente alla decisione della Commissione europea 2006/133/CE39.

Constatazione ufficiale che il legname è stato sottoposto ad adeguata fumigazione al fine di garantire l'assenza di nematodi del pino vivi.

38 Decisione 2006/133/CE della Commissione del 13 feb. 2006 che prescrive agli Stati membri di adottare, a titolo provvisorio, misure supplementari contro la propagazione di Bursaphe-lenchus xylophilus (Steiner e Buhrer) Nickle et al. (nematode del pino) per quanto riguar-da le regioni del Portogallo diverse da quelle notoriamente indenni da questo organismo, GU L 52 del 23.02.2006, pag.34, modificata da ultimo dalla decisione

2009/420/CE, GU L 135 del 30.05.2009, pag. 29.

39 V. nota a piè di pagina relativa al punto 3.1

Protezione dei vegetali 83

916.20

Merci

Esigenze

particolari

3.3 Legname di conifere (Coniferales), ad eccezione della Thuja L., in forma di paglioli sciolti, distanziatori e supporti, compreso quello che non ha conser-

vato la superficie rotonda naturale, originario delle zone delimitate del Portogallo conformemente alla decisione della Commissione europea

2006/133/CE40.

Il

legname

deve:

- essere soggetto a una delle misure approvate di cui all'allegato 1 della Norma inter-

nazionale FAO per le misure fitosanitarie n. 1541

e

- essere contrassegnato, ai sensi dell'allegato 2, dal sopra menzionato marchio della norma internazionale FAO.

3.4 Legname di conifere (Coniferales), ad eccezione della Thuja L., in forma di casse, cassette, a esclusione delle cassette fabbricate interamente in legno e

con uno spessore pari o inferiore ai 6 mm, gabbie, fusti e imballaggi simili, palette, palette a cassa o altre palette di carico e spalliere di palette, siano essi utilizzati o meno per il trasporto di oggetti vari, originario delle zone delimitate del Portogallo conformemente alla decisione della Commissione europea 2006/133/CE42.

Il

legname

deve:

- essere soggetto a una delle misure approvate di cui all'allegato 1 della Norma inter-

nazionale FAO per le misure fitosanitarie n. 1543

e

- essere contrassegnato, ai sensi dell'allegato 2, dal sopra menzionato marchio della norma internazionale FAO.

4. Vegetali

di

Pinus L., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi

Constatazione ufficiale che nessun sintomo di Scirrhia pini Funk & Parker è stato osservato nel luogo di produzione o nelle immediate vicinanze dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo completo.

5. Vegetali

di

Abies Mill., Cedrus Trew, Larix Mill., Picea A. Dietr., Pinus L., Pseudotsuga Carr. e Tsuga Carr., ad eccezione delle sementi, originari di Stati non europei

Ferme restando le esigenze applicabili, se del caso, ai vegetali di cui all'allegato 4 parte A sezione II punto 4, constatazione ufficiale che nessun sintomo di Melampsora medusae Thümen è stato osservato nel luogo di produzione o nelle immediate vicinanze dall'inizio

dell'ultimo ciclo vegetativo completo.

5.1 Vegetali

di

Abies Mill., Cedrus Trew, Larix Mill., Picea A. Dietr., Pinus L., Pseudotsuga Carr. e Tsuga Carr., ad eccezione dei frutti e delle sementi, originari delle zone delimitate del Portogallo conformemente alla decisione della Commissione europea

2006/133/CE44.

Ferme restando le esigenze applicabili, se del caso, ai vegetali di cui all'allegato 4 parte A sezione II punti 4 e 5, constatazione ufficiale: - che i vegetali sono stati sottoposti a un controllo ufficiale e risultano indenni da segni

o sintomi del nematode del pino, - che nessun sintomo del nematode del pino è stato osservato nel luogo di produzione o nelle immediate vicinanze dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo completo.

40 V. nota a piè di pagina relativa al punto 3.1 41 Guidelines for regulating wood packaging material in international trade.

Questo documento può essere consultato al seguente indirizzo: www.fao.org/docrep/010/a0785e/a0785e00.HTM 42 V. nota a piè di pagina relativa al punto 3.1 43 Guidelines for regulating wood packaging material in international trade.

Questo documento può essere consultato al seguente indirizzo: www.fao.org/docrep/010/a0785e/a0785e00.HTM 44 V. nota a piè di pagina relativa al punto 3.1

Agricoltura

84

916.20

Merci

Esigenze

particolari

6. Vegetali

di

Populus L., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi

Constatazione ufficiale che nessun sintomo di Melampsora medusae Thümen è stato osservato nel luogo di produzione o nelle immediate

vicinanze dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo completo.

7. Vegetali

di

Castanea Mill. E Quercus L., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi

Constatazione

ufficiale:

a. che i vegetali sono originari di zone notoriamente indenni da Cryphonectria

parasitica (Murrill) Barr, oppure

b. che nessun sintomo di Cryphonectria parasitica (Murrill) Barr è stato osservato nel luogo di produzione o nelle immediate vicinanze dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo completo.

8. Vegetali

di

Platanus L., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi

Constatazione

ufficiale:

a. che i vegetali sono originari di una zona notoriamente indenne da Ceratocystis fimbri-

ata f.sp. platani Walter, oppure

b. che nessun sintomo di Ceratocystis fimbriata f.sp. platani Walter è stato osservato nel luogo di produzione o nelle immediate vicinanze dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetati-

vo completo.

9. Vegetali

di

Amelanchier Med., Chae- nomeles Lindl., Crataegus L., Cydo- nia Mill., Eriobotrya Lindl., Malus Mill., Mespilus L., Pyracantha Roem., Pyrus L. e Sorbus L., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi

Constatazione

ufficiale:

a. che i vegetali sono originari di zone riconosciute indenni da Erwinia amylovora (Burr.)

Winsl. et al. conformemente alle disposizioni di cui all'allegato 4 parte B punto 21

oppure

b. che sono stati estirpati i vegetali presenti sul campo di produzione e nelle immediate vicinanze che presentavano sintomi di Erwinia

amylovora (Burr.) Winsl. et al. 9.1. Vegetali

di

Chaenomeles Lindl., Crataegus L., Cydonia Mill., Eriobo- trya Lindl., Malus Mill., Prunus L. o Pyrus L., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi

Constatazione ufficiale che i vegetali sono originari di una zona riconosciuta indenne da Monilinia fructicola (Winter) Honey, e che nessun sintomo di Monilinia fructicola (Winter) Honey è stato osservato nel luogo di

produzione dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo completo.

Protezione dei vegetali 85

916.20

Merci

Esigenze

particolari

10. Vegetali

di

Citrus L., Fortunella Swingle, Poncirus Raf., e relativi ibridi, ad eccezione dei frutti e delle se-

menti

Constatazione

ufficiale:

a. che i vegetali sono originari di zone notoria mente indenni da Spiroplasma citri Saglio et al., Phoma tracheiphila (Petri) Kanchave li et Gikashvili, Citrus vein natio woody gall e Citrus tristeza virus (ceppi europei), oppure

b. che i vegetali sono stati ottenuti nel rispetto di un sistema di certificazione che richiede che essi provengano in linea diretta da materiali conservati in condizioni adeguate, sot-

toposti a prove ufficiali riguardanti almeno il Citrus tristeza virus (ceppi europei) e il Citrus vein enation woody gali, mediante indicatori appropriati o metodi equivalenti riconosciuti, e che la coltura abbia avuto luogo ininterrottamente in una serra a prova di insetti o in una gabbia isolata, nelle quali non sia stato osservato nessun sintomo di Spiroplasma citri Saglio et al., Phoma tra- cheiphila (Petri) Kanchaveli et Gikashvili, Citrus tristeza virus (ceppi europei) e Citrus vein enation woody gall oppure

c. che i vegetali:

- sono stati ottenuti nel rispetto di un sistema di certificazione che richiede che

essi provengano in linea diretta da materiali conservati in condizioni adeguate e

sottoposti a prove ufficiali riguardanti almeno il Citrus vein natio woddy gali e il Citrus tristeza virus (ceppi europei), mediante indicatori appropriati o metodi equivalenti riconosciuti, e risultati, all'atto di tali prove, esenti almeno da Citrus tristeza virus (ceppi europei) e come

tali certificati in test individuali eseguiti secondo i metodi menzionati in questo paragrafo,

- sono stati sottoposti a ispezione e nessun sintomo di Spiroplasma citri Saglio et al., Phoma tracheiphila (Petri) Kanchaveli et Gikashvili, Citrus vein enation woody gall e Citrus tristeza virus (ceppi europei), è stato osservato dall'inizio

dell'ultimo ciclo vegetativo completo.

Agricoltura

86

916.20

Merci

Esigenze

particolari

11. Vegetali

di

Araceae, di Marantaceae, di Musaceae, di Persea spp. e di Stre- litziaceae, con radici o con terreno di coltura aderente o associato Constatazione ufficiale: a. che nessuna contaminazione da Radopholus similis (Cobb) Thorne è stata osservata nel luogo di produzione dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo completo, oppure

b. che terra e radici di vegetali sospetti sono state sottoposte, dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo completo, a prove nematologiche ufficiali almeno per quanto riguarda Rado- pholus similis (Cobb) Thorne e sono risultate indenni da tale organismo nocivo all'atto

di tali prove.

12. Vegetali

di

Fragaria L., Prunus L. e Rubus L., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi Gli organismi nocivi particolarmente pericolosi determinati sono - per Fragaria L.: - Phytophthora fragariae Hickman var. fragariae, - Arabis mosaic virus, - Raspberry ringspot virus, - Strawberry crinkle virus, - Strawberry latent ringspot virus, - Strawberry mild yellow edge virus,

- Tomato black ring virus, - Xanthomonas fragariae Kennedy & King;

- per Prunus L.: - Apricot chlorotic leafroll mycoplasm,

Constatazione

ufficiale:

a. che i vegetali sono originari di zone notoriamente indenni da determinati organismi no-

civi particolarmente pericolosi, oppure

b. che nessun sintomo di malattie provocate dagli organismi nocivi particolarmente pericolosi in questione è stato osservato su vege-

tali nel luogo di produzione dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo completo.

- Xanthomonas campestris pv.

pruni (Smith) Dye; - per Prunus persica (L.) Batsch: - Pseudomonas syringae pv. persicae (Prunier et al.)

Young et al.; - per Rubus L.: - Arabis mosaic virus, - Raspberry ring spot virus, - Strawberry latent ringspot virus, - Tomato black ring virus 13. Vegetali

di

Cydonia Mill. e Pyrus L., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi

Ferme restando le esigenze applicabili ai vegetali di cui al punto 9 parte A sezione II allegato 4, constatazione ufficiale: a. che i vegetali sono originari di zone notoriamente indenni da Pear decline mycoplasm,

oppure

b. che negli ultimi tre cicli vegetativi completi si è provveduto a estirpare i vegetali del luogo di produzione e delle immediate vicinanze che hanno mostrato sintomi tali da far

sospettare un'infezione da Pear decline mycoplasm.

Protezione dei vegetali 87

916.20

Merci

Esigenze

particolari

14. Vegetali

di

Fragaria L., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi

Ferme restando le esigenze applicabili ai vegetali di cui all'allegato 4 parte A sezione II pun-

to 12, constatazione ufficiale: a. che i vegetali sono originari di zone notoriamente indenni da Aphelenchoides besseyi

Christie,

oppure

b. che nessun sintomo di Aphelenchoides besseyi Christie è stato osservato su vegetali nel luogo di produzione dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo completo, oppure

c. che, in caso di coltura tissutale, i vegetali sono derivati da altri vegetali che soddisfano le condizioni di cui alla lettera b. del presente punto o sono sottoposti a prove uffi-

ciali con metodi nematologici adeguati e sono risultati indenni da Aphelenchoides besseyi Christie.

15. Vegetali

di

Malus Mill., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi

Ferme restando le esigenze applicabili ai vegetali di cui all'allegato 4 parte A sezione II pun-

to 9, constatazione ufficiale: a. che i vegetali sono originari di zone notoriamente indenni da Apple proliferation myco-

plasm,

oppure

b. aa. che i vegetali, escluse le piantine generate da semi:

- hanno ottenuto certificati ufficiali nell'ambito di un sistema di certificazio-

ne che richiede che essi provengano in linea diretta da materiali conservati in condizioni adeguate e sottoposti a prove ufficiali riguardanti almeno l'Apple

proliferation mycoplasm mediante indicatori appropriati o metodi equiva-

lenti e rivelatisi esenti dal suddetto organismo nocivo all'atto di tali prove,

oppure

- provengono in linea diretta da materiali conservati in condizioni adeguate,

sottoposti negli ultimi sei cicli vegetativi completi ad almeno una prova uf-

ficiale riguardante almeno l'Apple proliferation mycoplasm mediante indicatori appropriati o metodi equiva-

lenti e rivelatisi esenti dal suddetto organismo nocivo all'atto di tali prove,

bb. che dall'inizio degli ultimi tre cicli vegetativi completi non sono stati osservati

sintomi di malattie provocate dall'Apple proliferation mycoplasm, né sui vegetali nel luogo di produzione, né sui vegetali sensibili nelle immediate vicinanze.

Agricoltura

88

916.20

Merci

Esigenze

particolari

16. Vegetali delle seguenti specie di Pru- nus destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi:

- Prunus amygdalus Batsch - Prunus armeniaca L.

- Prunus blireiana André - Prunus brigantina Vill.

- Prunus cerasifera Ehrh.

- Prunus cistena Hansen - Prunus curdica Fenzl. Et Fritsch.

- Prunus domestica ssp. domestica L.

- Prunus domestica ssp. insititia (L.) C.K. Schneid

- Prunus domestica ssp. italica (Borkh.) Hegi.

- Prunus glandulosa Thunb.

- Prunus holoserica Batal.

- Prunus hortulana Bailey - Prunus japonica Thunb.

- Prunus mandshurica (Maxim.) Koehne

- Prunus maritima Marsh.

- Prunus mume Sieb. et Zucc.

- Prunus nigra Ait.

- Prunus persica (L.) Batsch - Prunus salicina L.

- Prunus sibirica L.

Ferme restando le esigenze applicabili ai vegetali di cui all'allegato 4 parte A sezione II

punto 12, constatazione ufficiale: a. che i vegetali sono originari di zone notoriamente indenni da Plum pox virus, oppure

b. aa. che i vegetali, escluse le piantine generate da semi:

- hanno ottenuto certificati ufficiali nell'ambito di un sistema di certificazio-

ne che richiede che essi provengano in linea diretta da materiali conservati in condizioni adeguate, sottoposti a prove ufficiali riguardanti almeno il Plum

pox virus mediante indicatori appropriati o metodi equivalenti e rivelatisi

esenti dal suddetto organismo nocivo all'atto di tali prove, oppure

- provengono in linea diretta da materiali conservati in condizioni adeguate,

sottoposti negli ultimi tre cicli vegetativi completi ad almeno una prova uf-

ficiale riguardante almeno il Plum pox virus mediante indicatori appropriati o metodi equivalenti e rivelatisi esenti dal suddetto organismo nocivo all'atto di tali prove,

- Prunus simonii Carr.

- Prunus spinosa L.

- Prunus tomentosa Thunb.

- Prunus triloba Lindl.

- altre specie di Prunus L.

sensibili al Plum pox virus bb. che dall'inizio degli ultimi tre cicli vegetativi completi non sono stati osservati

sintomi di malattie provocate dal Plum pox virus, né sui vegetali nel luogo di produzione, né sui vegetali sensibili nelle immediate vicinanze,

cc. che si è provveduto a estirpare i vegetali del luogo di produzione che hanno mostrato sintomi di malattie dovute ad altri

virus o agenti patogeni virus-simili.

17. Vegetali

di

Vitis L., ad eccezione dei frutti e delle sementi Constatazione ufficiale che nessun sintomo di Flavescence dorée e di Xylophilus ampelinus (Panagopoulos) Willems et al. è stato osservato sulle piante madri nel luogo di produzione dall'inizio degli ultimi due cicli vegetativi com-

pleti.

Protezione dei vegetali 89

916.20

Merci

Esigenze

particolari

18.1 Tuberi di Solanum tuberosum L., destinati alla piantagione.

Constatazione ufficiale: a. che sono state osservate le disposizioni dell'UFAG per la lotta contro Synchytrium en-

dobioticum (Schilbersky) Percival, e

b. che i tuberi sono originari di una zona notoriamente indenne da Clavibacter michiga-

nensis ssp. Sepedonicus (Spieckermann et Kotthoff) Davis et al., o che le disposizioni dell'UFAG relative alla lotta contro tale organismo sono state osservate, e

c. che i tuberi sono originari di un campo notoriamente indenne da Globodera rosto- chiensis (Wollenweber) Behrens et Globo- dera pallida (Stone) Behrens, e

d. aa. che i tuberi sono originari di zone notoriamente indenni da Pseudomonas sola-

nacearum (Smith) Smith, oppure

bb. nelle zone in cui è nota la presenza di Pseudomonas solanacearum (Smith) Smith, che i tuberi sono originari di un luogo di produzione indenne o ritenuto indenne da Pseudomonas solanacearum (Smith) Smith a seguito dell'applicazione di un idoneo procedimento inteso

a eradicare Pseudomonas solanacearum (Smith) Smith,

e

e. che i tuberi sono originari di zone nelle quali non è nota la presenza di Meloidogyne chi- twoodi Golden et al. (tutte le popolazioni) e di Meloidogyne fallax Karssen, oppure

nelle zone in cui è nota la presenza di Me- loidogyne chitwoodi Golden et al. (tutte le popolazioni) e di Meloidogyne fallax Karssen:

- che i tuberi sono originari di un luogo di produzione risultato indenne da Meloido gyne chitwoodi Golden et al. (tutte le popolazioni) e Meloidogyne fallax Karssen,

in base a un'indagine annuale della coltura ospite, eseguita mediante ispezione vi-

siva delle piante ospiti in periodi appropriati e mediante ispezione visiva della

superficie esterna e di tuberi sezionati provenienti dal raccolto di patate cresciute sul luogo di produzione,

oppure

Agricoltura

90

916.20

Merci

Esigenze

particolari

- che dopo il raccolto i tuberi, previa campionatura casuale, sono stati controllati

per accertare l'eventuale manifestazione di indizi patologici indotta da un opportuno metodo, oppure sottoposti a esame

di laboratorio, nonché a ispezione visiva della superficie esterna e di tuberi sezionati, in periodi appropriati e comunque

all'atto della chiusura delle confezioni o dei contenitori prima della messa in commercio, conformemente alle disposizioni

in materia di chiusura dell'ordinanza del DEFR del 7 dicembre 199845 sulle sementi e i tuberiseme, e che non è stato

osserva to nessun indizio di Meloidogyne chitwoodi Golden et al. (tutte le popolazioni) e di Meloidogyne fallax Karssen.

18.2 Tuberi di Solanum tuberosum L., destinati alla piantagione, ad eccezione

di quelli delle varietà ufficialmente ammesse

Ferme restando le esigenze applicabili ai tuberi di cui all'allegato 4 parte A sezione II punto 18.1, constatazione ufficiale che i tuberi:

- appartengono a selezioni avanzate (tale constatazione deve opportunamente figurare nel

documento che scorta i tuberi di cui trattasi) - sono stati prodotti in Svizzera, e

- provengono in linea diretta da materiali che, conservati in condizioni adeguate e sottopo sti a controlli di quarantena ufficiali secondo metodi appropriati e sono risultati esenti, all'atto di tali controlli, da organismi nocivi particolarmente pericolosi.

18.3 Vegetali di specie stolonifere o tuberifere di Solanum L. o relativi ibridi,

destinati alla piantagione, ad eccezio ne dei tuberi di Solanum tuberosum L.

di cui all'allegato 4 parte A sezione II punto 18.1 o 18.2, nonché del materiale per la salvaguardia delle varietà

colturali conservato in banche di geni o in collezioni di materiali genetici a. I vegetali devono essere stati tenuti in condizioni di quarantena ed essere risultati e-

senti, all'atto dei controlli di quarantena, da organismi nocivi particolarmente pericolosi.

b. I controlli di quarantena di cui alla lettera a: aa.

sono

sorvegliati dall'UFAG e vengono eseguiti da personale con formazione scientifica di tale Ufficio o di un altro ente ufficialmente riconosciuto; bb. vengono eseguiti in un luogo munito di installazioni adeguate, che nella protezione dagli organismi nocivi particolarmente pericolosi e nella conservazione del materiale

offrono una garanzia sufficiente contro il rischio di propagazione di tali organismi nocivi;

45 RS

916.151.1

Protezione dei vegetali 91

916.20

Merci

Esigenze

particolari

cc. vengono eseguiti su ogni unità del materiale,

- mediante esame visivo per la ricerca di sintomi causati da organismi nocivi particolarmente pericolosi, condotto a intervalli regolari per tutta la durata di almeno un ciclo vegetativo, tenendo conto del tipo di materiale e dello stadio di sviluppo da esso raggiunto du-

rante il programma di controllo, - mediante esame condotto secondo metodi adeguati;

- nel caso di tutto il materiale di patate, almeno a:

- Andean potato latent virus - Arracacha virus B (oca strain) - Potato black ringspot virus - Potato spindle tuber viroid - Potato virus T

- Andean potato mottle virus - virus della patata A, M, S, V, X e Y (compresi Yo, Yn e Yc) e Potato leaf roll virus

- Clavibacter michiganensis ssp. se- pedonicus (Spieckermann et Kotthoff) Davis et al.,

- Pseudomonas solanacearum (Smith) Smith

- nel caso di veri tuberiseme di patata, almeno ai virus e viroidi; di cui alle lettere aa.-cc.;

dd. mediante esame appropriato relativo a qualsiasi altro sintomo osservato all'atto dell'esame visivo, al fine di identificare gli organismi nocivi particolarmente pericolosi che hanno causato tali sintomi.

c. Qualsiasi materiale non trovato esente, all'atto dei controlli, da organismi nocivi particolarmente pericolosi di cui alla lettera b., è immediatamente distrutto o sottoposto a procedimenti atti a eliminare gli organismi nocivi.

d. Ogni ente od organismo di ricerca che detiene il materiale di cui trattasi ne informa

l'UFAG.

18.4 Vegetali di specie stolonifere o tuberifere di Solanum L. o relativi ibridi,

destinati alla piantagione, conservati in banche di geni o in collezioni di materiali genetici

Ogni ente od organismo di ricerca che detiene il materiale di cui trattasi ne informa l'UFAG.

Agricoltura

92

916.20

Merci

Esigenze

particolari

18.5 Tuberi di Solanum tuberosum L., ad eccezione di quelli di cui all'allegato 4 parte A sezione II punti 18.1, 18.2, 18.3 o 18.4

Dev'essere dimostrato, da un numero di registrazione apposto sull'imballaggio o sul mezzo

di trasporto nel caso di patate caricate alla rinfusa e come tali trasportate, che le patate medesime sono state coltivate da un produttore ufficialmente registrato oppure provengono da magazzini collettivi o da centri di spedizione ufficialmente riconosciuti e ubicati in una zona di produzione, in modo che risulti che i tuberi sono indenni da Pseudomonas solanacearum (Smith) Smith, e che

a. le disposizioni dell'UFAG relative alla lotta contro Synchytrium endobioticum (Schilbersky) Percival

e,

b. se del caso, le disposizioni dell'UFAG relative alla lotta contro Clavibacter michiga-

nensis ssp. Sepedonicus (Spieckermann et Kotthoff) Davis et al. sono rispettate.

18.6 Vegetali di Solanaceae destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi e degli altri vegetali di cui al-

l'allegato 4 parte A sezione II punti 18.4 o 18.5

Ferme restando le esigenze applicabili, se del caso, ai vegetali di cui all'allegato 4 parte A sezione II punti 18.1, 18.2 e 18.3, constatazio ne ufficiale:

a. che i vegetali sono originari di zone notoriamente indenni da Potato stolbur mycoplasm,

oppure

b. che nessun sintomo di Potato stolbur mycoplasm è stato osservato sui vegetali nel luo-

go di produzione dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo completo.

18.7 Vegetali di Capsicum annuum L., Lycopersicon lycopersicum (L.) Karsten ex Farw., Musa L., Nicotiana L., e Solanum melongena L., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi

Ferme restando le disposizioni applicabili, se del caso, ai vegetali di cui all'allegato 4 parte A sezione II punto 18.6 constatazione ufficiale: a. che i vegetali sono originari di zone notoriamente indenni da Pseudomonas solanacea-

rum (Smith) Smith, oppure

b. che nessun indizio di Pseudomonas solana- cearum (Smith) Smith è stato osservato sui vegetali nel luogo di produzione dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo completo.

19. Vegetali

di

Humulus lupulus L. destinati alla piantagione, ad eccezione

delle sementi

Constatazione ufficiale che nessun sintomo di Verticillium alboatrum Reinke e Berthold e Verticillum dahloiae Klebahn è stato osservato sul luppolo nel luogo di produzione dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo completo.

19.1 Vegetali di Palmae, destinati alla piantagione, aventi un fusto del diametro superiore a 5 cm alla base e

appartenenti ai seguenti generi: Brahea Mart., Butia Becc., Chamae- rops L., Jubaea Kunth, Livistona R.

Br., Phoenix L., Sabal Adans., Sya- grus Mart., Trachycarpus H. Wendl., Trithrinax Mart., Washingtonia Raf.

Constatazione ufficiale che i vegetali: a. sono stati ininterrottamente in una zona che l'organizzazione fitosanitaria nazionale ha riconosciuto indenne dalla Paysandisia ar- chon (Burmeister), conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie,

oppure

Protezione dei vegetali 93

916.20

Merci

Esigenze

particolari

b. per un periodo di almeno due anni prima dello spostamento sono stati in un luogo di produzione:

- registrato e sorvegliato dall'organismo ufficiale responsabile dello Stato memro di origine, e

- in cui i vegetali erano in un sito soggetto a protezione fisica totale volta a impedie l'introduzione della Paysandisia arhon (Burmeister) o soggetto all'applicazione di trattamenti preventivi adeguati, e - in cui non è stato osservato alcun indizio della presenza della Paysandisia archon (Burmeister) nel corso delle tre ispezioni ufficiali annuali eseguite a intervalli opportuni.

20. Vegetali

di

Dendranthema (DC.) Des Moul, Dianthus L., Pelargonium l'Hérit. ex Ait., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi

Constatazione ufficiale che: a. nessun indizio di Helicoverpa armigera Hübner o Spodoptera littoralis (Boisd.) è stato osservato nel luogo di produzione dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo com-

pleto,

oppure

b. i vegetali sono stati sottoposti a idoneo trattamento atto a proteggerli contro tali orga-

nismi nocivi.

21.1 Vegetali di Dendranthema (DC) Des Moul. destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi Ferme restando le disposizioni applicabili, se del caso, ai vegetali di cui all'allegato 4 parte A sezione II punto 20, constatazione ufficiale: a. che i vegetali sono al massimo la terza generazione di materiali rivelatisi, all'atto di prove virologiche, esenti da Chrysanthemum stunt viroid, o provengono diretta-

mente da materiali di cui un campione rappresentativo del 10 % almeno si è rivelato

esente da Chrysanthemum stunt viroid all'atto di un controllo ufficiale eseguito al momento della fioritura; b. che i vegetali e le talee provengono da ditte: - ispezionate ufficialmente almeno una volta al mese durante i tre mesi preceden ti la spedizione e nelle quali non sono stati osservati sintomi di Puccinia horia- na Hennings durante tale periodo e nelle cui immediate vicinanze non si è avuta conoscenza del manifestarsi di sintomi di Puccinia horiana Hennings durante i tre mesi precedenti la messa in commercio, oppure

Agricoltura

94

916.20

Merci

Esigenze

particolari

- la partita è stata sottoposta a idoneo trattamento contro Puccinia horiana Hen-

nings;

c. che, nel caso di talee senza radici, nessun sintomo di Didymella ligulicola (Baker, Dimock et Davis) v. Arx è stato osservato né sulle talee stesse, né sui vegetali da cui provengono, o che, nel caso di talee con radici,

nessun sintomo di Didymella ligulicola (Baker, Dimock et Davis) v. Arx è stato osser-

vato né sulle talee stesse, né nel luogo di radicazione.

21.2 Vegetali di Dianthus L., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi

Ferme restando le esigenze applicabili ai vegetali di cui all'allegato 4 parte A sezione II punto 20, constatazione ufficiale: - che i vegetali provengono in linea diretta da piante madri risultate indenni da Erwinia chrysanthemi pv. Dianthicola (Hellmers) Dickey, Pseudomonas caryophylli (Burkholder) Starr et Burkholder e Phialophora

cinerescens (Wollenw.) van Beyma all'atto delle prove ufficialmente riconosciute, eseguite almeno una volta nel corso degli ultimi

due anni,

- che sui vegetali non è stato osservato alcun sintomo degli organismi nocivi di cui sopra.

22. Bulbi

di

Tulipa L. e Narcissus L., ad eccezione di quelli per i quali è dimostrato, dalle caratteristiche dell'imbal

laggio o da altri elementi, che sono destinati alla vendita diretta a un consumatore finale non interessato alla

produzione professionale di fiori recisi Constatazione ufficiale che nessun sintomo di Ditylenchus dipsace (Kühn) Filipjev è stato osservato sui vegetali dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo completo.

23. Vegetali

di

specie erbacee, destinati alla piantagione, ad eccezione di: - bulbi,

- cormi,

- vegetali della famiglia delle Gramineae,

- rizomi,

- sementi,

- tuberi

Ferme restando le disposizioni applicabili ai vegetali di cui all'allegato 4 parte A sezione II punti 20, 21.1 o 21.2, constatazione ufficiale: a. che i vegetali sono originari di una zona notoriamente indenne da Liriomyza huido- brensis (Blanchard) e Liriomyza trifolii (Burgess),

oppure

b. che nessun sintomo di Liriomyza huidobren- sis (Blanchard) e Liriomyza trifolii (Burgess) è stato osservato nel luogo di produ-

zione all'atto di ispezioni ufficiali eseguite almeno mensilmente nei tre mesi precedenti il raccolto,

oppure

c. che immediatamente prima della messa in commercio i vegetali sono stati sottoposti a ispezione ufficiale e risultati indenni da Li- riomyza huidobrensis (Blanchard) e Lirio- myza trifolii (Burgess) e hanno ricevuto un idoneo trattamento contro Liriomyza huido- brensis (Blanchard) e Liriomyza trifolii (Burgess).

Protezione dei vegetali 95

916.20

Merci

Esigenze

particolari

24. Vegetali con radici, piantati o destinati alla piantagione, coltivati all'aperto Il luogo di produzione è notoriamente indenne da Clavibacter michiganensis ssp. Sepedonicus (Spieckermann et Kotthoff) Davis et al., Glo- bodera pallida (Stone) Behrens, Globodera ro- stochiensis (Wollenweber) Behrens e Synchy- trium endobioticum (Schilbersky) Percival.

25. Vegetali

di

Beta vulgaris L. destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi

Constatazione

ufficiale:

a. che i vegetali sono originari di zone notoriamente indenni da Beet leaf curl virus, oppu-

re

b. che nella zona di produzione non si è avuta conoscenza della comparsa del Beet leaf curl virus, e che nessun sintomo di Beet leaf curl virus è stato osservato nel luogo di produzione o nelle immediate vicinanze

dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo completo.

26. Sementi

di

Helianthus annuus L.

Constatazione

ufficiale:

a. che le sementi sono originarie di zone notoriamente indenni da Plasmopara halstedii

(Farlow) Berl. et de Toni, oppure

b. che le sementi, ad eccezione di quelle prodotte da varietà resistenti a tutte le razze di

Plasmopara halstedii (Farlow) Berl. et de Toni presenti nella zona di produzione, sono state sottoposte a idoneo trattamento contro Plasmopara halstedii (Farlow) Berl. et de Toni.

26.1 Vegetali di Lycopersicon lycopersi- cum (L.) Karsten ex Farw., destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi

Ferme restando le esigenze applicabili, se del caso, ai vegetali di cui all'allegato 4 parte A sezione II punti 18.6 e 23, constatazione ufficiale:

a. che i vegetali sono originari di zone notoriamente indenni da Tomato Yellow Leaf Curl

Virus,

oppure

b. che nessun sintomo di Tomato Yellow Leaf Curl Virus è stato osservato sui vegetali durante un periodo appropriato, e

aa. che i vegetali sono originari di zone notoriamente indenni da Bemisia tabaci Genn.,

oppure

bb. che il luogo di produzione è risultato indenne da Bemisia tabaci Genn.

All'atto di ispezioni ufficiali eseguite almeno una volta al mese nei tre mesi precedenti l'esportazione, oppure

c. che nessun sintomo di Tomato Yellow Leaf Curl Virus è stato osservato sul luogo di produzione e che quest'ultimo è stato sottoposto a idoneo trattamento e a un regime di

controllo per accertare l'assenza di Bemisia tabaci Genn.

Agricoltura

96

916.20

Merci

Esigenze

particolari

27. Sementi

di

Lycopersicon lycopersicum (L.) Karsten ex Farw.

Constatazione ufficiale che le sementi sono state ottenute con un metodo adeguato di estrazione acida o con un metodo equivalente rico-

nosciuto dall'UFAG, e: a. che le sementi sono originarie di zone nelle quali non sono note manifestazioni di Clavi- bacter michiganensis ssp. michiganensis (Smith) Davis et al., o Xanthomonas campe- stris pv. vesicatoria (Doidge) Dye, oppure

b. che nessun sintomo di malattie causate dai summenzionati organismi nocivi è stato osservato sui vegetali nel luogo di produzione

durante l'ultimo ciclo vegetativo completo, oppure

c. che le sementi sono state sottoposte a una prova ufficiale riguardante almeno gli organismi nocivi summenzionati, effettuata su

un campione rappresentativo e in base a metodi idonei, e all'atto di tale prova sono ri-

sultate indenni da tali organismi nocivi.

28.1 Sementi di Medicago sativa L.

Constatazione ufficiale: a. che nessun sintomo di Ditylenchus dipsaci (Kühn) Filipjev è stato osservato nel luogo di produzione dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo completo e che prove di laboratorio eseguite su un campione rappresentati

vo non hanno evidenziato la presenza di Ditylenchus dipsaci (Kühn) Filipjev, oppure

b. che prima della messa in commercio è stata effettuata una fumigazione.

28.2 Sementi di Medicago sativa L.

Ferme restando le esigenze applicabili ai vegetali di cui all'allegato 4 parte A sezione II pun-

to 28.1, constatazione ufficiale: a. che le sementi sono originarie di zone notoriamente indenni da Clavibacter michiga-

nensis spp. insidiosus Davis et al., oppure b. aa. che durante gli ultimi dieci anni non sono state osservate manifestazioni da Cla-

vibacter michiganensis ssp. insidiosus Davis et al. né nell'azienda né nelle immediate vicinanze, e che:

- la coltura appartiene a una varietà riconosciuta, molto resistente a Clavi-

bacter michiganensis ssp. Insidiosus Davis et al.,

oppure

- al momento del raccolto delle sementi la coltura non aveva ancora iniziato il quarto ciclo vegetativo completo dalla semina e vi era stato un solo raccolto di sementi precedente, oppure

Protezione dei vegetali 97

916.20

Merci

Esigenze

particolari

- il contenuto di materie inerti, determinato conformemente alle norme appli-

cabili alle sementi soggette alla certificazione, non supera, in peso, lo 0,1 %,

bb. che nessun sintomo di Clavibacter michiganensis ssp. Insidiosus Davis et al. è stato osservato nel luogo di produzione o in colture adiacenti di Medicago

sativa L., durante l'ultimo o, se del caso, durante i due ultimi cicli vegetativi completi,

cc. che la coltivazione è stata effettuata su un campo non utilizzato per la produzione di Medicago sativa L. durante i tre anni precedenti la semina.

29. Sementi

di

Phaseolus L.

Constatazione ufficiale: a. che le sementi sono originarie di zone notoriamente indenni da Xanthomonas campe-

stris pv. phaseoli (Smith) Dye, oppure

b. che un campione rappresentativo delle sementi è stato esaminato e, all'atto di tali esami, è risultato indenne da Xanthomonas campestris pv. phaseoli (Smith) Dye.

30.1 Frutti di Citrus L., Fortunella Swingle, Poncirus Raf., e relativi ibridi

L'imballaggio

deve

recare un idoneo marchio d'origine.

Agricoltura

98

916.20

Parte B

Esigenze particolari per l'introduzione e la messa in commercio di merci in alcune zone protette Merce

Esigenze particolari Zona(e) protetta(e)

21. Vegetali e polline vivo per l'impollinazione di Amelanchier Med., Chae- nomeles Lindl., Crataegus L., Cydonia Mill., Eriobo- trya Lindl., Malus Mill., Mespilus L., Pyracantha Roem., Pyrus L. e Sorbus L., ad eccezione dei frutti e delle sementi,

Cantone VS

a. di origine svizzera Fermo restando il divieto applicabile, se del caso, ai vegetali di cui all'allegato 3 parte B punto 1, constatazione ufficiale: a. che i vegetali sono originari di zone protette per quanto concerne Erwinia amylovora (Burr.) Winsl. et al. elencate nella colonna di destra oppure

b. che i vegetali sono stati ottenuti o, nel caso di trasferimento in una «zona di sicurezza», conservati per un periodo di almeno 7 mesi comprendenti il periodo dal 1° aprile al 31 ottobre dell'ultimo ciclo vegetativo completo, in un campo: aa. situato ad almeno un chilometro dai suoi limiti interni, in una «zona di sicurezza» ufficialmente dichiarata e con un'estensione di almeno 50 km2, dove le piante ospiti sono state sottoposte a un regime di lotta ufficialmente approvato e controllato, stabilito al più tardi prima

dell'inizio del penultimo ciclo vegetativo completo, inteso a minimizza-

re il rischio di diffusione di Erwinia amylovora (Burr.) Winsl. et al. a partire dai vegetali ivi coltivati. La descrizione dettagliata della cosiddetta «zona di sicurezza» è messa a

disposizione del Servizio fitosanitario federale. Una volta delimitata la

«zona di sicurezza», saranno eseguite ispezioni ufficiali almeno una

volta dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo comleto, al momento più opportuno, nella zona che non comprende il campo e la zona circo-

stante avente un raggio di 500 metri, e tutte le piante ospiti con sintomi di Erwinia amylovora (Burr.) Winsl. et al. devono essere immediatamente

Protezione dei vegetali 99

916.20

Merce

Esigenze

particolari

Zona(e)

protetta(e)

rimosse. I risultati di tali ispezioni saranno trasmessi ogni anno al Servizio fitosanitario federale,

bb. ufficialmente approvato, come la «zona di sicurezza», prima dell'inizio del penultimo ciclo vegetativo

completo, per la coltura di vegetali, conformemente alle condizioni indicate nel presente punto,

e

cc. che, come la zona circostante per un raggio di almeno 500 metri, dall'inizio dell'ultimo ciclo vegetativo

completo è risultato indenne da Er- winia amylovora (Burr) Winsl. et al. all'atto di ispezioni ufficiali eseguite almeno:

- due volte nel campo, al momento più opportuno, ossia una volta da giugno ad agosto e una volta da agosto a ottobre;

e

- una volta nella zona circostante descritta, al momento più opportuno, ossia fra agosto e ottobre,

e

dd.

di cui i vegetali sono stati sottoposti a prove ufficiali per l'individuazione di infezioni latenti secondo un

metodo di laboratorio adeguato su campioni ufficialmente prelevati nel periodo più opportuno.

b. di origine estera Fermi restando i divieti applicabili, se del caso, ai vegetali di cui all'allegato 3 parte A punti 9, 9.1, 9.2 e 18 e parte B punto 1,

- Stati membri dell'Unione europea

constatazione ufficiale: - che i vegetali sono originari di una zona protetta per quanto concerne Erwinia amylovora (Burr.) Winsl. et al. oppure

- che i vegetali sono stati ottenuti o, nel caso di trasferimento, conservati per un periodo di almeno 7 mesi comprendenti il periodo dal 1° aprile al 31 ottobre dell'ultimo ciclo vegetativo completo, in un campo situato ad almeno un chilometro dai suoi limiti interni, in una «zo-

na tampone» ufficialmente dichiarata e con un'estensione di almeno 50 km2, dove le piante ospiti sono state sottoposte da una data opportuna a un regime

di lotta ufficialmente approvato e controllato con lo scopo di minimizzare il

rischio di diffusione di Erwinia amylo- vora (Burr.) Winsl. et al. dai vegetali ivi

Agricoltura

100

916.20

Merce

Esigenze particolari Zona(e) protetta(e)

coltivati e da dove i vegetali sono autorizzati a essere introdotti nelle zone pro-

tette per ciò che concerne Erwinia am- ylovora (Burr.) Winsl. et al. da Paesi membri della Comunità europea; altri

Paesi

constatazione

ufficiale:

a. che i vegetali sono originari di Paesi riconosciuti dall'UFAG come esenti da Erwinia amylovora (Burr.) Winsl. et al. oppure

b. che i vegetali sono originari di zone indenni da Erwinia amylovora (Burr.) Winsl. et al. stabilite in applicazione delle misure fitosanitarie pertinenti conformi alle norme internazionali e rico-

nosciute come tali dall'UFAG 21.3 Dal 15 marzo al 30 giugno, alveari

Deve essere fornita la prova documentata che gli alveari:

a. sono originari di Paesi riconosciuti dall'UFAG come indenni da Erwinia amy-

lovora (Burr.) Winsl. et al., oppure

b. sono originari di una zona ufficialmente dichiarata zona protetta per ciò che concerne Erwinia amylovora (Burr.) Winsl.

et al. in un Paese membro dell'Unione europea,

oppure

c. sono originari delle zone protette elencate nella colonna di destra,

oppure

d. sono stati sottoposti a un'adeguata misura di quarantena prima del trasporto.

Cantone VS

32. Vegetali

di

Vitis L., ad eccezione dei frutti e delle

sementi

Ferme restando le disposizioni applicabili ai vegetali di cui all'allegato 3 parte A punto 15 e all'allegato 4 parte A sezione II punto 17, constatazione ufficiale: Tutti i Cantoni,

ad eccezione

del Cantone TI

e della Valle

Mesolcina

(Cantone GR)

a. che i vegetali sono originari di e sono stati coltivati in un luogo di produzione di un Paese nel quale il Grapevine fla vescence dorée MLO non risulta presente,

oppure

b. che i vegetali sono originari di e sono stati coltivati in un luogo di produzione all'interno di una zona istituita dall'organizzazione fitosanitaria nazionale conformemente alle pertinenti

norme internazionali e nella quale il Grapevine flavescence dorée MLO non è presente,

oppure

Protezione dei vegetali 101

916.20

Merce

Esigenze

particolari

Zona(e)

protetta(e)

c. che i vegetali sono originari di e sono stati coltivati in una zona protetta elencata nella colonna di destra o in una

zona protetta riconosciuta dalla Comunità europea in Repubblica ceca, Fran-

cia (ChampagneArdenne, Lorena, Alsazia) o Italia (Basilicata),

oppure

d. che i vegetali sono originari di e sono stati coltivati in un luogo di produzione: - nel quale, dall'inizio degli ultimi due cicli vegetativi completi, sulle piante madri non è stato osservato nessun sintomo di Grapevine flavescence dorée MLO, e

- sui vegetali non è stato osservato nessun sintomo di Grapevine flavescence dorée MLO

oppure

- i vegetali sono stati trattati con acqua calda ad almeno 50 °C per 45 minuti al fine di eliminare il Grapevine flavescence dorée MLO.

Agricoltura

102

916.20

Allegato 546 (art. 2, 8-10, 15, 25, 29 e 32) Parte A

Merci originarie della Svizzera o provenienti da Stati membri dell'Unione europea che devono essere sottoposte a un controllo fitosanitario nel luogo di produzione Sezione I

Merci potenzialmente portatrici di organismi nocivi particolarmente pericolosi per tutta la Svizzera e che devono essere accompagnate da un passaporto fitosanitario 1.

Vegetali e prodotti vegetali 1.0 Vegetali

di

Abies Mill., Cedrus Trew, Larix Mill., Picea A. Dietr., Pinus L., Pseudotsuga Carr. e Tsuga Carr., ad eccezione dei frutti e delle sementi, originari delle zone delimitate del Portogallo conformemente alla decisione della Commissione europea 2006/133/CE47.

1.1

Vegetali destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi, di Amelanchier Med., Chaenomeles Lindl., Crataegus L., Cydonia Mill., Eriobotrya Lindl., Malus Mill., Mespilus L., Prunus L., ad eccezione di Prunus laurocerasus L. e Prunus lusitanica L., Pyracantha Roem., Pyrus L. e Sorbus L.

1.2 Vegetali

di

Beta vulgaris L., Humulus lupulus L. destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi.

1.3 Vegetali

di

Amelanchier Med., Chaenomeles Lindl., Crataegus L., Cydonia Mill., Eriobotrya Lindl., Malus Mill., Mespilus L., Pyracantha Roem., Pyrus L., Sorbus L. e Vitis L., ad eccezione dei frutti e delle sementi.

1.4 Vegetali

di

Fortunella Swingle, Poncirus Raf. o relativi ibridi e di Vitis L., ad eccezione dei frutti e delle sementi.

1.5

Fatto salvo il punto 1.6, vegetali di Citrus L. e relativi ibridi, ad eccezione dei frutti e delle sementi.

1.6 Frutti

di

Citrus L., Fortunella Swingle, Poncirus Raf. e relativi ibridi, con foglie e peduncoli.

1.7 Legname,

che:

a.

è stato ottenuto interamente o parzialmente da Platanus L., compreso il legname che non ha conservato la superficie rotonda naturale, e

b.

corrisponde a una delle seguenti descrizioni: 46 Aggiornata dal n. 17 dell'all. 3 all'O del 22 giu. 2010 concernente la modifica della tariffa doganale (RU 2011 3331) e dal n. II dell'O del 31 ott. 2012, in vigore dal 1° gen. 2013 (RU 2012 6385).

47 Vedi nota a piè di pagina relativa al n. 3.1 dell'all. 4 pt. A sez. II.

Protezione dei vegetali 103

916.20

Codice

NC

Descrizione

4401.10 00 Legna da ardere in tondelli, ceppi, ramaglie, fascine o in forme simili

4401.22 00 Legno in piccole placche o in particelle, diverso da quello di conifere

ex 4401.39 00 Avanzi e cascami di legno (diversi dalla segatura), non agglomerati in forma di ceppi, mattonelle, palline o in forme simili

4403.10 00 Legno grezzo, trattato con tinte, creosoto o altri agenti di conservazione, anche scortecciato, privato dell'alburno o squadrato

ex 4403.99

Legno grezzo, diverso da quello di conifere, esclusi i legni tropicali definiti nella nota 1 di sottovoci del capitolo 44 della tariffa doganale48 e altri legni tropicale, quercia (Quercus spp.) e faggio (Fagus spp.), anche scortecciato, privato dell'alburno o squadrato, non trattato con tinte, creosoto o altri agenti di conservazione ex

4404.20

00

Pali

spaccati diversi da quelli di conifere; pioli e picchetti di legno, diverso da quello di conifere, appuntiti, non segati per il lungo

ex

4407.99

Legno

diverso da quello di conifere, esclusi i legni tropicali definiti nella nota di sottovoci 1 del capitolo 44 della tariffa doganale e altri legno tropicali, quercia (Quercus spp.) e faggio (Fagus spp.), segato o tagliato per il lungo, tranciato o

sfogliato, anche piallato, levigato o incollato con giunture di testa, di spessore superiore a 6 mm 1.8

Legname e cortecce isolate di conifere (Coniferales), escluse quelle di Thuja L., originari delle zone delimitate del Portogallo49 conformemente alla decisione della Commissione europea 2006/133/CE50.

2.

Vegetali prodotti da produttori la cui produzione e vendita è autorizzata nei confronti di persone che si occupano professionalmente della produzione di vegetali diversi dai vegetali, preparati e pronti per la vendita al consumatore finale e per cui è garantito che la relativa produzione è chiaramente separata da quella degli altri prodotti.

2.1

Ferme restando le disposizioni applicabili, se del caso, ai vegetali di cui all'allegato 5 parte A sezione I punto 1.8, vegetali destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi di Abies Mill., Apium graveolens L., Argyranthemum spp., Aster spp., Brassica L., Castanea Mill., Cucumis spp., Dendranthema (DC) Des Moul, Dianthus L. e ibridi, Exacum spp., Fragaria L., Gerbera Cass., Gypsophila L., tutte le varietà di ibridi della Nuova Guinea 48 RS

632.10 all.

49 Nel caso del legname da imballaggio ai sensi dell'all. 4 pt. A sez. II, n. 3.3 e 3.4, il contrassegno di cui all'all. 2 della Norma internazionale FAO per le misure fitosanitarie n. 15 (Guidelines for regulating wood packaging material in international trade) sostituisce il passaporto delle piante. Questo documento può essere consultato al seguente indirizzo: www.fao.org/docrep/010/a0785e/a0785e00.HTM 50 Vedi nota a piè di pagina relativa al n. 3.1 dell'all. 4 pt. A sez. II.

Agricoltura

104

916.20

di Impantiens L., Lactuca spp., Larix Mill., Leucanthemum L., Lupinus L., Pelargonium l'Hérit. ex Ait., Picea A. Dietr., Pinus L., Platanus L., Populus
L., Prunus laurocerasus L., Prunus lusitanica L., Pseudotsuga Carr., Quercus L., Rubus L., Spinacia L., Tanacetum L., Tsuga Carr., Verbena L. e altri vegetali di specie erbacee, diversi dai vegetali della famiglia delle Gramineae, destinati alla piantagione, ad eccezione dei bulbi, cormi, rizomi, sementi e tuberi.

2.2 Vegetali

di

Solanaceae, ad eccezione di quelli del punto 1.3, destinati alla piantagione, escluse le sementi.

2.3 Vegetali

di

Araceae, Marantaceae, Musaceae, Persea spp. et Strelitziaceae, con le radici o con un terreno di coltura aderente o associato.

2.3.1 Vegetali

di

Palmae, destinati alla piantagione, aventi un fusto del diametro superiore a 5 cm alla base e appartenenti ai seguenti generi: Brahea Mart., Butia Becc., Chamaerops L., Jubaea Kunth, Livistona R. Br., Phoenix L., Sabal Adans., Syagrus Mart., Trachycarpus H. Wendl., Trithrinax Mart., Washingtonia Raf.

2.4

- Sementi e bulbi di Allium ascalonicum L., Allium cepa L. e Allium schoenoprasum L. destinati alla piantagione e vegetali di Allium porrum L. destinati alla piantagione.

- Sementi di Helianthus annuus L., Lycopersicon lycopersicum (L.) Karsten ex Farw., Medicago sativa L. e Phaseolus L.

3.

Bulbi e rizomi bulbosi di Camassia Lindl., Chionodoxa Boiss., Crocus flavus Weston «Golden Yellow», Galanthus L., Galtonia candicans (Baker) Decne, Gladiolus Tourn. ex L., quali Gladiolus callianthus Marais, Gladiolus colvillei Sweet, Gladiolus nanus hort., Gladiolus ramosus hort. et Gladiolus tubergenii hort., Hyacinthus L., Iris L., Ismene Herbert, Muscari Miller, Narcissus L., Ornithogalum L., Puschkinia Adams, Scilla L., Tigridia Juss et Tulipa L. destinati alla piantagione prodotti da produttori la cui produzione e vendita è autorizzata nei confronti di persone che si occupano professionalmente della produzione di vegetali diversi dai vegetali, prodotti vegetali e altre voci preparate e pronte per la vendita al consumatore finale e per cui è garantito che la relativa produzione è chiaramente separata da quella degli altri prodotti.

Protezione dei vegetali 105

916.20

Sezione II

Merci potenzialmente portatrici di organismi nocivi particolarmente pericolosi per talune zone protette e che devono essere accompagnate da un passaporto fitosanitario valido per la zona interessata all'atto dell'introduzione o della messa in commercio in tale zona Ferme restando le merci di cui alla sezione I della presente parte e dell'allegato 3 parti A e B: 1.

Vegetali, prodotti vegetali e altre voci 1.3

Vegetali, ad eccezione dei frutti e delle sementi, di Amelanchier Med., Chaenomeles Lindl., Crataegus L., Cydonia Mill., Eriobotrya Lindl., Malus Mill., Mespilus L., Pyracantha Roem., Pyrus L. e Sorbus L.

1.4

Polline vivo per l'impollinazione di Amelanchier Med., Chaenomeles Lindl., Crataegus L., Cydonia Mill., Eriobotrya Lindl., Malus Mill., Mespilus L., Pyracantha Roem., Pyrus L. e Sorbus L.

Parte B

Merci provenienti da Stati terzi che devono essere sottoposte a un controllo fitosanitario nel Paese d'origine o nel Paese di spedizione

Sezione I

Merci potenzialmente portatrici di organismi nocivi particolarmente pericolosi per tutta la Svizzera 1.

Vegetali destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi, ma comprese le sementi di crucifere, graminacee, Trifolium spp., originarie di Argentina, Australia, Bolivia, Cile, Nuova Zelanda e Uruguay, i generi Triticum, Secale e X Triticosecale originari di Afghanistan, India, Iraq, Iran, Messico, Nepal, Pakistan, Sudafrica e Stati Uniti d'America, Capsicum spp., Helianthus annuus L., Lycopersicon lycopersicum (L.) Karsten ex Farw., Medicago sativa L., Prunus L., Rubus L., Oryza spp., Zea mays L., Allium ascalonicum L., Allium cepa L., Allium porrum L., Allium schoenoprasum L. e Phaseolus L.

2.

Parti di vegetali, ad eccezione dei frutti e delle sementi di: - Castanea Mill., Dendranthema (DC.) Des Moul., Dianthus L., Gypsophi- la L., Pelargonium L'Hérit ex Ait, Phoenix spp., Populus L., Quercus L., Solidago L. e fiori recisi di Orchidaceae, - conifere (Coniferales), - Acer saccharum Marsh., originarie di Stati Uniti d'America e Canada , - Prunus L. originarie di Paesi non europei, - Fiori recisi di Aster spp., Eryngium L., Hypericum L., Lisianthus L., Rosa L. e Trachelium L., originari di Paesi non europei,

Agricoltura

106

916.20

- ortaggi a foglia di Apium graveolens L. e Ocimum L.

3. Frutti

di:

- Citrus L., Fortunella Swingle, Poncirus Raf. o relativi ibridi, Momordica L. e Solanum melongena L.

- Annona L., Cydonia Mill., Diospyros L., Malus Mill., Mangifera L., Pas- siflora L., Prunus L., Psidium L., Pyrus L., Ribes L., Syzygium Gaertn. et Vaccinium L., originari di Paesi non europei.

4. Tuberi

di

Solanum tuberosum L.

5.

Corteccia, separata dal tronco, di: - conifere (Coniferales) originarie di Paesi non europei - Acer saccharum Marsh., Populus L. e Quercus L., esclusa la specie Quer- cus suber L.

- Fraxinus L., Juglans mandshurica Maxim., Ulmus davidiana Planch., Ulmus parvifolia Jacq. e Pterocarya rhoifolia Siebold & Zucc. originarie di Canada, Cina, Giappone, Mongolia, Repubblica di Corea, Russia, Taiwan e Stati Uniti d'America 6. Legname

che:

a.

è stato ottenuto interamente o parzialmente da uno dei seguenti ordini, generi o specie, ad eccezione del materiale da imballaggio in legno di cui all'allegato 4 parte A sezione I punto 2: - Quercus L., compreso il legname che non ha conservato la superficie rotonda naturale, originario degli Stati Uniti d'America, escluso il legname conforme alla descrizione di cui alla lettera b. del codice NC 4416.00 00 o laddove vi sia debita documentazione secondo la quale il legname è stato trattato o trasformato mediante trattamento termico durante il quale è stata raggiunta una temperatura minima di 176 °C per 20 minuti, - Platanus L., compreso il legname che non ha conservato la superficie rotonda naturale, originario di Stati Uniti d'America o Armenia,

- Populus L., compreso il legname che non ha conservato la superficie rotonda naturale, originario di paesi del continente americano, - Acer saccharum Marsh., compreso il legname che non ha conservato la superficie rotonda naturale, originario di Stati Uniti d'America e Canada, - Conifere (Coniferales), compreso il legname che non ha conservato la superficie rotonda naturale, originario di Paesi non europei, Kazakistan, Russia e Turchia, - Fraxinus L., Juglans mandshurica Maxim., Ulmus davidiana Planch., Ulmus parvifolia Jacq. e Pterocarya rhoifolia Siebold & Zucc., compreso il legname che non ha conservato la superficie rotonda naturale, originario di Canada, Cina, Giappone, Mongolia, Repubblica di Corea, Russia, Taiwan e Stati Uniti d'America, e

b.

corrisponde a una delle seguenti descrizioni:

Protezione dei vegetali 107

916.20

Codice

NC

Descrizione

4401.10 00

Legno da ardere in tondelli, ceppi, ramaglie, fascine o in forme simili

4401.21

00

Legno in piccole placche o in particelle, di conifere 4401.22

00

Legno

in

piccole placche o in particelle, diverso da quello di conifere

ex

4401.39 00

Altri avanzi e cascami di legno, non agglomerati in forma di ceppi, mattonelle, palline o in forme simili 4403.10 00

Legno grezzo, trattato con tinte, creosoto o altri agenti di conservazione, anche scortecciato, privato dell'alburno o squadrato ex

4403.20

Legno di conifere grezzo, non trattato con tinte, creosoto o altri agenti di conservazione, anche scortecciato, privato dell'alburno o squadrato 4403.91

Legno di quercia (Quercus spp.) grezzo, non trattato con tinte, creosoto o altri agenti di conservazione, anche scortecciato, privato dell'alburno o squadrato ex

4403.99

Legno grezzo, diverso da quello di conifere, esclusi i legni tropicali definiti nella nota 1 di sottovoci del capitolo 44 della tariffa doganale e altri legni tropicali, quercia (Quer- cus spp.) e faggio (Fagus spp.), anche scortecciato, privato dell'alburno o squadrato, non trattato con tinte, creosoto o altri agenti di conservazione ex

4404

Pali spaccati; pioli e picchetti di legno, appuntiti, non segati per il lungo

4406

Traversine

di

legno per strade ferrate o simili 4407.10

Legno di conifere (Coniferales) segato o tagliato per il lungo, tranciato o sfogliato, anche piallato, levigato o incollato con giunture di testa, di spessore superiore a 6 mm

4407.91

Legno di quercia (Quercus spp.) segato o tagliato per il lungo, tranciato o sfogliato, anche piallato, levigato o incollato con giunture di testa, di spessore superiore a 6 mm

ex

4407.93

Legname

di

Acer saccharum Marsh, segato o tagliato per il lungo, tranciato o sfogliato, anche piallato, levigato o incollato con giunture di testa, di spessore superiore a 6 mm

4407.95

Legname di frassino (Fraxinus spp.), segato o tagliato per il lungo, tranciato o sfogliato, anche piallato, levigato o incollato con giunture di testa, di spessore superiore a 6 mm

ex

4407.99

Legno

diverso da quello di conifere, esclusi i legni tropicali definiti nella nota di sottovoci 1 del capitolo 44 della

tariffa doganale e altri legni tropicali, quercia (Quercus spp.), faggio (Fagus spp.), acero (Acer spp.), ciliegio (Prunus spp.) o frassino (Fraxinus spp.), segato o tagliato per il lungo, tranciato o sfogliato, anche piallato, levigato o incollato con giunture di testa, di spessore superiore a 6 mm

Agricoltura

108

916.20

Codice

NC

Descrizione

4415

Casse,

cassette, gabbie, cilindri e imballaggi simili, di legno; tamburi (rocchetti) per cavi, di legno; palette di carico, semplici, palette-casse e altre piattaforme di carico, di legno; spalliere di palette di legno 4416.00

Fusti,

botti,

tini e altri lavori da bottaio e loro parti, di legno, compreso il legname da bottaio

ex

4421

Altre merci costituite dai legni grezzi descritti sopra 9406.00

10

Costruzioni

prefabbricate di legno 7.

a.

Terra e terreno di coltura costituito interamente o in parte di terra o di sostanze organiche solide, quali frammenti di piante, humus, eventualmente contenente torba o corteccia, ma non composto interamente di torba.

b.

Terra e terreno di coltura aderente o associato ai vegetali, costituito interamente o parzialmente dai materiali indicati alla lettera a. oppure costituito interamente o parzialmente da sostanze solide inorganiche destinate a mantenere la vitalità dei vegetali, originari di: - Turchia,

- Bielorussia, Georgia, Moldavia, Russia e Ucraina, - Paesi non europei, ad eccezione di Algeria, Egitto, Israele, Libia, Marocco e Tunisia.

8.

Semi dei generi Triticum, Secale e X Triticosecale originari di Afghanistan, India, Iraq, Iran, Messico, Nepal, Pakistan, Sudafrica e Stati Uniti d'America.

Sezione II

Merci potenzialmente portatrici di organismi nocivi particolarmente pericolosi per talune zone protette Ferme restando le merci di cui alla sezione I: 3.

Polline vivo per l'impollinazione di Amelanchier Med., Chaenomeles Lindl., Crataegus L., Cydonia Mill., Eriobotrya Lindl., Malus Mill., Mespilus L., Pyracantha Roem., Pyrus L. e Sorbus L.

4.

Parti di vegetali, esclusi i frutti e le sementi di Amelanchier Med., Chaenomeles Lindl., Crataegus L., Cydonia Mill., Eriobotrya Lindl., Malus Mill., Mespilus L., Pyracantha Roem., Pyrus L. e Sorbus L.

Protezione dei vegetali 109

916.20

Allegato 6

(art. 3, 5, 42 e 58) Piante infestanti particolarmente pericolose 1.

Ambrosia artemisiifolia L.

Agricoltura

110

916.20

Allegato 7

(art. 9)

Certificato fitosanitario (modello) (conformemente alla convenzione internazionale per la protezione dei vegetali,
FAO, 1997)

1 Nome e indirizzo dell'esportatore 2 Certificato fitosanitario n.

3 Nome e indirizzo del destinatario dichiarato 4 Servizio fitosanitario al(ai) servizio(i) fitosanitario di 5 Luogo di origine

6 Mezzo(i) di trasporto dichiarato(i) 7 Punto di entrata dichiarato 8 Marchi distintivi, numero e descrizione degli imballaggi; nome del prodotto, nome botanico dei vegetali 9 Quantitativo dichiarato

10 Si certifica che i vegetali, i prodotti vegetali o le altre voci regolamentate descritti nel presente
certificato: - sono stati sottoposti a ispezione e/o test conformemente alle pertinenti procedure ufficiali e - sono considerati esenti da organismi soggetti a quarantena specificati dalla Parte contraente importatrice, e sono conformi alle disposizioni fitosanitarie in vigore nella Parte contraente importatrice, comprese quelle relative agli organismi regolamentati non soggetti a quarantena.

I vegetali, i prodotti vegetali o altre voci regolamentate sono considerati praticamente esenti da altri organismi nocivi.

11 Altre dichiarazioni

TRATTAMENTO DI DISINFESTAZIONE E/O DISINFEZIONE 18 Luogo del rilascio 12 Data

13 Trattamento

14 Prodotto chimico (ingrediente attivo) Data Nome dell'organo di controllo 15 Durata e temperatura 16 Concentrazione

17 Altre informazioni
(Firma)

(Timbro

dell'organismo)

Il presente certificato non comporta alcuna responsabilità finanziaria per il Servizio fitosanitario federale e per gli organi annessi.

Protezione dei vegetali 111

916.20

Allegato 8

(art. 10)

Certificato fitosanitario di riesportazione (modello) (conformemente alla convenzione internazionale per la protezione dei vegetali,
FAO, 1997)

1 Nome e indirizzo dell'esportatore 2 Certificato fitosanitario di riesportazione n. 3 Nome e indirizzo del destinatario dichiarato 4 Servizio fitosanitario di
al(ai) servizio(i) fitosanitario(i) di 5 Luogo di origine
6 Mezzo(i) di trasporto dichiarato(i)
7 Punto di entrata dichiarato
8 Marchi distintivi, numero e descrizione degli imballaggi; nome del prodotto, nome botanico dei vegetali 9 Quantità dichiarata 10 Si certifica che i vegetali, i prodotti vegetali o le altre voci regolamentate descritti nel presente certificato sono stati importati in .......................... (Parte contraente di riesportazione) da ..........................

(Parte contraente di origine) sulla scorta del certificato sanitario n. ......................, - di cui (*) l'originale  la copia certificata conforme  è allegato/a al presente certificato; - che (*) sono imballati  reimballati  in contenitori originali  (*) nuovi  e - che (*) sulla base del certificato fitosanitario originale  e di ulteriori controlli  sono considerati conformi alle disposizioni fitosanitarie in vigore nella Parte contraente di importazione e che durante il periodo di magazzinaggio in ...................... (Parte contraente di riesportazione), la partita non è stata esposta al rischio di contaminazione o di infezione.

(*) contrassegnare l'apposita casella 11 Altre dichiarazioni TRATTAMENTO DI DISINFESTAZIONE E/O DISINFEZIONE

18 Luogo del rilascio 12 Data

13 Trattamento

14 Prodotto chimico (ingrediente attivo) Data

Nome dell'organo di controllo 15 Durata e temperatura 16 Concentrazione

17 Altre informazioni (Firma)

(Timbro

dell'organismo)

Il presente certificato non comporta alcuna responsabilità finanziaria per il Servizio fitosanitario federale e per gli organi annessi.

Agricoltura

112

916.20

Allegato 9

(art. 8, 25 e 36)

Passaporto fitosanitario Indicazioni necessarie: 1.

«Passaporto fitosanitario svizzero» o «Passaporto fitosanitario CE» 2.

«CH» o codice di uno Stato membro dell'Unione europea 3.

Nome o codice dell'organo ufficiale competente 4.

Numero di omologazione dell'azienda 5.

Numero di serie, di settimana o di lotto individuale 6.

Nome botanico

7. Quantità 8.

L'indicazione «ZP» per la validità territoriale del passaporto fitosanitario e, se del caso, il nome della(e) zona(e) protetta(e) dove la merce è destinata 9.

L'indicazione «RP» in caso di sostituzione di un passaporto fitosanitario e, se del caso, il numero di registrazione dell'azienda originariamente omologata 10. Per le merci estere provenienti da Stati non membri dell'Unione europea, il nome del Paese d'origine o del Paese di provenienza

Protezione dei vegetali 113

916.20

Allegato 10

(art. 9, 21 e 37-39) Esigenze per il trattamento e la marchiatura dei materiali da imballaggio in legno non lavorato (secondo la norma internazionale FAO per le misure fitosanitarie n. 1551) 1 Trattamento

1.1

Perché possano essere marchiati in conformità con il punto 2, i materiali da imballaggio in legno non lavorato devono essere sottoposti a un trattamento termico.

1.2

Il trattamento termico deve garantire che la temperatura interna del legno venga mantenuta a 56 °C per almeno 30 minuti (heat treatment = trattamento HT).

1.3

La cella di trattamento utilizzata per il trattamento termico deve: a. essere in grado di raggiungere la temperatura minima di trattamento di 65 °C e di mantenerla per tutta la durata del trattamento; b. essere dotata di uno strumento di misura che permetta di rilevare e di registrare elettronicamente la temperatura della cella di trattamento o la temperatura interna del legno durante il trattamento.

2 Marchiatura 2.1

La marchiatura deve essere inserita in una cornice e riportare i seguenti dati: a. logo IPPC;

b. numero di omologazione dell'azienda (con codice ISO del Paese); c. menzione HT (heat treatment); 2.2

Deve essere apposta in maniera chiaramente visibile.

2.3

Non deve contenere i colori rosso e arancione.

51 Guidelines for regulating wood packaging material in international trade.

Questo documento può essere consultato al seguente indirizzo: www.fao.org/docrep/010/a0785e/a0785e00.HTM

Agricoltura

114

916.20

2.4

Forme delle marchiature: Marchiatura più utilizzata in Svizzera: CH - 000 HT

Altre opzioni: Opzione 1 : XX - 000 YY

Opzione 2:

XX - 000 YY

Protezione dei vegetali 115

916.20

Opzione 3:

XX - 000 - YY Opzione 4:

XX - 000 YY

Opzione 5:

XX - 000 YY

Opzione 6:

XX - 000 - YY

Agricoltura

116

916.20

Allegato 11

(art. 2)

Alberi e arbusti forestali Degli alberi forestali fanno parte i generi seguenti: Designazione botanica Designazione italiana Conifere

Abies

abete

Larix

larice

Picea

abete rosso, peccia Pinus

pino

Pseudotsuga

abete di Douglas

Taxus

tasso

Latifoglie

Acer

acero

Alnus

alno, ontano

Betula

betulla

Carpinus

carpino

Castanea

castagno

Fagus

faggio

Fraxinus

frassino

Ostrya

carpino nero

Populus

pioppo

Quercus

quercia

Robinia

robinia

Salix

salice

Sorbus

sorbo

Tilia

tiglio

Ulmus

olmo

I generi e le specie seguenti fanno parte degli alberi e degli arbusti forestali, sempre che siano piantati nella foresta: Designazione botanica Designazione italiana Juglans regia

noce reale

Juglans nigra noce nero

Prunus

ciliegio

Protezione dei vegetali 117

916.20

Allegato 12

(art. 3)

Zone riconosciute in Svizzera come «zone protette» per quanto concerne gli organismi nocivi menzionati di seguito Tipo

Organismi

nocivi

Zona

protetta

… 2. b. Batteri Erwinia amylovora (Burr.) Winsl. et al. Cantone VS

… 4. d. Virus e organismi patogeni virus-simili Grapevine flavescence dorée MLO Tutti i Cantoni,

ad eccezione del

Cantone TI e

della Valle

Mesolcina

(Cantone GR)

Agricoltura

118

916.20